Danielecroft2001 ha scritto: ↑01 novembre 2017, 20:32
Mercoledì scorso sono andato a vedere La Forma della Voce (Koe No Katachi) di Naoko Yamada.
E' UN FILM di animazione, Drammatico e Sentimentale
PARLAVA DI un ragazzo chiamato Shoya che alle elementari bullizzava una ragazza di nome Shoko la quale è sorda. Dopo che questa si è trasferita in un'altra scuola, diviene lui la vittima di molti bulli. Da quel momento, la sua vita cambia e viene quindi isolato e maltrattato a causa della sua cattiva fama. Chiuso in se stesso e non riuscendo più a guardare in faccia nessuno (dal suo punto di vista, ogni faccia di una persona viene contrassegnata con una
X), ne' ad ascoltare nessuno spingendolo quasi al suicidio, decide di incontrare di nuovo Shoko e di chiederle scusa per quello che ha fatto. Inizia quindi il suo cammino verso la redenzione per gli errori fatti in passato, stringendo comunque nuove amicizie.
MI E' PIACIUTO PERCHE' è un film d'animazione giapponese che tutti possono guardare poichè non è il classico film d'animazione giapponese pieno di elementi surreali o pieno di elementi amorosi. Tratta temi molto attuali oggi come il bullismo ma anche la volontà di redimersi dagli errori fatti in passato. Oltretutto la colonna sonora è sublime e fantastica, capace anche di esprimere forti emozioni.
NON MI E' PIACIUTO PERCHE' alcuni personaggi non sono stati approfonditi. Non ho letto il manga da cui è tratto, ma so' che era pieno di dettagli e particolari. Essendo anche seriale (7 volumi) credo sia stato piuttosto difficile inserire quasi tutte le vicende (oltretutto il film dura 2 ore).
LA SCENA PIU' BELLA E' STATA QUELLA verso la fine
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Shoya, al festival studentesco, riesce finalmente a guardare in faccia le persone (le X sulle loro facce cadono a terra) e rendendosi conto di aver trovato il perdono e redenzione alla fine, si mette a piangere commosso.
LO CONSIGLIO a chi vuole vedere un film diverso dal solito ma comunque significativo o chi vuole vedere un film d'animazione giapponese diverso.
LO SCONSIGLIO a chi non riesce a sopportare tanta drammaticità.
E' un film che avrei tanto voluto vedere, purtroppo me lo sono perso

Spero di recuperarlo presto.
Io ieri invece
HO VISTO...
VITTORIA E ABDUL di Stephen Frears, con Judi Dench
E' UN FILM storico/biopic, molto simile a Saving Mr Banks, per dare un'idea.
PARLAVA DI una storia vera: l'amicizia ambigua tra la Regina Vittoria del Regno Unito, ormai anziana, e Abdul Karim, giovane valletto indiano che entra nelle grazie della sovrana e finisce per diventare suo "Monshi", ossia maestro della lingua e della cultura Hindu. Questo però gli guadagna le antipatie della corte inglese, che oltre a essere razziste temono che la presenza di un indiano musulmano possa aggravare la situazione dell'Impero Coloniale Inglese.
NON MI E' PIACIUTO PERCHE' pur raccontando una vicenda interessante, nel contesto della storia di un personaggio straordinario come la Regina Vittoria, fallisce nel dare una visione chiara e super partes della situazione. I personaggi sono ridotti a macchiette col carattere piatto, alcuni decisamente caricaturali (tipo il futuro re Edoardo VI che sembra davvero imbarazzante), altri invece protagonisti di un'apologia indebita (lo stesso Abdul, risaputamente, era molto meno angelico di quanto si vuol far credere). Costumi, scenografie e colori sono meravigliosi, ma gli attori non sono quasi per nulla in parte... eccettuato, naturalmente, Judi Dench che potrebbe recitare la Vispa Teresa e apparire meravigliosa.
LA SCENA PIU' BELLA E' STATA QUELLA in cui Mohammed rifiuta un patto con la corte inglese per preservare l'onore del suo amico Abdul, pur consapevole di essere condannato così a morire lontano dalla sua patria. E poi tutte quelle in cui Judi Dench mostra la regina Vittoria nel suo lato più umano.
LO CONSIGLIO a chi apprezza Judi Dench, i film in costume romanzati e a chi vuole un film non troppo leggero nè troppo impegnativo.
LO SCONSIGLIO a chi invece vuole un film storico propriamente detto, con una ricostruzione puntuale e non romanzato (tipo il Discorso del Re, per intenderci).
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