Disney Story

Storia, gloria e... lati nascosti dell'Impero Disney

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Blu
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Messaggio da Blu »

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30th
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Messaggio da 30th »

Molto particolare questa puntata.
Di questo aspetto della storia non ne ero a conoscenza.

Aspetto quella di domani, adesso! La curiosità aumenta! :D
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Greywolf
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Messaggio da Greywolf »

Ricordo che, sempre risalenti al periodo della seconda guerra mondiale, c'erano anche dei cartoni animati della Warner in cui l'indole e la personalità dei personaggi non veniva "snaturata" in nome della pura propaganda bellica: Bugs Bunny, ad esempio era sempre il solito, anche se, anziché avere come antagonista Baffo-Rosso Sam o Elmer Fudge, aveva un imbranatissimo soldatino giapponese in qualche isolotto del pacifico (oppure un sergente troppo autoritario e dittatoriale ed una divisa decisamente fuori misura per lui!).
In uno compare persino Adolf Hiltler in persona, ma è una caricatura quasi al livello de "Il grande dittatore" di Chaplin, ed i suoi piani di bombardare personalmente Mosca, vengono sventati da un gruppo di buffi gremlins (i minuscoli folletti della tradizione irlandese, che sembra abbiano una folle attrazione verso tutti i manufatti umani e la tecnologia in genere ed un grandissimo talento naturale nel guastarli), appunto "the Gremlins from the Kremlin", che gli demoliscono l'aereo mentre è in volo. Per la cronaca altri gremlins sembrano prendersela per "par condicio" anche con gli aerei americani, come ha modo di sperimentare il "pilota" Bugs Bunny!




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Nillc
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Messaggio da Nillc »

Grey, è giustissima questa tua deduzione :)
La Looney Tunes in effetti si è sempre differenziata non poco dalla Disney proprio nella struttura dei suoi lavori: un cartone di Bunny o di Daffy si basava essenzialmente su una serie di gag sarcastiche e molto "fisiche" (mazzate e cadute in burroni), con una buona parte di ironica satira sociale. Questo non accade spessissimo nei cartoni di Topolino e Paperino, dove invece c'è un'analisi più profonda del personaggio, probabilmente anche perché quelli Disney sono nati prima di quelli Warner e in qualche modo gli ultimi hanno avuto la strada spianata dai primi.
Quindi, quando si trattò di "suonarle" ai nazisti, viene naturale pensare che un cartone di Bunny, dove già se le suonavano di loro, erano abbastanza in vantaggio :D
Guardando il finale di Der Fuehrer's face, per esempio, dove Paperino esterna in maniera spassionata le sue velleità patriottiche, io non riconosco molto il personaggio a dire il vero... che sì, era sempre stato sostenitore di valori, ma attraverso metafore e vicende ben costruite ;)

Vorrei sapere che ne pensate voi di questo divario :) Se volete vi posto un cartone di Daffy risalente alla guerra mondiale così potete fare il confronto.




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Nillc
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Messaggio da Nillc »

Ed eccoci finalmente arrivati al lato veramente più oscuro della Disney... ma sarà davvero così? Analizziamolo assieme ;)

NONA PUNTATA
I CARTOON “PROIBITI”

Ci addentriamo adesso nel lato più oscuro della Walt Disney. Questa puntata è strettamente collegata alle due precedenti per contenuto e ideologie, quindi rimanderò costantemente a esse ;)

Nei giorni scorsi abbiamo visto come la censura (autoprodotta o esterna che fosse) e la Seconda Guerra Mondiale abbiano comunque inciso sulla produzione Disney; non tutti sanno però che in alcuni casi questi interventi furono talmente massicci da cancellare addirittura interi lavori, che il più delle volte vennero presentati al pubblico una volta sola nelle sale cinematografiche e poi condannati all’oblio. Questo avveniva poiché questi prodotti trattavano di argomenti delicati e fuori dagli schemi tradizionali Disney; alcune volte, le metafore in essi presenti erano fin troppo crude, specie se si trattava di argomenti bellici. In altri casi, semplicemente le tematiche trattate erano troppo progressiste per il puritanesimo americano, specie per l’era in cui furono prodotti.
Ma andiamo con ordine.

Innanzitutto, vediamo due cartoon “neri” realizzati durante la guerra. Come abbiamo visto nella puntata apposita, la produzione Disney in quei tempi si struttura fondamentalmente in due periodi: uno in cui la guerra viene trattata negli shorts con discrezione e ironia, e l’altro in cui entra di prepotenza nelle animazioni. I due corti che seguono fanno rispettivamente parte dell’uno e dell’altro periodo.
Il primo cortometraggio si chiama “Chicken Little”, è del 1943 e come l’omonimo film del 2005, il primo Classico realizzato in CGI, si basa su una popolare fiaba inglese dal titolo “Il cielo sta crollando”.
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Come vedete, se graficamente si tratta di un caratteristico prodotto Disney, il modo in cui la storia è trattata e il finale NON lieto sono due elementi atipici. Questo perché inizialmente i riferimenti alla guerra dovevano essere molto più preponderanti: Foxy Loxy traeva i suoi loschi piani dal Mein Kampf, e sulle “tombe” delle povere galline nel finale ci dovevano essere delle svastiche.
Nonostante Disney avesse vietato categoricamente queste pesanti allusioni, non volle togliere la chiara metafora antinazista dal prodotto. Probabilmente esso non fu capito dal pubblico, che lo trovò gratuitamente cupo e triste; così il cortometraggio non fu mai più trasmesso o pubblicato.
Del secondo periodo fa parte un cartone decisamente angosciante, Education for Death. NOTA: Vi sconsiglio di vederlo se siete particolarmente sensibili a determinati argomenti.
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C’è poco da aggiungere: il taglio documentaristico e la sensazione di claustrofobia e di pericolo che dava il cortometraggio erano decisamente troppo per il pubblico dell’epoca, e a dire il vero anche per i pubblici degli anni seguenti.
Solo di recente entrambi questi cartoni sono stati pubblicati in DVD nella collana Disney Treasures, destinata ai collezionisti.

Altre volte la censura fu un po’ più ingiusta: nel 1934 un cartone animato dal titolo “Hot Choc’late Soldiers” fu vietato poiché mostrava delle scene di mutilazione (di guerrieri di pastafrolla!).
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Era il chiaro segno che l’eccessivo puritanesimo americano spesso si scontrava col modernismo di valori, che peraltro Disney aveva sempre dimostrato.
Un caso analogo fu quello del film “La capanna dello Zio Tom” (Song of the South): concepito come uno dei Classici Disney, rilasciato nel 1946, in America non fu mai più riproposto né al cinema, né in VHS e nemmeno in DVD. Questo perché, della storia di Zio Tom, schiavo di colore che si divertiva a raccontare fiabe ai suoi padroncini bianchi, venne travisato il significato che Walt gli aveva voluto dare: non l’amicizia che attraversa i confini delle razze, ma il fatto che “la schiavitù veniva dipinta come divertente e giusta”, come si leggeva nella bolla di censura del 1947.

Immagine

È strano vedere come in Europa la videocassetta sia stata pubblicata, mentre in America, a distanza di sessant’anni, la mentalità ancora non permetta il rilascio del film.

Questa mancanza d’incontro tra le parti risultò anche nella soppressione sul nascere di una serie di cartoon educativi, fortemente voluta da Walt Disney, nella quale si trattassero argomenti utili alla crescita e all’educazione dei ragazzini un po’ più grandicelli. Il primo cartoon della serie, del 1946, aveva un titolo che era tutto un programma: “The Story of Mensturation” (scusate la cattiva qualità del video).
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Da questi cartoni si evince come la libertà di pensiero e il progressismo di Walt Disney fossero spesso difficili da capire per il pubblico dell’epoca, e a volte anche per il nostro: i suoi prodotti erano destinati non ai bambini, ma alle persone, e le sue animazioni erano il linguaggio con cui lui voleva dare al suo pubblico la sua visione completa del mondo, e non solo dei valori da tramandare all’infanzia. Questo però non sempre era visto di buon occhio, e dei suoi potenziali capolavori furono banditi per lunghissimo tempo per il solo fatto che venivano considerati “neri”, o troppo cupi, nel descrivere una realtà anch’essa troppo cupa e nera per essere concepita.

NELLA PROSSIMA PUNTATA: Le leggende metropolitane sorte attorno a Disney... verità o pura invenzione???

ATTENZIONE!!! Con la puntata di domani si concluderà il primo ciclo della Disney Story... ma questo non vuol dire che non si continui ;) sto preparando altri argomenti da approfondire, e se voi avete una qualsiasi preferenza in merito fatemelo sapere su questo topic e mi attrezzerò per parlare insieme a voi di qualsiasi cosa abbia a che fare con Disney che sta a cuore a voi ;)




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Nillc
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Messaggio da Nillc »

... E intanto ringraziamo la sempre bellissima e ottima Blu per l'indice in prima pagina :)




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Walrus
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Messaggio da Walrus »

Questa è veramente la parte migliore del tuo ciclo di puntate, Nillc. Non ne sapevo assolutamente niente, una vera sorpresa. Disney era stato sempre considerato un precursore, ma mi stupisce piacevolmente sapere che lo è stato non solo nel campo dell'animazione, ma anche delle idee. La sua "Story of Mestruation" dovrebbero mostrarla nelle scuole, per quanto ritenga che debba essere un attimino attualizzata nel design complessivo, al posto delle solite robe che ti mostrano abitualmente (sbobbe che più che educarti, ti mettono nella sfavorevole condizione di non capire un accidente di quello che stai guardando). Il discorso sul puritanesimo dell'America (perfino al giorno d'oggi) fa veramente ridere, se si pensa che l'immagine che gli americani hanno sempre cercato di dare è quella di paese all'avanguardia in tutto e per tutto: ma perpiacere! :asd: Ogni paese ha sempre avuto le sue convenzioni, esattamente come all'epoca di Disney la caccia alle streghe (ingustificata, a mio avviso) dettata dalle credenze politiche di quell'imbecille di McCarthy, ha messo in croce decine di artisti, registi, attori perché sospettati di associazioni comuniste. La tendenza al "nascondere" un fatto naturale come le mestruazioni fa veramente ridere, ed è uno dei motivi che mi fanno più incazzare quando puntualmente mi metto a discutere di 'ste cose con qualcuno più grande di me che ancora non ha afferrato il concetto di libero pensiero. Uno stato parzialmente basasto sul potere della Chiesa come il nostro sta gradualmente implodendo anche a causa di questo, mettendo da parte le amministrazioni politiche, ed è anche uno dei motivi per cui se ne sentono tante di tutti i generi, specie nei licei. Ma quello che i signori giornalai, espertoni, talk-showisti e buffoni vari non hanno ancora capito, è che non è un fenomeno NUOVO. L'unica differenza tra quando frequentavo io il liceo e quelli che lo frequentano adesso, sta solo nell'abilità di non farsi beccare, perché mi ricordo tutta una serie di situazioni alla stessa tregua (o peggiori, e lo dico sul serio) di quelle che sento ora.
Evito di partire in quarta perché altrimenti non finisco più, ma continuo a pensare che sdoganare certe cose, sia, a questo momento della storia, non obbligatorio, ma sacrosanto.




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Nillc
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Messaggio da Nillc »

La penso esattamente come te Wal (e sono contentissimo che questa puntata ti sia piaciuta, era in effetti quella a cui tenevo di più e l'ho lasciata quasi per ultima apposta ;)).... Io penso che Walt sia stato geniale e non abbia pari al mondo proprio per questo: è uno dei primi esempi (e purtroppo direi anche unici) di come la volontà di dare alle persone la propria opinione possa essere vincente e non necessariamente "violenta".
L'animazione per Walt, lo ripeto, non era una tecnica, e nemmeno un'arte (non solamente almeno)... ma era proprio il suo linguaggio, la sua parola... se notate, i cartoon che ho proposto in questa puntata sono stati proibiti NON perchè parlano in maniera gratuita di cose offensive, ma perché mettono in luce un modernismo di pensiero che allora non si aveva ed ora non si ha! Insomma... sempre grande Walt Disney, penso che sia uno dei grandi geni del nostro tempo :)




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Messaggio da Nillc »

DECIMA PUNTATA

LEGGENDE METROPOLITANE DISNEYANE

Dunque, nel corso di questi dieci appuntamenti con la storia di Walt Disney abbiamo scoperto un personaggio grandioso in molti sensi: sicuramente per la fantasia e la genialità che tutti noi conosciamo, ma anche per le debolezze e le contraddizioni che, da buon umano, egli aveva e lo rendono non un idolo, non un dio sceso in terra, ma un grande uomo del nostro tempo.
Bello è anche vedere come attorno al personaggio Disney siano sorte delle vere e proprie leggende, iperboli sociali a volte quasi credibili… vediamo quali sono le più famose.

1)Walt Disney era in realtà figlio illegittimo di una donna spagnola, e fu adottato dalla famiglia che gli diede il cognome.
In occasione dei 100 anni dalla sua nascita, diversi giornali pubblicarono questo “scoop”, basato su dei fantomatici documenti che descriverebbero una donna ispanica di nome Consuelo Suàrez che, dopo aver avuto da un uomo sposato un figlio, con conseguente abbandono, affidò il piccolo ad un’associazione umanitaria, che lo fece diventare cittadino americano e lo diede in adozione a Flora ed Elias Disney.
Di certo sarebbe una buona trama per un Classico: in realtà esistono fior di atti che attestano la legittima paternità di questi ultimi, non foss’altro che la somiglianza incredibile tra Disney e i suoi molti fratelli.

Immagine
Un'inedita fotografia d'epoca di Walt Disney e la sorella Annie.

Un’altra versione della stessa leggenda è che Walt sia nato a Robinson, in Illinois, e che il suo nome sia lo stesso di una specie di eroe locale… ma questo è assolutamente falso: la leggenda è stata creata da un giornale locale per inserire Walt tra le varie persone famose nate in quel paese. Ma il fatto che gli atti di nascita di cui sopra si trovino a Chicago la dice molto lunga sulla veridicità di tali affermazioni.

Immagine
Un'ancora più inedita foto di Walt... in fasce!

2) Alla sua morte, Disney si è fatto ibernare in una vasca criogenica, in attesa che si trovi un rimedio alla morte.
Questa è forse la più strampalata e diffusa leggenda su Walt, spesso strombazzata e “confermata” dal fatto che non esista una tomba dell’animatore.
Naturalmente, non è così: Disney, come dice il suo certificato di morte, fu cremato, e le sue ceneri riposano nella cappella di famiglia a Glendale, non visitabile dal pubblico.
L’origine di questa leggenda potrebbe essere dovuta al fatto che nello stesso anno della sua morte il professor Robert W.C. Ettinger, famoso biologo, firmò un attestato secondo il quale, a riprova delle sue teorie, si sarebbe fatto ibernare. In effetti non esistono nemmeno le prove che, in seguito, questo sia davvero avvenuto.
Al link di seguito potete vedere il certificato di morte di Walt Disney.
http://www.snopes.com/disney/graphics/wdcert.gif

3) Disney avrebbe lasciato alla Walt Disney Company un videotestamento in cui spiega come andare avanti dopo la sua morte. In esso lascerebbe tutto il suo impero al primo uomo che rimarrà… incinto!
Andiamo ragazzi! Questa è la trama di un film :D
Come abbiamo visto lo choc della sua improvvisa morte fu un duro colpo per la sua compagnia, che si riassorbì solo dopo molto tempo (e senza bisogno di videomessaggi). L’ipotesi che abbia lasciato tutto ad un fantomatico “uomo incinto” specificherebbe il fatto che lui non avrebbe voluto mai vedere la WDC in mano ad altri. Ma la sua Compagnia, in realtà, non era totalmente sua al momento della sua morte: apparteneva solo per il 14% a lui in persona, mentre il restante è da dividersi tra i suoi parenti, le case finanziatrici e le fondazioni da lui create ma assolutamente indipendenti. Il suo testamento (cartaceo!) specificava esattamente come dividere il suo patrimonio pecuniario e non in maniera molto equa tra tutte queste parti… ma di certo non prometteva lasciti a uomini incinti ;)

4) Walt Disney era un massone e nascondeva nei suoi prodotti dei simboli massonici.
Ok, e qui c’è da essere un attimino seri. Su internet fioccano video e foto che testimonierebbero l’affiliazione dell’animatore alla società della libera massoneria. Vi posto tra queste una sola di queste immagini, inerente a Biancaneve e i Sette Nani: guardate bene nella pagina del libro che la Regina sta sfogliando, e dovreste vederci il famoso “Triangolo Onniveggente”…
► Mostra testo
L’accanimento con cui questa tesi viene riportata (che comprende anche infondate ipotesi di un fantomatico processo evitato da Disney col pagamento di settanta milioni di dollari) basterebbe da sola a smantellare qualsiasi sospetto… è vero, spesso (l’abbiamo visto) ci sono stati casi di subliminalismo nei film Disney; il più delle volte, nei casi della massoneria, si tratta però di pareidolia (ovvero il fenomeno secondo cui il nostro cervello "vede quello che vuole vedere").
Probabilmente Disney era massone, probabilmente no, non potremo mai saperlo: di certo non ha mai pagato per dimostrare niente, e nemmeno le sue intenzioni erano quelle di traviare i bambini, come abbiamo potuto vedere finora.

E con questo excursus dai risvolti tragicomici, si conclude qui il primo ciclo di approfondimenti dedicati all'Impero Disney, in particolar modo dedicati alla figura di Walt e alla costruzione del suo universo. Dopo l'estate, auspicabilmente, affronteremo insieme altri argomenti, tra i quali la poetica dei Classici Disney, i personaggi più famosi e quelli meno, i fumetti e i grandi disegnatori e il rapporto della Disney con la nostra Italia.
Suggerite pure altri argomenti che vorreste vedere approfonditi o di cui vi piacerebbe sapere di più: farò il possibile per documentarmi ;) Per il momento, ringrazio tutti quelli che, con interesse e passione, hanno seguito questo mio topic, e spero di avervi regalato qualche momento piacevole e, perché no, qualche briciolo di conoscenza in più!

PS: stasera pubblicherò la lista "ragionata" dei Classici ;)




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Nillc
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Messaggio da Nillc »

E, come promesso, eccovi infine la...

LISTA RAGIONATA DEI CLASSICI DISNEY

Come consultare la lista:
i Classici sono riportati in ordine cronologico, con accanto la numerazione cardinale, il titolo originale e l'anno di rilascio nelle sale cinematografiche. Sono suddivisi a seconda del periodo e della tipologia a cui appartengono; nell'introduzione di ogni periodo sono riportate i parametri di suddivisione ed eventuali curiosità. All'interno dell'introduzione, si fa riferimento ai Classici NON col loro nome ma con il loro numero (es: Biancaneve, essendo il primo, verrà chiamato 1).


I Classici: Prima serie
Comprende i primi cinque lungometraggi animati di Walt; molto sperimentali, tratti da fiabe o romanzi per bambini. Atipici 3 (unico ad essere tratto da repertori di musica classica) e 4 (realizzato secondo tecniche di animazione tradizionali e non sperimentali).

1. Biancaneve e i Sette Nani (Snow White and the Seven Dwarfs) 1937
2. Pinocchio (id.) febbraio 1940
3. Fantasia (id.) novembre 1940
4. Dumbo (id.) 1941
5. Bambi (id.) 1942

Film “contenitore” realizzati in tempo di guerra
Comprende i film a costo ridotto (vedi Disney story) formati da un minimo di due a un massimo di nove episodi per film. Traduzione letterale dei titoli originali di 8, 9, 10: “Fai mia la musica”, “Divertimento e fantasia in libertà” e “Il momento della melodia”.

6. Saludos, Amigos! (id.) 1943
7. I tre Caballeros (The Three Caballeros) 1945
8. Musica, Maestro! (Make Music Mine) 1946
9. Bongo e i Tre Avventurieri (Fun And Fancy Free) 1947
10. Lo Scrigno delle Sette Perle (Melody Time) 1948
11. Le Avventure di Ichaboad & Mister Toad (The Adventures of Ichabod & Mr Toad) 1949

I Classici: seconda serie
Film realizzati dopo la Guerra a budget normale e con le consuete tecniche sperimentali, di solito a soggetto fantasy. 14 ultimo film distribuito dalla RKO; 15 ultimo film completamente diretto e supervisionato da Walt in persona; 19 ultimo film supervisionato da Walt prima della sua morte.

12. Cenerentola (Cinderella) 1950
13. Alice nel Paese delle Meraviglie (Alice in Wonderland) 1951
14. Le Avventure di Peter Pan (Peter Pan) 1953
15. Lilli e il Vagabondo (Lady and the Tramp) 1955
16. La Bella Addormentata nel Bosco (Sleeping Beauty) 1959
17. La Carica dei 101 (101 Dalmatians) 1961
18. La Spada nella Roccia (The Sword in the Stone) 1963
19. Il Libro della Giungla (Jungle Book) 1967

Era post-Disney
Film realizzati dopo la morte di Walt Disney, basati su suoi vecchi appunti o idee non ancora realizzate. 25 definito il più grande flop Disney; 26 e 27 prima introduzione delle tecniche computerizzate in film animati.

20. Gli Aristogatti (The Aristocats) 1970
21. Robin Hood (id,) 1973
22. Le Avventure di Winnie Pooh (The many adventures of Winnie the Pooh) 1977
23. Le Avventure di Bianca e Bernie (The Rescuers) 1978
24. Red e Toby Nemiciamici (The Fox and the Hound) 1981
25. Taron e la Pentola Magica (The Black Cauldron) 1985
26. Basil, l'Investigatopo (The Great Mouse Detective) 1986
27. Oliver & Company (id.) 1988

Rinascimento Disney
Film realizzati sotto la supervisione di Alan Menken e Howard Ashman (fino alla sua morte nel 1993). 29 unico caso di Classico sequel di un altro Classico (23).

28. La Sirenetta (The Little Mermaid) 1988
29. Bianca e Bernie nella Terra dei Canguri (The Rescuers, down under) 1990
30. La Bella e la Bestia (Beauty and the Beast) 1992
31. Aladdin (id.) 1993
32. Il Re Leone (The Lion King) 1994
33. Pocahontas (id.) 1995
34. Il Gobbo di Notre Dame (The Unchback of Notre Dame) 1996
35. Hercules (id.) 1997
36. Mulan (id.) 1998

Nuova gestione della Disney Company
Film realizzati dopo le dimissioni di Michael Eisner, con la nuova direzione di Gorge Mitchell. 38 unico esempio di Classico remake di un altro Classico (3); 44 ultimo film Disney realizzato con tecniche di animazione 2D tradizionali.

37. Tarzan (id.) 1999
38. Fantasia 2000 (id.) estate 2000
39. Le Follie dell'Imperatore (Emperor’s new groove) estate 2000
40. Atlantis - L'Impero Perduto (Atlantis) inverno 2000
41. Lilo & Stitch (id.) 2001
42. Il Pianeta del Tesoro (Treasure planet) 2002
43. Koda, Fratello Orso (Brother Bear) 2003
44. Mucche alla Riscossa (Home on the Range) 2004

Classici realizzati in CGI
Film completamente animati in 3D secondo le nuove direttive di Mitchell (2004). 45 remake di un cortometraggio del 1944.

45. Chicken Little (id.) 2005
46. I Robinson- Una famiglia spaziale (Meet the Robinsons) 2007

Classici annunciati per i prossimi anni:

Secondo le nuove direttive (2007) di nuovo realizzati in animazione 2D.

La Principessa e il Rospo (The Princess and the Frog) 2009
Raperonzolo (Rapunzel) 2010 (?)

NON
FANNO PARTE DEI CLASSICI DISNEY:
- Film in Live Action (I Pirati dei Caraibi);
- Film in tecnica mista live-cartoon (Mary Poppins);
- Film destinati ad un pubblico adulto, distribuiti dalla divisione della WDC Touchstone (Chi ha incastratoRoger Rabbit);
- Sequel di altri classici (eccezion fatta per 29) usciti per il mercato home video;
- Film realizzati esclusivamente per il mercato home video o per Disney Channel (High School Musical).




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Messaggio da peppe »

Il fatto che disney fosse stato "congelato" ne ero convinto fino a poco tempo fa...beh l'avevo saputo per caso guardando la puntata de "il senso della vita" che Bonolis disse che disney era stato criogenizzato, e da li me ne convinsi :asd: ..che stupido.. :P
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Messaggio da Nillc »

Sì sono in parecchi a crederlo :D ma sul certificato di morte c'è scritto chiaramente "Cremation" ;)




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Messaggio da peppe »

a proposito il certificato di morte non riesco a visualizzarlo, mi appare il messaggio: Object Moved
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Messaggio da Nillc »

Sì, ho visto: ora vi posto la pagina in inglese da cui l'ho preso:

http://www.snopes.com/disney/waltdisn/frozen.asp

Scorrete la pagina fino ai contenuti in basso e troverete lo scan ;)




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Messaggio da Blu »

Trovato :D .. comunque devo ammettere che ignoravo buona parte delle leggende legate a Disney [:^] (ma come per ogni personaggio leggendario penso sia un tipo di "bagaglio" inevitabile :P ), grazie per le info (sempre dettagliatissime :D ) Nillc :)




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