Disney ITALIAN Story

Spin-off della Disney Story :)

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Blu
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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Blu »

Non sapevo nulla di Jumbo [:^] , grazie Max :D .. rimango curiosa di vedere le prime strisce italiane e, dopo la puntata di oggi, il primo numero di Topolino giornale :D

[Edit: non ho resistito, ho fatto qualche ricerca e ho trovato un sito interessante (tu sicuramente lo conoscerai già Max :) ), giro il link anche a voi: è il L'archivio mondiale dei fumetti Disney :) ]




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Nillc
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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Nillc »

L'Inducks :) è fantastico...




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Greywolf
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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Greywolf »

Nillc ha scritto:per questo fu deciso di pubblicare fumetti prettamente realizzati in Inghilterra, più votati all'introspezione e alla trama rispetto a quelli americani pubblicati sul “Corrierino”.
Curioso. E' la stessa differenza che spesso si ritrova anche in altri prodotti multimediali come telefilm e film...




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Isoka
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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Isoka »

Wow!!! :love:
Grazie Blu!!!!

Io neanche sapevo dell'esistenza di Jumbo.. che bello vedere immagini dell'epoca. Grazie Nillc :)

PS: mica avete qualche scena da mostrare in cui Topolino va a comprare della mortadella? :asd:




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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Nillc »

greywolf ha scritto:
Nillc ha scritto:per questo fu deciso di pubblicare fumetti prettamente realizzati in Inghilterra, più votati all'introspezione e alla trama rispetto a quelli americani pubblicati sul “Corrierino”.
Curioso. E' la stessa differenza che spesso si ritrova anche in altri prodotti multimediali come telefilm e film...
Beh, riflette la mentalità dei due popoli ;) In questo Topolino è un unicum, perchè ha avuto un'evoluzione inversa: da campagnolo e sbarazzino diventa "uomo" d'azione e psicologicamente curato ;)

@ Isoka: io ho TUTTE le tavole del Guasta, che sono state raccolte nel settembre scorso in un bellissimo volume della BUR, il secondo di una collana che pubblica la cronologia di tutte le opere di Gottfreddson in ordine di apparizione, dalla prima all'ultima :) Come "contenuti speciali" ci sono approfondimenti dai quali ho tratto molte informazioni di questa tranche di Disney Story. Pubblicherei volentieri altre tavole ma temo che non sia possibile ;)

Vi sta piacendo ragazzi? Ho paura che sia un po' troppo noiosa...




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Isoka
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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Isoka »

Io non lo ritengo noioso ma interessante!!
Forse non a tutti puo interessare... ma a me si! ;)

Peccato per l'immagine con la mortadella :asd:




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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Nillc »

In compenso ti ho messo quella con il tortellino, hai visto? :D




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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Nillc »

Buongiorno :) Ecco a voi la puntata 3bis della Disney Italian Story, nella quale approfondiremo le caratteristiche del Topolino "giornale" Nerbini :)

Puntata 3bis
Caratteristiche di Topolino “giornale”


Immagine
Il primo numero di Topolino "giornale" (per la gioia di Blu :D), uscito il giorno di Natale del 1932.

Soffermiamoci adesso sulle caratteristiche tipiche del Topolino “giornale” nei primi anni della sua vita, poiché conoscerle sarà fondamentale per comprendere ciò che accadrà nella sua travagliata storia.
Innanzitutto, Topolino era un vero e proprio giornale, dal formato 75x60 tipico dei quotidiani; al suo esordio constava di 4 fogli, e quindi di 8 pagine che venivano vendute “in rotocalco”, ossia non tagliate ma in un'unica striscia di carta: toccava a chi lo acquistava ritagliarle con le forbici seguendo delle linee tratteggiate, piegarle a metà e infine comporle nell'ordine indicato da alcuni numerini in calce; solo un paio d'anni dopo il numero di pagine passerà a 16 (8 fogli) e più avanti scenderanno a 12 (6 fogli).
La sua cadenza era settimanale (usciva la domenica) e il prezzo iniziale è di 20 centesimi di lire, esattamente quanto Jumbo: tuttavia la qualità della carta è decisamente alta, tanto che ancora oggi ponendo a confronto i numeri superstiti di Topolino con quelli di Jumbo si nota che i primi sono generalmente in ottime condizioni, mentre Jumbo è decisamente deteriorato.
I primi numeri furono stampati in tricromia, ossia mediante l'utilizzo di soli tre colori: rosso, nero e blu. Più avanti i colori diventeranno quattro, consentendo di stampare la prima pagina in pieno colore e le altre in tricromia.
Cosa pubblicava il “primo” Topolino? Naturalmente... Topolino! Tuttavia, come vedremo, nei primi numeri il “Topolino” pubblicato non era quello americano di Floyd Gottfreddson, ma un apocrifo italiano realizzato da Giove Toppi, considerato erroneamente il primo Maestro Disney italiano. Come sappiamo, in realtà, nell'anno precedente Topolino era stato realizzato dal Guasta, e in effetti Toppi aveva mutuato molto da lui, tanto nel disegno rozzo quanto nelle trame semplicistiche. Inoltre, è opportuno notare che, almeno nei primi numeri del giornale, diverse volte vengono usati i nomi Mickey e Minnie in luogo di Topolino e Topolina: probabile che all'epoca ci fosse ancora indecisione tra il nome originale del personaggio e quello affibbiatogli dai curatori italiani.

Immagine
Una tavola in cui Topolino viene chiamato Mickey.

La cosa sorprendente, però, è che la star di “Topolino”... non era Topolino! Infatti, pur portando il nome del personaggio prediletto di Walt Disney, Mickey Mouse era presente in una scarsissima percentuale di pagine rispetto ad altri personaggi che con l'universo disneyano non avevano per nulla a che fare, tutti creati in Italia appositamente per il giornale.
Tra di essi possiamo ricordare Pisellino, creato da Antonio Burattini detto “Buriko”: presente sin dal primo numero, si trattava di un... seme di pisello antropomorfo che viveva avventure strampalate. Questo personaggio avrà spesso e volentieri l'onore di occupare la prima pagina del periodico, rubando la scena al titolare della testata.

Immagine
Pisellino, personaggio "dimenticato", era spesso pubblicato in prima pagina.

Più in là arriveranno altri personaggi Disney “secondari”, quali la coccinella Buci (Bucky Bug), oggi dimenticato anche negli USA ma molto famoso fino agli anni '60.
Quali che fossero i personaggi, però, è da constatare che tutti i fumetti pubblicati sul Topolino nerbiniano erano dotati delle cosiddette “strofette”, ossia le didascalie in rima tipiche del fumetto italiano.

Immagine
Buci (Bucky Bug) sulla prima pagina del giornale.

Oltre ai fumetti, su Topolino erano pubblicate anche delle rubriche destinate al pubblico giovanile, a volte tematizzate alla maniera disneyana, altre invece più anonime: si parlava di cinema, di radio, di giocattoli costruiti in casa e di quant'altro potesse interessare i ragazzi degli anni '30.

Immagine
Una pagina dal primo numero di Topolino, nella quale è possibile scorgere una rubrica dal titolo "come si realizzano i cartoni animati di Topolino".

Il Topolino Nerbini avrà due direttori: oltre allo stesso Nerbini, la carica sarà occupata da Paolo Lorenzini, nipote di Carlo Collodi, il creatore di Pinocchio.
Queste caratteristiche permarranno non solo lungo tutta la gestione Nerbini del periodico, ma anche dopo la perdita dei diritti da parte di questa casa editrice.

____________________________
Il Topolino edito da Nerbini ebbe successo? Quali furono le luci e le ombre di questa gestione? Scopriamolo insieme DOMANI nella nuova puntata di Disney Italian Story!




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Blu
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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Blu »

Bellissima e ricchissima puntata (bis) anche questa :D : stupendo vedere le prime tavole/immagini del giornale (hai fatto un lavoro di ricerca pazzesco :o ) e curiosissima la questione di Topolino non star unica di Topolino [:^] XD
Nillc ha scritto:Vi sta piacendo ragazzi? Ho paura che sia un po' troppo noiosa...
Concordo con Isoka, è molto interessante :) , ed essendo una sorta di speciale/documentario l'idea di suddividerla in piccole puntate aiuta moltissimo :)
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Nillc
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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Nillc »

Blu, la mia intenzione è di pubblicare tre puntate a settimana il lunedì, il mercoledì e il venerdì... le puntate "storiche" sono 9 più un 9 bis, poi sto lavorando ad alcune puntate speciali monografiche (come successe per la Disney Story), che al momento sono due, ma ne ho in cantiere almeno un'altra sicura e sto valutando se farne un'altra (devo raccogliere abbastanza materiale per l'argomento) :) in questo modo dovrei arrivare a coprire oltre un mese di pubblicazioni :) però se è troppo veloce per voi ditemelo e rallento ;)




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Greywolf
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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Greywolf »

Mah, io riesco a starti dietro abbastanza bene per ora, ma non faccio testo perché ho anche altri impegni che mi potrebbero togliere il tempo di seguirti volta per volta.
Al massimo le puntate resteranno qui e si potranno leggere con calma in un secondo momento...




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Nillc
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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Nillc »

Bene ragazzi, ecco a voi la QUARTA PUNTATA... e poi pausa :D

4° puntata
Luci e ombre dell'era Nerbini


Oggi l'avventura nerbiniana di Topolino viene spesso vista come una grandiosa esperienza editoriale, moderna e gestita in maniera impeccabile; in realtà l'era Nerbini di Topolino, durata poco più di tre anni (1932-1935) ha avuto molte luci, ma anche numerose ombre.
Tra le prime c'è sicuramente quella di aver fatto accrescere il successo di Topolino nel nostro Paese e di averlo proiettato nella direzione del grande fenomeno mediatico che è tuttora; per comprendere le “ombre”, invece, è necessario prendere in analisi la storia di quest'epoca.
Dunque, come abbiamo già visto il primo numero di Topolino uscì nel giorno di Natale del 1932; il successo, se comparato a quello di Jumbo, fu piuttosto scarso all'inizio, ma è anche vero che, a differenza di quanto accaduto per il suo concorrente, la Nerbini non si era profusa in campagne mediatiche e pubblicitarie. Anche il numero successivo vendette al di sotto delle aspettative, ma tenne comunque banco.
Qualcosa di sconvolgente accadde invece col numero 3 della rivista: Topolino... scomparve!
I numeri 3 e 4 del giornale, infatti, non hanno come titolare Topolino ma un misconosciuto Topo Lino, sempre disegnato da Giove Toppi ma totalmente diverso nella grafica da Mickey Mouse!

Immagine
Uno dei numeri di Topolino trasformato in... Topo Lino!


Cos'era successo? Semplice: Nerbini si era impelagato in una spinosa faccenda di diritti d'autore, la prima di una serie che stigmatizzeranno l'intera sua vicenda editoriale.
Per pubblicare e produrre le storie di Topolino, infatti, Nerbini si era rivolto al Consorzio Cinematografico EIA, che distribuiva i suoi cartoon; smanioso di battere sul tempo la concorrenza di Jumbo e di eventuali altri giornali, l'editore aveva mandato in stampa il primo numero del giornale senza attendere la loro risposta, sicuro di ottenerla.
Niente di più sbagliato: l'EIA deteneva infatti i soli diritti cinematografici di Topolino, mentre quelli editoriali, rilasciati dallo statunitense King Features Syndicate, erano stati concessi al giornalista Guglielmo Emmanuel, che si occupava della distribuzione dei fumetti esteri in Italia.
Poco dopo l'uscita del primo numero di Topolino, Nerbini ricevette la risposta negativa dell'EIA e due querele: una era di Emmanuel, che chiedeva quantomeno di mettersi in regola con i diritti; l'altra dell'editore Carlo Frassinelli che nel frattempo aveva acquisito da Emmanuel i diritti per alcune storie di Topolino, allo scopo di riunirle in due libri illustrati (con le traduzioni di Cesare Pavese!): questi chiedeva direttamente la chiusura della testata.

Immagine

Immagine
Copertina e frontespizio de "Le avventure di Topolino", i due libri editi da Frassinelli, oggi considerati una rarità


Nerbini corse ai ripari rivolgendosi direttamente al King Features Syndicate, e contemporaneamente cambiò titolo e personaggio principale alla testata, allo scopo di non perdere l'investimento che vi aveva speso.
L'istanza di Frassinelli si rivelò in realtà errata, poiché l'editore aveva acquisito soltanto i diritti delle storie che aveva acquistato, e non quelli generali del personaggio; essi vennero concessi a Nerbini, che non solo ottenne di poter realizzare storie di Topolino in Italia (con la clausola che venisse sempre indicato che esse non fossero state create da Disney), ma anche di pubblicare quelle americane. Così, a partire dal numero 6, Topo Lino ritorna Topolino (anche se il personaggio ideato da Toppi sarà occasionalmente riutilizzato col nome di Sorcettino). Dal numero 11 in poi, invece, debuttano le storie americane.
Nerbini, pur consapevole di avere per le mani un ingente patrimonio in termini di storie, decide di non sacrificare la coerenza del giornale: decide infatti di pubblicare su di esso solo le storie di Topolino autoconclusive, realizzate da Toppi oppure in America per i supplementi domenicali; le strisce giornaliere con le avventure “a continuazione” troveranno posto su un apposito supplemento che a partire dal maggio 1933 uscirà a cadenza mensile.

Immagine
Primo numero del Topolino "supplemento"


Questo fu praticamente l'unico, grande cambiamento di rilievo che il giornale ebbe nei tre anni di gestione nerbiniana: pur subendo piccole variazioni “tecniche” quali il passaggio alla quadricromia e alcuni aggiustamenti grafici, il Topolino Nerbini rimase sostanzialmente identico a se stesso, incapace di adattarsi ai tempi che cambiavano e di sfruttare il grande potenziale del personaggio a cui era dedicato. Fu forse per questo che le vendite, pur alte, rimasero sempre modeste nei confronti di Jumbo e di altri giornali nati nel frattempo.
E fu questo uno dei motivi alla base della vera e propria svolta che si ebbe nel 1935.

______________________________
Quale sarà la "grande svolta" del 1935? Scopriamolo insieme VENERDI con la quinta puntata della Disney Italian Story!




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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Nillc »

Una piccola aggiunta alla puntata di oggi :D il "supplemento" era costituito da un solo foglio ripiegato su se stesso in tre (quindi si ottenevano sei pagine) e pubblicava ESCLUSIVAMENTE storie di Topolino, o al massimo piccole poesie.
Il suo formato era enorme: circa il doppio del Topolino canonico :shock:




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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Nillc »

Tutti in riga per una nuova puntata della Disney Italian Story :)

5° puntata
Da Nerbini a Mondadori



Siamo arrivati al 1935: come sappiamo, in questi anni Walt Disney è già una leggenda nel campo dell'animazione. Il suo primo lungometraggio animato, quel capolavoro che sarà Biancaneve e i Sette Nani, è già in lavorazione; la serie delle Silly Symphonies è ben avviata e riscuote un grande successo, anche grazie all'introduzione del colore e di nuove tecniche che l'animatore sperimenta sul banco di prova di questi cortometraggi. Nello stesso anno anche i cartoni di Topolino passano al colore, pur con qualche reticenza da parte del suo “papà”.
Il 1935 è anche l'anno del primo grande tour europeo di Walt Disney, che tocca i principali paesi dove le sue produzioni riscuotono maggiore successo. Tra di essi ci fu naturalmente l'Italia che, seppur leggermente in ritardo, come abbiamo visto aveva accolto di buon grado Topolino e company.

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Immagine rarissima: Walt e sua moglie Lillian a Roma durante il suo tour italiano del 1935

In occasione del suo soggiorno italiano, Disney incontrò un lungimirante editore: Arnoldo Mondadori.
Costui nella decade precedente era stato il responsabile di una serie di innovazioni editoriali decisamente moderne: tra le altre cose aveva creato la prima serie di libri polizieschi (i Gialli Mondadori nel 1927) e il primo giornale dedicato alle donne (Grazia, nel 1930); consapevole del grande potenziale di Topolino, Mondadori espresse il desiderio di formare un sodalizio tra lui e Disney per la pubblicazione delle sue storie.

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Primo numero dei "Gialli" Mondadori (1929)

Walt, tuttavia, poteva fare ben poco, poiché i diritti delle storie di Topolino spettavano legalmente a Nerbini; Mondadori allora decise di acquistare quelle di tutti gli altri personaggi, tra i quali quelli delle Silly Symphonies che da cinque anni godevano della loro striscia a fumetti quotidiana.
Fu così che nel maggio del 1935 vide la luce una nuova testata edita da Mondadori: I Tre Porcellini. Come si evince dal titolo, essa pubblicava le strisce ispirate ai Tre Porcellini della Silly Symphony più famosa, ma anche quelle di personaggi non Disney.

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Primo numero de "I tre porcellini" della Mondadori

Sostanzialmente questo giornale non si differenziava troppo dal Topolino Nerbini, ma Mondadori era un editore molto più abile del fiorentino: diede infatti alla testata una grafica accattivante e partì direttamente con la quadricromia, e lanciò una campagna pubblicitaria quasi virale sui suoi periodici e in radio.
I Tre Porcellini riscosse da subito un notevole successo che mise in crisi Topolino: se fino ad allora aveva retto piuttosto bene contro i suoi vari concorrenti grazie all'asso nella manica dei personaggi Disney, adesso il periodico Nerbini doveva competere con una specie di “clone” capace di fagocitare lo stesso pubblico a cui esso era destinato.
Gli effetti di questa crisi, devastanti e improvvisi, non tardarono a farsi sentire: quasi senza preavviso, infatti, Nerbini cedette i diritti totali su Topolino a Mondadori, tenendo soltanto quelli dei personaggi non Disney che pubblicava sulla stessa testata. Ci fu un breve periodo di transizione (durato cinque numeri) in cui il giornale uscì sotto l'egida Nerbini, mentre la Mondadori pubblicava su I Tre Porcellini alcune storie già apparse durante l'era nerbiniana; poi, a partire dal numero 137, il giornale fu realizzato e distribuito dalla Mondadori.
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A questo punto sorge spontanea una domanda: ma la crisi editoriale di Topolino basta da sola a giustificare un cambiamento così drastico e improvviso? Possibile che Nerbini fosse così poco consapevole del potenziale di Mickey Mouse da sbarazzarsene su due piedi ai primi segnali di difficoltà?
In realtà questa faccenda è ancora molto dibattuta tra gli storici del fumetto, massimamente perché manca quasi del tutto la documentazione a essa inerente: in pratica, si è salvato solo il contratto con il quale Nerbini cedeva i copyright a Mondadori, ma in esso non è specificato il motivo di questa operazione, che pure dovrebbe essere stato solo l'ultimo atto di un complesso procedimento legale e finanziario di cui non rimane assolutamente traccia.
Di sicuro c'è questo: il Topolino Nerbini non avrebbe ceduto alla concorrenza dei Tre Porcellini. Pur con tutti i suoi difetti e le sue crisi, difficilmente esso avrebbe perso la totalità del suo mercato. Inoltre da un annetto circa l'editore fiorentino aveva varato L'Avventuroso, un altro periodico dedicato a ragazzi un po' più grandi, che vendeva bene e aveva un buon riscontro di pubblico e critica: le entrate dei due giornalini avrebbero tranquillamente sostentato le varie spese editoriali.

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L'Avventuroso, giornale Nerbini "parallelo" a Topolino

Gli esperti dicono che Mondadori si fosse rivolto direttamente al regime fascista, presso il quale aveva un credito di gran lunga superiore a quello di Nerbini: a parte il maggior prestigio della casa editrice, sulle sue testate (comprese quelle infantili) l'editore dichiarava una sperticata fiducia nel governo, cosa che invece il fiorentino, sicuramente meno conosciuto, non aveva praticamente mai fatto. I più maligni dicono inoltre che la trattativa non fu per nulla svantaggiosa nei confronti di Nerbini: sembra infatti che Mondadori gli abbia concesso una buonuscita milionaria per l'acquisizione di Topolino, transazione però della quale non resta traccia.
Quali che siano ragioni e retroscena di questa faccenda, è innegabile che con il passaggio di Topolino da Nerbini a Mondadori tramontava un'epoca, e ne stava per nascere un'altra, essenziale e indimenticabile.

_____________________________
Cosa cambierà con l'acquisizione di Topolino da parte della Mondadori? Scopriamolo LUNEDI' prossimo in una nuova puntata di Disney Italian Story!


.... e, in calce alla puntata, due notizie "promozionali" :D

Innanzitutto, ieri è uscito in DVD "Walt Disney e l'Italia: una storia d'amore", il documentario cui facevo riferimento nella prima puntata di DSI :) Si trova a un prezzo vantaggioso alla Feltrinelli e vi consiglio di vederlo per approfondire alcune tematiche che stiamo affrontando qui :)
Immagine

Inoltre... il 9 giugno Paperino compie 80 anni! E' in edicola un numero speciale di Topolino per celebrare questo importantissimo evento :)




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Greywolf
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Re: Disney ITALIAN Story

Messaggio da Greywolf »

Penso anche io che un appoggio del regime fascista a Mondadori gli abbia permesso di acquistare agevolmente i diritti su Topolino (ma è probabile che ci sia stato anche un compenso elevato per Nerbini).
Il mio babbo da ragazzino leggeva spesso "L'avventuroso" anche se non ricordava molto del personaggio di Flash Gordon: preferiva l'Uomo Mascherato (Phantom) e Cino e Franco (non so quale fosse il nome dei personaggi nella versione originale).
In compenso ho visto che il numero di cui hai riportato la prima pagina reca proprio la prima avventura di Flash Gordon (tradotto come "Flasce" :O_o: ).
Si racconta che ci siano avventure italiane di Flash Gordon sceneggiate nientemeno che da un giovane Federico Fellini, che all'epoca lavorava proprio nel campo dei fumetti. Non so, però, se si tratta solo di leggende. In compenso Fellini è stato abile come disegnatore e vignettista. Sono celebri alcuni suoi schizzi e caricature.

Certo che Topolino ha avuto come traduttore Cesare Pavese, mica pizza e fichi!
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