Buongiorno! Prima della pausa weekend, una nuova, lunga puntata colma d'azione che promette bene fin dal titolo (scritto peraltro a 4 mani con Over
)!
CAPITOLO 10- Il Golem
Sarà Gontrand a manovrare DuBois, o viceversa? Si chiedeva Lara in mezzo al frastuono. Cercava di esaminare la faccenda da tutti i punti di vista possibili, ma sentiva che c'era qualcosa che non andava, come un tassello fuori posto in un grande mosaico. E poi, cos'era l'”Alchimia Pura” che DuBois aveva appena citato?
I ragionamenti di Lara vennero però interrotti dallo squillo di una tromba, in seguito al quale, con un ultimo urlo trionfante, il chiacchericcio si spense. La riunione era giunta al termine. Tutti i confratelli iniziarono a muoversi parlottando e annuendo compiaciuti verso l’uscita, e con loro anche Lara e Thom.
Ma quando arrivarono al cancello, la ragazza prese lui da parte e gli fece cenno di fermarsi nei pressi di un muro e fingere di parlare. Nessuno li notò, e quando tutti furono usciti, Lara si sistemò le pistole sui fianchi e si precipitò verso l’arena, sul cui palco Dorianne Gontrand stava sistemando alcune cose.
“Lara, cosa…” iniziò Thom, ma Lara non gli prestò ascolto e chiamò a gran voce:
“Gontrand!”
La donna sobbalzò, ma quando vide Lara non sembrò sorpresa di trovarla lì.
“Oh, salve Croft. Qual buon vento ti porta qui?” chiese cordialmente.
“Lo stesso che ci ha portato te” rispose Lara “anche se per fini completamente opposti. Ma brava, ambasciatrice dell’Unicef e ti metti a fomentare le guerre? I miei complimenti.” Le parole di Lara erano dettate da un odio sincero nei confronti della donna.
“Già, già” sorrise sardonica Gontrand “Ma devo dire che ne vale davvero la pena. Ti sei mai chiesta perché voglio a tutti i costi la Maschera?”
“Beh, potrei pensare che ne userai il potere per conquistare il mondo o cose del genere, ma se la mia esperienza e la mia conoscenza di te non mi ingannano, il tuo scopo è un altro...” Disse Lara sprezzante.
“Il mondo è troppo grande per essere governato, Lara” disse la donna suadente “e io sono una che si accontenta di poco… molto poco.” Lara stava per ribattere, quando un rumore di passi cadenzati la interruppe.
“Cosa succede qui?” tuonò una voce maschile dal fondo del palco, e Bèrnan DuBois, il Vescovo Oscuro, fece la sua comparsa.
“Vostra eminenza” riverì Dorianne con un grazioso inchino “Guarda chi abbiamo il piacere di avere qui.” DuBois si sporse dal palco e sorrise.
“Lara Croft e il suo amichetto della festa.
Enchanté...” disse, poi si rivolse a Dorianne “Madame, non sarà troppo pericoloso…?”
“Oh, no, no Bèrnan” disse lei “Sempre che tu voglia… come dire, intrattenerli?”
Il tono con cui la donna aveva appena detto questa frase fece venire i brividi a Lara. Le ricordò quel giorno di quasi vent’anni prima… quando Gontrand aveva sussurrato al suo professore di farsi consegnare il libro.
“Molto bene” annuì sorridendo il Vescovo Oscuro, e tornò a rivolgersi a Lara “Lara Croft, Dorianne mi ha chiesto di darti un esempio della mia conoscenza alchemica... frutto del duro lavoro di Orcinus e del mio popolo. Io non posso far altro che accontentarla.” Così dicendo, stese un braccio dritto davanti a sé e fece un gesto quasi a voler descrivere con esso la curvatura dell’arena. “EMET!” disse, con occhi vacui, e voce possente.
“Cosa…?” iniziò a chiedere Thom, ma Lara lo zittì imperiosa alzando un dito davanti alle labbra.
“Zitto! Ascolta…”. L’archeologa si chinò leggermente sulle gambe, mentre l’uomo la guardava interrogativamente.
“Non sento nulla…” iniziò lui.
“Non con le orecchie. Con i piedi” rispose Lara, sibillina.
Thomas rimase interdetto alle parole della donna e stava per replicare, quando attraverso i piedi la vibrazione che Lara già sentiva da alcuni secondi divenne percettibile.
Osservò il terreno di cui era composta la parte centrale dell’arena e notò alcuni ciottoli che vibravano decisamente. Poco per volta la vibrazione aumentò di intensità, diventando anche udibile come fosse un suono.
L’arena vibrava completamente ed il suono diventava sempre più potente, vibrando contemporaneamente sia nelle orecchie che, in maniera molto più intensa, nello stomaco e nelle viscere. I due compagni di avventura faticavano a tenersi in piedi.
Nel frastuono riuscirono a sentire la voce del Vescovo Oscuro che urlava in loro direzione: “vi presento un mio piccolo amico”.
Al centro dell’arena si formò una piccola montagnola, come se dal di sotto ci fosse un minuscolo vulcano che eruttava terreno e che spingeva per crescere. Il mucchio crebbe fino a raggiungere un’altezza di circa tre metri, poi smise di alzarsi e si allargò, sempre vibrando e mugghiando.
Lara e Thom erano sbalorditi dalla crescita del terreno, ma rimasero letteralmente impietriti quando dalla struttura circolare si svilupparono, dai due lati, due cilindri dalla forma inequivocabilmente uguale a due braccia. La parte inferiore si divise in due parti e la parte superiore del grosso cilindro, si torse con un rumore sinistro, trasformandosi in una testa, collegata al corpo mediante un grosso collo taurino.
Sulla parte anteriore della testa della creatura, si formarono due fori profondi e poi una grossa bocca irregolare. Finita la trasformazione, la cosa non si mosse per alcuni secondi, poi guardò in direzione del Vescovo Oscuro, che ricambiò con uno sguardo quasi tenero, da padre. Poi l’uomo alzò le braccia ed urlò in direzione della creatura la parola che aveva dato origine alla creazione: “EMET!”
Sulla fronte della cosa apparve come marchiato dal fuoco un cerchio, e la creatura reagì con un urlo possente, un urlo di evidente dolore, come se fosse stata marchiata a fuoco dal sortilegio del Vescovo.
Lara fu la prima a riprendersi ed a pronunciare una sola parola, una parola che rivelava quanto entrambi fossero in pericolo: “È un Golem!” gridò Lara terrorizzata.
“Proprio così, e ha il compito di divertirsi con voi.” Disse DuBois “ora, se permettete, abbiamo degli affari da sistemare.”
“Adieu,
ma petite étoile filante!” salutò in francese Dorianne Gontrand, e mandò in direzione di Lara e Thom un bacio volante. Poi, sia lei che il Vescovo Oscuro scomparvero.
“Lara…” disse tremante Thom, mentre guardava il Golem dirigersi in loro direzione “dimmi la verità…questo mostro mangia le persone?”
“Oh, no…” disse Lara “si limita a ridurle in pezzi!”
In quella, l’enorme mostro lanciò un ruggito e iniziò a muoversi scompostamente, ma velocemente. Lara estrasse le pistole e sparò sei proiettili, ma essi rimbalzarono contro la pelle coriacea dell’immenso essere.
“Dannazione!” Gridò Lara.
“Lara! Fa’ qualcosa, o questo ci ammazzerà!” disse Thom terreo.
“Harlington, non mettermi fr… OOOOOOOF!” Il Golem le aveva lanciato uno schiaffo che l’aveva spazzata via.
“Veramente in questo momento…” iniziò Thom ma non ebbe il tempo di dire altro, perché il Golem, che a dispetto delle sue dimensioni era piuttosto veloce, si stava spostando verso di loro.
“Scappa!” gli urlò Lara spingendolo verso destra, mentre lei si spostava a sinistra ed estraeva entrambe le pistole. Fece fuoco più volte in direzione del mostro che si era fermato indeciso, colpendolo ma ancora una volta senza nessun risultato degno di nota, eccezion fatta per alcuni sbuffi di terra che si erano alzati nei punti dove era stato colpito.
Thom, che era caduto dopo la spinta di Lara, si era rialzato e filava a tutta velocità in direzione della parete dell’arena.
Lara lo guardò con la coda dell’occhio e non poté fare a meno di odiarlo ancora di più. Vigliacco pensò con rabbia.
“Oh mio dio” mormorò Thom, che sentiva la sua fine vicina e i passi del Golem avvicinarsi sempre più. Ma mentre stava scappando la sua attenzione fu attirata da una pergamena che probabilmente aveva perso DuBois. Con uno scatto la raccolse, in tempo per non essere travolto dal piede del Golem, e gli diede un’occhiata fugace. Era scritto in italiano arcaico, ma… “Ehi, Lara!” gridò il ragazzo “Penso che questo possa esserci d’aiuto!”
Lara, che evidentemente era il bersaglio designato del Golem, fece una capriola per sottrarsi alla sua presa, scatenando un grido irato del mostro di pietra, e disse, senza fiato:
“Leggila!”
“Dunque: Questa… è… la casa… del Golem…”
“Grazie tante!” disse Lara, avendo appena il tempo di constatare l’inutilità di quella frase prima di evitare di essere spiaccicata al suolo.
“Spegni… la sua luce… e ne sarai… padrone” terminò Thom “Lara, devi spegnere… una luce?” a Thom quella affermazione sembrò tanto inutile quanto l’altra.
Ma non a Lara. In quella, lei osservò la faccia deforme del Golem: l’unica parte che probabilmente poteva essere scalfita, la più debole, la meno protetta erano…
“… gli occhi!” disse esultante Lara, ed estrasse una pistola, cercando il momento opportuno per sparare. In quella, tuttavia, il Golem perse la pazienza, e con un ruggito sbatté entrambi i pugni per terra, causando un terremoto. Lara perse l’equilibrio e la pistola, che cadde a una discreta distanza. La ragazza cercò di strisciare in sua direzione, ma proprio allora…il Golem allungò la mano e la sollevò in aria tenendola per le gambe. Parecchi oggetti caddero dallo zainetto di Lara.
“THOOOOOOM!” Gridò la ragazza.
“Lara! Oh no!” disse di rimando lui.
“La pistola, Thom! Spara ai suoi occhi!” il Golem la rimise in posizione corretta e iniziò a stringerla forte nella sua manona. Lara sentì le sue ossa scricchiolare e i polmoni comprimersi.
Thom prese la pistola con entrambe le mani e puntò al mostro; ma in quella gli venne in mente una cosa:
“Lara, io non ho mai sparato!” piagnucolò.
Andiamo bene, pensò Lara, mentre il Golem stringeva sempre di più.
“Devi… prendere… la… mira…” disse Lara lottando contro la stretta mortale del Golem; il quale, dopo pochi secondi, allentò la presa, ma iniziò a schiacciarle la testa con il grosso indice dell’altra mano, come un bambino troppo cresciuto che giocasse con una bambola, distruggendola.
Thom mirò l’occhio ed esplose un colpo, ma il proiettile andò a colpire la mascella del mostro, che parve persino non accorgersi di niente.
“Ops” disse Thom a mezza voce.
“Più in alto, Thom! Spara più in alto del suo occhio…”
Thom, le mani tremanti, cercò di prendere la mira, ma questo era impossibile, dato che la testa era inclinata verso la povera Lara e si muoveva ondeggiando.
“Sta’fermo… STUPIDO IMBECILLE DI UN MOSTRO!” Gridò Thom. Il Golem parve sentire, infatti si girò verso di lui con aria interrogativa.
In quella, i riflessi di Thom ebbero la meglio e tornarono più attivi che mai: mirò pochi centimetri sopra l’occhio del mostro e sparò, il tutto in poco più di un secondo.
Lara, dalla mano del mostro, sentì il proiettile fischiarle a poca distanza dal suo naso, e ne percepì lo spostamento d’aria. Per un attimo,sembrò che anche questo proiettile sarebbe andato a vuoto… invece… Il mostro ruggì furibondo, e lasciò cadere Lara per coprirsi l’occhio con la mano.
Lara cadde, ma si rialzò subito, estrasse la seconda pistola e mirò all’occhio rimasto sano.
“Questo è da parte mia” disse con rabbia, e sparò.
Il proiettile di Lara andò subito a centro. Il Golem ruggì ancora, spalancando le braccia… quindi la sua voce scemò, il suo corpo si afflosciò come un palloncino, quindi si dissolse.
“Harlington, scappiamo, presto!” gridò Lara, tornando a chiamare il suo compagno con il cognome “Dobbiamo trovare Kathe Bahofen prima di loro.”
E, correndo come forsennati, i due si lasciarono alle spalle la Città Mistica.
Dall’alto di una torre dello stesso materiale nero del resto della Città, poco distante dall’arena, Dorianne Gontrand e Bèrnan DuBois avevano ammirato la performance di Lara Croft.
“Non c'è stato bisogno di fermarlo. E' andata come avevi previsto.” disse DuBois.
Nel caso Thomas Harlington non fosse riuscito a decifrare la pergamena, l’unico altro modo per sconfiggere il mostro sarebbe stato quello di stendere la mano e gridare “MET”
Met, pace. In ebraico, il contrario di Emet, guerra. Il Golem, come molte delle magie alchemiche, era un’eredità degli antichi popoli indoeuropei, a cui DuBois aveva ovviamente aggiunto del suo. Una cosa tanto enorme… con un potere distruttivo immenso… ma con tanti punti deboli.
“Già…” rispose Dorianne “Quella Croft è davvero… incredibile”. Nel suo tono c’era una grande ammirazione per lei. DuBois annuì.
“Già. Ma ora è meglio prepararci, Dorianne cara… ci attende un altro viaggetto.”
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Riuscirà Lara ad allearsi con i Kristaller Bhromers in tempo per contrastare Gontrand, o sarà la nemica ad avere la meglio e conquistare la Maschera?
Tutto, e molto di più, nelle prossime puntate, online a partire da LUNEDI'!
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Ma proprio nel clou della storia io devo partire?? 
.. il goleeeeemmm 
.. il goleeeeeeeeem 
? E' riferito alla sua buona stella che la sta per abbandonare, al suo futuro prossimamente in declino o a qualcosa del passato che ancora ci sfugge 
? Aspetteremo con Ansia, nostra fedele compagna di divano 
Io sono molto, molto molto molto lento!