A questo punto quasi tutti dovrebbero aver terminato, e non mi sento di mettere l'intervento in spoiler perchè mi piacerebbe sia abbastanza visibile vista l'importanza (almeno per me
) dell'argomento trattato. Tuttavia, per correttezza, lo segno con dei bei titoli in grassetto.
SPOILER A RAFFICA!
Per quanto mi riguarda ho trovato maggiormente tappabuchi il 5°, incentrato su questa fantomatica profezia che alla fin fine non diceva niente e che tiene fermo Voldemort per circa 800 pagine, nemmeno nascondesse il segreto del mondo... Il 6° lo ritengo molto più importante e interessante in quanto non presenta un Harry perennemente incavolato (come nell'Ordine), definisce e dà profondità al rapporto tra lui e Ginny, e inizia a inquadrare per bene quel personaggio straordinario che è Piton fino a quel gesto che lascia esterrefatti, ma che nasconde indubbiamente qualcosa (ho sempre pensato fosse d'accordo con Silente)...poi beh, tutta la storia relativa al passato di Tom Riddle-Voldemort è fondamentale per capire a fondo la sua personalità ed individuare quelle "debolezze" (tra cui il suo totale disinteresse e noncuranza verso gli altri) che lo porteranno alla caduta. Inoltre, la questione degli Horcrux getta una nuova luce sulla "Camera dei Segreti", dando al diario un'importanza che non si sarebbe mai aspettata. La ricerca del medaglione così come lo scontro a Hogwarts sono troppo coinvolgenti e quest'ultimo, a differenza di quello che ritenevo anch'io un patetico tentativo di riscossa di Draco, acquista tutt'altro spessore dopo il 7° visto che risulterà essere un punto fondamentale per la sconfitta di Voldemort (la Bacchetta di Sambuco aveva scelto Draco come suo nuovo proprietario, e dopo Harry).
A proposito di quest'ultimo tema, ti lascio alla risposta che ha dato la stessa Rowling perchè credo di non poterlo spiegare meglio di lei.
Che cosa è successo è esattamente quando Voldemort, nella foresta, ha usato la maledizione Avada Kedavra contro Harry?
"Voldemort ha nuovamente violato profonde leggi della magia che non capiva, ma c’è dell’altro.
Avendo dentro di sè il sangue di Harry, Voldemort mantiene in vita il potere protettivo di Lily su Harry. Quindi Voldemort stesso funge quasi da Horcrux per Harry, a parte il fatto che il potere del sacrificio di Lily è una forza positiva che non solo continua a legare Harry alla vita, ma dà a Voldemort stesso un'ultima possibilità (Silente allude a quest'ultima speranza nel capitolo 35). Voldemort ha involontariamente messo dentro di sè qualche goccia di bontà; se si fosse pentito, avrebbe potuto ottenre una guarigione più profonda di quanto chiunque potesse immaginare. Ma, naturalmente, ha rifiutato di provare rimorso.
Voldemort, inoltre, usa la bacchetta di sambuco: la bacchetta che in realtà appartiene a Harry. Non funziona bene contro il suo vero proprietario; nessuna maledizione lanciata da Voldemort contro Harry funziona bene, né la maledizione Cruciatus né la maledizione mortale. L'Avada Kedavra, tuttavia, è così potente che danneggia Harry, e riesce a uccidere anche la parte di lui che non è davvero lui: in altre parole, il frammento dell'anima di Voldemort che è ancora attaccata alla sua. Inoltre la maledizione ferisce Harry così gravemente che avrebbe potuto morire se avesse scelto quella strada (Silente dice che può scegliere se risvegliarsi o no). Ma Harry decide di lottare per tornare cosciente, sfrutta la "via di fuga" di Lily e torna nel regno dei vivi.
Ci tengo a precisare che ho sempre visto questo tipo di magie (quelle molto profonde, che riguardano la vita e la morte) come essenzialmente non-scientifiche; in altre parole, non esiste una formula “Bacchetta di Sambuco + Sangue di Lily = Sopravvivenza Assicurata”. Quello che conta, alla fine, sono le scelte di Harry e di Voldemort. A entrambi sono state date determinate armi e protezioni, ma il potere di questi oggetti e degli avvenimenti del passato dipende da quanto vengono capiti e da come vengono usati. Harry ha una comprensione più profonda e più vera del significato degli oggetti e degli eventi passati; ma i suoi più grandi poteri, quelli che lo salvano, sono il libero arbitrio, il coraggio e la convinzione morale."
Insomma, in poche parole, la Row non ha voluto far altro che sottolineare, per il gran finale, quello ci è andata a ripetere da anni, ovvero che ciò che conta veramente sono le scelte che una persona fa, e non le sue particolari doti innate (come ad esempio lo straordinario potere di Voldemort). E’ questo, credo, il potere sconosciuto di cui parla la profezia riguardo a colui che dovrà sconfiggere l’Oscuro Signore, un potere che Voldemort non conosce vista la sua superbia e presunzione e che non si è mai sforzato di capire…non si tratta solo di amore, ma di qualcosa che comprende una vasta gamma di sentimenti e comportamenti. Harry ha deciso di sacrificarsi, di affrontare e accettare la morte, cosa che invece Voldemort teme nella maniera più assoluta (lo stesso Silente dice che, seppure fosse stato a conoscenza dei Doni, Voldemort non se ne sarebbe fatto niente della Pietra della Resurrezione visto che ha paura dei morti!)…e in questo modo, anche grazie alla Bacchetta di Sambuco conquistata senza volerlo, ovvero senza il desiderio di impadronirsene ad ogni costo (a casa di Bill e Fleur, decidendo di parlare prima con Unci Unci e
poi con Olivander, fa una scelta ben precisa), Harry è diventato il vero padrone della Morte, superando addirittura Silente legato ancora alle debolezze della gioventù.
Ora stacco, ma la discussione non finisce qua perché ci sono altri spunti di cui mi piacerebbe parlare insieme. Spero che la mia spiegazione, ma soprattutto quella della mitica JK, possano essere state d’aiuto e possano invogliare altri ad aggiungere il loro contributo.
E comunque Arch, forse hai già intuito cos’era quell’essere in stato pietoso a King’s Cross…non era altro che l’ultimo pezzo dell’anima mutilata di Voldemort.
FINE SPOILER
Bronze Reviewer (22 )