Lara Croft Tomb Raider: Octagons

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Sasuke
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Messaggio da Sasuke »

:huahua: :huahua: mi accingo a leggere la puntata...cmq

in effetti è un motivo plausibile...tro aggressiva...stavolta avrà sbagliato forse, non la vedo aggressiva con Ivan come lo era con Tomas ahahh




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Blu
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Messaggio da Blu »

Vero :) , c'era un tipo di complicità diversa :) .. ma che siano tutte le disavventure-avventure capitate in questi primi due romanzi a far riflettere Lara :mumble: ? La facilità con cui si è affezionata ed è stata poi tradita, o delusa da vicende e uomini, poi per cosa.. sempre per la salvezza del mondo? Tutto sempre e solo sulle sue spalle? Immagino che a chiunque verrebbe da fermarsi un attimo a pensare, a riflettere sulla propria vita, le scelte compiute.. non ti piace la tua vita? Cambiala :) .. ma non è così semplice per Lara, spesso non è nemmeno lei stessa a "scegliere" le sue missioni, sono loro a scegliere lei e lei, di suo, non si tira mai indietro.. crede in se stessa, nella sua forza ed intelligenza, e di conseguenza ci credono gli altri.. ma.. e se ad un certo momento a lei venisse il dubbio che non sia tutto così "sicuro", così certo.. se lei effettivamente non fosse quella persona che tutti immaginano.. se per lei non fosse così semplice ogni volta immergersi al 300% in missioni suicide, dove dover spesso scegliere in poi istanti cosa è meglio, cosa val la pena di sacrificare ed in nome di cosa..


Certo che se Lara si fermasse a pensare solo per un momento non sarebbe difficile immaginare un momento di crisi, di incertezza.. anche lei è umana e forse ogni tanto le capita di pensare come sarebbe la sua vita se fosse una persona normale con una vita normale, penso che al pensiero sorriderebbe e forse si annoierebbe un po' :asd: e ri-sceglierebbe la vita di sempre, però la stanchezza a volte può portare a farci sembrare più roseo qualcosa di più semplice (e non per questo meno emozionante).. speriamo solo che quando accadrà, quando mille pensieri e mille dubbi le riempiranno la mente, non ci sia nessuno intorno che voglia approfittarne [:^]




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Messaggio da Nillc »

Blu hai centrato in pienissimo il punto!!!! 34_125
Se vi rileggete un po' il finale di Golden Legacy, troverete che Lara riflette proprio su queste cose, e alla fine si immerge in una nuova avventura per "metterle a tacere"... un po' come facciamo noi quando non vogliamo pensare alle cose che ci dispiacciono :?
Tra qualche puntata, però, succederà qualcosa di molto spiacevole che Lara non potrà ignorare, anche se non ne sarà la diretta responsabile e non la toccherà in prima persona... ma diciamo che questo e altri fatti molto brutti che accadranno le daranno davvero grandi dolori... ma per il momento ZUT! :X

In ogni caso, vi consiglio di godervi le prossime tre puntate, con le quali si concluderà la prima parte di Oct... la seconda sarà alquanto cupa :? :|

PS: Bli, stiamo ancora aspettando il tuo parere su GL :asd:




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Blu
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Messaggio da Blu »

39_50 .. è che citandone parti qui e lì in topic diversi alla fine mi convinco sempre di averlo già fatto :asd: , prometto di rimediare appena possibile :D




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Messaggio da Nillc »

(Oddio, ho scritto Bli invece di Blu :D Ti posso chiamare così? :D:D:D)
Comunque tranquilla ;) abbiamo mooolta pazienza, e poi quando è terminato GL era estate piena e le vacanze l'hanno fatto un po' cadere in disparte ;)




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Messaggio da Nillc »

Puntata dal titolo strano... 43_22 Vediamo un po' che capita ;)

Capitolo 9- Aqbal A’ham

La caduta fu rapida e indolore. Lara cadde su della morbida sabbia, che attutì l’urto col terreno, e si ritrovò in un ambiente completamente oscuro.
“Ivan, tutto bene?” chiamò, mentre gli occhi si abituavano all’oscurità.
“C… credo di sì” rispose la voce del ragazzo dai dintorni. Sembrava scosso, ma tutto sommato ok. Lara frugò nel suo zainetto e ne estrasse una torcia: la accese e vide Ivan a pochi passi da lei, in piedi in quella che ora appariva essere una stanza ottagonale, una specie di vestibolo, con otto piccole botole sul tetto. L'archeologa pensò che si trovassero in corrispondenza di ciascun buco. Su uno dei lati c’era una porticina, che recava sullo stipite un’iscrizione in arabo antico.
L’archeologa la lesse.

La Chiave appartiene a coloro che morirono per difenderla;
ad occhio altrui essa non si rivelerà.
Solo le ceneri del tempo potranno rivelare le loro anime,
ma guai a coloro che non sapranno arginarne il Fuoco,
riportando l’Inferno dei Martiri in terra.

Amir II, Pascià

“Cosa significa, Lara?” deglutì Ivan a sentire quelle parole.
“Se è quello che penso, grossi guai” disse Lara sibillina. Poi si mise a frugare nello zainetto e ne estrasse una strana arma a forma di fucile. Gliela passò e disse:
“Meglio che tu non vada in giro disarmato.” Ivan la teneva tremando come se fosse fatta di ferro arroventato e incandescente. Cercò di protestare, ma Lara si era già avventurata nell’oscurità oltre la porta.

Passato un piccolo corridoio, i due si trovarono in un grandissimo spazio dal soffitto stranamente basso, illuminato di uno strano bagliore verdastro. Lara si fermò dopo qualche passo, mentre Ivan la superò. Lei lo tirò indietro con uno strattone e disse:
“Attento!” : con la torcia illuminò il punto in cui il ragazzo stava per mettere incautamente piede.
Davanti a loro si apriva un immenso dirupo dalla forma di un parallelepipedo lungo e stretto. Circa venti metri più in basso, il baratro terminava in una pozza di uno strano liquido immobile e denso, tanto profonda che non se ne vedeva il fondo.
“Ma è una cisterna!” disse Ivan sorpreso. Lara annuì, e illuminò il basso soffitto: poco sopra le loro teste si diramavano numerose catene che collegavano in sospensione un capo all’altro del burrone.
“Dobbiamo passare dall’altra parte” disse Lara in tono pratico “penso che tu non abbia problemi, vero?”
Ivan scosse la testa, e insieme si attaccarono per le gambe e le braccia ad una catena e iniziarono ad attraversare il vuoto, come avevano fatto giorni prima in Egitto.
A circa metà del percorso, Ivan guardò giù: il liquido che riempiva la cisterna era ancora fermo e minaccioso come un blocco di ghiaccio verde, ed emanava uno strano, familiare profumo.
“Lara, ma quella non è acqua…” disse, mentre rimetteva i piedi a terra, sulla sponda opposta a quella da dove erano partiti.
“No” confermò la ragazza “è una cisterna di olio”.
Ivan stava per chiedere cosa diavolo ci facesse una cisterna di olio in una catacomba, ma soprassedette: la sua compagna aveva proseguito in una porta perfettamente parallela a quella da cui erano entrati poco prima.
Si ritrovarono in uno stretto e lungo corridoio che sembrava scendere verso il basso: sui due lati si aprivano un’infinità di loculi nei quali riposavano i resti dei soldati saraceni della prima Crociata. Alcuni avevano ancora con sé le armi e i vestiti che avevano utilizzato in vita; altri, invece, avevano lo scheletro spezzato in diversi punti, e Ivan ipotizzò che ciò non fosse dovuto ai segni del tempo, ma che fosse loro capitato qualcosa di orrendo quando ancora erano vivi.
Dopo molti metri di discesa, i due si trovarono in un’anticamera; dall’ambiente ad essa adiacente provenivano delle voci sommesse. Lara fece cenno a Ivan di mettersi di schiena su un lato della porta, mentre lei occupò quello opposto, non prima di aver estratto le pistole. Il ragazzo obbedì.
Con cautela, i due si affacciarono verso l’interno.
L’ambiente era quello di una piccola moschea: si intravedevano tre ambienti, uno centrale più ampio e due più piccoli a lato, che terminavano ciascuno in una tozza cupola. Per terra c’era un grosso intarsio del simbolo che Lara aveva visto a Castel del Monte, l’occhio fiammeggiante con la mezzaluna al posto della pupilla… e quello sembrava l’unico altare: tutte le pareti, per la loro lunghezza e altezza, erano coperte dagli stessi loculi che costellavano il corridoio appena lasciato alle spalle.
Lilith e Charon erano in piedi sul fondo della stanza, davanti ad un bassorilievo piuttosto ampio che raffigurava l’ottagono: sembravano esausti e arrabbiati.
“Secondo me quella Croft ci ha ingannati” esclamò rabbiosamente il ragazzo, che a dispetto del freddo che aleggiava nell’aria si era tolto anche il gilet che indossava ed era rimasto a torso nudo “Qui non c’è traccia dell’ottagono, e nemmeno di lei stessa, a tutto dire.”
“Risparmia il fiato, fratello” disse lei “Dobbiamo cercare e trovarlo… guarda quell’ottagono nella pietra: non può essere lontano.”
In quella, Lara fece un cenno a Ivan, ed entrambi irruppero nella sala puntando le armi addosso ai due sicari, che colti di sorpresa non ebbero nemmeno il tempo di estrarre le armi.
“Fermi là” disse Lara caricando il colpo in canna “Noto che siete in difficoltà… evidentemente mi ero sbagliata sul vostro conto: sarete anche dei discreti mercenari, ma vi mancano le competenze.”
“Brutta…” iniziò Charon, correndole incontro, ma sua sorella lo trattenne.
“Ecco, tua sorella ha buon senso” disse Lara. Poi, inaspettatamente, rimise in fodera le pistole. I restanti tre la guardarono così sbigottiti che non ebbero il tempo di reagire.
“Sentite, ragazzi, così non approderemo a niente.” Spiegò Lara “Per avere questo dannato ottagono bisogna compiere un gesto estremamente difficile e pericoloso… e con questi litigi non faremo altro che dare ciascuno la zappa sui piedi dell’altro.”
“E quindi cosa vorresti insinuare?” chiese Lilith.
“Collaboriamo” rispose semplicemente Lara, con un sorriso furbo e inclinando la testa di lato.

“Vorrei sbagliarmi, ma dobbiamo perpetrare il rito dell’ Aqbal A’ham” disse Lara, al centro dell’occhio fiammeggiante. Da vicino, si vedeva chiaramente che lungo la circonferenza entro cui era iscritto recava otto piccoli buchi.
“A cosa serve?” chiese Lilith, che non aveva abbandonato il suo cipiglio ostile. Lara sembrò soppesare le parole nella sua mente, quindi rispose:
“A riportare in vita i morti.”
Ivan e i due della Demon Squad la guardarono ad occhi spalancati.
“Ma Lara!” gridò Ivan “ci saranno almeno diecimila cadaveri,qui!”
“E non sembrano nemmeno molto amichevoli” aggiunse Charon.
“Lo so, ma l’avete visto anche voi, no?” ribatté Lara “La Chiave appartiene a coloro che morirono per difenderla… e tutta quella roba a proposito del fatto che non si mostra se non a coloro che sapranno gestire le ceneri del tempo. E Aqbal A’ham in turco non significa altro che quello: ceneri del tempo.”
“E tu come fai a saperlo?” chiese sprezzante Lilith. Lara si soffiò via un ciuffo dalla fronte e rispose, serafica:
“Sono un’archeologa.”
“Quindi cosa dovremmo fare?” chiese Charon “Prosternarci per terra e cantilenare litanie?”
“Credo proprio di no” disse Lara, e con lo sguardo passò in rassegna le tombe sulle pareti. Quando i suoi occhi incontrarono quello che voleva vedere, sorrise amaramente e capì di avere ragione.
“Esaminate i loculi” ordinò “Tutti i loculi. Dovremo trovare otto piccole urne…” e così dicendo si portò ad una parete, si issò al bordo di una tomba e la scalò più o meno fino a metà altezza. Dal loculo al quale era giunta estrasse una piccola e spoglia urna cineraria di alabastro.
“…come questa. Al lavoro!”
I quattro eseguirono quanto ordinato da Lara, arrampicandosi lungo le pareti. Charon ne trovò una appena tre file di loculi sopra il pavimento e poi una a poca distanza da quella trovata da Lara, mentre Ivan dovette arrivare prima sopra a due terzi dell’altezza e poi addirittura in cima per rinvenire le sue. Lilith si muoveva in diagonale, come un ragno, e ben presto rinvenne due urne. Quando anche Lara ne trovò una seconda, tutti quanti scesero dai loculi e si radunarono attorno all’occhio.
Le urne vennero posizionate negli otto piccoli buchi lungo la circonferenza, e ciascuno dei presenti prese posto tra due di esse.
“Voglio sia chiaro” disse Lara con gravità “che una volta aperte le urne tutto potrà succedere. Vi prego” disse rivolgendosi ai due fratelli “di lasciare le ostilità a dopo, quando saremo usciti di qui: una volta aperte le urne si tratterà di prendere l’ottagono e scappare il più velocemente possibile. Chiaro?”
Gli altri tre annuirono. Lara chiuse gli occhi e inspirò profondamente. Quindi aprì le sue urne, e gli altri fecero lo stesso.

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Grandi cose terribili attendono Lara e i suoi compagni d'avventura... cosa succederà dopo che l'Aqbal A'ham sarà stato perpetrato? Scopritelo nelle prossime puntate di OCTAGONS, online da DOMANI in esclusiva su ASP.com!




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Blu
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Messaggio da Blu »

Nillc ha scritto: “E tu come fai a saperlo?” chiese sprezzante Lilith. Lara si soffiò via un ciuffo dalla fronte e rispose, serafica:
“Sono un’archeologa.”
Che donna strepitosa :asd: :D .. bella anche questa puntata, si preannuncia una scena niente male domani: dubito che i morti saranno così felici di veder disturbato il loro sonno [:^] e tutto quell'olio nella cisterna (bellissima l'ambientazione lì sotto :D ) fa immaginare fiamme e fuoco dell'inferno, non saprei se per incendi non voluti o se per meccanismi alla "Tesoro dei Templari" :) ) .. non vedo l'ora sia domani :D


PS: ci sono un paio di errorini qui e lì, ma sicuramente bash farà rapporto :D




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Messaggio da Nillc »

Uh mi sa che mi sono fidato troppo del correttore :shock: :P




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Sasuke
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Messaggio da Sasuke »

Bella puntata....ora capisco perchè lara ha mandato avanti la Demon Squad...
se fosse arrivata prima Lei..magari La demon squad non avrebbe acconsentito alla sua richiesta... :approved:

Vediamo poi che succede dopo sto Aqbal A’ham..lol




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Ultima modifica di Sasuke il 20 settembre 2007, 20:52, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Nillc »

Ehm... Sasuke, il congiuntivo :shock:

(scusa il mio fare da maestrina, ma appartengo al Club ISNCSBI... ovverosia "l'Italiano: Se Non Ci Sarebbe Bisognava Inventarlo) :D




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Sasuke
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Messaggio da Sasuke »

ops...nn sbaglio mai scrivendo...si vede come mi stresso con la scuola :lol:




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bashira
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Messaggio da bashira »

l'Italiano: Se Non Ci Sarebbe Bisognava Inventarlo)
:huahua: :huahua: :huahua:

Leggo più tardi il capitolo ( oggi ho avuto un giornata un po' così.... :sbam: )




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Messaggio da Nillc »

Ecco a voi la prima parte di un lungo, importantissimo capitolo... non perdetevene nemmeno una virgola!

Capitolo 10- L’Inferno dei Martiri (1/2)

Lara capì immediatamente di aver avuto ragione. Purtroppo.
Dalle urne appena aperte uscì una forte luce, e un vento circolare si alzò dal centro dell’occhio, soffiando a spirale sempre più velocemente, fino a diventare un piccolo tornado. Quando le urne furono lambite da esso, sembrò uscire da ciascuna una quantità di cenere che si sollevò in volo, rendendo l’aria grigiastra e impossibile da respirare.
“Giù!” gridò Lara, ed ebbe il tempo di vedere i tre gettarsi a terra, prima che il vento le sputasse in faccia una grossa manciata di cenere, che la accecò; quando, con molta difficoltà, riuscì a riaprire gli occhi, vide una cosa agghiacciante.
La cenere adesso stava lambendo i loculi, e ogni volta che entrava in uno di essi, l’ospite di questo si animava con un rantolo, e saltava giù, disponendosi lungo il muro. Pochi minuti dopo, tutti i loculi erano vuoti, e una miriade di scheletri muniti di spade spezzate o scudi sberciati, alcuni di essi senza un pezzo di arto o addirittura col volto non del tutto decomposto, si era disposta lungo la moschea. In fondo, appena sotto il bassorilievo con l’ottagono, stava un corpo disarmato, ma con degli abiti nobiliari, per quanto strappati. Aveva delle macchie di sangue lungo le guance, appena sotto le orbite vuote.
Il vento diminuì, ma non si spense del tutto: come ultima cosa lambì proprio il bassorilievo dell’ottagono. Questo, al suo passaggio, sembrò lasciargli portare con sé uno strato di cenere che lo avvolgeva e lo faceva sembrare di pietra. Quando il vento cessò di soffiare, l’ottagono era d’oro splendente, incastonato nel muro.
Lara e gli altri si disposero al centro della sala, schiena contro schiena, le pistole puntate all’esercito di morti.
“Questi qua ce l’avevano proprio coi morti viventi, eh?” Biascicò Charon.
“E adesso?” chiese Lilith.
“Adesso ci sbarazziamo dei morti, ci prendiamo l’ottagono e fuggiamo. È alquanto semplice.” Disse Lara, pratica.
“Ma Lara” gemette Ivan “dovremo… sparare?”
“Sono già morti, prete, non dovrebbe fare la differenza” disse Charon, che sembrava più infastidito che realmente spaventato da tutta la faccenda.
“Dobbiamo mettere in atto una strategia” suggerì Lara “forse ci conviene trovare il modo di sbarazzarci della maggior parte di loro, prima di…”
“Al diavolo le tue velleità da maestrina, Croft” disse Charon, e prima che Lara riuscisse a fermarlo corse in avanti, in direzione dello scheletro col turbante. E dell’ottagono.
A pochi passi da esso si fermò, estrasse le pistole e le puntò contro il suo guardiano. Per lunghi istanti i due si squadrarono, e Lara ebbe la sensazione, anzi quasi il desiderio, che tutto finisse lì, e che i corpi si dissolvessero come aveva fatto il Templare di Castel del Monte…
Ma non successe così: ad un tratto, la pelle putrefatta attorno alle orbite di quello che probabilmente era stato Amir II si deformò in un’espressione di rabbia e disgusto, e lo scheletro sguainò un’enorme scimitarra arrugginita e la levò per aria, emettendo un grido del tutto simile al rumore di migliaia di unghie contro una lavagna.
Subito tutti gli altri guerrieri lo imitarono, e prima che Lara riuscisse a ripararsi le orecchie con le mani, l’esercito di non- morti si gettò contro il gruppo.

Il caos più totale regnò nella moschea dei martiri. Lara cercava di tenere a bada sette o otto guerrieri, combattendo con calci, pugni e un paio di scimitarre che era riuscita a rubare ai loro legittimi proprietari. Aveva deciso di non usare le pistole, perché guardando Lilith si era resa conto che, come nel caso del Templare, i proiettili non avevano nessun effetto, a meno che non si riuscisse a colpire la testa… ma con le pistole, in effetti, era meno facile che con un’arma bianca.
Pian piano il fulcro dell’azione si era spostato dal centro della moschea, dove Amir II stava a braccia conserte osservando i suoi “uomini” combattere, verso il suo ingresso: l’archeologa sospettava che i guerrieri avessero il compito di scacciarli da essa. Per terra c’erano innumerevoli pezzi di ossa, scheletri scomposti, brandelli di vestiti ridotti in polvere e frammenti di spade e di scudi; Lara, nonostante la confusione, riusciva a distinguere nella massa scomposta e grigiastra Ivan, che appariva terrorizzato ma sembrava cavarsela bene, menando fendenti con quello che somigliava orridamente ad un braccio scheletrico tranciato di netto. Lilith era a pochi metri da lui, e si dava da fare con le sue armi, mettendo in mostra un’ottima mira. Ogni tanto, inoltre, Lara riusciva a scorgere Charon, che sembrava divertirsi più di tutti saltellando sugli scheletri e menando loro calci da maestro: le sue grida d’esultanza echeggiavano stonando nel clangore di spade e di urti sordi che dominava l’atmosfera.
La battaglia continuava a infuriare, quando Lara si rese conto di una cosa: Lilith aveva smesso di sparare. Per un terribile istante pensò che avesse dovuto soccombere; poi la vide: aveva assunto la posizione di un giocatore di rugby pronto a segnare meta.
“Mi sono davvero seccata!” la sentì urlare “è ora di finirla!”
E così dicendo si gettò in una folle corsa che travolse i guerrieri che si trovavano tra lei e l’ottagono; giunta a pochi passi da esso si produsse in un balzo felino, che la portò ad avvinghiarsi al bassorilievo.
Amir II si accorse solo allora di quanto stava succedendo: si voltò di scatto a guardarla ed emise un gemito di incredulità. Tutto il resto dei guerrieri fece lo stesso, e smisero di combattere e di emettere ringhi all’unisono: per alcuni attimi regnò uno spettrale silenzio. Lara sentiva il cuore martellarle in petto.
Poi ci fu un clang e Lara capì che Lilith si era impossessata del secondo ottagono.
Il silenzio incredulo durò ancora per pochi secondi.
Poi…
“Vai così, sorellina!” gridò Charon, e allo stesso tempo Amir II emise un ruggito rabbioso, ancora più stridulo e agghiacciante di quello di poco prima. I guerrieri lo imitarono e subito si gettarono verso di lei, lasciando gli altri tre liberi.
La sicaria sembrò rendersi conto solo allora di quanto aveva fatto: migliaia di mani la avvinghiarono strattonandola, soffocandola e tentando di strangolarla. La ragazza emise un grido lacerante, mentre suo fratello, con un “NOOOO!” cercava di aiutarla, invano.

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Cosa succederà alla Demon Squad? E Lara riuscirà, in qualche modo, a riportare la calma e a riprendersi l'ottagono? Ombre tragiche si stagliano su questa storia... scoprite il destino dei nostri amici a partire da DOMANI, nelle puntate di Octagons online IN ESCLUSIVA su ASP.com!




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Messaggio da Blu »

Argh [:^] .. mossa avventata quella di Lilith (mi sono sempre dimenticata di chiederti se la scelta del suo nome di battaglia fosse casuale, anche se conoscendoti e conoscendo i riferimenti al suo nome, credo di no :) ), credo e spero comunque che Lara (o Ivan col suo potere nascosto) riesca a trovare una soluzione per distrarli o per riportare i guerrieri alla pace eterna.. mi dispiacerebbe che Lilith abbandonasse così presto la scena [:^]


PS: stanotte ho sognato gli ottagoni [:^] : è stato un sogno pazzesco, era un mix delle vostre storie, c'era Marny (però non aveva il volto deturpato e stavolta era invischiata con la malavita giapponese, anche lei alla ricerca degli ottagoni), c'era Amenobar (che sfortunatamente moriva anche nel mio sogno [:^] , anche se in modo meno cruento e molto dopo - avevamo trovato già due ottagoni - e tutto sommato in modo dolce: riuscivamo a fargli ritrovare lo spirito della moglie morta anni prima :) ), c'era un personaggio che assomigliava un po' a Iain Glen (in Tomb Raider 1, ma alle volte sembrava Sean Bean - Il Tesoro dei Templari - che stavolta era "buono" - a sorpresa, si è scoperto solo alla fine - nel senso che lui aveva la missione di far sparire/nascondere gli ottagoni, ma era stato talmente furbo da spacciarsi per "cattivo" al servizio dei giapponesi per poter fare il suo gioco), poi ovviamente Lara e.. James Bond :asd: ; le ambientazioni spaziavano dal mio Istituto d'Arte (è ospitato nell'ex macello neoclassico jappelliano), ad Hong Kong (con le sue architetture favolose :D ), al Giappone, con la sua tecnologia ed i suoi strambissimi bordelli (c'erano pure quelli [:^] ), poi ricordo piattaforme petrolifere in mezzo al mare, elicotteri, le diavolerie/gadgets di JB.. per l'ultimo ottagono la scena (è stato più come vedere un film d'azione) sembrava ambientata in una miniera a cielo aperto.. il ricordo, man mano che passano le ore, sta svanendo, so solo che mi sono alzata stanchissima, ma contenta :D




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Messaggio da Nillc »

Ok, il prossimo romanzo si chiamerà "LCTR: Blu's dream" :asd:
Scherzi a parte, sono contento che le nostre avventure ti coinvolgano a tal punto da essere sognate! Significa che qualcosa qualcosa ti lasciano, anche nell'inconscio magari... del resto in tutti i romanzi c'è una forte componente personale, specialmente in questo dove Lara affronterà una grave crisi personale che è un po' stata la mia negli anni passati. Anche i nemici poi riflettono le mie paure più grandi... ma di questo parleremo più tardi: ce ne sono ancora molti da scoprire ;) :D

Per quanto riguarda il nome di Lilith, ovviamente non l'ho scelto per caso, così come non ho scelto per caso quello di Charon (che in italiano è tradotto... Caronte ;)): sono, appunto, due demoni. Per la precisione, Lilith è identificata in alcuni testi apocrifi come la prima moglie di Adamo, prima della creazione di Eva... come a dire che la natura dell'uomo lo porta ad essere sposato col male... Nel Paradiso Perduto di Milton, inoltre, si accenna al fatto che lei sia la moglie di Belzebù e che, sotto le spoglie di un serpente, sia stata proprio la tentatrice di Adamo ed Eva. Viene raffigurata infatti come una donna bellissima e nuda avvolta nelle spire di un serpente.
Per quanto riguarda Caronte, credo vi ricordiate sia il traghettatore delle anime verso gli Inferi nella mitologia greca; nella demonologia dantesca ha la stessa accezione, ma è un demone e non una divinità... chi non si ricorda "Caròn Dimonio dall'occhi di bragia"? :D

Se leggete con attenzione il capitolo in cui la Demon Squad viene presentata, noterete molte attinenze con questa iconografia (non ricordate il brutto scherzo che Charon perpetra ai danni della segretaria di Zalahir? O il modo di vestire di Lilith?); tra pochissimo, inoltre, vedrete che il destino dei nostri nemici (anche se a me stanno simpatici :? e poi Charon nella mia mente è un bel pezzo di ragazzo :love: :asd: ) sarà strettamente legato al loro nome di battaglia... e anche a quello di battesimo ;)




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