

In ROTTR Lara Croft è alla ricerca del segreto dell'immortalità, incuriosita e spronata dall'esser venuta a conoscenza di due particolari fiabe slave/russe: il racconto di Koschei l'Immortale e il mistero della città perduta di Kitezh. Crystal Dynamics si è presa alcune libertà creative cercando di combinare le due storie assieme, ma garantiscono che il significato e simbolismo dietro ognuna rimane intatto nell'avventura di Lara.
Questo il link all'articolo completo di Agosto: Rise of the Tomb Raider's Myths Explained, An explanation of the two myths behind Lara Croft's latest journey
Ma veniamo alle due fiabe/leggende sopra citate:
Koschei l'Immortale
Koschei l'immortale è un personaggio malvagio della mitologia slava normalmente rappresentato da un uomo anziano, emaciato, dall'aspetto sgradevole, ricchissimo ma molto avaro, che cerca sempre di concupire qualche giovane ragazza. Il passatempo preferito di Koschei è custodire e ammirare il suo oro nei bauli. È detto "l'immortale" perché non può essere ucciso se non viene prima distrutta la sua anima che però con astuzia lui ha separato dal corpo e ben nascosta, a seconda della fiaba, in posti diversi: in una versione sta nella punta di un ago, all'interno di un uovo, che è in un’anatra, che è in una lepre (o una sacca di pelle), che è in una cassa di pietra (o una cesta di ferro), che è su un'alta quercia (o ai piedi di una grande quercia), che è sorvegliata giorno e notte da lui stesso nella favolosa isola di Bujan (o Buyan) in mezzo al vasto oceano.
Nel folclore russo Buyan è una misteriosa isola nell'oceano che si dice appaia e scompaia tra le nebbie; vi abitano tre fratelli: il Vento del Nord, dell'Ovest e dell'Est. Molte cose strane accadrebbero su quest'isola e una fra queste è proprio legata a Koschei l'Immortale tiene nascosta la sua anima in un ago all'interno di un uovo dentro la quercia mistica. Alcuni studiosi interpretano Buyan come una sorta di protoindoeuropeo Oltremondo (vedi Isole dei Beati). Altri sostengono che Buyan sia un nome slavo per qualche isola reale, probabilmente Rugia (Rügen), la più grande isola della Germania, situata nel mar Baltico di fronte alle coste del Meclemburgo-Pomerania occidentale e antico insediamento di popolazioni slave.
L'idea di raggiungere l'immortalità rimuovendo l'anima dal corpo e ospitandola in un oggetto esterno è quella che troveremo in Rise of the Tomb Raider. E' il percorso di Koschei l'Immortale che il padre di Lara cercava prima di morire, ed è seguendo le sue note che Lara seguirà le sue orme.
L'isola di Buyan menzionata nella storia di Koshei l'Immortale si riallaccia in ROTTR alla storia della città perduta di Kitezh. Sia Buyan e Kitezh sono misteriose città isolate, anche se Kitezh è una città sprofondata sotto le acque di un lago piuttosto che un'isola nell'oceano, infatti spesso viene definita come "l'Atlantide Russa".
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La città perduta di Kitezh
Non ci sono molti dettagli sulla perduta (o invisibile) città di Kitezh nei libri di storia, ma il mito è basato su una vecchia leggenda russa che risale al 13° secolo che narra di come la città, a 600 chilometri da Mosca presso il lago Svetloyar, sia stata sommersa dalle acque del lago per fuggire dall’avanzata dei Tartari, che nel 1237 tentarono di conquistarla, dopodiché Kitezh rimase nascosta per sempre.
La leggenda in realtà parla di due città, Maly Kitezh (Piccolo Kitezh) e Bolshoy Kitezh (Grande Kitezh) e ha inizio quando il Gran Principe di Vladimir, Georgy II, fondò la città di Bolshoy Kitezh sulle rive del lago Svetloyar nella moderna Russia. Si diceva tale insediamento fosse uno spettacolo sontuoso ricco di segreti meravigliosi e arcane conoscenze. La leggenda continua raccontando di quando un principe mongolo di nome Batu Khan invase Maly Kitezh. Georgy si ritirò con il suo esercito a Bolshoy Kitezh, ma Batu Khan rintracciò Georgy e la sua città, e marciò contro di essa trovandola senza fortificazioni e con nessun cittadino pronto alla battaglia: gli abitanti di Bolshoy Kitezh sorprendentemente non alzarono un dito per difendersi dagli invasori mongoli, ma iniziarono a pregare supplicando Dio di salvarli e prima che l’esercito di Batu Khan riuscisse a raggiungerla tutta la città era sprofondata sotto le onde del vicino lago, portando con sé tutti i suoi segreti nelle profondità sottostanti.
Ai giorni nostri si dice che solo coloro che sono puri di cuore e nell’anima troveranno la via per Kitezh, e il viaggio/pellegrinaggio verso la città celata da Dio sarà arduo e tortuoso, costellato di vincoli e difficili avversità.
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