Lara Croft Tomb Raider: Octagons

ULTIMA puntata online!

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Nillc
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Messaggio da Nillc »

Dove si nasconderà il terzo ottagono? Mah... vediamo di scoprirlo!

Capitolo 12- La Cupola della Roccia (2/3)

Lara non sapeva che fare.
Nonostante avesse sfoggiato un atteggiamento determinato, non aveva davvero il minimo indizio, a parte l'affermazione, peraltro totalmente impossibile da verificare, che le aveva dato Zalahir. Percorse tre volte l'intero perimetro della Moschea, scrutò ciò che rimaneva degli antichi affreschi, le piastrelle, i cassettoni del soffitto, perfino la Sacra Roccia, alla ricerca della più flebile traccia che le mostrasse l'ingresso del luogo in cui il terzo ottagono doveva essere nascosto, ma non ne trovò alcuna. Addirittura, si arrampicò, lottando contro il dolore, ad una delle colonne che attorniavano la Roccia, per scrutare il pavimento dall'alto e capire se ci fosse o meno un disegno sotto, come la croce templare di Castel del Monte... ma nemmeno questa trovata fu efficace.
Spostò lo scranno sull'altare, lo capovolse, ma poi si rese conto che se Gregory e Vanessa Lorraines avevano fallito, tutte le prove che aveva fatto erano fin troppo elementari e quindi assolutamente inutili... l'ottagono doveva essere nascosto davvero bene...
Un capogiro la colse, e una fitta allo sterno le annebbiò la vista. Arrancando andò a sedersi poco lontano dall'altare, presso il centro della Moschea, su una panca, dove si abbandonò esausta e ansimante. Guardò l'orologio: era passata un'ora e un quarto da quando Zalahir se ne era andato, e lei era esattamente allo stesso punto di quando l'aveva lasciata.
Ma come poteva cercare una cosa nascosta così bene nello spazio di tre ore, si chiese aprendo gli occhi e scrutando la cupola sopra di lei. Sarebbe stato come pretendere la quadratura del cerchio...
Cerchio. Ottagono. Quadratura.
Un brivido le percorse il corpo mentre questi pensieri le si accavallavano nella mente, tanto forte che la costrinse ad alzarsi. Gli occhi le rimasero puntati sulla cupola.
E il sorriso le si accese sul volto.
Ecco dov'eri, disse all'Ottagono.
La Cupola, che dal basso sembrava perfettamente rotonda, in realtà non lo era: era ottagonale. Il suo vertice, infatti, minuscolo ma ben visibile, era un ottagono dorato della stessa materia di cui era fatta la cupola, talmente lontano dalla base che la cupola sembrava rotonda... guardando bene, tuttavia, il vertice non era proprio uguale a essa, perché delle righe di scrittura arcaica lo tagliavano da parte a parte, appena percettibili da quella distanza.
Zalahir, assieme a Gregory e Vanessa Lorraines, aveva cercato per anni la via d'accesso ad un luogo nascosto e sotterraneo come gli altri due... non avevano mai pensato che l'ottagono potesse essere lì, sotto l'occhio di tutti. Le venne per un attimo in mente Edgar Allan Poe.
Adesso bisognava solo raggiungerlo, e poi...
Già. Come poteva raggiungerlo?
Dall'interno, Lara lo sapeva, non c'erano via d'accesso ai piani superiori. L'unica soluzione sarebbe stata quella di uscire all'esterno e di utilizzare il sistema di scale e pensiline... ma quelle l'avrebbero portata solo alle terrazze sottostanti alla cupola... e comunque, le porte le aveva chiuse Zalahir...
C'era una sola soluzione: Lara prese una panca e la sollevò, con enorme sforzo. Utilizzando lo scranno come base, la issò in verticale contro al muro in prossimità della grande finestra che si apriva sulla zona dell'altare.
Estrasse la pistola e sparò alla vetrata, che andò in frantumi; quindi, con un balzo felino, si arrampicò sulla panca, precariamente in equilibrio, e raggiunse il buco irto di frammenti di vetro che poco prima aveva contenuto la finestra.
Da qui spiccò un salto sul posto e afferrò lo stipite di legno, abbastanza sporgente, che dava sull'esterno. Sopra di lei, a tre metri circa, c'era il cornicione della rotonda della Cupola. Lara trasse un profondo respiro e, con un balzo, si issò a esso.
I suoi piedi avevano un appoggio di circa dieci centimetri: sotto di lei, molti metri di vuoto prima della terrazza della Moschea. Con uno sforzo immenso, si costrinse a guardare su: la Cupola terminava con un pinnacolo arabeggiante, ed era formata da tante tegole dorate che costituivano una serie di scanalature troppo inclinate per camminarci ma troppo lisce per afferrarle. Eppure andava scalata...
C'era una sola soluzione, e richiedeva tutta la concentrazione di cui la ragazza fosse capace. Chiuse gli occhi, inspirò dal naso e trattenne il respiro. Portò una mano allo zainetto, tenendo l'altra pronta ad afferrare la minima sporgenza in caso di caduta.
La mano si mosse trepidante nel caos contenuto all'interno dello zainetto, finché non trovò quello che cercava: allora le dita si strinsero intorno a quell'oggetto e lo trascinarono fuori.
Lara riaprì gli occhi e si ritrovò di fronte il rampino. Adesso sorgeva un nuovo problema: come lanciarlo fino al pinnacolo? La traiettoria era troppo curva per lanciarlo con una pistola, e il rampino era troppo leggero per volare fino al pinnacolo se fosse stato lanciato a mano...
Un crack riscosse improvvisamente Lara dai suoi pensieri: coi movimenti impercettibili che faceva per restare in quell'equilibrio precario, aveva urtato una pietra che si era staccata dal cornicione e l'aveva fatta cadere, mandandola a schiantarsi contro il pavimento della terrazza sottostante.
L'archeologa ebbe un colpo di genio. Cercò con lo sguardo il più vicino punto in cui il cornicione era sgretolato, e con piccoli e attenti balzi lo raggiunse. Si chinò circospetta verso la spaccatura e vi portò la mano. Strinse le dita attorno alla pietra più grossa che si era staccata e la raccolse, quindi si alzò con attenzione. Adesso aveva bisogno di entrambe le mani: cercò di allargare le gambe per darsi il più equilibrio possibile, quindi incastrò la pietra tra le braccia del rampino, in modo che non scivolasse fuori. Quando lo ebbe fatto, premette con le dita sulla pietra, che non si mosse: era riuscita a incastrarla alla perfezione. Fissò il gancio del rampino al moschettone della sua cintura.
Ora veniva la parte più difficile. La più potenzialmente letale.
Con lentezza quasi esasperante, si girò di centottanta gradi. Adesso le punte dei piedi poggiavano sul cornicione, mentre i talloni erano pericolosamente all'infuori.
Aveva una sola possibilità: doveva lanciare il rampino il più in alto e il più lontano possibile. Se il tiro non fosse andato a buon fine, sarebbe precipitata giù a causa del contraccolpo.
Inspirò una, due, tre volte. Poi riaprì gli occhi e guardò verso il pinnacolo. Con un ringhio, fece roteare il rampino e lo lanciò.
Sentì il suo corpo venire proiettato all'indietro, i piedi perdere terreno, il vuoto che si formava attorno a lei...
... e poi uno strattone alla vita, e la sensazione di venire portata improvvisamente verso l'alto, e il lieve impatto del volto contro il muro.
Ci era riuscita.

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Riuscirà Lara a portare a termine la sua scalata verso l'ottagono? E quali altri pericoli si metteranno tra lei e il prezioso artefatto? Scopritelo con noi DOMANI nella prossima puntata di Octagons, online in esclusiva su ASP.com!




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Messaggio da Fil »

T___T Sono indietrissimo! io sono solo alla settima puntata! XD Non mi uccidere, mi sto mettendo d'impegno per tentare di mettermi in pari ma...non ci riesco! XD

Da quando ho iniziato a leggere però ho un dubbio: continuo a disegnare pentagoni e triancoli...ma non riesco a far venire fuori un ottagono! Sono senza speranze -.-
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Blu
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Messaggio da Blu »

:asd: .. tranqui Fil :D , tempo un paio di puntate e li sognerai pure [:^] (garantisco :D :approved: )


Emozionante e molto "fisica" questa puntata :) .. non vedo l'ora di leggere il continuo per scoprire "come" riuscirà a raggiungere l'ottagono all'interno e soprattutto, visti i precedenti, chi o cosa le si parerà davanti a sua difesa :D




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Nillc
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Messaggio da Nillc »

Fil tranquillo ;) leggi con calma, l'importante è che ti piaccia la storia :D

Per disegnare l'ottagono, disegna due rettangoli uguali, uno orizzontale e l'altro veritcale, che si intersechino nel centro... e poi unisci i punti esterni ;)




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Messaggio da Fil »

ook, ora è venuto sì sì ^^ Certo, la storia mi sta piacendo molto! Ancora non sono entrato nel vivo della storia però mi sembra molto molto interessante! Il collegamento fra le religioni, il leviatano, Castel del Monte...tutto tutto tutto mi fa pensare ad una storia con i controfiocchi! =D
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bashira
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Messaggio da bashira »

Episodi di ieri e l'altro ieri: Bello lo scontro-incontro dei due: la forza del male puro a confronto con la forza di chi , a volte, del male deve farlo, per ottenere il bene.Certo che ricorrere ad attentati solo per richiamare l'attenzione
:?

Per la questione fratelli.... quoto Blu.... :asd:


episodio di oggi: come sempre, le scoperte capitano per caso..Pensa te.. sei stanco, guardi in su... ehehe

I suoi piedi avevano un appoggio di circa dieci centimetri: sotto di lei, molti metri di vuoto prima della terrazza della Moschea
ok nn ci penso e vado avanti, che mi vengono le vertigini :asd:

Aahhhhhhhhhh meno male....quella facciata al muro mi suona così liberatoria !!! :D Bellissima anche questa puntata : tutta col fiato sospeso e le vertigini che dominano le mie sensazioni :D




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Messaggio da Nillc »

L'ultima parte della scalata di Lara verso l'Ottagono!!!

Capitolo 12- La Cupola della Roccia
(3/3)

Lara risalì sul cornicione tenendosi al cavo del rampino, e poi da esso si arrampicò sulla Cupola. La pendenza non era superiore a quella di certe montagne, ma le scarpe da trekking che portava e che sarebbero state perfette per una scalata d'altura, sdrucciolavano facilmente lungo le piastrelle dorate che componevano la Cupola.
Era arrivata quasi in cima quando, inaspettatamente, i suoi piedi persero la presa, e lei cadde sulla Cupola col volto riverso a terra, sbattendo l'addome contro la fredda superficie.
Il colpo non fu devastante, ma sembrò dare libero sfogo al dolore fisico e morale che aveva cercato di arginare fino ad allora... per un attimo pensò di morire lì, appesa al pinnacolo della Cupola della Roccia...
Poi nella sua mente si formò l'immagine del mercato, un attimo prima così bello e pieno di vita e poi una polveriera... e poi il volto di Ivan, così sereno e malinconico...
Doveva farcela. Se non per se stessa, per l'ideale che perseguiva, e per tutte le persone che, pur non sapendolo, contavano su di lei, sul fatto che ce la facesse, sul fatto che vincesse tutte le sue battaglie...
Digrignò i denti e si issò di nuovo al cavo. Lei era Lara Croft, diamine, non poteva fallire così miseramente.

Pochi minuti dopo Lara giunse in cima alla Cupola. La curvatura, qui, era meno accentuata, e l'equilibrio era molto più facile da mantenere. Il panorama doveva essere bellissimo, da lassù, ma non si poteva permettere di guardarlo.
Il pinnacolo somigliava ad un grande narghillé dorato: era formato da una prima parte a forma di cono, che si congiungeva ad una piccola palla d'oro; sopra di essa c'era un cono più piccolo che terminava con una punta a spirale. La donna ci girò attorno e notò che nel punto in cui si congiungeva alla cupola c'erano otto feritoie che si inerpicavano a spirale girando attorno al primo cono del pinnacolo. Sembravano prestarsi allo scorrere di un ingranaggio. In effetti, posati sulla Cupola, c'erano quelli che sembravano i denti di un ingranaggio piuttosto grosso.
Lara ne afferrò due opposti e tirò, facendoli scorrere lungo la feritoia. Quando giunse alla fine, sentì un clang di assestamento e un rumore metallico, e vide il pinnacolo alzarsi su delle braccia d'acciaio, rivelando l'ottagono su una base ottagonale appesa ad esso con dei tiranti. Per un attimo scorse anche il vuoto dell'interno della Moschea.
Con un sorriso soddisfatto, allungò la mano per slacciare i tiranti e prendere l'ottagono, quando sentì un rumore minaccioso e vide, in un attimo, spuntare delle lame attorno ad esso e il pinnacolo cadere con un tonfo nella sua posizione originale. Se non avesse indugiato per guardare l'interno della Moschea, la sua mano sarebbe stata tranciata.
Con un'imprecazione, Lara cercò nello zainetto qualcosa che potesse fermare quel meccanismo letale. L'unica cosa adatta allo scopo sembrava essere la sua vecchia torcia elettrica, abbastanza robusta e dalla forma adeguata. La prese tra i denti e sollevò di nuovo l'ingranaggio, incastrando poi la torcia tra la base dell'ottagono e uno dei dei suoi denti. Sembrava funzionare.
Febbrilmente, Lara fece scattare il primo dei tiranti. Tutto andò bene.
Anche il secondo tirante fu fatto scattare senza problemi.
Giunta però al terzo, la donna sentì il pinnacolo vibrare. Doveva sbrigarsi.
Il quarto tirante scattò, mentre un minaccioso “CRRRRR” cominciava a farsi sentire...
Quando scattò il quinto tirante, Lara sentì un crack e capì che la torcia si era crepata. Doveva continuare il più velocemente possibile, ad ogni costo...
Mancavano tre tiranti... fece scattare il terzo, sentendo il cuore a mille e vedendo il meccanismo traballare...le lame che uscivano...
Poi ebbe un'idea: estrasse la pistola e mirò al settimo tirante. Sparò mentre la torcia veniva schiacciata e il meccanismo cadeva con un tonfo sulla base dell'ottagono, che invece rimase sospeso nel vuoto per un solo lato. Aveva solo pochi secondi...
Lara agì senza riflettere sulla pericolosità della sua azione: infilò la mano nel buco e prese l'ottagono, mentre con l'altra sparò al tirante con un gran rischio di colpirsi; per fortuna non successe, e riuscì a sfilare la mano e l'ottagono prima che, con un gran fracasso, il pinnacolo e le lame schiantarsi sulla Cupola, spaccando completamente l'ingranaggio: non si sarebbe mai più mosso da quella posizione.
Lara respirava a rantoli, ma quando l'ottagono brillò alla luce del sole capì di essere riuscita nel suo intento, ed esplose in una risata liberatoria.
Quando ebbe finito di calarsi prima sul cornicione e poi all'interno della Moschea, guardò l'orologio. Le tre ore erano quasi passate, mancavano solo dieci minuti...
Ma sarebbero bastati: si sdraiò su una panca e chiuse gli occhi, sfinita.

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Tutti gli Ottagoni adesso sono stati ritrovati... e sono sotto il controllo di Zalahir! Cosa succederà adesso? Riuscirà Lara a impedirgli di attuare i suoi malvagi piani? Scopriamolo DOMANI, nella prossima puntata di Octagons online in esclusiva su ASP.com!




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Messaggio da bashira »

Le tre ore erano quasi passate, mancavano solo dieci minuti...
Ma sarebbero bastati: si sdraiò su una panca e chiuse gli occhi, sfinita.[/b]
Bastati per cosa? Per riposare e riprendere le forze? oppure è solo un modo per dire, che le sono avanzati i 10 minuti e quindi ce l'ha fatta.. oppure ancora c'è qualcosa che ha in mente e che noi non possiamo ancora carpire ?

Io voto per la più umana: 10 minuti tutti di riposo, per ricaricare le sue energie, per riflettere.. Lara è un umana, e qui lo è più che altrove. HA BISOGNO di riposare... almeno spero...

Puntata mozzafiato ( o mozza-mano :asd: ) e vertiginosa ....ma cortina :sbam:

Ma questo weekend pubblichi?... no, sai, perchè altrimenti, ehm.., solo con questa.. fino a lunedì.... :cry:

Please....




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Messaggio da Nillc »

Sì tranquilla Bashi ;) Pubblicherò sicuramente domani, domenica invece penso che ci prenderemo la solita pausina (e canteremo tutti insieme "La Solitudine" :D).
Alla fine mancano tre lunghi capitoli e l'epilogo, quindi penso che ne avremo ancora per un'abbondante settimana tendente alla decina di giorni ;)

Comunque anch'io penso che Lara voglia concedersi dieci minuti di riposo... poverina :D del resto ne ha passate di cotte e di crude fino ad adesso, e nemmeno sa cosa la aspetta!




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Messaggio da Blu »

Che occhioni :D .. anche io voto per i 10 minuti di puro riposo :) : bellissima puntata, l'ingranaggio infernale era davvero ben congegnato e solo la disperazione e la tenacia di Lara potevano averne ragione :) (che male il colpo preso sulla cupola, l'ho sentito pure io [:^] )

Se Zalahir sta ai patti (e tutto sommato, per quanto pericoloso, mi ha dato l'impressione di una persona per cui la parola data conta molto) Lara potrà accompagnarlo nelle prossime mosse, visto che una delle condizioni era che lei lo seguisse nel Tempio..
Lara ha scritto:“Ti troverò l'ottagono a una condizione.” Zalahir restò zitto, come se stesse pensando alla risposta da dare. Quindi, con un gesto, la invitò ad andare avanti. “Quando ti avrò dato l'ottagono, Ivan Monteduro dovrà essere immediatamente liberato. In cambio, avrai me; ma dovrai dire a Lilith di attendere prima di farmi fuori, perché avrai bisogno di me nel Tempio.”
.. il Tempio.. muoio di curiosità, non vedo l'ora di leggere le prossime puntate per sapere come sta Ivan, se seguirà Zalahir, Lara e Lilith nell'avventura, se finalmente si scoprirà che fine ha fatto Vanessa e, soprattutto, se è ancora viva :)




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Messaggio da Nillc »

Buon sabato mattina, con la nostra Lara impegnata nella grande avventura di OCTAGONS!
(Puntata bella lunga ma vi deve bastare fino a lunedì ;))

Capitolo 13- Il Guardiano del Tempio (1/2)

Esattamente tre ore dopo esserne uscito, Zalahir rientrò nella Moschea della Roccia, ma non la trovò come l'aveva lasciata. La finestra nella parte più lontana era in frantumi, e le panche erano state cambiate di posizione, e si trovavano sparpagliate di qua e di là. Una giaceva inerte contro il muro, appena sotto la finestra, posata sullo scranno dell'altare.
Per un attimo un pensiero assurdo gli passò per la testa: possibile che Lara Croft fosse scappata? Possibile che avesse preferito lasciato il suo amico e tutti quegli innocenti morire, piuttosto che trovare l'ottagono?
Poi ne vide l'ombra stagliarsi in controluce, e un velo di ansia gli si formò nel cuore.
Lara lo stava aspettando in piedi, nel punto in cui tre ore prima lui stesso era comparso a lei, con le mani sui fianchi.
“Allora?” disse, fremente. Lei, sorprendentemente, sorrise e inclinò la testa di lato, mentre estraeva da dietro la schiena quello che era inequivocabilmente l'ottagono.
Zalahir restò folgorato da quella visione.
“L'hai... l'hai... trovato!” biasicò “Dov'era?”
Lara scosse la testa.
“Mettiamola così: se ti indicassi dov'era, tu guarderesti il dito.” disse, sibillina, non nascondendo una nota di scherno.
Lo sceicco decise che non gli interessava sapere dove si trovasse l'ottagono, e che l'importante era che ora fosse in mano sua. Avido, mosse qualche passo verso la ragazza, ma lei fulminea estrasse una pistola e la puntò contro l'oggetto dorato.
“Ah-ah-ah!” disse, con l'aria di una mamma che rimprovera il figlio troppo impaziente. Zalahir si fermò a metà strada interdetto.
“Lady Croft” sibilò, tornando immediatamente al registro formale “rispetti i patti, se non vuole che degli innocenti paghino per la sua arroganza”.
“Nessuno dice il contrario” rispose calma Lara “Ma penso che dovrò approfittare della sua attenzione per parlarle un attimo. Non le dispiace, vero?” disse, caricando il colpo in canna col pollice.
Per un attimo Zalahir fu tentato di ignorarla e di farsi consegnare l'ottagono con le cattive; poi decise che la sua pistola non scherzava, e che non era disposto a pagare con l'ottagono il prezzo del suo errore. Con un gesto stizzoso, la invitò a parlare e a fare in fretta.
“Lei sa, vero” cominciò l'archeologa “a cosa sta andando incontro, riunendo i tre ottagoni?”
“Cosa intende?”
“Intendo che mentre lei era comodamente seduto in poltrona ad attendere il rapporto dei suoi sicari, io, don Monteduro e loro stessi stavamo affrontando pericoli ben al di là di una sommaria immaginazione come la sua, che li proteggevano. Recuperare questo” disse, indicando l'ottagono che aveva in mano “non è stato che una semplice passeggiata, in confronto a quanto abbiamo dovuto subire... e dovrebbe anche rendersene conto, vista la morte del suo scagnozzo.”
“Della quale non mi importa” replicò rabbioso Zalahir “Venga al dunque, grazie, mi sta facendo solo perdere tempo”
“Non la vedo così, effendi” disse con un sorriso furbo Lara “vorrei solo farla ragionare prima che sia troppo tardi, anche se meriterebbe niente meno che di essere mandato allo sbaraglio e affrontarne le conseguenze. Quello che intendo è che, viste le premesse date dai luoghi in cui gli ottagoni erano nascosti, temo che il Tempio di Salomone nasconda pericoli ben maggiori, che io stessa non riesco a valutare... ora, sta a lei decidere se affrontarli oppure lasciare che questa faccenda si concluda più o meno felicemente. Almeno per lei.”
Zalahir la squadrò senza fiatare per alcuni secondi. Poi, strafottente, esplose in una risata sguaiata.
“Crede forse di mettermi paura?” chiese.
“Ah no” rispose Lara “la paura è riservata alle persone dotate di ragione.”
Zalahir si infuriò, e, con la voce ridotta ad un respiro rabbioso, sbottò:
“Non le permetto di offendermi, Lady Croft! Sia ben chiaro: niente e nessuno potrà fermarmi. Desidero entrare nel Tempio più di quanto non desideri vivere...”
“Un'ossessione, dunque” disse Lara.
“Già. Ma del resto, se è vero che il Tempio di Salomone è il luogo di riposo di Belial, sarò io a doverlo svegliare... il suo nome significa “Signore della Guerra”. Il demone saprà onorare chi lo agogna. E poi... sa qual era, secondo la leggenda ebraica, il grande potere di Belial?”
“Direi di no.”
“La paura” disse gelidamente Zalahir “Sapeva amplificare le paure dell'avversario e ritorcergliele contro come un'arma... ovviamente, se l'avversario ha paura. Io sarei un buon vincitore, direi, e assieme al suo esercito potrei avere ben più di quanto questo putrido mondo mi abbia mai offerto finora.”
“E lei crede che tutto questa sua elucubrazione corrisponda a realtà?” chiese Lara.
“Credo quello che mi pare, e questo non la riguarda. Ma sappia che se cercherà di impedirmi di verificare quanto io ho detto, se ne pentirà amaramente.”
Lara rimase zitta. Poi, inaspettatamente, rimise la pistola al suo posto. Zalahir rimase stupefatto.
“Vuol dire che si arrende?” chiese, avido.
“Vuol dire che mantengo la parola data” rispose Lara, inclinando la testa di lato e roteando gli occhi “Persone come lei non valgono certo la vita di Monteduro e dei poveri Gerosolimitani. Questo, ovviamente lo dico perché mi aspetto che anche lei faccia lo stesso” disse mostrandogli l'ottagono. Zalahir annuì e batté due volte le mani. Le porte della Moschea si aprirono ed entrò Lilith, che lanciò uno sguardo di gelido oddio in direzione di Lara. Lei lo sostenne. Al suo seguito (Lara ebbe un tuffo al cuore nel vederlo), c'era Ivan, legato per le mani. Aveva il volto pallido e qualche segno di sommarie percosse, ma tutto sommato stava bene.
“Slegalo” disse Zalahir a Lilith. La donna eseguì riluttante, poi spinse il ragazzo in direzione di Lara.
“Lara, io...” disse Ivan, avvicinandosi mesto, ma lei non lo guardò e scosse la testa in modo che solo lui potesse percepire quel gesto. Quindi, fece volare l'ottagono attraverso la stanza come un frisbee, facendolo atterrare nelle mani di Zalahir, il quale lo prese al volo e rimase a rimirarlo soddisfatto per molti istanti.
“Molto bene” disse infine, un luccichio sinistro nei suoi occhi “questo lo terrò io. Voi due” disse guardando Lara e Lilith “terrete gli altri ottagoni, fino a nuovo ordine. E ora, al Tempio!”
Lui e la sua sicaria si incamminarono fuori dalla Moschea, e Lara fece per seguirli, ma venne prontamente fermata da Ivan, che le serrò il polso con una mano.
“Sei forse impazzita?” chiese, gli occhi lucidi “Quei due ti uccideranno!”
“Non penso proprio...” disse Lara, pensierosa “Ho visto tante di queste situazioni da poter dire che saranno uccisi prima che ci riescano. Da me o... beh, da qualcosa di molto malvagio.” Ivan non colse il sarcasmo di Lara, che dovette rivolgergli un sorriso triste.
“Stai tranquillo, Ivan” gli disse “Vedrai che andrà tutto bene... però ora torna a casa. Scappa, se puoi.”
“No” disse fermo il sacerdote. Lara si fece cupa.
“Ivan, ti prego, non rendere le cose più difficili...”
“Lara, non posso lasciarti ora che ti ho trovata” gemette il giovane “Tu sei un'amica preziosa, una donna meravigliosa, e io ti... io... ti...”
Il giovane abbassò gli occhi, come se non riuscisse a sopportare il peso dei suoi stessi pensieri. Lara gli si avvicinò e lo abbracciò.
“Vai ora” gli disse “me la caverò, e poi vedremo che cos'è che tu “mi””.
“Non vado!”
“Penso che dovrai ascoltare il tuo innamorato, Croft” disse Lilith, che era apparsa sulla porta brandendo la sua grossa pistola “o dovrò farvi fuori entrambi prima del tempo.”
Lara gettò un'occhiata a Ivan e per un attimo rimase spaesata; poi annuì cupamente e seguì la sicaria fuori dalla Moschea, a sua volta seguita da Ivan.

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Quali pericoli nasconderà il Tempio di Salomone? E riuscirà la nostra archeologa a contrastare l'odio di Lilith e l'ambizione di Zalahir? Per saperlo, rimanete con noi e leggete OCTAGONS, online a partire da LUNEDI' in esclusiva su ASP.com!




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Messaggio da bashira »

Mi piace ogni volta che questi due mostri del bene e del male si incontrano, come riescano a sostenere il confronto reciproco.

Percepisco l'ansia e la frenesia di Zalahir, mentre si avvicina alla sagoma di Lara, ne percepisco l'ira e la cupidigia quando parla di Belial, ne percepisco la smania potenza.. E' un personaggio magnificamente malvagio, tanto malvagio, da considerare la vita dei suoi scagnozzi una nullità, solo un dei tanti mezzi per giungere al suo scopo.

E grande è la nostra Lara, che anche quando è in apparente minoranza, mi sembra sempre avere il coltello dalla parte del manico: non manca però sempre quella nota di velata tristezza, di considerazione sulla malvagità altrui e forse.. anche sua e queste poche parole la dicono lunga su come si stia sentendo Lara:
Da me o... beh, da qualcosa di molto malvagio.
Inutile il suo tentativo di allontanare IVan: Lara è magnetica, una volta conosciuta non la si può lasciare. E' anche lui è vittima di questo magnetismo, di questa attrazione.. Chissà cosa stava per dire?... Magari diamo per scontato un " ti amo" , noi sognatori eternamente romantici e innamorati... e invece lui potrebbe star per dire " lara io ti.... ti tirerei un cazzotto sul naso pur di fermarti :asd: " .. LAra evita, non vuole sentire ancora cosa ha da dire Ivan.. forse deve fare i conti prima con se stessa ..


Lilith , che dire, sempre di più si percepisce il suo odio profondo per Lara... vedremo come andrà a finire. Chissà se lara riuscirà a convincerla che non è stata lei a ucciderle il fratello.

Bene, adesso aspettiamo come sempre, la prossima puntata. A lunedi :hello:




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Messaggio da overhill »

Eh eh, la battuta del dito l'ho suggerita io :D
Mi piace quando Max elabora i miei suggerimenti :)
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Nillc
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Messaggio da Nillc »

Ne ho elaborati tantissimi in corso di ristesura Over ;)

Per gli altri: all'inizio Lara diceva "Le persone come te (Zalahir) non guardano mai abbastanza spesso il cielo" ;)




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Blu
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Messaggio da Blu »

Bellissima puntata :D .. a seguire gli sguardi, le movenze, le perplessità, gli ammiccamenti sembra quasi di vedere la Lara di TRA, a volte insicura, altre indagatrice dei suoi stessi sentimenti, ma sempre, sempre molto determinata :) .. non vedo l'ora che sia lunedì :D




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