Ieri sono andata a vedermi "La città incantata", film che sarà in sala fino a domenica e che, al momento della sua uscita si era aggiudicato un Orso d'oro al festival di Berlino e un oscar, ma che purtroppo era stato programmato (almeno dove vivo) per un periodo così breve che me lo ero perso.
La storia vede come protagonista una ragazzina, Chihiro, in viaggio con i genitori verso una nuova casa e una nuova città, un trasloco che deve accettare suo malgrado, perché questo trasferimento di tutta la sua famiglia per lei significa la perdita della sua vecchia vita e dei suoi amici.
Quando sembra che siano quasi giunti a destinazione il babbo, che è alla guida dell'auto, sbaglia strada e la famigliola si ritrova all'interno di un bosco, tra oggetti votivi e statue di divinità/spiriti scintoisti, di fronte a uno strano edificio sulla cui facciata inizia un tunnel buio. I genitori, entusiasti come bambini, decidono di esplorare quel luogo, mentre Chihiro è riluttante e li segue più che altro per non restare da sola un quel bosco inquietante.
La famigliola così si ritrova in quello che a loro sembra un parco divertimenti abbandonato e inizia a curiosare in giro. I genitori trovano un chiosco dove sono già pronti dei cibi succulenti e, anche se non si vedono gestori, decidono di fermarsi a fare uno spuntino, mentre Chihiro sale fin sulla sommità di quel luogo, dove, su un ponte, incontra un ragazzo, Haku che le dice di tornare indetro più in fretta che può, perché quello non è un posto per gli umani.
Ma al suo ritorno Chihiro avrà una brutta sorpresa: i genitori si sono trasformati in due maiali e lei non può più tornare indietro nel suo mondo e resta intrappolata in questo universo parallelo popolato da dèi e spiriti, creature senza dubbio surreali, al servizio oppure ospiti della signora della città, la strega Yu-Baba.
Su Youtube ho trovato due trailer, ma non sono un gran che:
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Un po' meglio quello di Mymovies:
http://www.mymovies.it/film/2001/lacitt ... a/trailer/
Il film è una favola visionaria e molto poetica, sia per i grandi che per i piccini (anche se le scene iniziali hanno un certo gusto horror, che comunque non manca mai nelle fiabe) ed è una metafora dell'esistenza, con il viaggio iniziatico pieno di sorprese della piccola Chihiro, simile a quello di Psiche, nella fiaba "Amore e Psiche" di Apuleio, di Vassilissa al servizio di Baba Yaga, di Dorothy nel Regno di Oz o di Alice nel Paese delle Meraviglie, ma decisamente molto più surreale di tutti questi messi insieme.
E forse persino molto più ricco di personaggi, di avventure e di episodi.
I temi sono tantissimi e si scoprono sempre nuovi spunti dietro ad ogni personaggio o vicenda del film, a iniziare dall'atteggiamento dei genitori di Chihiro, per arrivare al flatulento dio-putrido che si scopre essere una divinità fluviale riempita di rottami e rifiuti, fino al treno che sembra andare in una sola direzione attraverso panorami allagati o all'ultima raccomandazione che Haku rivolge a Chihiro e cioé di non voltarsi mai indietro (ma lei gli ubbidirà?).
Golden Reviewer (122
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Ricordo che lo trovai bellissimo, molto più completo e coerente del Castello Errante di Howl (che comunque è stupendo)
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Best Reviewer Apr 2021 ::