Lara Croft Tomb Raider: Octagons

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bashira
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Messaggio da bashira »

Lara non disse altro. Si gettò al collo di Ivan e lo strinse tra le sue braccia, piangendo. Lui la strinse a sua volta, accarezzandole i capelli finché non si addormentò.
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Che immagine triste e commovente. Lara inizia a farsi domande su se stessa, sulla sua missione, su quel fine che ha sempre usato per giustificare i suoi mezzi...Bel capitolo, questo inizio di crisi "intima" della nostra archeologa.


Voglio uccidere Croft” disse lei, la voce tornata sorprendentemente normale “Ora, subito.”
Terribile la determinazione di Lilith. Ed anche la ricerca del dolore per espiare la sua colpa ( che poi non è colpa sua nè di lara se il fratello è morto...)

Quale destino attende le nostre protagoste-antagoniste? :mumble:




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Blu
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Messaggio da Blu »

Ecco.. lo sapevo.. Lilith non ha capito nulla della vicenda Charon-Lara :? , ora siamo sicuri che non avrà pace finché non l'avrà trovata ed eliminata, sarà dura per Zalahir tenerla a freno per raggiungere anche i suoi scopi [:^]

Mi incuriosisce molto il :
Zalahir ha scritto:“Mi risulta che non sia il suo unico parente vivo, mia...”
.. chissà chi è l'altro (gli altri :mumble: ) parente in vita e perché lei non lo vuol sentire nemmeno nominare [:^]


Bellissima la parte molto intima della confessione di Lara.. e quella di Ivan :) , spero davvero che riesca a darle la forza per proseguire in questa avventura :approved:


PS: Joseph Fiennes in effetti potrebbe anche starci.. è un po' magrino però [:^] :D
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bashira
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Messaggio da bashira »

Uffa Blu... non fare così... :asd:




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Nillc
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Messaggio da Nillc »

:love: :love: :love: Vale la pena di scrivere per il solo fatto di avere fan così efficienti :love: :love: :love:




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overhill
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Messaggio da overhill »

Abbassa lo sguardo, sai?!?!? :angry:

:asd:
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Messaggio da Nillc »

Lo faccio Over, ma non posso dirti cosa vedo perchè siamo su un forum pubblico ;) :D




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Messaggio da overhill »

:huahua:

ehm... cos'è che vedi? :O_o: :mumble:
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Blu
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Messaggio da Blu »

.. un gran bel pezzo.. di ragazzo :D ( :asd: :huahua: )




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Messaggio da Nillc »

Vedi? Blu e io ormai ci leggiamo nel pensiero :asd: :huahua:




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Messaggio da Nillc »

E adesso.... la crisi di Lara si mesce a quella di Lilith e... a quella di un paese :( ecco a voi una drammatica punatata.

Capitolo 11- Gerusalemme (2/2)

Sebbene l'aereo fosse atterrato già nella mattinata, Lara e Ivan scesero a Gerusalemme solo nel pomeriggio: Lara, sfinita, aveva dormito tanto da non percepire nemmeno l'atterraggio. Quando si era svegliata, aveva mormorato qualcosa di imbarazzato, ma alla fine sembrava che lo sfogo della sera prima le avesse fatto più che bene: vestita con un caftano lilla e un velo leggermente più chiaro, con sotto gli immancabili vestiti d'azione, Lara sembrava emanare una grinta addirittura superiore a quella che Ivan aveva visto in Egitto... quella di cui parlavano tutti, quando si nominava Lara.
Camminava a testa alta tra la gente, con una specie di sorriso enigmatico stampato sul volto. sembrava determinata e perfettamente a suo agio.
Ivan sapeva che la sua crisi non era passata, ci sarebbe voluto molto tempo e molta forza di volontà da parte della ragazza... ma, almeno per il momento, i brutti pensieri della notte prima si erano nascosti da qualche parte nel suo cuore, lasciando spazio ad un tenue barlume di determinazione.
Gradualmente la periferia aeroportuale si trasformò in città: le campagne lasciarono posto alle case, alle moschee, ai mercati, e soprattutto ad un bagno di folla che sembrava rendere il giovane sacerdote decisamente nervoso.
“Cosa succede, Ivan?” gli chiese l'archeologa.
“Cosa...? Oh, nulla! Nulla!” si affrettò a chiarificare lui, ma il suo volto rimase ansioso e cupo. Lara capì.
“Hai paura di Zalahir, vero?” chiese “Siamo nel suo territorio.”
“Nel mio territorio, Lara” disse Ivan, abbozzando un sorriso “questa è la terra dove vivo e lavoro, e dove duemila anni fa un grande uomo segnò milioni di percorsi, tra cui il mio. Però... sì, l'idea di essere entrati nella tana del lupo mi rende...”
Ma Lara non seppe mai il suo stato d'animo in merito: improvvisamente un'ondata invisibile, quasi un vento, la travolse e superò in direzione di Ivan. La cosa fu talmente repentina che, in un vortice di colori e profumi, Lara cercò istintivamente il sangue freddo per portare le mani ai fianchi, dove erano nascoste le pistole... ma quando si girò verso il ragazzo, una tenerezza immensa le piombò a sorpresa nel cuore.
Una decina di ragazzini, vestiti più o meno come lei, lo avevano visto ed erano corsi ad abbracciarlo.
“Don Ivan!” gridavano in coro “sei tornato! Sei tornato!”
Ogni traccia di paura nel volto di Ivan era sparita mentre abbracciava e stringeva ciascuno dei piccoli avventori, e Lara capì cosa intendeva Ivan per “essere al proprio posto”. La gioia del ragazzo era galvanizzante, e Lara ne approfittò per darsi uno sguardo attorno.
Il Punto d'Incontro era davanti a lei, in quel mercato che si stendeva lungo una via immensa, ricco di tradizione e modernità: c'erano donne vestite all'islamica come lei, ma anche preti (che a differenza di Ivan portavano l'abito talare), asiatici, o anche persone a loro perfetto agio in abiti occidentali. Non sembrava esserci differenza tra le culture, e quindi, ipotizzò Lara mentre si spostava per far passare un furgoncino della frutta, non ce ne doveva essere nemmeno tra le tre religioni... e allora a cosa serviva tutta quella faccenda degli ottagoni? Peraltro non sapevano nemmeno dove si nascondesse il terzo... era di sicuro a Gerusalemme, ma dove?
Il grido di Ivan tranciò improvvisamente tutti i suoi pensieri.
“LARA!” sentì “A TERRA!”
Ebbe appena il tempo di recepire il significato delle parole e di cercare di eseguire quanto le era stato detto, prima di rovinare col volto a terra investita dalla fortissima onda d'urto di un'esplosione. Fu il buio improvviso, nel quale distingueva urla, rumori indistintamente tetri e odore di polvere da sparo. E di morte.
Quando riuscì a riaprire gli occhi, un terrore mai provato prima la ghermì, mozzandole il fiato.
Era stesa in un carnaio: davanti a lei, il mercato fino a poco prima rigoglioso era diventato una polveriera. Il sangue scorreva a fiumi attorno alla carcassa, ormai sventrata, del furgoncino che le era passato accanto poco prima.
“Lara...” sentì accanto a lei, e si sforzò di girarsi. Ivan stava arrancando verso di lei, il volto bianco come un lenzuolo, tendosi lo sterno con una mano “C'è stato... un attentato... dobbiamo... ARGH!”
E, con orrore della ragazza, anche Ivan cadde per terra. Lara tentò di muoversi, ma il dolore era insopportabile.
Poi, anticipata dal clangore del suo armamentario, dalla polvere apparve Lilith.
“Tu...” biascicò Lara, il sapore del sangue che le invadeva la bocca.
“Ti sei salvata, come aveva previsto Zalahir” disse lei, che sembrava essere capitata lì per caso, totalmente estranea alla carneficina. Ma le sue parole affermavano il contrario... era tutto un piano, un terribile piano...
Lilith si avvicinò a Ivan e lo sollevò di peso con una forza che non ci si sarebbe aspettati da una ragazza come lei. Lui gemette, e il sollievo di sapere che era vivo lottò a lungo nella mente di Lara col terrore di non poter fare nulla.
“Lascialo stare!” gridò Lara. Lilith la guardò con odio.
“Starà bene, e anche tu tra poco ti rialzerai” disse “Vorrei poterti uccidere ora, qui, farti provare lo stesso dolore che hai fatto provare a mio fratello...”
In un attimo Lara si ricordò. Il fratello di Lilith era caduto di spalle, e sua sorella aveva potuto vedere solo lo sparo della sua pistola verso lo scheletro... di cui ignorava la presenza... pensava che fosse stata lei a ucciderlo.
“Io non l'ho ucciso! Lui...”
“TU MENTI!” le gridò l'altra, sferrandole un calcio nella gamba. Lara si contorse dal dolore. Lilith la guardò come se si stesse trattenendo a stento dal mollargliele un altro. E poi un altro, e un altro, e un altro...
Ma non lo fece.
“I miei ordini mi impongono altro” sibilò “E ti devo lasciare in vita.... e con tutte le ossa al loro posto” nella sua voce si leggeva un odio puro e profondo. “Tra tre ore sei attesa alla Cupola della Roccia. Fossi in te mi riprenderei in fretta. Se non verrai, lui morirà.”
Con uno sforzo supremo, Lara prese una pistola e gliela puntò addosso, ma lei fu più lesta: con un calcio la disarmò, poi ruotò sul piede stesso e gliene diede un secondo nello sterno, proprio al plesso solare.
E fu il buio.

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Cosa vuole Zalahir da Lara di così importante da organizzare tutto questo?? E ce la farà Lilith a ucciderla? Scopritelo con noi nella prossima puntata di OCTAGONS, online a partire da DOMANI in esclusiva su ASP.com!




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Blu
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Messaggio da Blu »

Tremenda puntata.. che fossero determinati lo sapevo, ma che per raggiungere i loro scopi fossero disposti anche ad organizzare attentati no :? .. non vedo l'ora che sia domani per sapere cosa Zalahir vuole da Lara anche se è immaginabile, sicuramente vorrà che recuperi per lui il terzo ottagono.. è talmente potente e sicuro di sè che secondo me è capace pure di farle un'offerta - che Lara non accetterà a meno che non si tratti di salvare Ivan; Zalahir lo abbiamo visto poco, ma c'è da averne molta paura, secondo me sarebbe capace di vendere perfino Lilith a Lara se lei accettasse di lavorare per lui.. sicuramente i suoi obiettivi sono molto superiori e la sua brama non mente (quanto ai suoi sistemi sono indubbiamente discutibili, ma il fascino di Oded Fehr lascia sempre combattuti sul cosa pensare [:^] , siamo difronte a tradizioni, culti, popolazioni millenarie.. )

Naturalmente spero che nell'attesa di Lara non venga fatto troppo male a Ivan [:^]


PS: ieri sera mi è capitato di vedere SWAT e così mi chiedevo: se Fiennes non dovesse accettare la parte, che ne direste di Colin Farrell? Che siano scene da ribelle aggressivo, da matto, o più soft ce lo vedo benone :D (quanto all'aspetto da quel che si è visto nei diversi film si trasforma benissimo, anche riccio col pizzetto dovrebbe star bene :) )
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Nillc
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Messaggio da Nillc »

Oh mamma, questo topic sta diventando ad alto contenuto di testosterone :love: :D Penso sia un'ottima scelta, anche se, per quanto bello, Colin Farrell mi stia un po' antipatico... e forse è un po' troppo "duro" per la parte di Charon, vi ricordo che c'è un qualcosa di aristocratico, di aggraziato nei suoi modi, che vanno poi in contraddizione con la personalità alla Fonzie del povero diavolo (è proprio il caso di dirlo :asd: ). In tal proposito, vi anticipo che anche se passato a miglior vita, Charon ha ancora molto da dirci... ;)

Per quanto riguarda Zalahir, come al solito hai centrato il punto, Blu :approved: è un uomo terribile e determinato, tanto che la stessa Lilith sembra un fiorellino di campo al suo confronto... il nostro adorato nemico sceicco non passa letteralmente sopra a niente, nemmeno a se stesso, pur di esaudire le sue ambizioni.E in ogni caso, sarà proprio questa sua caratteristica a fargli capire a sue spese cosa vuol dire una delle citazioni che ho messo a inizio romanzo ;)
Ora che ci penso, sarebbe un maritino ideale per la cara Dorianne Gontrand :D

E a proposito, non perdetevi la prossima puntata per nessunissima ragione: sarà l'inizio di un lungo capitolo (penso che dovrò dividerlo in TRE parti TRE :shock: ) in cui molti segreti (ma non tutti) verranno svelati ;)




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Messaggio da Nillc »

E' tempo di far cadere qualche velo attorno agli ottagoni e... a chi li cerca!
(scommetto che Blu carpirà un importante segreto :D)

Capitolo 12- La Cupola della Roccia (1/3)

Lara camminava sul colle su cui sorgeva la Cupola della Roccia.
Era rinvenuta poco dopo il calcio di Lilith, quando già i cadaveri erano stati portati via e tutto era, sorprendentemente, tornato alla normalità.
Il suo corpo era dolorante in più punti, ma il dolore, almeno quello fisico, era solo secondario: ogni centimetro di pelle era percorso da una furia cieca, e lei doveva fare un enorme sforzo per tenerla a bada. Cosa voleva Zalahir da lei? Lilith la odiava, perché pensava che lei avesse ucciso suo fratello... ma se non l'aveva uccisa, voleva dire che gli ordini di Zalahir erano particolarmente severi... talmente severi che il magnate delle armi ne aveva impiegate alcune terribili, per convincerla a capitolare: il terrore, il dolore, la morte.
E poi avevano preso in ostaggio Ivan. Se gli avessero torto anche solo un capello...
Lara giunse all'ingresso della moschea della Roccia, e si accorse di essere completamente sola: non c'era un solo fedele, una guardia, nessuno... ma quando entrò nell'edificio, e le porte le si chiusero alle spalle, capì che non era affatto così.
L'ambiente era spoglio e alieno, brullo: il centro era totalmente occupato da una grande distesa rocciosa, sulla quale secondo la tradizione ebrea Dio aveva creato Adamo, mentre secondo quella islamica Maometto era salito al cielo. Tutto intorno c'erano solo poche panche di legno tarlato, quattro lampadari che pendevano dalla Cupola dorata e, sull'altare, uno scranno pigramente decorato... dietro il quale torreggiava una cupa figura nera.
A grandi falcate, Lara percorse lo spazio tra i due ordini di panche.
“Zalahir!” gridò, quando fu arrivata agli scalini che sopraelevavano l'altare. L'ombra si girò, e Zalahir la scrutò enigmatico per qualche istante. Poi si aprì in un sorriso.
“Lady Croft” riverì “Quale onore è per me incontrarla.”
“Dov'è Ivan?” ringhiò lei. Lui ridacchiò.
“Tutto a tempo debito, Milady, non vorrà rovinare la magia di questo incontro?”
Accecata dalla rabbia, Lara estrasse le pistole ed esplose aluni colpi in direzione dello sceicco, che con un balzo felino li schivò, rotolando fino ad un pilastro, dietro il quale si nascose.
“Un paio di colt vecchio modello!” disse deliziato dal suo nascondiglio “Piccole e leggere, ma straordinariamente letali. Non ne vedevo da secoli. Chi gliele ha vendute?”
“Le ho fatte io” disse Lara, puntando contro il pilastro e avanzando lateralmente per cercare il suo bersaglio. Zalahir rise.
“Oh, ma certo, non avrei dovuto aspettarmi altro. Lei è una donna straordinaria, Lady Croft, me lo lasci dire. L'avessi conosciuta in altre circostanze, avrei fatto di tutto per averla nel mio harem.”
“Dov'è Ivan?” ripeté la donna, a denti ancora più stretti, e con la voce palesemente avvelenata dall'odio.
“Don Monteduro sta bene” disse Zalahir “Avrei dovuto trattarlo come meriterebbe un traditore del suo rango... ma ho preferito soprassedere. Da morto non mi sarebbe di nessuna utilità, mentre da vivo... beh, è suo amico.”
“E cosa vuole da me?”
“Le dirò tutto, ma non pensa che sarebbe sleale da parte sua puntarmi le sue efficientissime pistole addosso? Quantomeno dovrebbe offrirmene un paio, visto che sono disarmato.”
Per un istante, Lara pensò di ignorare quella frecciata e di continuare a tenergli le colt addosso... ma alla fine, con un sospiro rabbioso, le rinfoderò.
“Molto bene” rise Zalahir, uscendo dal suo nascondiglio “Questo è un buon inizio per la nostra collaborazione, che, ne sono sicuro, porterà entrambi al nostro traguardo comune.”
“Per il quale è disposto a passare sopra vite innocenti...” sibilò Lara. Zalahir sembrò orgogliosamente deliziato. “Tutta quella gente al mercato...” un nodo le si formò in gola “non era indispensabile che sopravvivesse, secondo la sua mente perversa?”
“Decisamente bello l'attentato, vero?” disse lui con aria casuale, arricciandosi il pizzetto “Una volta tanto ho impiegato le mie risorse per qualcosa che volevo fare io. Del resto, in qualche modo dovevo attirare la sua attenzione, e conoscendo lei e il traditore suo amico penso di esserci riuscito con successo.”
Lara lottò con se stessa per tenere a bada il pensiero della sera prima... chiunque si trovasse sulla sua strada... finiva per correre rischi inimmaginabili. Le sue viscere sembrarono per un attimo annodarsi tra di loro, e lei non poté nasconderlo.
“Che cosa vuole da me?” gemette.
Lo sceicco si fece immediatamente più serio.
“Il terzo ottagono” disse “Voglio che lei me lo trovi.”
Lara ridacchiò sardonica, ignorando l'umido che le si era formato negli occhi.
“Ma certo!” esclamò furiosa subito dopo “Organizzerò le ricerche, partendo né più né meno che da zero, scaverò per tutta Gerusalemme e le porterò il suo ottagono entro, vediamo...” guardò ironicamente l'orologio “domani mattina? Penso di riuscirci, come no!”
“Oh, ma lei sbaglia su due cose in questo discorso, Lady Croft” disse Zalahir, con nonchalance.
“Sarebbero?”
“Beh, prima di tutto lei mi dovrà portare l'ottagono entro tre ore a partire dalla fine del nostro colloquio. Altrimenti, premerò il bottone su questo” le mostrò un piccolo telecomando che teneva in tasca “che comanda otto bombe dislocate in più punti della città. Ovviamente i punti più affollati... sa, temevo che sarebbe arrivata a pensare che la mia sconfitta, in fondo, val bene la vita del suo amico. E poi trovo poetico l'aver scelto proprio otto punti.”
Lara era senza parole. Fin dove si sarebbe spinta la cattiveria di quell'uomo?
“Il suo secondo errore” continuò lui dopo un secondo di pausa “è che lei pensa di partire da zero nella ricerca... ma non è così. Io so precisamente il punto della città in cui si nasconde l'ottagono... quello che non so è dove, in quel punto, sia collocato.”
“Questo è già qualcosa” disse Lara roteando gli occhi “E quale sarebbe questo posto?”
Per tutta risposta, l'uomo allargò le braccia e roteò lentamente su se stesso, quasi ad indicare l'ambiente circostante. Lara ebbe un tuffo al cuore.
La Moschea della Roccia era un edificio di pianta ottagonale. Come aveva potuto non accorgersene prima? Forse la furia e il dolore le avevano ottenebrato la mente... Sbigottita, l'archeologa tornò a guardare il suo nemico.
“Come... come fa ad esserne sicuro?” chiese, a mezza voce.
“Al Yussuf, costruttore dell'iniziale sinagoga, era un mio antenato” spiegò l'uomo “Il suo ritratto svetta nel mio ufficio, e mio padre e mio nonno mi raccontavano, da bambino, le sue imprese... e mi dicevano del Tempio di Salomone, nascosto proprio qui, a pochi metri da noi. In questo edificio, che era a breve distanza dal Tempio, quasi a farne la guardia, lui aveva nascosto la sua chiave, quella delle tre che gli spettava. Quella storia accompagnò i miei sogni di bambino, e poi di adolescente...quando misi mano sul patrimonio di famiglia, e sul suo predominio sul mercato delle armi da guerra, impiegai notevoli forze per capire se fosse vera o no.”
“E la sua strada si incrociò con quella di Gregory Lorraines...” azzardò Lara. Zalahir annuì.
“Lorraines era il più esperto archeologo in materia già prima che lo conoscessi” continuò Zalahir “E finsi di prenderlo sotto la mia egida per far sì che le sue teorie trovassero riscontro nella realtà. Lui ne fu entusiasmato, e in poco tempo sotto i miei occhi costruì la certezza che gli ottagoni non fossero solo la leggenda di un eroe della mia famiglia, ma il retaggio di un episodio veramente accaduto, che avrebbe cambiato il modo di concepire l'intera storia. Lorraines era raggiante, e aveva una voglia matta di spifferare questo risultato al mondo intero. Minacciò di rivelare i miei traffici d'armi, se non avessi acconsentito alla pubblicazione delle sue teorie.”
Lara rabbrividì.
“Lei lo ha ucciso!”
“Dovevo!” la rimbeccò lui “Non potevo smettere di inseguire la mia ambizione per la sciocca etica di uno scribacchino, nonostante, lo devo ammettere, questi mi si fosse rivelato davvero utile: era riuscito a localizzarmi con notevole precisione due ottagoni! Così, quando seppi che sua figlia aveva seguito le sue orme, giocai la parte del filantropo: mi bastò assumere quel pretucolo traditore per mascherare il tutto come una missione umanitaria ed evitare di far capire troppo alla Lorraines, la quale pensò solo che volessi aiutarla a proseguire il lavoro di suo padre. Non seppe mai che ero stato io a ordinarne la morte, e come lei non lo seppero i suoi fratelli, che...”
“Ma se non altro riuscì nel suo intento...” lo interruppe Lara.
“Certo, mi credeva un grande amico di suo padre e questo la rese efficientissima: non solo riuscì a localizzare, addirittura con maggior precisione di quanto non avesse fatto il suo povero genitore, l'ottagono di Castel del Monte, ma ritrovò addirittura il Tempio, dove ebbe la sfortuna di scomparire qualche giorno fa.”
“Non scoprì il terzo ottagono, però” fece notare Lara. Zalahir scosse rabbiosamente la testa.
“Anni e anni, prima con Lorraines padre e poi con Lorraines figlia,a cercare l'unica delle tre chiavi che mi appartenesse di diritto... e invece niente! Nessun documento, nessuna iscrizione, nessuna dannata grotta o tempio o edificio nascosto qui sotto! Senza quell'ottagono non servirà a niente mandare uomini nel Tempio...”
“E lei pensa che io riuscirò dove altre due menti eccellenti hanno fallito... peraltro, in sole tre ore?”
“Oh, ma certo” rispose Zalahir, che camminando aveva raggiunto il lato opposto all'altare. Le porte si aprirono mentre lui si avvicinava “del resto, lei ha, oltre alla mente, diverse qualità che i Lorraines non avevano.”
E così dicendo le voltò le spalle e fece per andarsene.
“Zalahir!” chiamò Lara. Lo sceicco si fermò, senza girarsi.
“Sì?”
“Ti troverò l'ottagono a una condizione.” Zalahir restò zitto, come se stesse pensando alla risposta da dare. Quindi, con un gesto, la invitò ad andare avanti. “Quando ti avrò dato l'ottagono, Ivan Monteduro dovrà essere immediatamente liberato. In cambio, avrai me; ma dovrai dire a Lilith di attendere prima di farmi fuori, perché avrai bisogno di me nel Tempio.”
L'uomo apparve per un attimo pensieroso. Poi si voltò di tre quarti, quel tanto che bastava per scorgere la figura di Lara.
“Va bene, Lady Croft, accetto. Le auguro buona fortuna” disse, con un sorriso maligno. Poi si voltò di nuovo e uscì. Le porte si chiusero quando fu uscito.

-----------------------------------
Riuscirà Lara a localizzare il terzo ottagono e a impossessarsene, per salvare la vita a Ivan e agli altri innocenti che Zalahir tiene in scacco? E, soprattutto... riuscirà a non soccombere ai fantasmi della sua mente? Scopritelo con noi nella PROSSIMA PUNTATA, online domani... in esclusiva su ASP.com!




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Messaggio da Blu »

Fratelli? Qualcuno ha parlato di fratelli :roll: :D ?
Zalahir ha scritto:“Decisamente bello l'attentato, vero?”
Limpido, ironico ed agghiacciante [:^] , eppure ha un suo stile e fascino [:^] :D .. gran bello scontro fra titani il dialogo fra i due :) , un peccato che Lara non sia al 100% della forma perché la conversazione probabilmente si sarebbe svolta in altri toni (ma grazie al cielo lei per lo meno ha un cuore :) ) .. non vedo l'ora che inizino queste tre ore di fuoco :) , nessun dubbio sul successo di Lara, solo che preferirei che quelle bombe venissero disinnescate quanto prima :P




PS: per la Cupola della Roccia ci avevo preso :) (due su tre :D )




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Messaggio da Nillc »

Ecco lo sapevo che capivi tutto :D Però ZUT :X

E complimenti per la Cupola, ovviamente... qualche ipotesi su dove sia nascosto l'Ottagono? :D




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