Re: Max Fleischer- L' "altro" Disney
Inviato: 03 gennaio 2016, 14:35
Diciamo che le moderne multisala offrono molti vantaggi: ti fanno entrare solo quando iniziano gli spettacoli in modo che tu possa goderti per bene il film (e permetta agli altri di goderselo; e poi anche nel cinema di paese non c'era la proiezione continuata, quindi dovevi per forza rispettare gli orari), hanno dei parcheggi comodi e sono facilmente raggiungibili se arrivi da fuori città e hanno le poltroncine disposte a gradinata (il che permette agli gnomi come me di vedere sempre lo schermo o quasi, senza testone nel mezzo).
Però di certo in queste multisale non c'è quasi mai (se non nelle più grandi) una sala dedicata ai film d'essai o a tutti quei film la cui distribuzione è limitata a un numero ridotto di copie (a differenza delle grandi produzioni).
Però sono cambiati anche i costi e i guadagni per il noleggio e la proiezione dei film e, spesso, le multisale sono costrette ad adeguarsi e a programmare film di grande richiamo per non andare in perdita.
Forse nei piccoli cinema che programmavano uno spettacolo diverso ogni sera ci sarebbe stato spazio anche per i film minori, ma oggi le cose sono così cambiate da allora che non ne sarei troppo sicura.
Anche il cinema del mio paese, a un certo punto, prima di essere chiuso definitivamente, programmava principalmente film hard (tranne che nei week-end), mentre negli anni '70 la serata del "porno" era solo un giorno alla settimana. In cui succedevano normalmente cose esilaranti: signori un po' attempati che arrivavano delle campagne e si portavano dietro filoni di pane, prosciutto e insaccati vari, nonché un bottiglione o un fiasco di vino, da consumare durante la proiezione (e offrire ai vicini di posto: la buona educazione davanti a tutto!); e poi c'era sempre qualche abitué dello spettacolo hard che faceva di continuo battute decisamente sconce, ma così spontanee ed esilaranti che l'intera sala si sganasciava dalle risate. Almeno a quanto mi hanno raccontato gli amici che in quel periodo potevano permettersi di andare a vedere i film vietati ai minori di 18 anni (io ero ancora un po' troppo minorenne!).
A Bologna e dintorni, regno della goliardia, i cinema a luci rosse, perlomeno quelli più datati e più piccoli, erano meta, ogni tanto, di giovanotti muniti di tamburo, da suonare durante la proiezione (anche per questo mi baso sulla testimonianza di qualcuno che dichiarava di essere tra quelli con il tamburo).
Oggi, se parli di cinema e film a luci rosse, ti guardano come se tu arrivassi da un altro pianeta...
Golden Reviewer (122 )
Però di certo in queste multisale non c'è quasi mai (se non nelle più grandi) una sala dedicata ai film d'essai o a tutti quei film la cui distribuzione è limitata a un numero ridotto di copie (a differenza delle grandi produzioni).
Però sono cambiati anche i costi e i guadagni per il noleggio e la proiezione dei film e, spesso, le multisale sono costrette ad adeguarsi e a programmare film di grande richiamo per non andare in perdita.
Forse nei piccoli cinema che programmavano uno spettacolo diverso ogni sera ci sarebbe stato spazio anche per i film minori, ma oggi le cose sono così cambiate da allora che non ne sarei troppo sicura.
Anche il cinema del mio paese, a un certo punto, prima di essere chiuso definitivamente, programmava principalmente film hard (tranne che nei week-end), mentre negli anni '70 la serata del "porno" era solo un giorno alla settimana. In cui succedevano normalmente cose esilaranti: signori un po' attempati che arrivavano delle campagne e si portavano dietro filoni di pane, prosciutto e insaccati vari, nonché un bottiglione o un fiasco di vino, da consumare durante la proiezione (e offrire ai vicini di posto: la buona educazione davanti a tutto!); e poi c'era sempre qualche abitué dello spettacolo hard che faceva di continuo battute decisamente sconce, ma così spontanee ed esilaranti che l'intera sala si sganasciava dalle risate. Almeno a quanto mi hanno raccontato gli amici che in quel periodo potevano permettersi di andare a vedere i film vietati ai minori di 18 anni (io ero ancora un po' troppo minorenne!).
A Bologna e dintorni, regno della goliardia, i cinema a luci rosse, perlomeno quelli più datati e più piccoli, erano meta, ogni tanto, di giovanotti muniti di tamburo, da suonare durante la proiezione (anche per questo mi baso sulla testimonianza di qualcuno che dichiarava di essere tra quelli con il tamburo).
Oggi, se parli di cinema e film a luci rosse, ti guardano come se tu arrivassi da un altro pianeta...
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