Tomb Raider: le trilogie
Inviato: 10 settembre 2018, 11:12
Una cosa su cui sto riflettendo da un po' di tempo è l'incidenza del "fattore trilogia" nella serie TR.
Shadow of the TR sarà il dodicesimo capitolo della serie (ovviamente considerando solo i capitoli ufficiali), nonché il terzo e ultimo della trilogia reboot "delle origini"; questo ci porta a suddividere tutta la serie in quattro trilogie, alcune pianificate in anticipo, altre venutesi a creare quasi casualmente; ciascuna di esse ha dei caratteri comuni con tutte le altre e punti fortemente divergenti. A qualche giorno dal rilascio di SOTR penso sia arrivato il momento di condividere con voi queste mie impressioni su ciascuna trilogia, che magari ci potrebbero portare a fare considerazioni sugli sviluppi futuri della serie
- TRILOGIA "CLASSICA" (TR1/TR2/TR3)
Questa è la prima trilogia, che comprende ovviamente i tre capitoli "classici" della serie; in essi si è delineato il personaggio di Lara, il suo modus operandi, i caratteri della serie che, con opportune (o inopportune ) modifiche si sono poi perpetuati fino ai giorni nostri.
Si tratta di "mostri sacri" della storia dei videogames dei quali è difficile parlare con occhio critico, sia per l'affetto che ci lega a essi sia per il semplice fatto che è impossibile criticare con i criteri attuali giochi di ventidue anni fa; ai fini della nostra trattazione, penso sia opportuno soffermarsi esclusivamente sullo sviluppo di Lara e del gameplay.
La Lara che ci viene presentata è un'eroina "anni '90", indomita e algida, priva di qualsiasi eccesso emotivo, la quale persegue il suo scopo di razziare tombe: se poi una bionda millenaria, un mafioso italiano col vezzo dell'esoterismo o uno scienziato pazzo si mettono in mezzo, si tratta essenzialmente di problemucci da togliere di mezzo in fretta.
Ovviamente sono ironico, però penso sia opportuno notare che oggi un personaggio del genere risulterebbe anacronistico: tutti gli eroi/supereroi classici sono andati incontro, nel corso degli anni, a un processo di attualizzazione che segue lo sviluppo degli ideali richiesti dal pubblico. Lara non ne è stata esente, e lo si vede già nei capitoli successivi. Inoltre si tratta dell'unica trilogia composta da capitoli autoconclusivi e non collegati tra loro in nessuna maniera, a livello di trama.
Dal punto di vista del gameplay, in questa trilogia sono stati definiti i capisaldi della serie: esplorazione, azione, platforming e risoluzione di enigmi. Tutte cose che, in un modo o nell'altro, sono stati poi ripresi nei capitoli successivi.
Vorrei comunque far notare, ma senza cattiveria, che il trovarsi bloccati era dovuto non solo al design dei livelli, visti come un vero e proprio labirinto con punti ciechi e percorsi a vuoto fatti esclusivamente per confondere il giocatore, ma anche alle necessità che la tecnologia dell'epoca imponeva.
Importantissimo, poi, è notare che questa è l'unica delle quattro trilogie ad essere nata e vissuta su un'unica generazione di console, la prima.
- TRILOGIA "INVOLONTARIA" (TLR/TRC/AOD)
Ho chiamato questa trilogia "involontaria" perché è l'unica che non sia stata pianificata a monte: TR4 e TR5 dovevano essere dei capitoli standalone, mentre una vera e propria trilogia avrebbe avuto inizio a partire da AoD, cosa che, come sappiamo, non è poi avvenuta. Tuttavia, ritengo che nonostante questo (e soprattutto nonostante il gap tra due generazioni di console), i tre capitoli che la compongono siano connessi tanto a livello di trama quanto di gameplay.
In teoria questi capitoli sarebbero autoconclusivi e indipendenti; tuttavia sono collegati tra loro dalla macrotrama "di Von Croy". La Lara che ci viene presentata è un primissimo tentativo di mediare tra il mantenimento dei caratteri classici e il loro aggiornamento, dovuto massimamente all'uscita dei due film che resero Lara un personaggio emotivamente a tutto tondo, in grado di provare emozioni diverse dalla semplice sicurezza di se stessa. Il risultato finale è una Lara emotivamente carica, ma incapace di esprimere queste emozioni a parte, forse, qualche accenno nelle cutscene di AoD.
A livello di gameplay, a parte le varie innovazioni, non viene aggiunto granché, il che tuttavia non è necessariamente da interpretare con negatività: per quanto si possa criticare AoD, esso è davvero l'ultimo capitolo a presentarci le azioni classiche di Lara e il suo modo di interagire col mondo attorno a lei che avevamo imparato a conoscere e amare fin dal primo capitolo.
- TRILOGIA "CRYSTAL" (Legend/Anniversary/Underworld)
In termini attuali questo si chiamerebbe "soft reboot", una ripartenza che modifica la serie a livello tecnico, ma che mantiene i suoi caratteri essenziali. Per quanto mi riguarda, non sono del tutto sicuro di quanto e come questa trilogia sia stata pianificata in partenza nella sua interezza; di sicuro questa è tra le quattro quella in cui la macrotrama ha l'incidenza maggiore. Nessuno dei tre capitoli che la compongono può essere realmente considerato indipendente dagli altri due. Il che, a mio parere, è un po' controproducente, perché a fine capitolo si rimane con una sensazione di incompiutezza che nemmeno giocare a tutti e tre i capitoli risana: a mio parere, la macrotrama è stata portata avanti in maniera piuttosto sgangherata. Ma tant'è.
La Lara di questa trilogia è forse quella più interessante a livello emotivo: è un personaggio in grado di mostrare una vasta gamma di emozioni, dal sarcasmo all'ironia, dalla rabbia al dolore; è di certo quella che meglio rappresenta la mediazione tra la Lara classica e quella degli anni 2000.
Il gameplay è, a mio parere, il punto debole di questa trilogia: nello sforzo di mantenere tutti i suoi caratteri classici, è stata compiuta un'operazione di semplificazione degli stessi, che ha avuto il paradossale effetto di snaturarli completamente. L'azione è fin troppo veloce e acrobatica, ma le animazioni sono surreali e macchiettistiche: sembra di giocare più con Spiderman che con Lara Croft. Anche gli enigmi sono stati eccessivamente semplificati, perfino quelli di Anniversary che in teoria dovrebbero riprendere TR1.
- TRILOGIA "SQUARE ENIX" (TR13/Rise/Shadow)
Questa trilogia è ancora da concludere, ma da quello che ci hanno detto e ripetuto è abbastanza chiaro che Shadow sarà davvero l'ultimo capitolo con i caratteri dettati da TR13. Sul reboot si è detto tutto e il suo contrario, ma a mio parere l'operazione è stata efficacissima: per quanto alcuni elementi non mi siano andati giù, preferisco di gran lunga questo approccio a quello dettato dalla trilogia Crystal.
Gli episodi sono sì collegati tra loro dalla macrotrama della Trinità, ma ciascun episodio ha il suo setting, la sua identità e soprattutto una trama a sè stante, tale che una volta completati rimaniamo sì con la voglia di scoprire di più, ma anche con la soddisfazione di aver portato a termine una bella storia.
La Lara che ci viene presentata è "in divenire": se quella di TR13 è sembrata ai più lamentosa e del tutto lontana da quella a cui eravamo abituati, quella di Rise era già più dura e coerente tanto con quella del suo predecessore quanto con la classica; cosa che peraltro ha avuto il suo riflesso nel gameplay, che pur mantenendo i caratteri fondanti della serie, è riuscito a farli evolvere in una direzione più consona ai tempi attuali. Al tempo stesso, esso ha avuto un'evoluzione interna già visibile tra i primi due capitoli: in Rise era ben più profondo e ponderato, e mi aspetto che lo sia ulteriormente in Shadow. Anche il suo progressivo riavvicinarsi al gameplay classico mi lascia ben sperare che, facendo un giro largo e in direzione contraria, il risultato sarà un Tomb Raider moderno, aggiornato ma coerente con gli stilemi classici.
Per il futuro, io mi aspetto che questa linea evolutiva venga mantenuta; tuttavia mi piacerebbe se il concetto di trilogia venisse completamente scardinato in favore di episodi autoconclusivi alla Assassin's Creed, magari anche collegati da una macrotrama, ma maggiormente indipendenti gli uni dagli altri.
E voi che ne pensate?
Platinum Reviewer (301 ) :: Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 |
Shadow of the TR sarà il dodicesimo capitolo della serie (ovviamente considerando solo i capitoli ufficiali), nonché il terzo e ultimo della trilogia reboot "delle origini"; questo ci porta a suddividere tutta la serie in quattro trilogie, alcune pianificate in anticipo, altre venutesi a creare quasi casualmente; ciascuna di esse ha dei caratteri comuni con tutte le altre e punti fortemente divergenti. A qualche giorno dal rilascio di SOTR penso sia arrivato il momento di condividere con voi queste mie impressioni su ciascuna trilogia, che magari ci potrebbero portare a fare considerazioni sugli sviluppi futuri della serie
- TRILOGIA "CLASSICA" (TR1/TR2/TR3)
Questa è la prima trilogia, che comprende ovviamente i tre capitoli "classici" della serie; in essi si è delineato il personaggio di Lara, il suo modus operandi, i caratteri della serie che, con opportune (o inopportune ) modifiche si sono poi perpetuati fino ai giorni nostri.
Si tratta di "mostri sacri" della storia dei videogames dei quali è difficile parlare con occhio critico, sia per l'affetto che ci lega a essi sia per il semplice fatto che è impossibile criticare con i criteri attuali giochi di ventidue anni fa; ai fini della nostra trattazione, penso sia opportuno soffermarsi esclusivamente sullo sviluppo di Lara e del gameplay.
La Lara che ci viene presentata è un'eroina "anni '90", indomita e algida, priva di qualsiasi eccesso emotivo, la quale persegue il suo scopo di razziare tombe: se poi una bionda millenaria, un mafioso italiano col vezzo dell'esoterismo o uno scienziato pazzo si mettono in mezzo, si tratta essenzialmente di problemucci da togliere di mezzo in fretta.
Ovviamente sono ironico, però penso sia opportuno notare che oggi un personaggio del genere risulterebbe anacronistico: tutti gli eroi/supereroi classici sono andati incontro, nel corso degli anni, a un processo di attualizzazione che segue lo sviluppo degli ideali richiesti dal pubblico. Lara non ne è stata esente, e lo si vede già nei capitoli successivi. Inoltre si tratta dell'unica trilogia composta da capitoli autoconclusivi e non collegati tra loro in nessuna maniera, a livello di trama.
Dal punto di vista del gameplay, in questa trilogia sono stati definiti i capisaldi della serie: esplorazione, azione, platforming e risoluzione di enigmi. Tutte cose che, in un modo o nell'altro, sono stati poi ripresi nei capitoli successivi.
Vorrei comunque far notare, ma senza cattiveria, che il trovarsi bloccati era dovuto non solo al design dei livelli, visti come un vero e proprio labirinto con punti ciechi e percorsi a vuoto fatti esclusivamente per confondere il giocatore, ma anche alle necessità che la tecnologia dell'epoca imponeva.
Importantissimo, poi, è notare che questa è l'unica delle quattro trilogie ad essere nata e vissuta su un'unica generazione di console, la prima.
- TRILOGIA "INVOLONTARIA" (TLR/TRC/AOD)
Ho chiamato questa trilogia "involontaria" perché è l'unica che non sia stata pianificata a monte: TR4 e TR5 dovevano essere dei capitoli standalone, mentre una vera e propria trilogia avrebbe avuto inizio a partire da AoD, cosa che, come sappiamo, non è poi avvenuta. Tuttavia, ritengo che nonostante questo (e soprattutto nonostante il gap tra due generazioni di console), i tre capitoli che la compongono siano connessi tanto a livello di trama quanto di gameplay.
In teoria questi capitoli sarebbero autoconclusivi e indipendenti; tuttavia sono collegati tra loro dalla macrotrama "di Von Croy". La Lara che ci viene presentata è un primissimo tentativo di mediare tra il mantenimento dei caratteri classici e il loro aggiornamento, dovuto massimamente all'uscita dei due film che resero Lara un personaggio emotivamente a tutto tondo, in grado di provare emozioni diverse dalla semplice sicurezza di se stessa. Il risultato finale è una Lara emotivamente carica, ma incapace di esprimere queste emozioni a parte, forse, qualche accenno nelle cutscene di AoD.
A livello di gameplay, a parte le varie innovazioni, non viene aggiunto granché, il che tuttavia non è necessariamente da interpretare con negatività: per quanto si possa criticare AoD, esso è davvero l'ultimo capitolo a presentarci le azioni classiche di Lara e il suo modo di interagire col mondo attorno a lei che avevamo imparato a conoscere e amare fin dal primo capitolo.
- TRILOGIA "CRYSTAL" (Legend/Anniversary/Underworld)
In termini attuali questo si chiamerebbe "soft reboot", una ripartenza che modifica la serie a livello tecnico, ma che mantiene i suoi caratteri essenziali. Per quanto mi riguarda, non sono del tutto sicuro di quanto e come questa trilogia sia stata pianificata in partenza nella sua interezza; di sicuro questa è tra le quattro quella in cui la macrotrama ha l'incidenza maggiore. Nessuno dei tre capitoli che la compongono può essere realmente considerato indipendente dagli altri due. Il che, a mio parere, è un po' controproducente, perché a fine capitolo si rimane con una sensazione di incompiutezza che nemmeno giocare a tutti e tre i capitoli risana: a mio parere, la macrotrama è stata portata avanti in maniera piuttosto sgangherata. Ma tant'è.
La Lara di questa trilogia è forse quella più interessante a livello emotivo: è un personaggio in grado di mostrare una vasta gamma di emozioni, dal sarcasmo all'ironia, dalla rabbia al dolore; è di certo quella che meglio rappresenta la mediazione tra la Lara classica e quella degli anni 2000.
Il gameplay è, a mio parere, il punto debole di questa trilogia: nello sforzo di mantenere tutti i suoi caratteri classici, è stata compiuta un'operazione di semplificazione degli stessi, che ha avuto il paradossale effetto di snaturarli completamente. L'azione è fin troppo veloce e acrobatica, ma le animazioni sono surreali e macchiettistiche: sembra di giocare più con Spiderman che con Lara Croft. Anche gli enigmi sono stati eccessivamente semplificati, perfino quelli di Anniversary che in teoria dovrebbero riprendere TR1.
- TRILOGIA "SQUARE ENIX" (TR13/Rise/Shadow)
Questa trilogia è ancora da concludere, ma da quello che ci hanno detto e ripetuto è abbastanza chiaro che Shadow sarà davvero l'ultimo capitolo con i caratteri dettati da TR13. Sul reboot si è detto tutto e il suo contrario, ma a mio parere l'operazione è stata efficacissima: per quanto alcuni elementi non mi siano andati giù, preferisco di gran lunga questo approccio a quello dettato dalla trilogia Crystal.
Gli episodi sono sì collegati tra loro dalla macrotrama della Trinità, ma ciascun episodio ha il suo setting, la sua identità e soprattutto una trama a sè stante, tale che una volta completati rimaniamo sì con la voglia di scoprire di più, ma anche con la soddisfazione di aver portato a termine una bella storia.
La Lara che ci viene presentata è "in divenire": se quella di TR13 è sembrata ai più lamentosa e del tutto lontana da quella a cui eravamo abituati, quella di Rise era già più dura e coerente tanto con quella del suo predecessore quanto con la classica; cosa che peraltro ha avuto il suo riflesso nel gameplay, che pur mantenendo i caratteri fondanti della serie, è riuscito a farli evolvere in una direzione più consona ai tempi attuali. Al tempo stesso, esso ha avuto un'evoluzione interna già visibile tra i primi due capitoli: in Rise era ben più profondo e ponderato, e mi aspetto che lo sia ulteriormente in Shadow. Anche il suo progressivo riavvicinarsi al gameplay classico mi lascia ben sperare che, facendo un giro largo e in direzione contraria, il risultato sarà un Tomb Raider moderno, aggiornato ma coerente con gli stilemi classici.
Per il futuro, io mi aspetto che questa linea evolutiva venga mantenuta; tuttavia mi piacerebbe se il concetto di trilogia venisse completamente scardinato in favore di episodi autoconclusivi alla Assassin's Creed, magari anche collegati da una macrotrama, ma maggiormente indipendenti gli uni dagli altri.
E voi che ne pensate?
Platinum Reviewer (301 ) :: Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 |