Dark Side of the Muisc

Leggende, misteri e segreti della musica

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Nillc
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Dark Side of the Muisc

Messaggio da Nillc »

Siccome ho visto che ci sono parecchi esperti sul forum, mi piacerebbe parlare con voi del lato più "oscuro" della musica, quello delle leggende, dei misteri e dei segreti legati a particolari canzoni o album... io ne ho preparate tre, aspetto le vostre ;)


LEGGENDA N° 1: Dark Side of the Rainbow

Iniziamo con la leggenda che dà il titolo al mio topic, che coinvolge due grandi capolavori, uno della musica internazionale e l'altro della cinematografia di tutti i tempi: il primo è il disco Dark Side of the Moon dei Pink Floyd, uscito nel 1973, mentre il secondo è Il Mago di Oz, film del 1939 basato sull'omonimo libro di Frank Baum, con Judy Garland. Entrambi sono dei veri e propri miti nei loro generi, nemmeno troppo distanti visto che il Mago di Oz in realtà è un musical: e sono i protagonisti di una leggenda metropolitana musicale tra le più discusse e celebri...
La leggenda consiste essenzialmente di questo: secondo una diffusa teoria, riproducendo simultaneamente il disco e il film facendo in modo che il primo inizi nel punto esatto dove inizia il secondo, si ottengono una serie di corrispondenze tra l'uno e l'altro tali che si abbia l'impressione di assistere ad un video musicale.

DETTAGLI
Per prima cosa, bisogna far partire la riproduzione dell'album nel momento esatto in cui il leone della MGM dell'inizio del film ha emesso il terzo ruggito (e, di fatto, inizia il film). Da questo momento in poi, assisterete ad una serie impressionante di coincidenze:
- La canzone Breathe inizia nel preciso istante in cui terminano i titoli di coda;
- Durante la stessa canzone, mentre David Gimour canta "Balanced on the biggest wave" (In equilibrio sull'onda più alta) Dorothy sta camminando in equilibrio su un recinto.
- Durante i versi "Smiles you'll laugh and tears you'll cry" (i sorrisi che farai e le lacrime che piangerai) di Breathe, si vedono alternativamente gli amici di Dorothy ridere e piangere.
- Nel momento in cui arriva Mrs Gultch in bicicletta, inizia la canzone Time. Si sente il suono di una sveglia, che sembra quello del campanello della bici.
- La scena in cui la casa di Dorothy viene spinta via dal tornado sembra essere perfettamente coreografata sulle note di Great Gig in the Sky: mentre la casa è in volo, si sente il vocalizzo di Claire Torring, mentre quando Dorothy si addormenta la musica si affievolisce.
- Il lato A dell'album termina esattamente quando termina la parte di film in bianco e nero, e il lato B inizia quando inizia la parte a colori. La canzone di apertura è Money, e in effetti la prima cosa che Dorothy vede è una strada dorata.
- Il balletto dei tre Mastichini sembra essere perfettamente coordinato alla canzone Us and Them.
E si potrebbe andare avanti fin quasi all'infinito: esistono siti e dispense sull'argomento.

IN REALTA'...
La band ha sempre smentito questa teoria, dimostrando che si tratta di semplici coincidenze. In effetti, per tutte le coincidenze che si possono trovare in merito, esistono anche fin troppe cose che non vanno...
Ad esempio: il film dura quasi tre volte il tempo necessario a riprodurre completamente l'album; sembra inoltre molto difficile che, nel 1973, quando ancora non esistevano le VHS, a qualcuno venisse in mente di procurarsi una copia del film per un progetto del genere senza renderlo pubblico.
Intorno a questa leggenda sono nate poi molte diatribe su come ottimizzare la riproduzione di "Dark side of the Rainbow", come viene chiamato il "prodotto" (dall'unione del titolo dell'album e della canzone Over the Rainbow, la più famosa del film), tipo i momenti in cui stoppare la visione o l'ascolto e addirittura il suggerimento di riprodurre, una volta finito l'album, Meddle o Animals (sempre dei Pink Floyd). Il tutto dà alla faccenda una connotazione troppo artefatta per sembrare vera.

Potete vedere Dark Side of The Rainbow nelle varie parti raggiungibili da questa pagina:
http://www.youtube.com/results?search_q ... arch_type=




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Nillc
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Messaggio da Nillc »

LEGGENDA N° 2: Stairway to Hell

Si tratta probabilmente della leggenda più celebre e conosciuta, secondo la quale riproducendo al contrario un particolare punto della canzone Stairway to Heaven dei Led Zeppelin si otterrebbe un vero e proprio inno a Satana.

DETTAGLI
C'è un punto della canzone in cui il testo dice:

« ...it's just a spring clean for the May Queen... Yes there are two paths you can go by, but in the long run, there's still time to change the road you're on... »
( ...sono solo le pulizie per la festa di Maggio... sì, ci sono due sentieri che puoi percorrere ma c'è sempre tempo per cambiare la strada su cui ti trovi...).Ora, riproducendo al contrario questo preciso punto, si otterrebbero i seguenti versi:

« Oh here's my sweet Satan. The one whose little path won't make me sad, whose power is Satan. He'll give yougive 666. » ( Oh ecco il mio dolce Satana. La cui piccola via non mi renderà triste, e il cui potere è Satana. Lui ti darà ti darà 666. )

I versi in questione (quelli riprodotti nella giusta maniera) alluderebbero non solo al fatto che si può scegliere tra bene e male, ma anche al fatto che si può riprodurre il nastro anche al contrario.

IN REALTA'...

Jimmy Page, frontman dei Led Zeppelin, ha sempre smentito le accuse di satanismo rivolte alla band in seguito a questa "scoperta". In effetti il "backmasking", ovverosia il nascondere messaggi subliminali registrandoli al contrario o bifrontalmente (in modo che abbiano un significato sia al diritto che al rovescio) è un fenomeno molto controverso, e salvo pochi esempi "ufficializzati" non esistono prove che la maggior parte dei casi studiati sia vera o si tratti solo di pareidolia (la tendenza della mente ad associare suoni o immagini indistinte ad altri da noi conosciuti).

In questa pagina trovate alcuni esempi di questo fenomeno, tra i quali la stessa Stairway to Heaven.
http://jeffmilner.com/backmasking.htm




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Nillc
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Messaggio da Nillc »

LEGGENDA N° 3: Tetra Domenica

Esistono spesso luoghi o oggetti "maledetti", che a detta di molti non andrebbero violati per non incorrere in un anatema, spesso mortale. In realtà esiste addirittura una canzone maledetta, che secondo la versione più accreditata della leggenda, abbia causato il sucidio del suo compositore e di chiunque l'abbia cantata e/o ascoltata.

DETTAGLI
Scritta nel 1933 dall'autore ungherese Rezsô Seress, Gloomy Suday (Tetra Domenica) è forse la canzone più lugubre e al tempo stesso affascinante del panorama musicale. Nel testo, struggente e doloroso, si parla della volontà di una persona di "farla finita" dopo che la persona amata è stata presa dal "triste carro del dolore". Fin dalla sua stessa comparsa essa fu bollata dalla "maledizione": a quanto pare un membro della band che la suonò per la prima volta si sparò dopo aver detto di essersi sentito immensamente depresso dalla canzone.
Nei giorni successivi si contò una serie spaventosa di suicidi in qualche modo collegati a Gloomy Sunday: persone che decidevano di uccidersi dopo averla ascoltata, o che ne stringevano tra le mani lo spartito....
La ragazza di Rezsô Seress, alla quale era dedicata la canzone, li seguì a ruota poco dopo, e lo stesso autore si suicidò gettandosi da una finestra.
Il successo della canzone fu però talmente grande che nel 1941 Sam Lewis la tradusse in inglese, aggiungendoci però una strofa finale nella quale si spiegava che le paure di chi la cantava erano date da un sogno, al cui risveglio la persona amata era viva e vegeta. Pare che questo sia stato fatto per scongiurare il pericolo della "maledizione", ma non fu sufficiente: 200 suicidi vennero commessi dopo il rilascio della versione di Billy Holiday.

IN REALTA'...
La versione del 1933 di Seress era sì decisamente cupa nel testo e nella melodia, ma non recava assolutamente nessun accenno al suicidio: solo nella versione di László Jávor, scritta pochi anni dopo, prende vita il testo "mortale" a cui poi si ispirò Lewis per la traduzione. E se Seress effettivamente si suicidò (dopo una vita difficilissima), non si può ovviamente verificare quanto di vero ci sia nelle morti della sua fidanzata e di tutte le altre persone citate nelle varie versioni della leggenda.
La terza strofa di Lewis, quella del "sogno", venne probabilmente aggiunta per addolcire un po' la canzone, decisamente troppo tetra per il pubblico americano. In ogni caso la canzone viene tuttora coverata (ultimamente è stata ripresa da Bjork e Sarah Brightman) e praticamente nessuno dei suoi interpreti si è tolto la vita.
(E io che ne ho ascoltate parecchie versioni campo ancora ;))

Qui potete sentire la versione originale della canzone:


Qui invece c'è quella di Billie Holiday


Non mi riterrò responsabile della vostra morte :D

PROSSIMAMENTE:
La Leggenda di "Paul è Morto"... restate sintonizzati :approved:




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overhill
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Messaggio da overhill »

Ti sei scatenato, Max :)
Interessanti (anche se le conosco tutte e anche quella di Paul, che deve ancora arrivare :))
Proverò a fare qualche ricerchina anche io... ;)
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Blu
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Messaggio da Blu »

Gran bel lavoro Nillc :D :approved: .. conoscevo solo la seconda, forse più conosciuta delle altre che non per questo però sono meno interessanti, da quella un po' lugubre della canzone maledetta [:^] al mito di Over the Rainbow (è la canzone della mia mamma e del mio papà :oops: ) e del Mago di Oz associato a Dark Side of the Moon :) .. indubbiamente, come per coloro che trovano proporzioni auliche e mistico/cosmiche ovunque, è probabile che siano solo coincidenze :roll: , molto particolari ma pur sempre coincidenze.. però non per questo sono storie meno fascinose :D




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Nillc
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Messaggio da Nillc »

Blu ha scritto: al mito di Over the Rainbow (è la canzone della mia mamma e del mio papà :oops: )
Anche mia :) il testo è meraviglioso e ogni volta che la sento non posso commuovermi pensando a quando sognavo il "posto oltre l'arcobaleno" in cui adesso vivo :oops:

A me piace molto Gloomy Sunday, nonostante in effetti sia davvero lugubre... ma nella versione di Bjork è davvero imperdibile, con dei sassofoni gementi che a me personalmente ricordano il passaggio tra estate e autunno (non chiedetemi perché). Ce l'ho sul lettore mp3 in 3 versioni (Bjork, Sarah Brightman e la Holiday appunto) e le sento regolarmente, senza essere mai morto. Se poi penso a tutto quello che c'è dietro mi sembra ancora più affascinante... e forse è anche questo un motivo di successo ;)




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Greywolf
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Messaggio da Greywolf »

Ciao, Nillc!

Hai mai pensato di iscriverti al Cicap (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale)?
Si occupano anche di leggende metropolitane e cose simili :)

Hai mai sentito parlare della cosiddetta "maledizione della J"?
Si diceva che musicisti e cantanti che avessero un nome o un cognome (o entrambi) che iniziasse con la lettera "j", sarebbero morti prematuramente. La leggenda era nata in seguito alle morti di Janis Joplin, Jimi Hendrix e Jim Morrison, avvenute più o meno nello stesso periodo. E poi è stata alimentata da altri eventi luttuosi, come la morte di John Lennon, di Jim Croce, di John Denver o di John Bonham.

In realtà si tratta di pure coincidenze: tanto per fare qualche esempio sono morti prematuramente e tragicamente anche Bob Marley, Stevie Ray Vaughan e Freddie Mercury, mentre Jimmy Page, Jon Lord e tanti altri se la passano benone (ed hanno raggiunto pure un'età ragguardevole)!




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DaviDM
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Messaggio da DaviDM »

Non mi riterrò responsabile della vostra morte
mi sono bastati pochi secondi per cadere in depressione :cry: . Non conosco il testo, però la melodia è tristissima :shock: . Non l'ho sentita tutta, sono un tipo sensibile :( . Forse all'epoca non erano abituati alle cose super tristi; con tutto quello che c'è nel mondo d'oggi la song ci fa un baffo.

Per le song ascoltate al contrario, ce ne sono parecchie. Basterebbero queste per riempire il topic di centinaia di messaggi :asd:
Ultima modifica di DaviDM il 24 marzo 2008, 12:16, modificato 1 volta in totale.
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Lucaraider
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Messaggio da Lucaraider »

Nillc ha scritto: Qui potete sentire la versione originale della canzone:


Qui invece c'è quella di Billie Holiday


Non mi riterrò responsabile della vostra morte :D
Figurati se l'ascolto adesso mi hai spaventato XD non voglio suicidarmi!!! >.< XD
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Nillc
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Messaggio da Nillc »

E rieccoci qua :) scusate per il ritardo, per farmi perdonare oggi vi presento altre tre leggende: le prime due sono alquanto inquietanti, mentre la terza... beh, scopritelo ;) partiamo con la prima!

LEGGENDA N° 4: Paul è morto?

Una delle leggende probabilmente più famose della storia della musica vorrebbe che Paul McCartney, famoso componente del gruppo pop più celebre del mondo, i Beatles, fosse morto in un terribile incidente, e sostituito in gran segreto da un perfetto sosia. Pare però che indizi della sua tragica morte siano stati nascosti ad arte nelle copertine degli album dagli altri componenti...

DETTAGLI
Corre l'anno 1966, e i Beatles sono all'apice del loro successo. Ma una sera Paul McCartney esce furioso dallo studio di registrazione in seguito ad un litigio con gli altri componenti del gruppo; mentre torna a casa carica sulla sua auto una misteriosa autostoppista di nome Rita, che quando si accorge chi in realtà sia l'uomo che guida la macchina ha una reazione esagerata, che mista alla raggia di Paul causa un devastante incidente stradale nel quale entrambi perdono la vita. I restanti Beatles, non potendo rischiare l'immagine perdendo il loro frontman, decidono di sostituirlo con un sosia, Marc Campbell, che somiglia molto all'ormai deceduto Paul. Da allora i Beatles non si esibirono più dal vivo per evitare lo smascheramento; tuttavia da quel momento inserirono nelle copertine dei loro album e nei versi delle loro canzoni diversi indizi che rimandassero a quel tragico avvenimento.
Questa è, riassunta, la storia alla base della leggenda “Paul is Dead”, che nei paesi anglofoni ha assunto proporzioni da vero e proprio fenomeno di costume: sono stati scritti trattati e saggi in proposito, e i siti internet atti a dimostrare la veridicità di questa storia fioccano.
E' proprio in quei siti che si trovano le argomentazioni più dettagliate, che interpretano i misteriosi versi di alcune canzoni (alle volte anche ascoltate al contrario) in modo da confermare questa leggenda.
Il più famoso esempio di queste leggende è probabilmente la copertina di Abbey Road, album del 1967, che riporto qui.

Immagine

Nella cover, i Beatles attraversano la celebre strada londinese che porta agli studi di registrazione omonimi. Fate attenzione ai seguenti particolari:
-I membri del gruppo sembrano essere abbigliati in modo da formare una sorta di “allegoria” di una processione funebre: John Lennon la apre, vestito di bianco e con capelli e barba lunghi, come se fosse la versione moderna di Gesù Cristo; segue George Harrison, vestito di abiti neri come quelli di un prete. Poi c'è proprio Paul, il quale dovrebbe essere il “morto”: è l'unico ad avere gli occhi chiusi e i piedi nudi, segno che le scarpe non potranno servirgli più; tiene inoltre la sigaretta con la mano destra, cosa inusuale considerando che dovrebbe essere notoriamente mancino, e mentre gli altri tre camminano tenendo la gamba sinistra davanti, lui ha davanti quella destra . A chiudere la “processione” c'è Ringo Starr, che indossa camicia e jeans come un beccamorto pronto a scavare una tomba.
-Esattamente dietro Paul c'è un maggiolino bianco, la cui targa recita “LMW 28 IF”. LMW potrebbe significare “Linda McCartney widowed” (“resa vedova”) o “Weeps” (“piange”), mentre 28 IF sarebbe da interpretare come “(avrebbe) 28 (anni) SE (fosse vivo)”.

IN REALTA'...
Ovviamente Paul McCartney è vivo e vegeto (considerando anche le sue ultime traversie con la seconda moglie Heather Mills!), e gli stessi Beatles hanno più volte smentito questa leggenda, anche se probabilmente ci marciarono un po' sopra aggiungendo davvero alcuni dei falsi indizi in proposito: era noto l'humour nero di John Lennon!
Giusto per smentire Abbey Road, inoltre, si può dire questo: Paul dichiarò di essere a piedi nudi e ad occhi chiusi perchè quella era una giornata particolarmente soleggiata e calda, e lui, soffrendo il caldo, al momento dello scatto si trovava casualmente così; il fotografo gli suggerì inoltre di mostrare la sigaretta che stava fumando mettendola in favore dell'obiettivo. Il maggiolino, inoltre, è in realtà targato “LMW 281 F”, e Linda McCartney incontrò Paul solo nel 1968, esattamente un anno dopo il rilascio dell'album.
In seguito, Paul McCartney riprese l'immagine della copertina per il suo album da solista “Paul is Alive” (Paul è vivo)!

Potete trovare altri “indizi” e dettagli sulla leggenda di “Paul è morto” al seguente indirizzo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Leggenda_d ... _McCartney




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Messaggio da Nillc »

LEGGENDA N° 5: L'urlo del Roller Coaster

Ecco una leggenda poco conosciuta in Italia, ma comunque inquietante: possibile che in una celebre canzone, tra i primi esempi del R'nB, sia nascosto il terribile segreto... dell'uccisione di una donna?

DETTAGLI
La leggenda si riferisce al brano “Love Rollercoaster” (“le montagne russe dell'amore”), del gruppo degli Ohio Players, non molto conosciuti in Italia ma tra i primi rappresentanti negli anni '70/'80 dei generi funk e R'nB. Il brano in questione è tratto dall'album “Honey” del 1975, e come intuibile dal titolo tratta della metafora tra l'emozione dell'amore e una corsa sulle montagne russe.
Nel corso del brano si sentono più volta delle urla campionate e aggiunte alla musica di sottofondo, per dare l'illusione di un vero e proprio ottovolante; uno di questi urli, tuttavia, sembra essere prodotto non dall'eccitazione e dal divertimento, ma addirittura da dolore e terrore.
Esistono molte spiegazioni di questo fenomeno: c'è chi dice che non l'abbia prodotto nessuno e si sia “materializzato” sui nastri di registrazione, e che quindi fosse soprannaturale; versioni meno spiritistiche affermano che si tratti di una persona uccisa da qualche parte nei pressi dello studio, o di un coniglio macellato in un allevamento nei pressi dello studio. Addirittura si arriva a dire che fu un membro della band a uccidere qualcuno per ottenere “il giusto urlo”...
Ma la versione più spaventosa (e, come accade spesso, la più diffusa) vorrebbe che la voce fosse quella di Ester Cordet, la modella che appariva sulla copertina dell'album, nuda e intenta a spalmarsi di miele. Ora, la sostanza utilizzata per simulare il miele durante gli scatti avrebbe causato alla modella dei gravi danni alla sua pelle, tali da sfigurarla completamente. Mentre la band stava registrando la canzone, la ragazza impazzita dal dolore irruppe nello studio e tentò di boicottare la sessione, creando una rissa durante la quale fu pugnalata a morte. Casualmente o meno, il suo ultimo urlo venne registrato dai macchinari, e utilizzato, consapevolmente o meno, nel record finale della canzone.

IN REALTA'...
Nessuna delle versioni sopra citate può essere vera. Se quella “soprannaturale” è difficile da ritenere esatta, non si può certo dire il contrario di quelle che vorrebbero l'urlo prodotto da una persona o da un animale esterno allo studio, visto che di solito gli studi di registrazione sono completamente insonorizzati. E nemmeno può trattarsi di Ester Cordet, la quale è per sua fortuna viva e in perfetta salute ancora adesso!
Il rumor è stato messo definitivamente a tacere da Jimmy “Diamond” Williams, ex- componente del gruppo, il quale ha dichiarato che tutti gli urli del brano erano stati prodotti dai membri della band, e quello in particolare era stato fatto dal tastierista Billy Beck usando una tecnica particolare di falsetto. Quando la leggenda si era diffusa, il manager degli Ohio Players aveva imposto al gruppo una sorta di “voto di silenzio”, per aumentare la curiosità del pubblico nei confronti del brano. E, di conseguenza, le vendite dell'album.

Potete sentire la canzone a questo indirizzo (l'urlo è quello che si sente al minuto 2:32):





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Messaggio da Nillc »

LEGGENDA N° 6: La passione segreta dei Pink Floyd

Dopo la prima puntata di queste leggende dedicata al loro meraviglioso Dark Side of the Moon, torniamo a parlare dei mitici Pink Floyd, con una singolare leggenda: è vero che in uno dei loro album più famosi è nascosto un riferimento ad una cantante italiana, da loro amata a tal punto da chiederle, per vie non proprio ortodosse, un duetto?

DETTAGLI
La leggenda è più che altro una diceria, visto che le sue origini sono ben rintracciabili. Vediamole un po'.
In diverse occasioni, la famosa cantante nostrana Rita Pavone avrebbe affermato con orgoglio di essere tra gli artisti preferiti da Roger Waters, frontman dei Pink Floyd, che addirittura avrebbe nascosto un riferimento a lei in una canzone del loro album Meddle.
La Pavone dice che nel 1974, quando era decisamente nel suo momento d'oro, i Pink Floyd assistettero ad un suo concerto a Cannes, in Francia, e ne rimasero colpiti; fu così che Roger Waters decise di inserire nel testo di San Tropez, contenuta nell'album di cui sopra, un verso che reciterebbe così:

I hear your soft voice
Calling to me.
Making a date for
Rita Pavone
And if you're alone
I'll come home.

(Sento la tua voce che mi chiama, prendendo un appuntamento con Rita Pavone, e se sei da sola tornerò a casa).


Il verso, che in effetti chiude la canzone, fu citato molte e molte volte con orgoglio dalla cantante, che addirittura arrivò ad affermare che il significato metaforico delle parole era che i Pink Floyd avrebbero gradito fare un duetto con lei, senza però avere il coraggio di chiamarla al telefono.

IN REALTA'...
I Pink Floyd facevano un genere musicale ben diverso di quello della Rita Nazionale, e di conseguenza un'ammirazione tale da richiedere un duetto risulterebbe già poco credibile; ma la storia diventa un evidente falso se ci si rende conto di alcune cose.
Tanto per cominciare, Meddle è un album del 1971, precedente di ben 3 anni al fantomatico “concerto di Cannes” citato dalla Pavone, e già questo basterebbe a sfatare questo mito; che cade definitivamente se si considera che il verso in questione, pubblicato ufficialmente nel booklet della prima edizione CD dell'album (il vinile del 1971 non aveva libretto), non dice “Rita Pavone”, ma “...Later by phone” (“... a più tardi, per telefono”)! E' vero, cantato con la voce suadente utilizzata per il brano, sembra essere pronunciato come “Reita Pafon”, che per pareidolia (vedi la Leggenda N° 2) assona con la pronuncia inglese di “Rita Pavone”... ma questo solo ad un orecchio italiano: in inglese, infatti, “Pavone” si pronuncerebbe peifoni, ben diverso dunque da quello che si sente nella canzone.
Nonostante tutte queste smentite, Rita Pavone è tuttora convinta di essere stata citata, tanto da arrivare a dichiarare che i Pink Floyd avrebbero successivamente reinciso la canzone omettendo il suo nome (cosa smentita dagli stessi componenti del gruppo). Peccato, chissà come sarebbe stato un duetto di tale portata ;)

Potete sentire la canzone qui (il verso incriminato si trova poco prima dell'assolo finale):

Un bel trattato a proposito di questa leggenda può essere invece letto a questo indirizzo:
http://digilander.libero.it/pinkside/saint_tropez.htm




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Blu
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Messaggio da Blu »

Bellissime anche queste tre leggende :D .. non so se sia più agghiacciante la parte/versione relativa alla modella nell'urlo del Roller Coaster :shock: o immaginare il duetto Pavone/PF :asd:




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Greywolf
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Messaggio da Greywolf »

LEGGENDA N° 4: Paul è morto?
Due giorni prima che Nillc inviasse questo post, mi è arrivata sulla posta elettronica la pubblicità di un libro (ma, avendo molto lavoro, l'ho letta solo oggi insieme a questo post): "IL CASO DEL DOPPIO BEATLE" di Glauco Cartocci, il più completo dossier sulla "morte" di Paul McCartney... ! :O_o:

Semplice coincidenza o c'è qualcosa di... paranormale? :evil: :D

Certo che, in tema di paranormale, anche Rita Pavone che canta "La partita di pallone" accompagnata da David Gilmour, Roger Waters e dal resto dei Pink Foyd o che magari fa un medley tra "Il ballo del mattone" e "Another Brick In The Wall" fa una certa impressione... :wall: :shock:




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