DEVI andare a vederlo Blu, è qualcosa di strepitoso.Blu ha scritto:'sta scena della doccia (sommata a quella "sconvolgente" descritta dopo) mi sta facendo morire di curiosità
Golden Reviewer (106 )
DEVI andare a vederlo Blu, è qualcosa di strepitoso.Blu ha scritto:'sta scena della doccia (sommata a quella "sconvolgente" descritta dopo) mi sta facendo morire di curiosità
Ma quali scuse, bash! Anzi, grazie, per me è una soddisfazione enorme vedere che qualcuno condivide e trova utile il mio post da "malato"...bashira ha scritto:Scusa Jb se ho approfittato della tua recensione, quotandoti, ma nessuno, meglio di te, poteva esprimere un giudizio su questo film grandioso.
Beh, fare un confronto stretto con i film precedenti è difficile, se non impossibile, poichè c'è stato un cambiamento abbastanza radicale... Bond ha abbandonato lo stile "fumettesco" per adottarne uno molto più aderente alla realtà. A me questo cambiamento è piaciuto parecchio perchè dopo 40 anni c'era bisogno di qualche novità e perchè gli ultimi film si erano ridotti a pura fantascienza, pieni zeppi di aggeggi ipertecnologici ed effetti speciali... Questo film, in un certo film, ti coinvolge di più. Però non si può rinnegare il passato e criticarlo senza pietà... Io dico solo che Casino Royale farà parte dei miei 007 preferiti.cicio ha scritto:insomma se nn ho capito male è più bello degli ultimi usciti...
Ecco come si chiama, "parkour"Marzia Gandolfi _ mymovies.it ha scritto:Bond affronta la sua prima missione e il suo primo inseguimento: un’incredibile corsa urbana a ostacoli a Nambutu, dietro a un dinamitardo campione di parkour.
Imelda Antonicelli ha scritto:A sottolineare la contemporaneità di questo capitolo, c’è la sequenza ad inizio avventura in cui Bond insegue il dinamitardo Mollaka (Sébastien Foucan). Foucan è co-creatore e convinto praticante dell’arte del Parkour (più noto come free running) che è divenuto da poco disciplina sportiva, con possibilità di entrare nelle Olimpiadi 2012; e celebrato nel videoclip di Madonna Jump.
Effettivamente l’intera sequenza, per coloro che non conoscono tale disciplina, appare inconcepibile e improbabile, suscitandone risa di spregio. Chi scrive è rimasta, invece, favorevolmente colpita dall’idea di inserire in questo capitolo qualcosa di così innovativo, rispetto ai soliti inseguimenti roccamboleschi, ma lunghi e noiosi dei numerosi film d’azione degli ultimi tempi.
Basato sul termine francese parcours (percorso), il Parkour mette l’accento sull’uso degli ostacoli presenti nell’ambiente per stimolare una persona che corre a muoversi in modo scattante. Parkour si ispira alla danza, all’acrobatica, alle arti marziali e a forme di arte popolare come il cinema e i fumetti, ma deve molto anche alle antiche scuole di pensiero orientali: “La vita è fatta di ostacoli e sfide. Superarli significa progredire”, Sébastien Foucan.