Disney ITALIAN Story

Spin-off della Disney Story :)

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Greywolf
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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Greywolf »

Che peccato: era l'ultima puntata... 33_98

Ho rivisto lo scorso anno "Gli Aristogatti" che era stato riproposto nei cinema e infatti mi ricordo che Romeo, nei titoli di coda, manteneva il nome originale O'Malley, mentre il suo bravissimo doppiatore era stato Renzo Montagnani.
Non so se sia vero o no, ma ho sentito dire che ancora oggi (o forse solo fino a pochi anni fa) è sempre la Disney americana che mette l'ultima parola (o addirittura prende le decisioni) sui doppiatori italiani dei suoi film.
In "Tarzan" e "Koda fratello orso" abbiamo addirittura sentito Phil Collins (autore delle colonne sonore) cantare in italiano per la versione doppiata dei film (ma forse lo ha fatto pure con altre lingue).
E la voce di King Louie de "Il libro della giungla", interpretato dal vero King Louie/Louis Prima era straordinariamente simile all'originale (forse nei vari vocalizzi e bee bop hanno lasciato l'originale).
L'ultima curiosità (letta su Sport Week) riguarda il film "Cars" della Disney/Pixar: uno dei personaggi, il carrello Guido (doppiato nella versione italiana da Alex Zanardi), parlava esclusivamente nel dialetto di Maranello. Uno dei grafici che lavoravano alla Pixar, originario proprio di Maranello, ha telefonato a uno dei bar principali di Maranello per farsi tradurre correttamente le battute di Guido nel dialetto locale: una precisione e meticolosità che rasenta quella di Luchino Visconti! Sembra che le sue fonti, non accreditate, siano stati i pensionati frequentatori del bar!




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Blu
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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Blu »

Segnalato da psiko e incredibilmente un'ottima chiusura (anche se la vedrei più come un'apertura :D ) per la Disney Italian Story: Topolino cerca nuovi artisti Disney 39_32




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Nillc
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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Nillc »

Devo ammettere che è un po' triste svegliarsi una mattina dispari e non avere puntate della DSI da postare :D




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Nillc
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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Nillc »

Ciao ragazzi :) Siccome sono molto affezionato alla Disney Italian Story (e al suo epigone Disney Story :D) ho deciso di non far morire questi topic con un simpatico espediente: ogni tanto pubblicherò un "Disney Italian Trivia", ossia un post speciale in cui tratterò una "curiosità" del mondo Disney... italiano :)
Questi aggiornamenti non avranno una cadenza prefissata, potrei postarne due di seguito in poche ore oppure lasciar passare mesi: tutto dipende da quando mi verrà in mente di farlo :D di sicuro, però, l'universo Disney è così sconfinato che virtualmente c'è materiale per una serie infinita di Disney Italian Trivia :)
Ecco a voi il primo (che io trovo particolarmente inquietante :D) !

DISNEY ITALIAN TRIVIA n°1
Quando Topolino si sposò...


Il mondo dei fumetti, si sa, è pieno di coppie celebri: non si può pensare a Diabolik senza la sua Eva Kant, a Braccio di Ferro senza Olivia, a Mandrake senza Dana... in genere si tratta di "coppie di fatto": i due membri delle coppie convivono more uxorio, ma non si sposano mai. Questo perchè il fumetto classico ha delle regole ferree che seguono una loro linearità, e questa non va stravolta; non solo: fino a qualche anno fa sui fumetti incombeva una fortissima censura, e l'idea che due personaggi di fantasia finissero per essere in grado di consumare la loro unione era semplicemente disdicevole. Certo ci furono delle eccezioni alla regola, come Spiderman- Peter Parker che sposò la sua Mary Jane, oppure, in terra nostrana, Kriminal che sposò Lola, ma nel primo caso si è trattato di un matrimonio con molti alti e bassi (attualmente è stato cancellato) e nel secondo, nonostante il fumetto di per sé fosse incline alla censura, si tentò in tutti i modi di evitare di disegnare il talamo nuziale, sostituito all'occorrenza da due letti gemelli (stanza doppia, non matrimoniale).
Il mondo Disney, essendo destinato principalmente a un pubblico infantile, è a maggior ragione soggetto a questa regola: le coppie Disney sono ferree e durature, ma sempre e soltanto fidanzamenti e mai matrimoni.
Tuttavia, anche se pochi lo sanno, il caro Topolino una volta si è sposato... ma non con la sua Minni!!!

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Siamo nel 1990, e quell'anno il 14 febbraio cade proprio di mercoledì, giorno in cui uscirà il numero 1785 di Topolino; la storia d'apertura, sceneggiata da Massimo Marconi e disegnata da Giorgio Cavazzano, porta l'evocativo titolo "Topolino in: ho sposato una strega".
La trama si discosta totalmente dalle classiche storie del nostro eroe: già nelle prime tavole, in seguito a una furiosa litigata con Minni, Topolino decide di partire per una vacanza solitaria, nel corso della quale conosce Samantha, una bellissima bionda della quale ben presto si innamora. La ragazza però è una strega, e suo padre, a sua volta potente stregone, lo mette in guardia dai pericoli di una relazione così "particolare".
I due, nonostante tutto, finiscono per sposarsi sul serio... ma dopo i primi momenti idilliaci ben presto sorgono i gravissimi problemi di convivenza, che si palesano in alcune scene decisamente forti e atipiche per una storia di Topolino. Il povero Pippo, ad esempio, pur non comparendo in una sola vignetta della storia viene preso pesantemente in giro in più di un'occasione; Minni viene completamente dimenticata... e così via.
La storia, in ogni caso, è autoconclusiva, e al termine si scopre che il tanto decantato matrimonio in realtà... non c'è mai stato. Topolino ritorna alla sua vita normale (e si presume che ben presto abbia fatto anche pace con Minni) e di Samantha non si sentirà mai più parlare.
Tuttavia ancora oggi la storia rappresente una "pagina nera" nella storia editoriale di Topolino: questa storia fu al centro di numerose polemiche e venne attaccata sulle maggiori testate nazionali.
Quell'avventura aveva infranto numerosi tabù: non solo aveva mostrato il Topo più famoso del mondo alle prese con le nozze (cosa che già da sola avrebbe scosso parecchi animi), ma mostrava addirittura il lato più "scabroso" del matrimonio: in una vignetta, ad esempio, si vedevano i due novelli sposi in camera da letto (matrimoniale!) con Topolino intento a togliersi una scarpa!

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Marconi, autore della sceneggiatura, cercò di difendersi dalle accuse dapprima dicendo di aver voluto creare un "suo" Topolino, alternativo rispetto a quello classico e dunque capace di innamorarsi anche di una persona diversa da Minni; in altre interviste dichiarò invece che l'intera storia altro non era che una parodia del celebre film omonimo del 1944, e che come tale andava interpretata. Nemmeno questo, però, calmò le polemiche, e ben presto si adottò la strategia del dimenticatoio.
La storia non fu mai più ristampata su alcuna testata Disney, e il famigerato numero 1785 fu prontamente tolto dal servizio arretrati. C'è chi è arrivato a dire che la matrici della storia siano addirittura andate distrutte o comunque estromesse dagli archivi Disney....

.... ma io, che vi voglio bene, ho recuperato la storia e ve la faccio leggere :D la trovate qui :)




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Blu
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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Blu »

Ricordo ancora il clamore che accompagnò quel numero, telegiornali, testate nazionali e locali ne parlarono molto anche prima dell'uscita, aumentando così hype e vendite [:^] , andò a ruba subito XD :P (neanche a dirlo esaurito in quasi tutte le edicole) :)

Bella idea quella dei Trivia, Max :D .. vado a leggere quella su Disney Story :D


[Edit: riletta :D , grazie ancora per il link :approved: ]




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Nillc
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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Nillc »

DISNEY ITALIAN TRIVIA n° 2
Questione di... guanti!


Nel Disney Trivia n° 2, ubicato nel topic della Disney Story, abbiamo visto le circostanze che hanno portato alla presenza sempiterna dei guanti nella quasi totalità dei personaggi Disney.
In Italia questa usanza ha avuto una sua declinazione, in quanto per lungo tempo i guanti di Topolino in Italia sono stati... gialli!
Vediamo i fatti: nelle prime produzioni italiane, gli apocrifi di Toppi, Topolino indossava i guanti bianchi al pari dell'originale americano.
Durante l'era Mondadori, quando iniziarono a essere pubblicate le storie USA, esse arrivavano nel Bel Paese in bianco e nero, come apparivano sui giornali americani; alla Mondadori venivano però colorate, in ragione del fatto che molto spesso dovevano occupare la prima pagina del giornale. In queste occasioni il riempimento dei guanti era occasionale e arbitrario: a volte venivano colorati di giallo, altre lasciati in bianco.
Quando la produzione italiana entrò nel vivo, negli anni dopo la II Guerra Mondiale, gli artisti italiani fecero la scelta di colorare direttamente in giallo i guanti di Topolino; anche in questo caso, però, si trattò di una consuetudine più che di una regola fissa; negli anni di transito tra giornale e libretto si assiste a una compresenza di guanti gialli (storie italiane) e bianchi (straniere).
Fu proprio Mario Gentilini, il primo direttore di Topolino "libretto", a stabilire la regola secondo la quale "in tutte le storie pubblicate in Italia i personaggi dovessero portare i guanti gialli". Di conseguenza anche le storie straniere venivano ricolorate prima di essere pubblicate.

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Sì, ma perché proprio questa scelta? Le ragioni sono abbastanza oscure, visto che in nessun altro paese dove l'Impero Disney ha attecchito si è mai verificata una situazione del genere.
Probabilmente Gentilini pensò che i guanti gialli, nati per puro caso, erano via via diventati un attributo tipicamente italiano dell'estetica di Topolino, un modo unicamente nostrano di vedere il personaggio.

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I guanti gialli furono usati per circa mezzo secolo, fino al 1997, quando il direttore di Topolino Paolo Cavaglione revocò ufficialmente l'utilizzo dei guanti gialli per reintrodurre quelli bianchi. La ragione di questa inversione di rotta sta probabilmente nella volontà di uniformarsi alle produzioni internazionali, ormai non più solo cartacee ma multimediali, e dunque impossibili da correggere.

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Fino a pochi anni fa, però, i disegnatori Disney italiani usavano ancora colorare di giallo i guanti di alcuni personaggi "secondari", usanza questa caduta in disuso negli ultimi tempi.




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Blu
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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Blu »

Capisco la necessità di uniformarsi a livello internazionale, ma ricordo ancora i guanti/mani gialli e non mi dispiacevano affatto :P :D , non sapevo fossero un tratto distintivo italiano, e adesso che lo so mi piacciono ancor di più XD :D




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Disney ITALIAN Story

Messaggio da Nillc »

Ripesco questo topic che personalmente adoro per fare con voi un focus su un fenomeno tutto italiano, del quale secondo il mio modestissimo parere dovremmo andar fieri :)

DISNEY ITALIAN TRIVIA N°3
Le Grandi Parodie


Nell'ottobre del 1949, sul numero 7 del neonato Topolino "libretto", fece il suo debutto la prima parte (pardon, "cantica") de L'Inferno di Topolino, sceneggiata (pardon, "verseggiata") da Guido Martina per i disegni di Angelo Bioletto, che sin dal titolo omaggiava una delle opere più importanti della letteratura italiana, la Divina Commedia di Dante Alighieri.
Questa storia, unica nel suo genere perché suddivisa in canti come l'epigone e con delle punte di macabro sadismo che raramente saranno raggiunte di nuovo in una storia Disney, è molto importante perché rappresenta di fatto la prima Grande Parodia Disney.

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Una Grande Parodia Disney, ça va sans dire, è una rivisitazione in chiave Disney di un'altra opera, sia essa letteraria, cinematografica, operistica e così via; strano a dirsi, ma come vedremo in questo focus questo fenomeno è quasi del tutto esclusivo della produzione nostrana. Ma andiamo con ordine.
Bisogna tener presente che in realtà molte storie della produzione americana negli anni precedenti si erano ispirate più o meno velatamente ad altre opere: Gottfredson, ad esempio, aveva sceneggiato e disegnato perle come Topolino e Robinson Crusoe e Topolino sosia di Re Sorcio (ispirato al romanzo "Il Prigioniero di Zenda", ma anche a "Il Principe e il Povero") e così via; però queste storie avevano più che altro un carattere occasionale, e l'omaggio all'opera originale costituiva poco più di un pretesto per far vivere a Topolino una delle sue avventure.
Con l'Inferno di Topolino, invece, si erano gettate le basi per un'operazione molto più complessa di "ibridazione" tra i canoni Disney e una trama letteraria: ciascuno dei due elementi si compenetrava con l'altro, creando una storia originale che riprendesse grossolanamente la trama dell'epigone rivedendola però in chiave disneyana.
Nei decenni successivi questa tendenza si affinò, creando un vero e proprio genere a parte che è cresciuto e pasciuto sulle pagine di Topolino, raggiungendo talvolta vette di poesia inaspettate. Dal 1949 a oggi più di trecento storie di Topolino sono state Grandi Parodie, dichiarate o meno.
A essere parodiati sono stati romanzi classici e meno (si pensi a Paperino Don Chisciotte o la doppietta de I Promessi Paperi/I Promessi Topi), ma anche film (La Strada e Casablanca), opere (Paperino Barbiere di Siviglia) teatro (la meravigliosa serie del Teatro Alambrah scritta da Lello Arena) ed eventi storici (Paperino e il Revival dell'indipendenza); ultimamente poi c'è stato l'arrivo delle parodie di... fumetti, con Dylan Top, Topolinix e, tra qualche settimana, anche Corto Maltese.

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Nel corso degli anni le Parodie si sono evolute, attestandosi su quattro "filoni" principali, che possono essere così riassunti:

- La parodia vera e propria, ossia una storia a fumetti che ha per protagonisti personaggi con le fattezze disneyane ma che di fatto sono quelli del romanzo originale (come ad esempio i Promessi Topi e i Promessi Paperi);
- Parodie "in costume", nelle quali i protagonisti sono i personaggi Disney che interpretano dichiaratamente quelli letterari allo scopo di darne una rappresentazione cinematografica o teatrale (Paperin Hood e la già citata serie Alambrah);
- Storie vissute dai personaggi Disney con i loro nomi e nelle loro abituali vesti, in una storia ambientata nel loro universo, nella loro città e in tempo presente, ma che nella trama ricalca quella dell'epigone (Paperin di Tarascona, Tre Paperi in Barca);
- Storie ispirate ad altre opere ma spacciate per avventure "reali" vissute da un antenato del protagonista di turno e raccontate da quest'ultimo (il Mistero dei Candelabri, ispirato a I Miserabili di Victor Hugo).

Ovviamente i confini possono non essere così netti e potremmo avere parodie "ibride", ma tendenzialmente questi sono i filoni ;)

Le Parodie Disney hanno avuto tanto successo da meritarsi, tra gli anni '90 e i primi 2000, una testata a sé stante:

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E fuori dall'Italia? Questa moda è stata esportata principalmente in territori europei, dove ha avuto un tiepido successo; altrove non ha invece attecchito.
Qui da noi invece continua a essere tra le più amate serie Disney, e difficilmente una persona può non averne letta nemmeno una ;)




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Messaggio da Nillc »

Qualche giorno fa il mio ragazzo mi ha fatto uno splendido regalo :)
In un mercatino dell'usato ha trovato tre volumetti degli Oscar Mondadori in perfetto stato, li vedete in foto: si tratta di "Vita e Dollari di Paperon de' Paperoni" del 1968 (in seconda ristampa del 1974), "Trilogia di Topolino" e "Gli anni ruggenti di Topolino", entrambi degli anni '70 e in prima edizione.
Cos'hanno di speciale questi volumetti, in particolare il primo? Beh, è molto semplice: gli Oscar Mondadori erano (e sono tuttora) una collana letteraria, che pubblica romanzi e raccolte di racconti; pubblicando dei lavori a fumetti, per la prima volta in Italia questo media veniva accostato alla letteratura. Così, accanto a mostri sacri come Joyce, Victor Hugo e Foster Wallace, sfilavano Topolino, zio Paperone e Topolino :) "Vita e Dollari" fu il primo esperimento, con una prestigiosa introduzione di Dino Buzzati; seguirono gli altri due e poi altri volumi simili ma di altri personaggi non disney di cui la Mondadori era licenziataria.
Se ne avete qualcuno, sappiate che valgono un bel po': se Vita e Dollari non fosse stata una ristampa, avrei un piccolo tesoro di oltre 100 € :P

PS: guarda caso, "Gli Anni Ruggenti di Topolino" contiene la storia "Topolino e il taglialegna" che avevo citato nell'altro topic parlando della perdita della protesi di Gambadilegno :)




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Messaggio da Blu »

Che regalo strepitoso :D




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