Lara Croft Tomb Raider: Octagons

ULTIMA puntata online!

Condividete le vostre creazioni: disegni, fumetti, racconti, 3D, foto, musica o altro ispirati a TR e non / Show here your creations: art, paintings, comics, literature, 3D, photo, music or other inspired or not to TR
Avatar utente
bashira
Moderator
Moderator
Messaggi: 9757
Iscritto il: 27 luglio 2004, 15:00

Messaggio da bashira »

tra pochissimo, inoltre, vedrete che il destino dei nostri nemici (anche se a me stanno simpatici Confused e poi Charon nella mia mente è un bel pezzo di ragazzo Love asdasdasd ) sarà strettamente legato al loro nome di battaglia... e anche a quello di battesimo
infatti non dobbiamo dimenticarci dell'inizio, di quando li abbiamo conosciuti....il fastidio che provano nel pronunciare il loro veri nomi..

Davvero emozionante questa parte nelle catacombe.

:D




Golden Reviewer (106 Golden Award)
Avatar utente
Nillc
Master TR Player
Master TR Player
Messaggi: 9042
Iscritto il: 10 ottobre 2006, 17:31

Messaggio da Nillc »

Vediamo come si conclude l'avventura dei nostri amici (e dei nostri nemici) nel Martyrion...
Con questa puntata si chiude la prima parte di Octagons ;)


Capitolo 10- L'Inferno dei Martiri
(2/2)

Lara doveva fare qualcosa… ma cosa? Erano troppi, e lei non aveva più molti proiettili…
E poi capì.
Al centro della stanza stava ancora fermo Amir II: Lara si rese conto che il centro di tutto era lui, il cervello di tutto l’esercito era il suo…
Estrasse la pistola e puntò alla sua testa, il dito già pronto sul grilletto…
Ma il grilletto non venne premuto: proprio in quell’istante, un ennesimo scheletro, che evidentemente era rimasto indietro rispetto alla massa scomposta che si era diretta su Lilith, balzò alle spalle di Lara e la ghermì tenendola stretta con le braccia sotto le sue ascelle e le lunghe mani strette su collo e gola. Lara lasciò cadere la pistola con un grido soffocato.
Mentre cercava di divincolarsi da quella stretta che sapeva di putrido, sentì Ivan chiamarla:
“LARA!”
Con uno sforzo estremo, l’archeologa riuscì a guardare nella direzione da cui proveniva la sua voce, e vide il suo amico correrle incontro. I suoi occhi caddero sullo scheletro che si trovava a pochi metri da lui.
Era Amir II, e non si era accorto di nulla.
“NO! NO!... F… FERMO!” biascicò Lara tra le dita scarnificate del suo oppressore. Con suo sommo sollievo, Ivan si fermò, guardandosi attorno per capire quale fosse il pericolo.
“SPARA! SPARAGLI!” gridò Lara cercando di indicare come meglio poteva Amir II.
Ivan per un attimo restò interdetto; poi guardò alla sua destra, vide lo scheletro in abiti sontuosi fermo al centro della moschea e il respiro gli si mozzò in gola.
“Devo… devo…?” mormorò.
“Alla testa, muov…AAAGH!!” cercò di articolare la ragazza, ma lo scheletro la spinse per terra, con un ringhio.
Ivan sembrò pensarci su per pochi attimi, poi estrasse la pistola che Lara gli aveva dato, e la puntò contro la testa del pascià… per poi distogliere lo sguardo. La pistola restò puntata, ma la faccia del giovane, tremante, guardava a terra.
E in quel momento di esitazione lo scheletro del pascià Amir II si voltò e lo vide.
Per un attimo sembrò valutare cosa stesse succedendo, poi anche il suo respiro sembrò mozzarsi nei polmoni inesistenti. Aveva realizzato cosa stava per fare il ragazzo. Con un urlo agghiacciante si diresse a grandi falcate verso di lui…
“SPARA, IVAN!” riuscì a gridare Lara.
E Ivan sparò.
Diversi rumori si concentrarono nello spazio di un secondo: lo sparo della pistola di Ivan; il proiettile che raggiungeva la testa di Amir II; la testa che si spaccava; il grido terrificante degli scheletri rimasti che, per un attimo, tremarono congelati nella posizione in cui erano stati sorpresi… e, infine, il loro disintegrarsi in polvere d’ossa per terra.
Fu il silenzio, talmente repentino che l’eco della somma di tutti quei rumori permase nell’aria.
Lara, nuovamente libera, si alzò in piedi e vide Lilith e Charon in fondo alla stanza: lei era stesa per terra e si massaggiava il collo e lui si guardava attorno spaesato, la pistola ancora in mano. Sembravano star bene nel complesso.
Lara mosse qualche passo verso di loro con l’intenzione di prendersi l’ottagono, con le buone o con le cattive, ma un urlo simile a quello che c’era appena stato nella moschea echeggiò nel corridoio d’ingresso, inducendola a cambiare idea.
“E ora che succede?” gemette Ivan, ancora tremante.
“Stanno arrivando i rinforzi” rispose Lara raccogliendo la pistola da terra “dobbiamo muoverci!”

I quattro corsero nel corridoio da cui erano entrati.
Al loro passaggio, da ogni loculo, spuntavano pezzi di scheletro, braccia, mani e a volte anche teste, che cercavano di impedire loro di proseguire. Tutti menavano pugni e calci alla cieca per ridurli in polvere.
Poi, ad un certo punto, Lara sentì qualcuno strattonarla per lo zainetto e rispedirla indietro. Capì subito che non si trattava di uno scheletro…
“Spiacente Croft, ma gli affari sono affari” ridacchiò Lilith superandola assieme a suo fratello mentre lei rovinava su Ivan, che fu costretto ad una brusca frenata per impedire a entrambi di cadere.
“Brutta sgualdrina!” gridò Lara rialzandosi; incurante di Ivan e degli scheletri, si mise a correre più che poteva verso i due fratelli, ormai alla fine del corridoio…
E fu allora che successe qualcosa di imprevisto.
Proprio sul ciglio della cisterna, c’era uno strano bagliore: quando raggiunse Lilith e Charon, che si erano fermati all’apparenza terrorizzati, Lara non poté trattenere un gemito.
Si trattava di due scheletri, di stanza alla fine del corridoio, completamente privi di armi o vestiti… e di cranio: al posto delle loro teste c’era infatti un grosso tizzone ardente. Prima che qualcuno potesse anche solo pensare di fare qualcosa, i due si lasciarono cadere nella cisterna ed eseguirono un tuffo carpiato in essa.
Subito si sprigionarono lingue di fuoco altissime.
Lara ripensò agghiacciata all’iscrizione: l’Inferno dei Martiri…
“Cosa facciamo?” chiesero all’unisono Charon e Ivan.
“Attraversiamo!” risposero all’unisono Lara e Lilith, e si aggrapparono ciascuna ad una catena. Presto gli altri due le imitarono.
Il percorso fu difficilissimo, dato che il calore era insopportabile e il fumo soffocante. Lara giunse per prima dall’altro capo del corridoio, subito raggiunta da Lilith e Ivan. Stavano per uscire da quel luogo infuocato, quando Lara, in mezzo al fumo, si accorse che qualcosa non andava.
Charon era rimasto a metà percorso, e tossiva copiosamente; intanto due scheletri erano comparsi alla sua catena: uno vi si era appeso, e si muoveva minacciosamente in direzione del sicario, e l’altro era rimasto all’altra sponda, e con una scimitarra grattava la catena, con la chiara intenzione di spezzarla.
“Muoviti!” cercò di urlare Lara al ragazzo, ma il frastuono e il fumo resero ovattata la sua voce; in qualche modo però Charon la udì, si rese conto di ciò che stava succedendo e, terrorizzato, continuò a risalire velocemente la catena.
Ma era troppo tardi: lo scheletro era riuscito a spezzarla, ed ebbe il tempo di aggrapparsi ad essa prima che, ormai fissata ad una sola estremità, cadesse con un sonoro rumore. Charon sparì dalla vista di Lara, che estrasse la pistola e si portò sul ciglio della cisterna, dove la catena penzolava dal soffitto con aria tetra. In mezzo al fumo vide con sollievo che il ragazzo era ancora aggrappato ad essa, anche se uno scheletro stava già per raggiungerlo.
Lara gli puntò e sparò, riducendolo in cenere.
“Cosa stai facendo a mio fratello?” gridò Lilith, che cercava di divincolarsi da Ivan, che la tratteneva.
Lara non poteva risponderle.
“Avanti, Charon!” gridò al giovane, che appariva intontito “Ce la puoi fare!”
Con lentezza, il ragazzo mosse un braccio tremante in su; si aggrappò e poi fece lo stesso con l’altra mano… mancava poco… Lara gli tese il braccio… doveva fare solo un ultimo sforzo…
Poi, nel giro di un istante, tutto precipitò.
Il secondo scheletro, di cui Lara si era dimenticata, emerse dalle fiamme, issato anche lui alla catena. Con un gesto teatrale, levò in aria la scimitarra…
Lo sparo di Lara e il grido di Charon arrivarono all’unisono.
Lo scheletro, ridotto in frantumi, cadde immediatamente nel fuoco. Charon, la scimitarra ancora infissa nella schiena, rimase come congelato, il volto bianco e freddo nonostante il fuoco…
Lilith riuscì a liberarsi e corse sul ciglio del burrone, in tempo per vedere suo fratello che veniva inghiottito dall’Inferno.
Per un attimo la ragazza rimase intontita, incapace di credere a quello che aveva visto…
Poi, sporgendosi nella cisterna infuocata, gridò:
“GABRIEEEEEEL! NOOOOOOOOOO!”
Lara cercò di trattenerla, bastava che si sporgesse ancora un po’ e sarebbe caduta… riuscì appena a portarla sul terreno fermo, prima che Ivan le prendesse la mano e la trascinasse via dal Martyrion.

-----------------------------------
Quali effetti avrà sui personaggi la tragedia che si è abbattuta sulla nostra storia? E dove sarà il terzo ottagono? Scopritelo nella SECONDA PARTE di TR: Octagons, online a partire dalla puntata di LUNEDI'... ovviamente in esclusiva su ASP.com!




Platinum Reviewer (301 Platinum Award) :: Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 |
Avatar utente
bashira
Moderator
Moderator
Messaggi: 9757
Iscritto il: 27 luglio 2004, 15:00

Messaggio da bashira »

uh :( Che brutta fine il ragazzo...

Puntata da infarto questa.. non si riesce a prendere respiro leggendola. Azione pura.

al posto delle loro teste c’era infatti un grosso tizzone ardente
Geniale trovata: ecco perchè la cisterna era piena d'olio.. Una trappola ben congegnata :approved:

Bene... e adesso aspettiamo lunedi.... 53_39 :D




Golden Reviewer (106 Golden Award)
Avatar utente
Blu
Site Admin
Site Admin
Messaggi: 26277
Iscritto il: 10 gennaio 2003, 17:30

Messaggio da Blu »

Che brutto epilogo :( .. mi dispiace tantissimo, in fondo Charon mi stava molto simpatico e a dover scegliere avrei preferito schiattasse la sorella :asd: :evil: .. ok scherzo, avrei preferito che nessuno si facesse male, per ora :)

Quello da vedere e "quanto" di ciò che è accaduto è stato visto da Lilith, perché altrimenti è facile per lei pensare che sia stata Lara ad ammazzare il fratello.. ed in quel caso non vorrei esserci quando scatenerà la sua ira [:^]

Per il resto la scena è stata bellissima :) , sembrava proprio di essere lì e di vedere quegli scheletri afferrarli, sgusciare fuori da ogni dove per frenare la loro fuga.. ho solo un dubbio/curiosità:
Nillc ha scritto:Ivan sembrò pensarci su per pochi attimi, poi estrasse la pistola che Lara gli aveva dato, e la puntò contro la testa del pascià… per poi distogliere lo sguardo. La pistola restò puntata, ma la faccia del giovane, tremante, guardava a terra.


Ma non era lo shotgun :mumble: ?
Nillc ha scritto:Poi si mise a frugare nello zainetto e ne estrasse una strana arma a forma di fucile. Gliela passò e disse:
“Meglio che tu non vada in giro disarmato.”
:)




Golden Reviewer (157 Golden Award)
Avatar utente
Nillc
Master TR Player
Master TR Player
Messaggi: 9042
Iscritto il: 10 ottobre 2006, 17:31

Messaggio da Nillc »

Diciamo che era un pistolone, Blu :D

Almeno, io l'ho sempre visualizzata come una grossa pistola dalla canna molto ampia... a metà quindi tra una pistola e un fucile :)




Platinum Reviewer (301 Platinum Award) :: Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 |
Avatar utente
Nillc
Master TR Player
Master TR Player
Messaggi: 9042
Iscritto il: 10 ottobre 2006, 17:31

Messaggio da Nillc »

Signore e signori, vi prego di perdonarmi se la puntata di Octagons prevista per domani andrà in onda con un pochino di ritardo rispetto all'ora abituale a causa di miei impegni inderogabili :? Conto di pubblicarla nella tarda mattinata, poco prima dell'ora di pranzo, o AL MASSIMO (ma dovrebbe proprio andarmi male!) nel primo pomeriggio. Mi scuso per il disagio arrecato :oops:




Platinum Reviewer (301 Platinum Award) :: Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 |
Avatar utente
Blu
Site Admin
Site Admin
Messaggi: 26277
Iscritto il: 10 gennaio 2003, 17:30

Messaggio da Blu »

Tranqui :) .. l'importante è che entro domani alle 23.59 sia online altrimenti noi, assieme alla buonanima di Charon, veniamo a cercarti 23_165 ( :asd: )




Golden Reviewer (157 Golden Award)
Avatar utente
Nillc
Master TR Player
Master TR Player
Messaggi: 9042
Iscritto il: 10 ottobre 2006, 17:31

Messaggio da Nillc »

Beh allora penso proprio che non la posterò :love: :love: :love: :asd:
Scherzo, ovviamente conto di postarla molto prima ;)




Platinum Reviewer (301 Platinum Award) :: Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 |
Avatar utente
Blu
Site Admin
Site Admin
Messaggi: 26277
Iscritto il: 10 gennaio 2003, 17:30

Messaggio da Blu »

eheheh :D .. il fascino di Charon colpisce ancora :D .. ti è poi venuto in mente qualche nome per il suo ruolo nel film :) ? Io c'ho pensato, ma non ho ancora trovato un volto che gli stia a pennello [:^]




Golden Reviewer (157 Golden Award)
Avatar utente
Nillc
Master TR Player
Master TR Player
Messaggi: 9042
Iscritto il: 10 ottobre 2006, 17:31

Messaggio da Nillc »

Sì, penso proprio di sì: l'altro giorno ho riguardato Elizabeth (uno dei miei film preferiti, se non l'avete visto fatelo perchè è meraviglioso) e mi sono accorto che Jospeh Fiennes si avvicina moltissimo all'immagine che ho in mente di Charon (gli mancano solo i capelli lunghi ;))

Immagine

:love:




Platinum Reviewer (301 Platinum Award) :: Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 |
Avatar utente
bashira
Moderator
Moderator
Messaggi: 9757
Iscritto il: 27 luglio 2004, 15:00

Messaggio da bashira »

wowwwww che sguardo... :D




Golden Reviewer (106 Golden Award)
Avatar utente
overhill
Master TR Player
Master TR Player
Messaggi: 6109
Iscritto il: 29 giugno 2007, 20:56

Messaggio da overhill »

Accidenti! Come mi somiglia! :)
Abbiamo le stesse sopracciglia :asd:
Avatar utente
Nillc
Master TR Player
Master TR Player
Messaggi: 9042
Iscritto il: 10 ottobre 2006, 17:31

Messaggio da Nillc »

Sì, anche il lobo sinistro, nel suo angolo nordovest è proprio identico... e anche il mignolo destro visto di sguincio...
Ah scusa: non si vedono le mani...
:asd:




Platinum Reviewer (301 Platinum Award) :: Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 |
Avatar utente
bashira
Moderator
Moderator
Messaggi: 9757
Iscritto il: 27 luglio 2004, 15:00

Messaggio da bashira »

Bè NIllc... osserva bene.. Quel filo di barba finto incolta...che fa tanto macho ...Il capello alzato un po' a spazzola, la fronte alta...... sono identici.... :huahua: Come me e Sandra Bullock..uguali... :huahua: :huahua:




Golden Reviewer (106 Golden Award)
Avatar utente
Nillc
Master TR Player
Master TR Player
Messaggi: 9042
Iscritto il: 10 ottobre 2006, 17:31

Messaggio da Nillc »

:D
Beh ragazzi, facendo qualche salto mortale posso offrirvi la nuova puntata addirittura in anticipo!
Vediamo un po' che effetto ha avuto la tragedia di Charon sui sopravvissuti... ed ecco che esplode la crisi della nostra Laretta :(

Capitolo 11- Gerusalemme
(1/2)

Ivan portò il vassoio con due tazze di tè fino a Lara, che sedeva nella poltroncina del suo aereo in volo, con gli occhi fissi nel vuoto oltre il finestrino. Tutto intorno a loro era il buio della notte.
“Prendi, ti farà bene” disse Ivan, sorridendo amaramente nell’atto di porgerle una tazza. Lei la prese senza guardare né la tazza né lui. Il ragazzo sospirò, e bevve un sorso. Si accorse di aver messo troppo zucchero e fece una smorfia di disgusto, ma nemmeno quella sembrò avere un qualche risultato nella mente di Lara.
Improvvisamente, però, fu lei a parlare.
“Non doveva andare così.” Mormorò.
Ivan lasciò da parte la sua tazza e rispose prontamente:
“Lara, ragazza mia, tu hai fatto tutto il possibile per salvarlo… ma la colpa non è tua, in fondo erano loro che ci stavano…”
Ma Lara lo zittì scuotendo la testa.
“Li avevo mandati io nel Martyrion. Pensavo di tenerli buoni e di fare tutta la fatica per noi... non potevo immaginare che... non volevo...”
“Non doveva andare così, Lara, ma...”
“La mia vita… tutta la mia vita… non doveva andare così.” disse, gli occhi sempre fissi altrove, le si riempirono di lacrime. Ivan la guardò: era possibile che Lara Croft, la grande archeologa, fosse proprio la ragazza in crisi che aveva di fronte?
“Cosa intendi?” le chiese, con cautela.
“Oh, Ivan, l’hai visto anche tu!” sbottò la ragazza, finalmente guardandolo nel volto; gli occhi erano lucidi e più penetranti del solito “Non faccio altro che correre da una parte all’altra del mondo a cercare delle… delle cose preziose e mortalmente pericolose… il più delle volte per evitare che cadano in mani sbagliate e che il mondo venga distrutto da esse. No, non dirmi che è una cosa nobile!” Ivan chiuse immediatamente la bocca che aveva aperto per parlare “E non tirarmi nemmeno fuori la storia del “destino”, è vecchia. La realtà è che mi devo portare dietro questo… questo fardello… e non ne posso più… non ne posso davvero più. Chiunque abbia a che fare con me deve accettare di avere a che fare con la morte…”
Le tornarono alla mente i suoi genitori, i suoi amici Bryce e Hillary, ma anche Thomas Harlington, che forse più di tutti era andato vicino a vederla morta… e a Felipe, che nemmeno dieci giorni prima era stata costretta ad uccidere, nonostante lo amasse… e adesso Ivan, che era davanti a lei, ma per quanto ancora? La morte di Charon era solo la punta dell’iceberg.
“Essere una Tomb Raider… bell’affare” continuò Lara, con voce rotta e nasale “sei sola nel tuo labirinto, contro il mondo intero.”
“Lara” disse Ivan, anche lui tremante “ma pensa a quante vite hai salvato finora… pensa a Vanessa che…”
“Vanessa può anche essere morta, per quel che mi riguarda!” gridò allora Lara, sfinita.
Un silenzio gelido calò tra i due: ora era Lara a fissare Ivan, e Ivan a tenere lo sguardo lontano da Lara.
L’archeologa aveva il fiato grosso, gli occhi rossi e le mani e le labbra tremanti. Per un attimo pensò che quelle dette poco prima sarebbero state le ultime parole che Ivan le avrebbe mai detto, che sarebbe sceso dall’aereo una volta arrivati a Gerusalemme e che non l’avrebbe mai più rivisto.
Ma non fu così. Pochi attimi dopo, il sacerdote trasse un lungo sospiro, e tornò a rivolgere lo sguardo verso di lei.
“Tu non credi in Dio, vero, Lara?” chiese.
Ecco, pensò Lara sarcasticamente, adesso ci manca solo che si metta a farmi la predicozza. Se dovessi credere a tutti gli dei che ho incontrato, visto, affrontato…
Non disse così: si limitò a scuotere la testa.
“Nemmeno io, all’inizio” disse Ivan “Del resto, avevo due genitori pragmatici e tutti d’un pezzo… un po’ come sei tu. Mio padre era ufficiale della Marina Militare, mentre mia madre era un’archeologa. Sì, Lara, un’archeologa” disse in risposta allo sguardo stupefatto di Lara “anche se io non la ricordo benissimo… è morta di una brutta malattia quando io ero molto piccolo. Mi ha cresciuto mio padre, grand’uomo sicuramente, ma anche con i piedi fin troppo piantati per terra, sempre a rincorrere l’onore, la gloria e tutte quelle cose del genere. Io non ci stavo: ero troppo sognatore, troppo con la testa tra le nuvole per essere d’accordo con lui. Quando finii gli studi, mi misi a studiare beni culturali, quello che in Italia dà l’abilitazione alla pratica archeologica. Non so se lo feci per dare uno smacco a lui oppure per ritrovare la madre che avevo conosciuto così poco.. fatto sta che mi laureai in fretta, e quando mi trovai per la prima volta in uno scavo, una catacomba pelagica nel sud Italia, mi sentii talmente fuori luogo che mi dovettero portare via in barella”.
“Come… come a Castel del Monte?” chiese Lara, ricordando due giorni prima, quando Ivan ansimava nei sotterranei dei Templari.
“Proprio così” confermò lui “Ebbi un attacco di panico. Fu una prova disastrosa, tanto più che dovetti rendere conto al mio padre del fatto che ero un totale inetto in quel campo. Fu così che mi feci arruolare nella Marina. Fu dura, ma imparai parecchie cose… tipo ad avanzare in sospensione appeso ad una corda” sorrise il giovane, e Lara non poté non imitarlo “e soprattutto, per una volta, mi sembrò che tutto andasse bene: avevo il consenso di mio padre, il che mi faceva sentire onnipotente e finalmente felice. Ma anche in questo caso mi sbagliavo. Subito dopo il mio corso d’addestramento, mio padre mi fece partire con lui in guerra. Dapprima ne fui felice, perché pensavo che sarebbe stata un’ulteriore conferma, ai suoi occhi, delle mie capacità. Ma quando fui sul campo, mi sentii di nuovo totalmente al di fuori da quel mondo. Vedevo persone morire, vedevo persone soffrire, e io ero dalla parte sbagliata del fronte! Dovevo morire e soffrire con loro, non farle soffrire e morire… e poi…” gli occhi di Ivan si riempirono a loro volta di lacrime “E poi mio padre morì.”
Lara trasalì, e per un lungo istante nessuno dei due parlò.
“Fu ucciso in un attentato nel Golfo” spiegò lui “E il giorno in cui questo successe segnò l’inizio di un periodo terribile per me. Lasciai l’esercito, tornai in Italia, da solo, senza la minima idea su cosa volessi fare, o su chi volessi essere… avevo paura di sentirmi perpetuamente fuori luogo, attaccato solo a quel qualcosa che mi faceva sentire… diciamo diverso, ma che io stesso non riuscivo a identificare. Un giorno, per puro caso, mi capitò tra le mani una Bibbia. Era tra i libri di mio padre, anche se non penso che l’abbia mai letta. Io la aprii e mi misi a leggerla. In capo ad una giornata, l’avevo letta tutta… beh, quasi tutta, diciamo che in una settimana l'avevo finita. E finalmente la mia strada era chiara. Quello che non riuscivo a capire finalmente aveva un nome, ed era Dio. E più o meno è quello che anche tu segui.”
“No, Ivan” disse Lara, mesta “io non seguo Dio… non solo non ci credo, ma… io uccido, Ivan! Io sono una donna cattiva, che sulla sua strada ha pochi amici, tanti nemici e… la presenza costante della Morte, che prende gli uni, gli altri e a volte… beh, anche me.”
“Lara, tu hai salvato migliaia di persone diverse volte, e non l’hai fatto per la gloria o per avere in cambio un artefatto o una reliquia… beh, probabile che a volte sia successo, ma pensaci: cos’è, in fondo, Dio? Io per primo non penso sia un Yahweh, un Allah, un Buddha o nessuno degli altri nomi che velleitariamente gli si danno. L’hai visto in questa faccenda, no? Tre religioni, tre dottrine, tre dei diversi… eppure tutte e tre la stessa cosa. Dio è l’ideale per cui lottiamo. E senza un’ideale per cui lottare, per cui depredare tombe e per… beh, sì, anche per uccidere a volte, ma diciamolo a bassa voce… la nostra vita non vale nulla. Tu sei una persona buona, Lara, e non sei sola. E adesso devi dimostrarlo… dobbiamo aiutare Vanessa, e tu devi riprenderti la tua vita.”
Lara non disse altro. Si gettò al collo di Ivan e lo strinse tra le sue braccia, piangendo. Lui la strinse a sua volta, accarezzandole i capelli finché non si addormentò.

Yussuf Al Zalahir scese lentamente le scale che portavano agli scantinati del suo palazzo. Essi erano stati ricavati nelle fondamenta degli edifici preesistenti, appartenenti alla sua famiglia da secoli, e recavano ancora le caratteristiche architettoniche di quelli, con ampie volte a botte e archi rampanti in più punti della discesa.
Mentre camminava, gli giungevano alle orecchie alcuni dei suoni che più amava al mondo: schiocchi di frusta, seguiti dai gemiti della persona che li subiva. Gli erano così grati che non poteva fare a meno di sorridere nell’udirli.
Quando giunse al livello più basso, i gemiti e gli schiocchi erano perfettamente udibili, e presto il magnate delle armi si trovò di fronte ad una scena sublime, almeno per lui: una delle sue guardie con la frusta in mano, e il sergente Lilith, legata ad una panchina, la schiena sanguinante.
Ad un cenno di Zalahir il carnefice si fermò e slegò i polsi della prigioniera, che nel vederlo avanzò strisciando verso di lui, con aria supplichevole.
“La prego…” mormorò.
“Avrà notato, Lilith, che l’ultimo rapporto in merito alla vostra missione non mi è piaciuto affatto” cantilenò Zalahir “avete recuperato un solo ottagono invece dei due richiesti, e Lara Croft è ancora in circolazione, viva, vegeta e a piede libero. Ritengo che questo sia appena sufficiente, come punizione e…”
Ma la ragazza scosse la testa.
“La prego… me ne faccia dare altre… altre frustate… la prego, la prego!” le ultime sue parole erano quasi un grido. Zalahir la fissò stupefatto. Poi un sentimento misto di rabbia e ammirazione lo pervase, e chiamò una seconda guardia perché portasse un unguento e lo spalmasse sulla schiena di Lilith. La ragazza lanciò delle urla strozzate mentre il farmaco agiva sulla sua pelle, ma pochi minuti dopo, evidentemente sollevata, le urla si trasformarono in respiri profondi.
“Mia cara” disse Zalahir, la voce improvvisamente melliflua “capisco che dev'essere stato un dramma perdere suo fratello, ma ritengo alquanto sconveniente che si dia così tanto addosso...”
Lilith scosse la testa tremante.
“Lei... lei non capisce” mormorò “Lui era tutto ciò che mi restava... la mia famiglia... e io... e io non sono riuscita a salvarlo!”
“Mi risulta che non sia il suo unico parente vivo, mia...” iniziò Zalahir, ma un grido di dolore acuto proruppe dalle labbra della donna.
“In ogni caso” continuò l'uomo, freddo “penso che debba reagire. Non espierà il suo peccato standosene qui a prendere frustate!”
“E come?” gridò la donna “Come?”
“Aiutandomi” disse Zalahir, la faccia così vicina alla sua che il pizzetto la toccava “Aiutandomi a sconfiggere Lara Croft!”
Improvvisamente, tutte le lacrime vennero cancellate dal volto di Lilith, sostituite da un lampo d'odio così forte da ottenebrare anche il dolore fisico e morale.
“Quella... quella cagna”sibilò “Ha ucciso mio fratello!”
Inaspettatamente, come se le frustate non fossero mai state schioccate, Lilith si alzò in piedi, e nonostante le gambe le tremassero vistosamente, non cedette al peso delle ferite.
“Così si reagisce, mia cara!” disse Zalahir, osservandola compiaciuto “vedrà che la sua tempra verrà adeguatamente ricompensata.”
“Voglio uccidere Croft” disse lei, la voce tornata sorprendentemente normale “Ora, subito.”
“Temo che sarà costretta ad attendere” soggiunse lo sceicco “Ho ancora alcuni piani in serbo per la nostra nemica.”
Lilith si lanciò contro di lui e gli afferrò le spalle.
“NO!” gridò “Mio fratello deve essere vendicato, lei deve...”
Zalahir, per nulla scomposto, le tirò uno schiaffo così potente da farla cadere per terra.
“La sua missione non è ancora finita, e io sono il suo capo fino a nuovo ordine” disse rabbiosamente “Se lo ricordi, Sergente Lilith! Riceverà le mie istruzioni entro la prossima ora. È tutto.”
E tornò da dove era venuto.

-------------------------------------------
Si prospettano tempi duri per Lara... riusciranno Lilith e Zalahir a ottenere ciò che vogliono da lei? E come potrà la nostra eroina sfuggire alla sua crisi? Cosa succederà a Gerusalemme, e dove sarà nascosto il terzo e ultimo ottagono? Per scoprirlo, non perdetevi le prossime puntate, online da DOMANI... ovviamente in esclusiva su ASP.com!




Platinum Reviewer (301 Platinum Award) :: Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 |
Rispondi