[Fumetto] Dylan Dog

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Walrus
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[Fumetto] Dylan Dog

Messaggio da Walrus »

Il 20 settembre del 1986 usciva in tutta Italia, pubblicato dalla Sergio Bonelli Editore (allora nota come Cepim), un fumetto destinato a creare vere e proprie orde di fan, creando un successo mostruoso a livello nazionale che fino ad allora, in termini di tirature, era riuscito a fare solo l'altro mostro sacro del fumetto italiano, Tex.

Dylan Dog nasce dalla mente di Tiziano Sclavi, uno sceneggiatore che negli anni '70/primi anni '80 si era fatto le ossa collaborando a varie serie a fumetti e scrivendo perfino testi per un programma televisivo di Cino Tortorella. Quando riesce finalmente a convincere Bonelli delle potenzialità del fumetto horror (di DYD, come viene affettuosamente chiamato, in particolare) in Italia, si comincia a lavorare sulle prime 4 storie di Dylan Dog, nell'ordine: L'alba dei morti viventi, Jack lo squartatore, Le notti della luna piena e Il fantasma di Anna Never. Per il "design" tipico di Dylan, il grande disegnatore Claudio Villa (anche copertinista della serie per circa 40 numeri), viene invitato da Sclavi a basarsi sulla presenza fisica di Rupert Everett, allora ai suoi massimi momenti di popolarità. Il 20 settembre 1986, dicevamo, esce in tutte le dicole (dopo una campagna pubblicitaria piuttosto latente), il primo numero di DYD. Per due settimane le vendite sono così basse che Bonelli e Decio Canzio, coordinatore delle pubblicazioni, pensano già di chiudere la serie, nascondendo l'infamantre insuccesso allo stesso Sclavi, seriamente convinto delle possibilità del suo personaggio. Nemmeno come se la cosa fosse stata programmata, allo scadere delle due settimane, i risultati delle vendite di DYD salgono alle stelle: ogni copia del numero uno (da allora diventato un raro oggetto da collezione del valore di oltre 1000€) viene venduta nel giro di nemmeno una settimana, tanto che i distributori, assediati da richieste, cominciano a chiedere una ristampa, che arriverà puntualmente nel Luglio del 1990, seguita dopo nemmeno un anno dalla Seconda Ristampa, che ne fa in assoluto il fumetto italiano più venduto in Italia, scavalcando perfino l'intramontabile Tex, sulla cresta dell'onda per oltre 50 anni.

Sociologi e grandi studiosi hanno esaminato il fenomeno di questo fumetto così amato: i genitori benpensanti, che il più delle volte vedono l'horror come una piaga sociale, hanno più volte iniziato una vera e propria Caccia alle streghe (raccontata con toni grotteschi e tremendamente "da incubo" dallo stesso Sclavi nel numero 69 della serie), sono stati zittiti dai messaggi (veri o presnuti) che gli sceneggiatori di Dylan inserivano nei loro albi.

Dylan Dog è un indagatore dell'incubo anomalo: teme i pipistrelli, soffre di vertigini e claustrofobia, un po' musono, non è quasi mai armato, e lui stesso viene talvolta travolto dalle sue stesse paure. Scettico per natura, afferma di sperarci, più che crederci, nei fenomeni paranormali su cui indaga. Ha un enorme successo con le donne (tutte bellissime, tanto che fin dal primo numero nacque il "mito" del dopobarba di Dylan Dog), ma non è un dongiovanni: per quanto sembri strano, si innamora sul serio delle donne che di volta in volta lo assumono (il più delle volte non pagandolo), e soffre come tutti quando viene regolarmente piantato.

A fare da contrappunto a questo personaggio (che non cambia né invecchia mai) c'é il suo assistente Groucho (dal verbo inglese to grouch) un incredibile omaggio ad uno dei più grandi comici del passato: quel Groucho Marx protagonista di film ancora oggi divertentissimi come Monkey Business, Un giorno alle corse e soprattutto La Guerra-lampo dei fratelli Marx, in tutto e per tutto uguale al Groucho del cinema di una volta. Anche lui attore, ma che aveva mollato la carriera per "assistere" Dylan nelle sue imprese (ma di solito non è di grande aiuto), è l'esatto contrario di Dylan: spara centinaia di battute a raffica (il più delle volte poco divertenti), le donne lo evitano (anche se, quando si mette, riesce ad "eguagliare" Dylan), più che assistere fa scappare via i clienti, e nonostante Dylan affermi continuamente di non sopportarlo, senza di lui non riuscirebbe a vivere.

Questo è solo un assaggio di questo fumetto. Nella mia collezione personale (252 numeri, di cui solo 30 numeri come ristampe) annovero, oltre a tutti gli albi mensili, tutti gli albi giganti, gli speciali annuali, i Maxi Dylan Dog, gli Almanacchi della Paura, gli albi speciali di "unione" tra Dylan e Martin Mystere, nonché i numeri "extra" ormai introvabili come il diario di Dylan Dog, pubblicazioni speciali di storie brevi apparse su riviste e giornali... tutto insomma :)

Il tono delle storie di Dylan si è cominciato ad affievolire intorno al numero 140/150: se prima lo splatter era così estremizzato da rendere alcuni fumetti veramente grondanti sangue, ultimamente l'orrore che viene vissuto da Dylan è più psicologico, meno incline al massacro di vittime innocenti e più orientato verso la storia che su come decidere di fare a pezzi un certo personaggio. Alcuni fan hanno interpretato questo come un tradimento, un modo per ingraziarsi i critici e calmare i benpensanti, ma è indubbio che questa politica abbia nuociuto all'albo, se è vero che non si vende più Dylan come prima.

Non so quanti di voi abbiano mai letto DYD, ma non credo che basti un solo topic a sviscerare uno dei fenomeni di massa più incredibili degli ultimi vent'anni ;) Se avte voglia di dire qualcosa, questo è il posto giusto. ;) :hello:




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Blu
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Re: [Fumetto] Dylan Dog

Messaggio da Blu »

Concordo, probabilmente non basta un solo topic :) , ma direi che è un buon inizio :D


Da quel che leggo hai una collezione niente male :D .. io ammetto di averlo letto saltuariamente ed un po' di "riflesso", visto che piaceva molto a mia nipote che, come accadeva tempo fa, mi coinvolgeva al 300% in tutte le sue passioni/manie :D .. lei mi ha fatto conoscere i primi albi e devo ammettere che:

Walrus ha scritto:Dylan Dog è un indagatore dell'incubo anomalo: teme i pipistrelli, soffre di vertigini e claustrofobia, un po' musono, non è quasi mai armato, e lui stesso viene talvolta travolto dalle sue stesse paure. Scettico per natura, afferma di sperarci, più che crederci, nei fenomeni paranormali su cui indaga. Ha un enorme successo con le donne (tutte bellissime, tanto che fin dal primo numero nacque il "mito" del dopobarba di Dylan Dog), ma non è un dongiovanni: per quanto sembri strano, si innamora sul serio delle donne che di volta in volta lo assumono (il più delle volte non pagandolo), e soffre come tutti quando viene regolarmente piantato.
.. hai centrato appieno il personaggio e probabilmente il segreto del suo successo :) , almeno fino a qualche tempo fa perché sinceramente, pur non conoscendo i motivi della svolta di cui parlavi nel tuo post e sapendo "poco" dei suoi nuovi/vecchi sceneggiatori/disegnatori, nel fumetto è cambiato qualcosa che pur se andando più verso uno stile meno splatter e più psicologico (scelta condivisibile o meno), ha proprio perso "smalto".. non sono un'assidua lettrice, magari qualcun altro può spiegarmi meglio se poi questa "evoluzione" ha portato ad acquistare una maggiore fetta di pubblico o meno :) .. c'è qualche raiders che lo acquista regolarmente in edicola :) ?



PS: nel frattempo mi sono fatta un giro sul sito ufficiale :)




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Walrus
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Messaggio da Walrus »

Essendo un fan della serie (dall'ormai lontano numero 71, "I delitti della mantide" che mi fece scoprire mio cugino) posso dire che forse molti dei fan di vecchia data si erano abituati alla surrealità e allo splatter (talvolta estremo) delle storie pubblicate. Al momento è rimasto solo il surreale, molto spesso estremizzato fino a far venire il mal di testa per cercare di seguire la storia, e perdendosi il più delle volte nel tratteggio dei personaggi che scomparendo con l'albo successivo non ha molta ragion d'essere. Ci sono, è ovvio, delle storie che rimangono "alla storia" (scusate il gioco di parole): necessariamente da leggere sono tutte quelle che raccontano del passato di Dylan, che fino al numero 100 (interamente a colori) era rimasto avvolto in una cortina di mistero veramente impenetrabile, e che è stato progressivamente svelato nel corso dei numeri successivi (come nei numeri 121, 200, 249/250).

Da notare anche un'altra cosa: la Bonelli si è sempre distinta (soprattutto dalle case editrici francesi tipo la Dargaud, o l'americana Marvel) per almeno 2 motivi: 1) gli eroi Bonelliani sono "esseri umani": non vedrete mai Tex tirare fuori gli artigli da lupo tipo Wolverine, o Dylan volare come Neo in Matrix o Superman. Ogni personaggio è "super" per il prosieguo della storia, ma non hanno le caratteristiche tipiche dei supereroi. A suo modo, Dylan è un antieroe perfetto, proprio per la sua capacità di saper sì risolvere le situazioni, ma anche nell'ammettere di avere paura e di non negare le sue fobie.

Il secondo motivo, forse ancor più importante, riguarda il colore: la Bonelli ha usato il colore solo in poche occasioni, come nel festeggiamento dei numeri 100, 200 e così via. Negli ultimi 8 mesi, sono state pubblicate ben 3 storie di Dylan interamente a colori, compresa una fuori collana uscita giusto il mese scorso (Dylan Dog Color Fest). Se a noi non può che far piacere, stupisce che ce ne siano state così tante in così poco tempo, seppur parzialmente giustificate dalla celebrazione del ventennale di questo mese. Neanche per Tex era stata fatta una cosa del genere in oltre 60 anni di pubblicazione (c'era stato il regalo del poster gigante di Tex a colori nel numero 121 e BASTA oltre ai numeri doppiozero a colori), va da sé che è facile cominciare a pensare che dopo 20 anni di gente che scriveva continuamente di volere albi a colori un po' stiano cercando di accontentarli anche per risollevare un po' le vendite.




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Blu
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Messaggio da Blu »

Capito :) .. ma poi il film di cui tanto si parlava, lo hanno realizzato :mumble: ?




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Walrus
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Messaggio da Walrus »

So che la Miramax ha un'opzione su Dylan Dog, ma visti sia gli scarsi risultati dei film tratti da fumetti d'oltreoceano (eccetto pochi casi illustri, come Superman con Christopher Reeve, non quella boiata dello scorso anno) che quelli realizzati in Italia (come lo squallido Diabolik di Mario Bava o, Dio ci salvi, Tex e il Signore degli Abissi di Duccio Tessari, proprio recentemente pubblicato in DVD), hanno convinto la Bonelli a non permettere (almeno finché ci sarà Sergio alla direzione) la realizzazione di film tratti dai loro personaggi.

Michele Soavi ha realizzato nel 1994 Dellamorte Dellamore, il romanzo di Sclavi che ha ispirato Dylan Dog, proprio con Rupert Everett. I risultati non erano il massimo, ma facevano ben sperare. Togliendo alcuni effetti speciali dozzinali (d'altronde Sergio Stivaletti non è Tom Savini o Richard Edlund :asd: ) e la penosa interpretazione della Falchi, il film era più che vedibile. ;)




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Arch
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Messaggio da Arch »

Mio fratello ha una collezione pazzesca di DYD, dal numero uno (seconda ristampa) al numero duecentocinquantaeoltre originale che sta continuando ancora adesso recandosi continuamente in mercatini e comprando ristampe su ristampe. :)

Ammiro la sua costanza, anch'io ho letto la maggior parte dei fumetti di DYD che ha comprato, ma allo Splatter "nudo e crudo" dei primi numeri io preferisco l'horror psicologico dei fumetti più recenti. Ognuno ha i suoi gusti :)
Tuttavia, direi che potrei "rubargli" dalla collezione i numeri della trilogia ufologica di Sclavi e Brindisi: Terrore dall'infinito; Quando cadono le stelle; Lassù qualcuno ci chiama.
Io li trovo dei piccoli capolavori. [:^]
Poi ci sono anche altri che meritano di essere letti, se non altro per la loro profondità ben oltre la semplice storiella. Per fare un esempio, sempre tra gli albi che più mi sono piaciuti: quello citato prima da Walrus Caccia alle Streghe e anche Doktor Terror con la scena della protagonista che si trasforma in topo che vale più di mille parole.

Ah, Walrus, tu che sei un esperto: il primo fumetto di DYD che io abbia mai letto è il secondo che ha per protagonista Mana Cerace, il mostro venuto dal buio. Mi aiuti a ricordare il nome dell'albo? Thanks! :wink:
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Messaggio da Walrus »

Era il numero 68, Lo spettro nel buio, disegnato da Piccatto (il primo albo su Mana Cerace era il numero 34, Il buio, disegnato da Pietro Dall'Agnol) ed è un po' più anemico del primo (nel primo c'é tanto di quello splatter che la storia lascia un notevole amaro in bocca). ;)

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Un altro grande pregio di Dylan Dog sono le migliaia di citazioni: ad esempio per Doktor Terror citato da Arch, gli ebrei-topolini e i nazi-maiali sono una citazione da un'opera intramontabile del fumetto come Maus di Art Spiegelman, che non vedo ristampata da molti anni (ma ho avuto la fortuna di comprarla in libreria 6 anni fa :asd: ).

Nella mia personale classifica tra le storie più belle in assoluto (non solo come storia, ma anche come disegni) mi sento di consigliare il numero 49, Il mistero del Tamigi, che vanta una delle migliori prove grafiche di Corrado Roi ai disegni (i testi sono di Chiaverotti).

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E se si riesce a recuperarlo, lo speciale numero 18, La scelta è uno di quegli speciali che non si possono perdere, specie se si è dei fan della serie all'ultimo stadio. Inutile dire che tutte le prime 15 storie della serie sono dei piccoli capolavori, con alcune eccezioni come il numero 12, Killer!, che non mi è mai sembrato piuttosto intrigante (in quest'albo Dylan deve sconfiggere un Golem, la leggendaria statua d'argilla creata dagli ebrei per difendere il popolo ebraico), tanto che il personaggio di Rabbi Allen (riproposto poi nell'Almanacco della Paura 3) non è mai più stato ripresentato, chiaro segno di come non sia piaciuto... :asd:




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Messaggio da Walrus »

Riesumo questo topic per segnalare che oggi è uscito lo speciale numero 21, Reality show. La sceneggiatura è di Michele Medda (uno dei 3 "papà" di Nathan Never), mentre i disegni sono di Luigi Piccatto (al suo Speciale numero 3) e Giorgio Sommacal.

Ecco la copertina dell'albo:

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Conoscendo i toni di DYD, credo che ci sarà veramente da divertirsi con questo speciale ;)




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overhill
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Messaggio da overhill »

Bene: avevo smesso la collezione con il bellissimo numero 200 (sono tutti inscatolati in cantina ;) ), e mi ero ripromesso di non comprarlo più.
Ma mi sa che questo mi interessa e me lo piglio :)

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E' che ho intenzione di scrivere un racconto su una specie di reality show (oppure un esperimento, non so ancora) e non vorrei copiare inconsciamente: meglio informarsi
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Messaggio da Walrus »

Ieri è uscito il nuovo numero di DYD: I mostri di Sullivan

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Per la gioia degli appassionati, finalmente ritorna un po' di sano vecchio splatter come diavolo comanda! :evil:




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