Diciamo ciao ciao a Max Fleischer lassù tra le nuvolette animate con l'ULTIMA PUNTATA della Fleischer Story... (per ora

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Puntata 10
Gli ultimi anni
In seguito al fallimento di Mr Bug, gli studios Fleischer non erano più in grado di autosostentarsi, e la Paramount concluse definitivamente la loro acquisizione. Max, in quanto loro fondatore, era improvvisamente diventato un personaggio scomodo per quelli che ora altro non erano che una divisione della Paramount; il suo contratto fu così reciso definitivamente.
I Fleischer studios furono riorganizzati e fu dato loro il nome di Famous Studios; si portarono dietro i brevetti di Max e la produzione di Popeye (che continuò fino al 1958, quando fu acquistata dagli studios AAP) e di Superman, che durò solo altri otto episodi.
La carriera di Max Fleischer, come abbiamo già detto in precedenza, tuttavia non si arrestò: le sue dimissioni avvennero in un periodo particolare per la cinematografia animata, che era diventata un mezzo di propaganda bellica. Ricorderete che Walt Disney era stato incaricato dal governo americano di produrre film e cortometraggi di propaganda; a Fleischer capitò una cosa simile, poiché venne assunto da varie case produttrici come art director per i loro cartoni animati a sfondo patriottico.
A guerra finita, la sua carriera da direttore free-lance proseguì: con l'avvento del consumismo molte aziende utilizzavano la televisione come media prediletto per la promozione pubblicitaria, e i cartoni animati rappresentavano uno dei mezzi migliori allo scopo. Max Fleischer diressi i “caroselli” di molte aziende, ma in tarda età ebbe da dire che considerava questa parentesi molto umiliante e dolorosa.
Nel 1954, però, ci fu l'ultima svolta della sua vita professionale, che sancì un vero e proprio ritorno alle origini: fu infatti chiamato a dirigere la Bray Productions, proprio la casa cinematografica dove tutto aveva avuto inizio. Non fu un caso, dunque, se qualche anno dopo decise di rilanciare proprio Out of the Inkwell, producendo una serie di cento brevissimi cortometraggi con Koko il Clown destinati alla televisione.
Un'immagine del "nuovo" Out of the Inkwell; a Koko il Clown fu affiancata una controparte femminile di nome Kokette
Nell'ultimissima parte della sua carriera, all'incirca negli anni '60, Fleischer fu invitato dalla sua “storica nemesi” Walt Disney a un incontro con gli animatori precedentemente impiegati ai Fleischer Studios e adesso di stanza alla Disney, che in quel periodo viveva il suo momento di massima espansione mediatica. Pare che i rapporti tra i due fossero sereni e amichevoli.
Una foto storica di Wald Disney e Max Fleischer durante l'incontro presso gli Studios del primo.
...Tuttavia anni dopo Richard Fleischer, figlio di Max, raccontò che quando portò a suo padre la notizia di essere stato assunto come regista per il film Disney “2000 leghe sotto i mari”, Max abbia ricordato Walt come “quel gran figlio di p...”!
Altra foto dall'incontro di cui sopra. Accanto a Walt e Max c'è Richard, figlio di Max e animatore.
Nel 1967 Fleischer andò in pensione e si ritirò con sua moglie nel Motion Picture & Television Country House and Hospital, una casa di riposo specializzata nella cura di star di cinema e televisione. Qui visse i suoi ultimi anni e morì l'11 settembre 1972 a causa di un attacco di cuore.
Per sua volontà, Max Fleischer fu cremato e le sue ceneri riposano presso l'abitazione privata dei suoi discendenti.
La storia di Max Fleischer si può leggere come una grande avventura, e lascia anche un po' di amaro in bocca perché i suoi grandi fallimenti sono dovuti più che altro alla cattiva sorte e alle crudeli leggi del mercato.
Cosa lasciava in eredità Max Fleischer? Di fronte a “mostri sacri” come Walt Disney sembra quasi che il suo nome non dica nulla... invece abbiamo scoperto che a lui si devono tantissime scoperte.
In primis, a livello tecnico, rimangono naturalmente le sue meravigliose invenzioni, che hanno permesso ai cartoni animati di raggiungere livelli artistici impressionanti.
A livello artistico invece rimangono personaggi come Betty Boop e Braccio di Ferro, che sono ancora conosciutissimi e amati, se non addirittura venerati come fenomeno di costume, anche a tanti anni dalla loro scomparsa dagli schermi.
Infine, senza Max Fleischer probabilmente i cartoni animati sarebbero rimasti un'arte “di nicchia”; lui contribuì a sdoganarli da questa concezione, elevandoli a prodotti complessi e adatti a un ampio range d'età.
Insomma, anche se il suo nome oggi dice poco, Max Fleischer ha sicuramente cambiato la storia dell'animazione, nella quale la sua meravigliosa vita si inserisce... e con essa ha regalato sogni a milioni di persone.
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Ma... aspettate! C'è ancora molto da dire! I personaggi di Max Fleischer avranno uno SPECIALE interamente dedicato a ciascuno di essi! Si comincia MERCOLEDI' prossimo con una puntata speciale dedicata alla bella BETTY BOOP!
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