In un futuro distopico la civiltà industriale è stata distrutta da una guerra terribile in cui giganteschi esseri biomeccanici, i Soldati Titani, hanno scatenato gli apocalittici "Sette giorni di fuoco".
Sono trascorsi mille anni da quegli eventi, ma l'umanità è ancora sull'orlo dell'estizione perché il mondo è ancora contaminato dagli inquinanti che quella terribile guerra aveva disseminato nelle acque e nel suolo. La tecnologia e la scienza sono regredite a una sorta di medioevo, anche se gli uomini possiedono ancora armi da fuoco e grandi navi volanti. Esistono un paio di grandi regni, Pejite e Tolmechia, e numerose piccole enclave disperse sulla superficie del pianeta, ma minacciate dal deserto e dall'espansione di una foresta chiamata Mar Marcio, perché al suo interno libera miasmi, gas e spore letali per l'uomo, infatti è abitata solo da giganteschi insetti mutati: libellule, tafani-bue e gli enormi ohm.
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La comunità che abita questo piccolo "paradiso" (le virgolette sono d'obbligo perché anche in questo luogo le tossine presenti nel suolo e nell'ambiente contaminano progressivamente i suoi abitanti provocando gravi malattie) è fedele e adora la giovane principessa Nausicaä, una ragazza tanto sensibile quanto coraggiosa, intrepida e pronta a scendere nel Mar Marcio alla ricerca di ciò che possa essere utile al suo popolo e a un modo per risanare il mondo da ciò che sta conducendo l'uomo all'estinzione.
I problemi per la Valle del vento e per Nausicaä arrivano con una gigantesca nave volante di Tolmechia che si schianta al suolo: a bordo si trovano prigionieri di Pejite e un carico che avrebbe dovuto essere distrutto...
Metto i trailer:
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Questo è in giapponese con i sottotitoli in inglese, ma mostra più sequenze:
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Come potete vedere il film è un mix tra fantascienza e fantasy e prende spunti da "Dune" di Frank Herbert (il nome degli ohm, o ohmu in giapponese, deriva dai termini nipponici "Sando Waamu" che indicano i vermi delle sabbie della saga di "Dune") e da Tolkien, dallo stempunk e dall'Odissea (da cui Miyazaki ha tratto il nome per la protagonista, anche se, per la sua personalità si è ispirato alla leggenda giapponese della "Principessa che amava gli insetti").
La storia è poetica e assume tinte surreali e visionarie e presenta molte delle tematiche che compaiono nei film di Miyazaki, come il pacifismo e l'ambientalismo. Come in altri suoi film non esiste una divisione tra Bene e Male, ma ogni personaggio ha pari dignità e presenta lati positivi e negativi (anche gli animali). Ciò che noi chiamiamo "Male" nasce da paura, odio, avidità, orgoglio, desiderio di vendetta, di potere e di supremazia oppure da fini nobili perseguiti, però, con mezzi sbagliati.
Purtroppo sono riuscita a postare la recensione solo ora, ma, se volete vedere questo film al cinema, avete ancora domani per "volare" in sala.
Golden Reviewer (122 )