Bene ragazzi, siamo pronti a partire per il nostro viaggio nel mondo Disney... italiano? In questa puntata introduttiva faremo un po' il punto della situazione nel momento immediatamente precedente all'arrivo di Disney in Italia...
DISNEY ITALIAN STORY
Recentemente il rapporto tra il mondo di Walt Disney e l'Italia è stato definito “una storia d'amore”, in un bel documentario proiettato in testa al film
Saving mr. Banks. Non potrebbe esserci una descrizione migliore, poiché il Bel Paese è uno dei territori dove la grande eredità di zio Walt ha maggiormente attecchito: basti pensare che i prodotti Disney arrivano nella loro quasi totalità nelle nostre zone, sottoforma di film, programmi televisivi e storie a fumetti di importazione; e non solo: l'Italia è anche uno dei maggiori produttori di intrattenimento targato Disney. L'esempio più calzante è sicuramente quello del settimanale
Topolino, completamente realizzato in Italia, che è in edicola da oltre sessant'anni, con all'attivo più di tremila numeri che continuano a vendere milioni di copie ogni settimana.
Lo scenario attuale è di certo incantevole e pari a pochissime altre aziende di portata mondiale... ma è sempre stato così?
In questa nuova tranche della Disney Story approfondiremo lo speciale rapporto che si è instaurato tra la Disney e il nostro Paese, dalle origini alla situazione attuale, soffermandoci sulle curiosità e le circostanze particolari che ci hanno condotto a questi risultati.
Puntata 1: Le origini
Chi ha letto le precedenti puntate della Disney Story saprà che gli anni '30 del ventesimo secolo hanno rappresentato un'età d'oro per la cinematografia d'animazione; abbiamo visto come l'operato di Walt Disney sia stato una vera e propria manna per questo tipo di intrattenimento, a partire dalla nascita di Topolino (1928) per culminare con la realizzazione del primo film a cartoni animati, Biancaneve e i Sette Nani (1937).
A onor del vero, tuttavia, bisogna dire che già molto prima dell'arrivo di Mickey Mouse si erano innescati dei processi socio-culturali che avevano fatto sì che il cinema d'animazione non venisse più considerato intrattenimento di second'ordine: negli anni precedenti al 1928, infatti, i cartoni animati erano trattati alla stregua di un qualsiasi film proiettato al cinema, ed era tutt'altro che raro che gli adulti andassero al cinema per vedere un bel cartone animato piuttosto che un lungometraggio. Questo, del resto, fu essenziale al grande successo di Topolino: la lungimiranza di Walt non avrebbe certo avuto modo di esistere se non avesse avuto terreno fertile nel gradimento delle persone.
In Italia le cose andavano diversamente: il cinema d'animazione non era ancora stato “sbolognato” da questi preconcetti. I cartoni animati, semmai, erano proiettati in testa o in coda ad altri film, in maniera non troppo diversa dai classici cinegiornali. Raramente, e in selezionatissime sale, venivano organizzate rassegne di cartoni durante le quali si trasmettevano più episodi di personaggi appartenenti a case di produzione diversissime tra loro. Queste rassegne erano dichiaratamente dedicate a un pubblico infantile, tanto che si pagava la tariffa ridotta e in genere venivano organizzate nel primo pomeriggio, onde tener libera la sala per la proiezione della sera.
"Feline Follies" (1919) è il primo cartone animato con protagonista Felix the Cat, uno dei primi personaggi ad approdare in Italia nei primi decenni del XX secolo.
Come mai tante differenze? Impossibile elencare tutti i motivi socio-culturali alla base di questa abnorme cesura tra i due continenti: molto faceva la mentalità completamente diversa dei popoli, la differente disponibilità economica, i gusti più conservatori che progressisti; non si può ovviamente non citare il fatto che ci si trovasse nel pieno del Ventennio, e che il Regime Fascista fosse molto più interessato a prodotti nostrani (documentari e film “tradizionali” realizzati in Italia) che non a quelli d'avanguardia statunitensi.
È in questo quadro generale che, nel 1932, timidamente arriva in Italia Topolino.
Topolino sbarca in italia
Su La Stampa del 13 dicembre 1930 compare la seguente réclame:
Già all'occhio di un conoscitore della storia Disney questo annuncio potrebbe apparire singolare per il solo fatto che in esso il nome di Topolino è accostato a quello di Rorò, che altri non era se non...
Oswald, il coniglio fortunato, personaggio perduto di Walt Disney! Ed effettivamente fuori dal Salone Ghersi fu affissa una locandina nella quale i due personaggi camminavano a braccetto.
In realtà queste poche righe hanno fatto la storia per un motivo ben più ingente: fu nel corso della rassegna pubblicizzata che per la primissima volta vennero proiettati ben tre cartoni animati di Topolino (per la precisione
The Picnic, The Cactus Kid e
Fire Fighters, tutti del 1930). Si tratta dunque della prima uscita pubblica di Mickey Mouse in Italia!
Al suo esordio nello Stivale, come si può vedere, Topolino ha già questo nome, traduzione decisamente poco fantasiosa dell'originale americano. È impossibile stabilire chi abbia operato questa scelta, ma si può fare un'ipotesi verosimile sulla sua origine: in alcune strisce a fumetti Felix the Cat, personaggio creato nel 1919 da Pat Sullivan e celebre in Italia come Mio Mao, interagiva con un topo dispettoso che nell'originale era chiamato semplicemente “The Mouse”. Gli episodi in cui compariva erano stati pubblicati in Italia sul celeberrimo Corriere dei Piccoli, e il nome del roditore era stato tradotto “il Topolino” (con la T maiuscola e l'articolo determinativo sempre presenti).
Un'illustrazione di Felix alle prese con "The Mouse", chiamato in Italia "Il Topolino".
Questo personaggio era del tutto diverso da Mickey Mouse, tanto nell'aspetto quanto nei comportamenti; tuttavia è probabile che i primi adattatori dei cartoon Disney abbiano voluto cavalcare l'onda di un personaggio già conosciuto, cristallizzando il Topolino Disney con quello Sullivan.
Del resto, nello stesso matinée torinese del 13 dicembre 1930 furono proiettati anche tre cortometraggi di Felix, assieme a tre del congilio Oswald: ciò che in America era oggetto di rivalità e contenziosi, in Italia... andava a braccetto!
FINE PRIMA PUNTATA
Come fu accolto Topolino in Italia? Ebbe da subito un gran successo o dovette fare... gavetta? Scopriamolo insieme VENERDI' prossimo, con la seconda puntata di Disney Italian Story!
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