Disney ITALIAN Story

Spin-off della Disney Story :)

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Greywolf
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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Greywolf »

Ehi, ma io i nomi di questi disegnatori e sceneggiatori li conosco! E mi pare che qualcuno sia ancora molto attivo: ad esempio Giorgio Cavazzano ha realizzato disegni per altre case editrici fino a non molto tempo fa! Ma quanti anni hanno? Sono ancora tutti vivi oppure qualcuno di loro sta "lavorando in compagnia del grande Walt"?




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Blu
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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Blu »

Io ho semplicemente adorato Giorgio Cavazzano, è stato uno dei primi a togliere "staticità" alle vignette, è stato grazie a lui se sono passata da passiva mangiafumetti a curiosa.. sempre mangiafumetti :asd: , un po' come quando crescendo inizi a far caso a registi e sceneggiatori dei film, dal suo arrivo ho iniziato a leggere chi disegnava e scriveva le storie :) (prima lo riconoscevo al solo sfogliarlo, la differenza fra le sue strisce e le altre era abissale [:^] , oggi è già più semplice trovar storie così disegnate, in molti hanno seguito il suo stile più dinamico :) ).




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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Nillc »

I Maestri Disney avranno una puntata speciale dedicata interamente a loro (e avete anche anticipato molte cose che verranno dette in quella sede :D)
Purtroppo vi posso anticipare che solo Cavazzano e De Vita figlio sono ancora qui con noi, mentre Bottaro, Carpi, Scarpa e altri grandi del passato sono in compagnia di Walt :(




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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Greywolf »

Blu ha scritto:(prima lo riconoscevo al solo sfogliarlo, la differenza fra le sue strisce e le altre era abissale [:^] , oggi è già più semplice trovar storie così disegnate, in molti hanno seguito il suo stile più dinamico :) ).
E' vero anche io lo riconoscevo a colpo d'occhio, ma ormai il suo stile è diventato quello di tutti gli altri disegnatori (senza togliere nulla a Silvia Ziche o agli altri).
Stamattina a Miracolo Italiano (trasmissione estiva di Radio 2) era ospite Luca Raffaelli che parlava di Paperino e di altri personaggi Disney. Si può ascoltare in streaming in questa pagina:
http://www.radio2.rai.it/dl/portaleRadi ... e00ac.html
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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Nillc »

Proseguiamo :D

10° puntata
Topolino “libretto”: Seconda serie e.... oltre


La seconda serie di Topolino differisce dalla prima per una grafica di copertina più snella (spariscono gerenze e dichiarazioni di diritti, spostati in prima pagina nel sommario) e per il cambiamento della costina laterale, che dall'essere decorata con un semplice motivo a quadri rossi e bianchi diventa gialla, con il nome della testata, il numero del giornalino e una piccola sagoma di Topolino in basso. Con qualche cambiamento, questo espediente dura tuttora.

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Uno schema riassuntivo dei vari aspetti assunti dalla costina laterale di Topolino

Dagli anni '70 in poi una percentuale sempre crescente di storie viene realizzata in Italia, tanto che su Topolino esse vengono affiancate in genere da storie brasiliane, danesi e olandesi, più corte e semplici; le storie americane di ampio respiro trovano posto invece su nuove testate appositamente create, quali l'Almanacco di Topolino, i Grandi Classici e Zio Paperone.
Tra le storie italiane sono da segnalare le bellissime Grandi Parodie dei classici della letteratura: questa tradizione, che non trova praticamente simili in nessun altro Paese, era in realtà stata inaugurata già nel 1950 con l'Inferno di Topolino, parodia della Divina Commedia; ma è in questi anni che le Parodie Disney hanno un vero e proprio boom.

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"L'Inferno di Topolino" del duo Martina/Bioletto fu la prima Grande Parodia Disney italiana.

Il prezzo e il numero di pagine salgono, ma nel 1971 viene collaudato il primo concorso a premi di Topolino; più avanti si arriverà addirittura ad abbinare il giornale con trasmissioni televisive, e per vincere i premi si deve acquistare il primo e guardare le seconde.
Molti personaggi della cultura popolare italiana presteranno i loro nomi per delle rubriche che appaiono su Topolino (in realtà scritte da redattori specializzati); tra di loro ricordiamo Gina Lollobrigida, presente per quasi vent'anni con la rubrica Fata Fantasia, e Mike Bongiorno con Chiedilo a Mike.

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Una pagina di "Fata Fantasia". In realtà la Lollo prestava solo il nome a questa rubrica, che veniva scritta dalla storica redattrice Elisa Penna.

Nel 1975 esce il numero 1000; nel 1980 Mario Gentilini lascia la direzione del giornale a Gaudenzio Capelli, dopo un'onorata carriera di trentun anni. Nel 1984 esce il numero 1500, che per l'occasione avrà una copertina... metallica!

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Una importantissima svolta avviene col numero 1702 del 1988: la Walt Disney Company, nel frattempo diventata un colosso economico, sostituisce la Mondadori dopo oltre cinquant'anni nella realizzazione di Topolino. Questo cambiamento porterà nel 1993 alla nascita dell'Accademia Disney, che a sua volta consentirà, negli anni '90, di arrivare a un Topolino completamente realizzato in Italia, senza alcun intervento “estero” nemmeno nelle storie.

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Topolino 1702, il primo realizzato dalla WDC Italiana (e presente nella collezione di Nillc :D)

Inoltre l'acquisizione della WDC consente di inaugurare l'era dei “gadget a puntate”: in associazione con diverse aziende italiane sono prodotti degli oggetti, in genere giocattoli o strumenti utili, i cui componenti vengono allegati al giornale nell'arco di qualche settimana, in modo che il lettore possa montarli da sé.

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Una collezione di gadget regalati negli anni da Topolino.

Nel 1994 Topolino raggiunge il numero 2000; lo stesso anno Gaudenzio Capelli lascia il posto a Paolo Cavaglione, successivamente sostituito da Gianni Bono, Claretta Muci e Valentina De Poli, attualmente direttrice in carica.
Nel corso degli anni il giornale subisce numerosi interventi di restyling, rinnovo dei contenuti e della grafica, e va incontro a diversi aumenti di pagine e di prezzo. Nel frattempo la WDC sperimenta nuove forme editoriali: ai periodici “classici” si affiancano per la prima volta fumetti in stile comic book americano, inaugurati da Paperinik- New Adventures (1995). Questi continueranno a uscire fino a metà degli anni 2000, ottenendo un successo altalenante.

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Primo numero di PKNA (1995), il primo dei periodici Disney di formato comic book.

Nel maggio 2013 esce il numero 3000; pochi mesi dopo (numero 3019), l'ultima importante svolta: la WDC, ormai orientata più che altro sul merchandising internazionale, passa il testimone alla Panini Comics, che da allora pubblica tutti i periodici Disney sopravvissuti più alcuni di nuova concezione. È un importante segno di cambiamento: la produzione italiana è ormai talmente autonoma e ben avviata da poter tranquillamente competere con quelle internazionali.

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Topolino 3000 e Topolino 3019.


L'affetto che il popolo italiano ha per Topolino è sicuramente l'espressione più alta della storia d'amore tra Disney e l'Italia: generazioni di bambini hanno imparato a leggere su questo splendido giornale, e numerosi adulti continuano a comprarlo e a divertirsi con le storie della Banda Disney... che nel corso degli anni si è arricchita di nuovi personaggi, molte volte inventati nel nostro Paese.
E al di là di Topolino?
La presenza della WDC Italia, come abbiamo specificato all'inizio del nostro viaggio, ci consente di godere della quasi totalità dei prodotti Disney, si tratti di merchandising o di prodotti d'intrattenimento.
Sin dai primi anni '70 i film e i cartoni Disney sono stati trasmessi in chiaro sulla televisione italiana; memorabili sono stati alcuni programmi “tematizzati” come il celebre Disney Club, andato in onda dal 1993 al 2000.
Dal 1998 è presente inoltre Disney Channel, il canale satellitare interamente dedicato alle produzioni Disney, che ha aperto i suoi studi a Milano e Roma.
Dal 1997 la catena di negozi Disney Store, specializzata nella distribuzione in franchising di giocattoli, vestiti e oggetti da collezione Disney, è presente in Italia: ad oggi si contano undici negozi sparsi in tutto lo Stato.

In conclusione, dal nostro viaggio è stato chiaro come l'Impero Disney abbia trovato terreno fertile nel nostro Paese, tanto da raggiungere standard “personali” e altissimi. A fronte di tutta questa storia, che abbraccia idealmente anche quella dell'Italia intera, è comunque bello notare come anche nel Bel Paese tutto sia cominciato da un Topo.

_________________________________
Con questa puntata si conclude la parte "storica" della Disney Italian Story, ma... ci sono ancora molte sorprese da scoprire! Appuntamento a VENERDI' con la prima delle tre puntate speciali, dedicata ai MAESTRI DISNEY italiani!!!




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Greywolf
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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Greywolf »

La Panini Comics, se non mi sbaglio, in Italia pubblica pure i fumetti Marvel, che, a sua volta è stata acquisita dalla Disney.
E da quanto ho sentito dire (da Luca Raffaelli, ma non solo) circa il 75-80% dei fumetti con i personaggi Disney pubblicati nel mondo sono quelli di realizzazione italiana.
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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Blu »

Bellissima e familiarissima puntata :D , non vedo l'ora che arrivino gli speciali sui maestri Disney :)
greywolf ha scritto:La Panini Comics, se non mi sbaglio, in Italia pubblica pure i fumetti Marvel, che, a sua volta è stata acquisita dalla Disney.
E da quanto ho sentito dire (da Luca Raffaelli, ma non solo) circa il 75-80% dei fumetti con i personaggi Disney pubblicati nel mondo sono quelli di realizzazione italiana.
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Non lo sapevo :o , è lecito fare la ruota :D 5_516




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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Nillc »

Ecco a voi la prima delle tre PUNTATE SPECIALI :)

SPECIALE 1: I Maestri Disney italiani

Abbiamo visto come l'avventura disneyana in Italia abbia avuto le sue punte d'eccellenza nell'editoria e nel fumetto, grazie a quel fenomeno socio-culturale che è Topolino; non è una sorpresa, dunque, che sulle sue pagine abbiano sfilato dei veri e propri artisti, che sono stati in grado non solo di comprendere e apprezzare l'Universo dei personaggi Disney, ma di farlo loro e personalizzarlo, di creare situazioni e personaggi che hanno fatto scuola... e non solo in Italia! Vedremo in questo speciale alcuni di questi grandi Maestri, il cui contributo alla Disney è stato di fondamentale importanza.

Romano Scarpa (1927-2005)

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E' d'obbligo partire da questo grande cartoonist italiano, che Carl Barks ebbe modo di definire “il primo dei Disney italiani, l'ultimo dei Disney americani”. Attivo sulle pagine di Topolino sin dagli anni '50, Scarpa è da sempre appassionato della grande scuola americana di Gottfredson e company; per questo fin dalle sue prime storie ne recupera le atmosfere, il ritmo, i personaggi. Scarpa recupera personaggi che nelle strisce statunitensi erano apparsi una o due volte, quali Macchia Nera o il Professor Enigm, e ne sviluppa caratteristiche e potenzialità; le sue storie seguono un andamento a gag continue, quasi volessero echeggiare la scansione delle strisce quotidiane. Autore completo delle sue storie, il Maestro italiano è celebre anche per aver creato dei personaggi ex novo che poi sono entrati di diritto non solo nei canoni italiani, ma in quelli mondiali: da Trudy, compagna e complice di Gambadilegno, a Brigitta, maliarda spasimante di zio Paperone, da Atomino Bip-Bip a Petulia, moglie del commissario Basettoni... non a caso è ritenuto “il Maestro Disney italiano più stampato all'estero”.
Scarpa è inoltre uno dei pochissimi disegnatori italiani ad aver lavorato anche nel campo dell'animazione Disney internazionale: negli anni '90 fu infatti chiamato agli studi di Burbank per realizzare alcune animazioni della serie Duck Tales.

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Immagine "riassuntiva" con quasi tutti i personaggi inventati da Scarpa

Giovan Battista Carpi (1927-1999)

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Carpi (secondo da sinistra, in nero) con alcuni allievi dell'Accademia Disney, oggi a loro volta grandi disegnatori

Pur non godendo della celebrità internazionale di Scarpa, Giovan Battista Carpi (o Gibi, come lo chiamavano affettuosamente i suoi colleghi) è considerato all'unanimità uno dei massimi esponenti della Scuola Disney tricolore nel mondo.
Se Scarpa è considerato l'erede di Gottfredson (“papà” del Topolino a fumetti), Carpi è l'erede di Al Taliaferro, che negli anni '30 tenne a battesimo Paperino nelle strisce giornalistiche: i suoi personaggi privilegiati saranno infatti i Paperi, che lui saprà conoscere e far evolvere a livello di trame e di grafica.
Indimenticabili sono le sue Grandi Parodie, rivisitazioni dei grandi classici: da Sandokan ai Miserabili, da Via col Vento ai Tre Moschettieri, Carpi darà vita a veri e propri capolavori sulla falsariga dei pilastri della letteratura mondiale.
Ma a Gibi si deve inoltre l'invenzione di un personaggio che, partito dal nostro Paese, spopola tuttora in ogni parte del Globo: si tratta di Paperinik, alter ego di Paperino: nato nel 1969 come parodia dei fumetti “noir” italiani (primo tra tutti Diabolik), pian piano finirà per acquisire uno spessore supereroico, ripreso anche da altri sceneggiatori e disegnatori in tutto il mondo.
Carpi disegna anche la celebre, triste copertina di Epoca che annunciava la morte di Walt Disney; pochi anni prima di lasciarci, inoltre, diventa il primo professore honoris causa della Accademia Disney.

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Prima vignetta in cui appare Paperinik

Giorgio Cavazzano (1947)

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Se Carpi e Scarpa hanno segnato un ponte tra la tradizione Disney americana e quella italiana, Cavazzano è sicuramente il primo dei Disney “moderni”; lui è infatti il primo a dare ai personaggi Disney un'impronta grafica completamente sua, innovativa e dinamica, che poi verrà ripresa dagli altri autori nostrani, diventando una specie di “marchio di fabbrica” delle nostre produzioni.
Allievo di Romano Scarpa (inizia come inchiostratore delle sue tavole), a soli vent'anni diventa un disegnatore ufficiale di Topolino; il suo stile evolverà pian piano, diventando sempre più personale e riconoscibile.
A Cavazzano si devono alcune delle saghe più belle mai apparse su Topolino: “I Racconti Intorno al Fuoco” (in collaborazione con lo sceneggiatore Rodolfo Cimino) e “C'era una volta in America”; realizza inoltre le trasposizioni a fumetti di due classici cinematografici, Casablanca e La Strada, con Topolino protagonista!
Cavazzano crea inoltre alcuni personaggi: Paperinika, la compagna di Paperinik (ovviamente alter ego di Paperina) e l'alieno sbadato Ok Quack; entrambi i personaggi sono molto famosi anche in Francia, dove Cavazzano è molto famoso (realizza a volte storie appositamente per il mercato francese).

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I personaggi Disney interpretati da Cavazzano.

Tra gli autori Disney italiani “storici” ricordiamo anche Luciano Bottaro, Pier Lorenzo De Vita e suo figlio Massimo; tra le “nuove leve” ci sono sicuramente Silvia Ziche, Claudio Sciarrone e Andrea “Casty” Castellan.

__________________________________________
Nella SECONDA PUNTATA SPECIALE approfondiremo un aspetto storico dell'avventura italiana di Topolino, e andremo alla scoperta degli... "altri" Topolino! Cosa vorrà dire? Scopriamolo insieme LUNEDI!




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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da bashira »

greywolf ha scritto:La Panini Comics, se non mi sbaglio, in Italia pubblica pure i fumetti Marvel, che, a sua volta è stata acquisita dalla Disney.
E da quanto ho sentito dire (da Luca Raffaelli, ma non solo) circa il 75-80% dei fumetti con i personaggi Disney pubblicati nel mondo sono quelli di realizzazione italiana.
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Su Twitter è molto attivo Tito Faraci autore di molte storie di Topolino, Paperinik, Diabolik, Tex, Nick Raider ecc, ma anche di personaggi Marvel come Capitan America.

Italians do it better :D




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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Nillc »

Ecco a voi la seconda puntata speciale, incentrata su un argomento piuttosto curioso ;)

SPECIALE 2: Gli “altri”... Topolino!

Analizzando la storia italica di Topolino salta subito all'occhio quanto questa grande avventura editoriale sia stata, in tempi e condizioni particolari, un vero e proprio fenomeno di costume; come accade spesso, però, i fenomeni di costume (o comunque qualsiasi cosa che faccia tendenza!) si porta dietro un codazzo di imitatori, che tentano di barcamenarsi tra lo scimmiottare il prodotto originale e il restare nei limiti della legalità.
Topolino non si sottrasse certo a questa trafila: già nei tardi anni '30 circolavano in Italia quaderni, giocattoli e altri articoli di merchandising che recavano, in maniera del tutto arbitraria, l'immagine di Mickey Mouse o di altri personaggi Disney stampata sopra. I risultati a volte erano grotteschi, perché bisognava che questi “plagi” fossero abbastanza fedeli all'originale da catturare i clienti, ma anche abbastanza lontani da evitare rogne giudiziarie: per questo si vedevano personaggi dai connotati deformi, o dai nomi storpiati come Peperino, Topolini e così via.
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Un esempio di giocattolo "apocrifo" che sfruttava illegalmente la fama di Topolino.

Fu anche per prevenire un abuso di immagine che la Walt Disney Company decise di aprire i suoi battenti anche in Italia, anche se, per onor di cronaca, al giorno d'oggi gli articoli “apocrifi” della Disney sono ricercatissimi dai collezionisti.
Dal punto di vista editoriale, invece, non ci furono tentativi di plagiare il nostro Topo preferito: del resto, abbiamo visto come fosse difficile districarsi nei meandri del copyright Disneyano! Perfino i Topolino del Guasta e del Toppi, per quanto superficiali, erano comunque... Topolino: ne riprendevano infatti, seppur approssimativamente, i tratti somatici e le caratteristiche personali di base.
Questione diversa per Topo Lino e Tuffolino, nati esclusivamente per sostituirlo: si trattava di personaggi totalmente nuovi, che al massimo riprendevano qualche caratteristica dell'originale senza imitarlo.
Negli anni '40, però, ci fu un tentativo piuttosto palese e grossolano di imitazione: si tratta dei cosiddetti “Albi del Trio dell'Astuzia” editi dalla casa editrice EROLA, i cui titolari erano appunto tre personaggi astuti.
Il primo, l'unico completamente inedito, si chiamava Furbolino, ed era un simpatico e paffuto bambino. Poi c'era... Pinocchio, il celebre burattino di Collodi... e il terzo era nientemeno che... Topolino!
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Un episodio del "Trio dell'Astuzia".

In realtà, pur avendo il suo stesso nome italiano, non si trattava del “vero” Mickey Mouse, almeno nelle storie; il suo aspetto era del tutto diverso: si trattava di un roditore di colore bianco, longilineo col muso stretto e allungato verso il basso. Insomma, un personaggio diametralmente opposto al Topolino di colore nero, col muso all'insù e paffutello...
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Tuttavia, quando le storie a fumetti pubblicati in questi albi furono raccolte in libriccini quadrati “monografici”, l'editore operò una curiosa scelta grafica e mise in copertina un Topolino graficamente uguale a quello Disney (anche se le storie all'interno rimanevano quelle del Topolino bianco).

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Alcune copertine dei libriccini EROLA.

Probabilmente, essendo i prodotti destinati alle librerie e temendo un fallimento nelle vendite, la EROLA decise di puntare sull'immagine dell'omonimo più famoso, pur raffigurandolo con un tratto grossolano e impreciso allo scopo di evitare problemi di copyright.
Sempre la Erola nel 1945 pubblicò un albo a fumetti dedicato ai bimbi molto piccoli, dal titolo “I tre Sorcetti”, contenente una storia prodotta in Italia. I veri autori di questo fumetto sono ignoti, ma in copertina viene dichiarato “Testi e disegni di... WALL DISNAY” !!!

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La copertina de "I tre sorcetti" e il dettaglio di Wall Disnay.


L'assonanza col nome di Walt Disney è ovvia, specie se consideriamo il particolare momento storico nel quale la mediaticità limitata non sempre permetteva una conoscenza adeguata della corretta ortografia del nome di Walt: non era raro che esso venisse scritto o pronunciato in maniera del tutto errata anche in contesti "ufficiali" quali quotidiani e radiogiornali.
In realtà la casa editrice EROLA era stata fondata pochi anni prima da Gaetano Vitelli, che all'epoca del Topolino Nerbini era stato redattore e all'occorrenza aiuto disegnatore del Topolino “giornale” e vi era rimasto fino all'avvento della Mondadori: si trattava dunque di una persona che in qualche modo aveva avuto per le mani le creazioni di Walt Disney e ne aveva compreso il potenziale, e magari aveva voluto sfruttarne il riflesso anche dopo la fine della sua avventura.
In ogni caso, il Topolino “apocrifo” della EROLA fu un caso isolato, che ebbe scarsa diffusione e non intaccò di certo la crescente fama di Mickey Mouse... quello vero!

____________________________
MERCOLEDI' prossimo, ULTIMO APPUNTAMENTO con la Disney Italian Story! Appuntamento davvero speciale... dopo aver visto come l'Italia accolse Walt Disney, ci chiederemo come Walt... vedeva l'Italia!





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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Blu »

Bellissima la prima puntata/speciale sui maestri Disney :D .. e, pur capendo i collezionisti, angoscianti certi "Topolino" alternativi di quest'ultima :asd: ; "Wall Disnay" poi è geniale, giocando sulle assonanze ci saranno cascati in tanti [:^] , sembra di ricordare come da bambini storpiavamo le canzoni in inglese eheheh :D




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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Nillc »

Documentarmi per questa puntata mi ha fatto tornare alla mente quando, in tempi non proprio lontanissimi, i bambini chiedevano la Playstation in regalo e ricevevano la... POLYstation :D

Comunque ragazzi, con la puntata di domani si chiuderà la DSI :) Pubblicherò anche una mini-bibliografia con i riferimenti mediatici che ho preso per documentarmi, qualora vogliate approfondire (peraltro molto si trova nell'apparato critico di volumi a fumetti, quindi leggerli è un doppio piacere ;)).
Quanto alla puntata "fantasma" di cui parlavo tempo fa... alla fine ho ritenuto di non farla più. Si trattava di una puntata "di transizione" tra quelle storiche e le tre speciali, con la cernita di tutti i numeri di Topolino che hanno fatto la storia, tra quelli da collezione e quelli famosi loro malgrado per errori di stampa o altre particolarità simili. Un elenco simile si trova nella pagina di wikipedia dedicata a Topolino "libretto", quindi mi sembrava pleonastico farla :)




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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Nillc »

Stavo quasi dimenticando di postare la nuova e ultima puntata :D

SPECIALE 3: L'Italia e Walt Disney, Walt Disney e l'Italia

In ogni puntata della Disney Italian Story abbiamo visto quale sia stata l'accoglienza da parte dell'Italia delle opere di Walt Disney: una vera e propria storia d'amore, iniziata in sordina e cresciuta gradualmente, fino a influenzare numerosi aspetti del vivere comune italico.
Ma... questo amore era corrisposto? Walt Disney è apparso quasi sempre “dietro le quinte” in questa storia, quasi sempre a un oceano di distanza a parte il suo viaggio in terra nostrana del 1935, nel corso del quale ebbe il primo contatto con la Mondadori.
Sembrerebbe quasi che Walt non considerasse l'Italia che come un mero mercato di distribuzione dei suoi lavori... ma è davvero così?
Partiamo dai documenti a nostra disposizione: per prima cosa, è bene considerare che quello del 1935 non fu che il primo di innumerevoli viaggi che Walt effettuò nel nostro Paese. Dalla metà degli anni '40 in poi Walt divenne ospite praticamente fisso della Mostra del Cinema di Venezia, alla quale si recava per presentare i suoi nuovi lavori o semplicemente per presenziare. Nel corso di questi viaggi il grande animatore ebbe modo di entrare in contatto con la cultura italiana, e ne divenne profondo conoscitore.

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Due immagini "storiche" dei viaggi di Walt in Italia: la prima a Venezia nei tardi anni '50 e la seconda negli anni '60 con il presidente della Fiat di Torino


Come sappiamo, Disney era un perfezionista e curava autonomamente ogni aspetto delle sue produzioni: a queste pratiche non sfuggiva di certo la cura delle edizioni italiane dei suoi film!
Walt si recava infatti personalmente nella sede della WDC Italia per curare i dettagli dell'adattamento italiano dei suoi film e per scegliere i doppiatori che avrebbero prestato voce ai suoi personaggi: in questa sede, inoltre, proponeva delle idee che avrebbero fatto calzare perfettamente il film alla cultura italiana.
Un esempio su tutti è dato dal film “Gli Aristogatti” del 1970, che peraltro fu l'ultimissimo progetto cinematografico interamente approvato da Walt, che morì nel 1966 quando la lavorazione era già in corso da tempo.
Il deuteragonista del film è un gattone arancio che nella versione americana ha nome e accento tipicamente irlandesi: si chiama infatti Thomas O'Malley e i suoi comportamenti riflettono in pieno quelli di un gatto “senza fissa dimora” ma di origini britanniche.
Per l'edizione italiana, Walt decise di caratterizzare diversamente il personaggio in modo da renderlo conforme alla cultura nostrana: O'Malley diventa quindi Romeo, “er mejo del Colosseo” per assecondare la tradizionale visione del Colosseo come... rifugio per gatti! Per rendere inoltre credibile questa caratterizzazione, Walt scelse come doppiatore Renzo Montagnani, celebre per il suo spiccatissimo accento romanesco.

[youtube][/youtube]

Un altro esempio della grande conoscenza che Walt aveva della cultura italiana è dato dal fatto che nel cast fisso dei suoi personaggi ve ne sia uno di chiara provenienza italiana: si tratta di Amelia (Magica De Spell) in originale, fattucchiera napoletana inventata nel 1961 dal grande Carl Barks.
Il disegnatore dell'Oregon dichiarò spesso di aver concepito sin dall'inizio Amelia come una papera napoletana, perché voleva un personaggio carico di gran fascino; inoltre, amava la cultura e soprattutto... la cucina italiana!
Il personaggio fu approvato da Walt Disney, che anzi lodò Barks per l'originalità della scelta: Amelia è a tutt'oggi apprezzata a livello mondiale, tanto da diventare, negli anni '90, una comprimaria fissa della serie a cartoni animati “Duck Tales” (nella quale, anche in originale, parla con accento partenopeo!).

Immagine
Vignetta tratta da "The Golden Touch" (1961), prima storia di Amelia

Ma Walt Disney era anche un grande conoscitore della cinematografia italiana, che apprezzava vivamente: quando nel 1956 Federico Fellini vinse l'Oscar per il miglior film straniero con La Strada, il cartoonist lo invitò a fare una visita privata a Disneyland. Il regista italiano ebbe spesso modo di ricordare con affetto quella giornata: Walt si presentò ad accogliere lui e sua moglie Giulietta Masina vestito con una divisa festosa e colorata; inoltre, mentre pranzavano in un ristorante, fece inscenare una vera e propria... lotta tra indiani e cow boys, in omaggio agli Spaghetti Western in voga all'epoca!
A fronte di tutto questo, Fellini ricordò spesso quanto preparato Walt Disney fosse non solo in materia di cinematografia, ma anche di cultura generale italiana.

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Disegno eseguito da Federico Fellini in ricordo della loro movimentata visita a Disneyland.

Insomma, il legame tra Disney e l'Italia fu davvero una vera e propria storia d'amore tra un grande cineasta e un popolo dalla storia affascinante: ciascuno dei due ha saputo cogliere la cultura e i messaggi dell'altro, ed è stato capace di farli suoi per creare nuovi e grandiosi sogni.

___________________________________________________________________

... E con questa puntata si chiude la Disney Italian Story :) Ringrazio tutti voi che siete stati con me nel dipanare questa bella avventura e in particolare Blu per avermi permesso di pubblicarla, e per la pubblicità sui social :)
Nel pomeriggio pubblicherò anche la bibliografia :)





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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Blu »

Un amore ricambiato insomma :) .. caspita com'è volato il tempo [:^] , avrei voluto che questo spin off non finisse mai XD : bravo Max, hai fatto un lavoro di ricerca molto accurato, ricco di informazioni, aneddoti e curiosità che sei riuscito a rendere piacevolissimo e leggerissimo da leggere :)


30_419


... un grazie (in tema) da parte di tutti :D




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Iscritto il: 10 ottobre 2006, 17:31

Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Nillc »

Grazie mille Blu, il ringraziamento tematizzato è molto bello :D

Ecco, come promesso, la bibliomediografia delle principali fonti che ho consultato per scrivere questa rubrica :)

FONTI BIBLIOGRAFICHE

- Topolino e la valle infernale (Rizzoli, 2012): edizione critica delle prime avventure a fumetti di Mickey Mouse. Nell'apparato critico del prezioso volume c'è una marea di informazioni sull'avventura fumettistica di Disney negli USA :)

- Topolino e i pirati (Rizzoli, 2013): seguito del volume precedente, nell'apparato critico si trovano tutte le informazioni possibili sull'arrivo di Topolino in Italia, nonchè TUTTE le tavole del Guasta :)

- Top 1949 (Walt Disney Italia, 1999): volume uscito per celebrare i cinquant'anni di Topolino in Italia, contiene l'edizione anastatica dei primi tre numeri di Topolino "libretto" e la loro storia editoriale.

- Top 1959 (Walt Disney Italia, 2000): seguito del volume precedente, contiene l'edizione anastatica di tre numeri usciti nel 1959 (dieci anni dopo il primo numero) e informazioni sull'evoluzione editoriale del libretto.

SITI INTERNET

- Fumetti classici: Purtroppo non molto aggiornato, è un blog imperdibile per seguire accuratamente la storia di Topolino "giornale", con un mucchio di riproduzioni e preziose informazioni.

- Papersera: un prezioso sito dove recuperare materiale, informazioni e aneddoti.

DVD

- Walt Disney e l'Italia: una storia d'amore (2014): Da poco in commercio, uno stupendo documentario per approfondire il profondo legame tra Walt Disney e l'Italia :)




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