[Books] Tremenda Passione
Cosa state sfogliando o leggendo in questo momento?
Re: [Books] Tremenda Passione
credo di si talos..ma se tuo padre ne ha visto un altro,magari sarà uscito anche il terzo della serie a me comunque mi piaciono tantissimo questi libri..(sopra il primo delle guerre del mondo emerso..dove si parla di Dubhe..che alla fine è la vera protagonista di tutta la serie)
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Re: [Books] Tremenda Passione
Finalmente sono arrivati
Ho già attaccato Doppio Inganno (pag. 46)... Così a prima vista sembra promettere bene
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Ho già attaccato Doppio Inganno (pag. 46)... Così a prima vista sembra promettere bene
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Re: [Books] Tremenda Passione
oggi,visto che ho fatto un salto in un centro commerciale,sono andato in libreria e ho pensato a te talos.. aveva ragione tuo padre..è uscito il terzo capitolo della serie! Si chiama "La clessidra di Aldibah"..spero che si veda l'img! e poi ho visto un certo "Fallen" (che mi ricorda il mitico album degli Evanescence..di cui vado matto!! hihihi) che me lo voglio comprare perchè mi sembra proprio molto interessante!
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Re: [Books] Tremenda Passione
Ragazzi, l'ho preso! Lasciami Entrare di John Ajvide Lindqvist, libro da cui è stato tratto un film eccezionale vincitore del Tribeca Film Festival.
E' molto più bello di quanto pensassi, anche se è parecchio macabro e tratta tematiche molto più pesanti di quelle appena accennate nel film. Prima impressione assolutamente positiva, tanto che in un giorno e mezzo sono già a pagina 112.
E' molto più bello di quanto pensassi, anche se è parecchio macabro e tratta tematiche molto più pesanti di quelle appena accennate nel film. Prima impressione assolutamente positiva, tanto che in un giorno e mezzo sono già a pagina 112.
Re: [Books] Tremenda Passione
Grazie Simo!!! Diamine, io però non ho tutti quei soldi, adesso... aspetterò l'edizione economica. Comunque ieri ho letto il secondo, e infatti non finisce (che bella la descrizione di Benevento).Simo ha scritto:oggi,visto che ho fatto un salto in un centro commerciale,sono andato in libreria e ho pensato a te talos.. aveva ragione tuo padre..è uscito il terzo capitolo della serie! Si chiama "La clessidra di Aldibah"..spero che si veda l'img! e poi ho visto un certo "Fallen" (che mi ricorda il mitico album degli Evanescence..di cui vado matto!! hihihi) che me lo voglio comprare perchè mi sembra proprio molto interessante!
"Fallen" l'ho visto anche io, ma da l'impressione di essere "troppo" gothico (o Emo, chiamalo come vuoi). Non so, preferisco tutt'altro genere, ma se lo trovo in biblioteca lo prendo.
Ora aspetterò La Clessidra di Aldibah" in edizione pocket
Golden Reviewer (106 )
Re: [Books] Tremenda Passione
Di niente Talos! Ma davvero..sono troppo cari questi libri cavolini.. Anche io infatti,aspetto sempre l'edizione economica perchè almeno risparmio qualche soldino! Pensa..il primo di Licia Troisi in edizione economica..7.48 euro mi sembra;mentre invece l'originale..17 euro! fatti conto..avessi la carta di credito.. Quasi quasi mi faccio fare un pensierino per natale da mio papi..hihihiTalos ha scritto:Grazie Simo!!! Diamine, io però non ho tutti quei soldi, adesso... aspetterò l'edizione economica. Comunque ieri ho letto il secondo, e infatti non finisce (che bella la descrizione di Benevento).Simo ha scritto:oggi,visto che ho fatto un salto in un centro commerciale,sono andato in libreria e ho pensato a te talos.. aveva ragione tuo padre..è uscito il terzo capitolo della serie! Si chiama "La clessidra di Aldibah"..spero che si veda l'img! e poi ho visto un certo "Fallen" (che mi ricorda il mitico album degli Evanescence..di cui vado matto!! hihihi) che me lo voglio comprare perchè mi sembra proprio molto interessante!
"Fallen" l'ho visto anche io, ma da l'impressione di essere "troppo" gothico (o Emo, chiamalo come vuoi). Non so, preferisco tutt'altro genere, ma se lo trovo in biblioteca lo prendo.
Ora aspetterò La Clessidra di Aldibah" in edizione pocket
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Re: [Books] Tremenda Passione
Ho preso il terzo volume de La Ragazza Drago, (scontatissimo ovviamente!)"La Clessidra di Aldibah": questo volumeè ambientato a Monaco di Baviera, mentre i primi due a Roma e Benevento.
Posto qui due pezzi molto interessanti tratti dai due volumi.
"L'albero di Idhunn"
...Sulla consueta panchina, alla luce di un lampione, si immerse di nuovo in quei racconti di leggende e di eventi terribili. Lesse degli antichi culti legati al noce, da cui avevano probabilmente preso origine le leggende sulle streghe; della dea egizia Iside, cui forse veniva tributato un culto interpretato come affine alla stregoneria; dei Longobardi, gli antichi signori di quella città, che erano soliti celebrare un dio appendendo una pelle a un albero, e trafiggendola più e più volte con una lancia, in una specie di combattimento. Lesse di riti strani e millenari, di dei perduti e di storie affascinanti. E cercò il noce. Non trovò alcuna indicazione precisa sulla sua ubicazione, eppure,
secondo la leggenda, l'albero, sebbene abbattuto, era rinato più volte, sempre nello stesso posto.
"La Clessidra di Aldibah"
«Le nostre ricerche ci stavano conducendo alla Residenz. Pare che Ludwig II vi abbia portato il frutto.»
Di fronte alle facce perplesse dei Draconiani, Karl si prese la briga di spiegare con tono didattico: «Ludovico II, come lo chiamate voi, è stato il più famoso re di Baviera. Era un tipo inquieto e solitario, appassionato di miti e leggende, e cercò di vivere proprio come un principe delle fiabe. Secondo le nostre fonti, scoprì un antico manufatto che pensava fosse un oggetto sacro ai Nibelunghi. Pare che Sigfrido lo celasse nella bisaccia quando uccise il drago Fafnir, e che fosse proprio quell'oggetto
a dargli la forza necessaria a compiere l'impresa. Si dice fosse un portafortuna, e che facesse parte dell'inestimabile tesoro che gli tramandò suo padre, il grande Sigmund. Nelle descrizioni, è molto simile al frutto di Aldibah.» Prese fiato, e subito aggiunse:
«Ma è la prima volta che venite in Baviera? E non avete mai sentito parlare di Neuschwanstein?»
Sofia pensò che sembrava il nome di una medicina.
«È il castello cui si è ispirato Walt Disney per il palazzo della Bella Addormentata nel Bosco»
Grazie a te, Simo!
Golden Reviewer (106 )
Posto qui due pezzi molto interessanti tratti dai due volumi.
"L'albero di Idhunn"
...Sulla consueta panchina, alla luce di un lampione, si immerse di nuovo in quei racconti di leggende e di eventi terribili. Lesse degli antichi culti legati al noce, da cui avevano probabilmente preso origine le leggende sulle streghe; della dea egizia Iside, cui forse veniva tributato un culto interpretato come affine alla stregoneria; dei Longobardi, gli antichi signori di quella città, che erano soliti celebrare un dio appendendo una pelle a un albero, e trafiggendola più e più volte con una lancia, in una specie di combattimento. Lesse di riti strani e millenari, di dei perduti e di storie affascinanti. E cercò il noce. Non trovò alcuna indicazione precisa sulla sua ubicazione, eppure,
secondo la leggenda, l'albero, sebbene abbattuto, era rinato più volte, sempre nello stesso posto.
"La Clessidra di Aldibah"
«Le nostre ricerche ci stavano conducendo alla Residenz. Pare che Ludwig II vi abbia portato il frutto.»
Di fronte alle facce perplesse dei Draconiani, Karl si prese la briga di spiegare con tono didattico: «Ludovico II, come lo chiamate voi, è stato il più famoso re di Baviera. Era un tipo inquieto e solitario, appassionato di miti e leggende, e cercò di vivere proprio come un principe delle fiabe. Secondo le nostre fonti, scoprì un antico manufatto che pensava fosse un oggetto sacro ai Nibelunghi. Pare che Sigfrido lo celasse nella bisaccia quando uccise il drago Fafnir, e che fosse proprio quell'oggetto
a dargli la forza necessaria a compiere l'impresa. Si dice fosse un portafortuna, e che facesse parte dell'inestimabile tesoro che gli tramandò suo padre, il grande Sigmund. Nelle descrizioni, è molto simile al frutto di Aldibah.» Prese fiato, e subito aggiunse:
«Ma è la prima volta che venite in Baviera? E non avete mai sentito parlare di Neuschwanstein?»
Sofia pensò che sembrava il nome di una medicina.
«È il castello cui si è ispirato Walt Disney per il palazzo della Bella Addormentata nel Bosco»
Grazie a te, Simo!
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Re: [Books] Tremenda Passione
@Arch: non sapevo che il film fosse tratto da un libro. Il film l'ho trovato bellissimo, ben recitato, con atmosfere rarefatte (molto nordiche), che mi piacciono molto, una tensione che non abbandona mai, neanche quando le cose si metono al meglio per il ragazzo (la scena nella piscina, secondo me, è da manuale del cinema!!)
Il libro quindi viene d'autorità inserito nella lista dei miei desideri
Il libro quindi viene d'autorità inserito nella lista dei miei desideri
Re: [Books] Tremenda Passione
(Intanto sono arrivato a pagina 220... )overhill ha scritto:@Arch: non sapevo che il film fosse tratto da un libro. Il film l'ho trovato bellissimo, ben recitato, con atmosfere rarefatte (molto nordiche), che mi piacciono molto, una tensione che non abbandona mai, neanche quando le cose si metono al meglio per il ragazzo (la scena nella piscina, secondo me, è da manuale del cinema!!)
Il libro quindi viene d'autorità inserito nella lista dei miei desideri
Prendilo, overhill. Te lo consiglio. E' davvero molto accattivante, e chiarisce alcuni aspetti che nel film erano rimasti vaghi. Innanzitutto la storia di Eli e il profondo rapporto di interdipendenza fra lei e Hakan, ma anche l'amicizia fra Lacke e Jocke. Nel film è stato tutto riassunto in un dialogo fra i due e la reazione violenta di Lacke alla sua scomparsa mi aveva lasciato un po' stupito... Tanto che avevo sospettato che forse fra i due ci fosse stata una relazione amorosa, ma in realtà nel libro è chiara la profonda stima e amicizia che li lega. E poi tante altre piccole cose che tracciano la distinzione fra un romanzo ed un film, che valgono la pena di essere lette.
Il film è comunque un capolavoro. La tensione che riesce a creare e il modo in cui vengono "mostrate" le emozioni senza che vengano necessariamente spiegate è magistrale.
Re: [Books] Tremenda Passione
Questa estate mi sono portata al mare parecchi libri (e parecchi li ho comprati là...), e non
potevo non leggerne uno a "tema piratesco". Recensisco alcuni volumi.
Tortuga, 1685. Mentre Luigi XIV ordina la normalizzazione dell'isola, tradizionale covo dei filibustieri dei Caraibi, un nostromo portoghese, Rogério de Campos, ex gesuita dal passato torbido, è catturato dal comandante pirata Lorencillo e arruolato a forza.
Si trova a vivere tra gente sconcertante, dalla vita libera e indisciplinata e dalle imprevedibili esplosioni di crudeltà. Lentamente Rogério è conquistato dalle regole a volte fraterne, a volte feroci, di quella comunità singolare e, passato al servizio del cavaliere De Grammont, partecipa all'ultima grande avventura dei pirati della Tortuga: la presa, sanguinosissima, della città di Campeche, sulle coste messicane. Unica luce, in quella conquista infernale, l'amore del portoghese per una schiava africana. Dalla quale però anche il tetro De Grammont è attratto... Fra abbordaggi, episodi di ferocia,
momenti di cameratismo su vascelli sovraccarichi in cui il sangue si mescola al sudore, un pensiero tormenta Rogério: nel mar dei Caraibi si sta fondando una nuova società.
Ma quale? La fine della Tortuga a cosa prelude?
Scordatevi le avventure stile Jack Sparrow, perché qui la pirateria viene descritta per quello che era in realtà: delinquenza marittima. Se state cercando un libro sul filone tipico piratesco, questo non fa per voi.
Una nota va al finale, imprevedibile e da colpo da maestro.
Ora mi piacerebbe leggere il seguito (ma che in raltà è un prologo): Veracruz.
42 d.C., e il centurione Macrone, eroe di mille battaglie, è distaccato con la Seconda Legione nel cuore della Germania. Il suo secondo, Catone, è un giovane novizio, e dovrà dimostrare tutto il proprio valore per non perdere la stima dei soldati.
L'occasione giusta è una violenta schermaglia con una delle tribù locali, poco prima che la legione si disponga ad affrontare il nemico più temuto: i Britanni. Macrone e Catone si troveranno coinvolti loro malgrado in una oscura cospirazione che minaccia di rovesciare l'imperatore Claudio. Un appassionante romanzo storico ricco di vividi dettagli e di azione incalzante: un capolavoro di realismo militare che inaugura una serie dedicata alle eroiche imprese di Macrone e Catone.
Purtroppo in Italia sono stati pubblicati gli attuali quattro volumi non in ordine cronologico, che è il seguente:
Sotto l'Aquila di Roma, Roma alla Conquista del Mondo, Il Centurione e il Gladiatore; a differenza di molto romanzi di questo genere, questa serie ha in sè parecchi siparietti comici tra i due protagonisti, che "spacca" il rigore non allegro della narrazione, ma rallegra tanto!)
Un altro libro degno di nota è "Atlantide Sardegna": un saggio storico sulla possibile verità che il continente descritto da Platone sia in realtà una "terra antichissima"...
Ironia della sorte: appena tornata da Atene mio padre mi regala questo libro...(noi ci regaliamo libri, libri ed ancora libri: anziché altre cose, libri... che volete farci?!)
Garth Hanson, artista di San Francisco alla ricerca di facili guadagni, accetta di collaborare con una spietata banda di contrabbandieri di oggetti antichi, che gli richiede una copia della famosissima icona di Tiniotissa, dal valore inestimabile e nota per le sue proprietà taumaturgiche sin da quando, nel 1823, un'anziana monaca aveva avuto una visione circa la sua ubicazione nell'isola greca di Tinos.
Sicuro di essere immune a qualsiasi suggestione mistica, Hanson accetta la proposta di volare verso Tinos, e trascina con sé l'amico e collega irlandese Eugene, convinto che durante la loro permanenza avranno modo di godere dei piaceri selvaggi e stravaganti dell'isola. Non sa ancora che copiare l'icona di Tiniotissa significa interferire con gli dèi stessi, che un altro artista specializzato in copie di opere famose è improvvisamente scomparso e che cinque scienziati sono morti nel tentativo di esaminarla e svelarne il mistero.
Quando i malviventi che gli hanno commissionato il lavoro scoprono che l'interesse di quell'oggetto va ben aldilà delle pietre preziose che vi sono incastonate, tutti finiscono per essere trascinati in un complotto internazionale in cui sono coinvolti anche il Mossad, lo Stato del Vaticano e poliziotti corrotti. I pezzi di un puzzle complicato e mortale finiscono per ricomporsi sulla piccola isola di Tinos, dove tutto è cominciato e dove qualcuno potrebbe conquistare un potere in grado di cambiare per sempre le sorti del mondo.
Ovviamente, dopo aver finito (solo questo in realtà: "Lo Scudo di Talos" in greco non l'ho ancora terminato...) la traduzione di Asterix, comincio questo:
del corso del tempo?
Golden Reviewer (106 )
potevo non leggerne uno a "tema piratesco". Recensisco alcuni volumi.
Tortuga, 1685. Mentre Luigi XIV ordina la normalizzazione dell'isola, tradizionale covo dei filibustieri dei Caraibi, un nostromo portoghese, Rogério de Campos, ex gesuita dal passato torbido, è catturato dal comandante pirata Lorencillo e arruolato a forza.
Si trova a vivere tra gente sconcertante, dalla vita libera e indisciplinata e dalle imprevedibili esplosioni di crudeltà. Lentamente Rogério è conquistato dalle regole a volte fraterne, a volte feroci, di quella comunità singolare e, passato al servizio del cavaliere De Grammont, partecipa all'ultima grande avventura dei pirati della Tortuga: la presa, sanguinosissima, della città di Campeche, sulle coste messicane. Unica luce, in quella conquista infernale, l'amore del portoghese per una schiava africana. Dalla quale però anche il tetro De Grammont è attratto... Fra abbordaggi, episodi di ferocia,
momenti di cameratismo su vascelli sovraccarichi in cui il sangue si mescola al sudore, un pensiero tormenta Rogério: nel mar dei Caraibi si sta fondando una nuova società.
Ma quale? La fine della Tortuga a cosa prelude?
Scordatevi le avventure stile Jack Sparrow, perché qui la pirateria viene descritta per quello che era in realtà: delinquenza marittima. Se state cercando un libro sul filone tipico piratesco, questo non fa per voi.
Una nota va al finale, imprevedibile e da colpo da maestro.
Ora mi piacerebbe leggere il seguito (ma che in raltà è un prologo): Veracruz.
42 d.C., e il centurione Macrone, eroe di mille battaglie, è distaccato con la Seconda Legione nel cuore della Germania. Il suo secondo, Catone, è un giovane novizio, e dovrà dimostrare tutto il proprio valore per non perdere la stima dei soldati.
L'occasione giusta è una violenta schermaglia con una delle tribù locali, poco prima che la legione si disponga ad affrontare il nemico più temuto: i Britanni. Macrone e Catone si troveranno coinvolti loro malgrado in una oscura cospirazione che minaccia di rovesciare l'imperatore Claudio. Un appassionante romanzo storico ricco di vividi dettagli e di azione incalzante: un capolavoro di realismo militare che inaugura una serie dedicata alle eroiche imprese di Macrone e Catone.
Purtroppo in Italia sono stati pubblicati gli attuali quattro volumi non in ordine cronologico, che è il seguente:
Sotto l'Aquila di Roma, Roma alla Conquista del Mondo, Il Centurione e il Gladiatore; a differenza di molto romanzi di questo genere, questa serie ha in sè parecchi siparietti comici tra i due protagonisti, che "spacca" il rigore non allegro della narrazione, ma rallegra tanto!)
Un altro libro degno di nota è "Atlantide Sardegna": un saggio storico sulla possibile verità che il continente descritto da Platone sia in realtà una "terra antichissima"...
Ironia della sorte: appena tornata da Atene mio padre mi regala questo libro...(noi ci regaliamo libri, libri ed ancora libri: anziché altre cose, libri... che volete farci?!)
Garth Hanson, artista di San Francisco alla ricerca di facili guadagni, accetta di collaborare con una spietata banda di contrabbandieri di oggetti antichi, che gli richiede una copia della famosissima icona di Tiniotissa, dal valore inestimabile e nota per le sue proprietà taumaturgiche sin da quando, nel 1823, un'anziana monaca aveva avuto una visione circa la sua ubicazione nell'isola greca di Tinos.
Sicuro di essere immune a qualsiasi suggestione mistica, Hanson accetta la proposta di volare verso Tinos, e trascina con sé l'amico e collega irlandese Eugene, convinto che durante la loro permanenza avranno modo di godere dei piaceri selvaggi e stravaganti dell'isola. Non sa ancora che copiare l'icona di Tiniotissa significa interferire con gli dèi stessi, che un altro artista specializzato in copie di opere famose è improvvisamente scomparso e che cinque scienziati sono morti nel tentativo di esaminarla e svelarne il mistero.
Quando i malviventi che gli hanno commissionato il lavoro scoprono che l'interesse di quell'oggetto va ben aldilà delle pietre preziose che vi sono incastonate, tutti finiscono per essere trascinati in un complotto internazionale in cui sono coinvolti anche il Mossad, lo Stato del Vaticano e poliziotti corrotti. I pezzi di un puzzle complicato e mortale finiscono per ricomporsi sulla piccola isola di Tinos, dove tutto è cominciato e dove qualcuno potrebbe conquistare un potere in grado di cambiare per sempre le sorti del mondo.
Ovviamente, dopo aver finito (solo questo in realtà: "Lo Scudo di Talos" in greco non l'ho ancora terminato...) la traduzione di Asterix, comincio questo:
Sul cammino dell'Impero Persiano del Sesto secolo vive un giovane orfano, Dastan. Il coraggio e il suo spirito civile lo faranno adottare dal Re Sharaman. Dastan, principe di Persia, verrà schierato a fronteggiare una terribile minaccia che può distruggere il mondo. Nizam, il fratello del re, progetta di liberare le Sabbie del Tempo che si trovano nella Clessidra degli Dei. In questa lotta Dastan ha per alleata la principessa Tamina. Riusciranno i due giovani a fermare il catastrofico riavvolgimentoΣτους δρόμος της Περσικής Αυτοκρατορίας του έκτου αιώνα ζει ένα ορφανό αγόρι, ο Ντάσταν. Η γενναίοτητα και η ψυχική ευγένειά του θα κάνουν το Βασίλια Σαραμάν να του υιοθετήσει.
Ο Ντάσταν, ο πρίγκιπας της Περσίας, θα κληθεί να αντιμετωπίσει μια τρομακτική απειλή που μπορεί να καταστρέψει όλο τον κόσμο. Ο Νιζάμ, ο αδελφός του Βασιλία, σχεδιάζει να ελευθερώσει την άμμο του χρονου που βρίσκεται στην Κλεψύδρα των θεών. Σ'αυτό τον αγώνα ο Ντάσταν έχει για σύμμαχο την πριγκίπισσα Ταμίνα. Θα καταφέρουν οι δυο νέοι να σταματήσουν την καταστροφική αντίστροφη πορεία του χρόνου;
del corso del tempo?
Golden Reviewer (106 )
Re: [Books] Tremenda Passione
Restando in temi di pirati
Sto leggendo "Storie di Pirati" di D. Defoe!!
è alquanto strano, sarò lo stile di scrittura antiquato.. ma è molto bello..
Bronze Reviewer (21 )
Sto leggendo "Storie di Pirati" di D. Defoe!!
è alquanto strano, sarò lo stile di scrittura antiquato.. ma è molto bello..
Bronze Reviewer (21 )
Re: [Books] Tremenda Passione
L'ho già sentito nominare... dovrei prenotarlo in biblioteca...Sasuke ha scritto:Restando in temi di pirati
Sto leggendo "Storie di Pirati" di D. Defoe!!
è alquanto strano, sarò lo stile di scrittura antiquato.. ma è molto bello..
Golden Reviewer (106 )
Re: [Books] Tremenda Passione
Finalmente ho terminato "I Serpenti di Melqart" del nostrano Folco Quilici.
A quando risale, in realtà, la scoperta dell'America, momento fondamentale della storia moderna? E' stato Colombo il genovese o Erik il vichingo a superare per primo il fiume Oceano? O forse alcuni marinai fenici, navigatori tanto esperti quanto audaci?
È un interrogativo che colpisce con forza il mondo scientifico: sui fondo di una grotta sottomarina dell'isoletta di Teimada, al largo delle coste brasiliane, viene filmata una statuetta che dovrebbe rappresentare Melqart, il dio fenicio (Èrcole e Nettuno insieme), protettore degli uomini coraggiosi. Infestata da una specie rara e letale di serpenti che sembrano proteggerla da intrusi e sacrileghi, Teimada rappresenta una piccola
Atlantide che custodisce quell'unico, inestimabile tesoro, li suo recupero, però, a causa delia fragilissima natura vulcanica di quello scoglio sperduto nell'Atlantico,può essere affidato soltanto a uno specialista che sia in grado, nello stesso tempo, di valutare se il reperto sia autentico o se rappresenti l'esca di una raffinata truffa archeologica. Ancora una volta Marco Arnei, accompagnato dall'ombra amica di Juv Manunzi, affronta un'avventura che presto si rivelerà molto più rischiosa e complessa di quel che prometteva.
Alla faccia di tutti quelli che dicono che "Pompei sono solo quattro sassi", ora mi sono divorata questo:
Pompei, 79 d.C.: una bellissima ragazza, figlia di un ricco notabile, è stata assassinata.
Emergono alcuni personaggi: una splendida meretrice, un giovane schiavo greco, la sconcertante presidentessa della corporazione dei tintori, e anche Plinio il Vecchio, comandante della flotta di Misene. Quale filo segreto li unisce? La ricerca della verità impegna il duoviro Marco Holconio nella più difficile inchiesti della sua vita, mentre il Vesuvio fa sentire i suoi pericolosi malumori.
In questo cesellato giallo storico - il cui realismo non disdegna di attingere anche a una vena sottilmente umoristica -, Nino Marino mostra appieno le proprie qualità di narratore. Rosso pompeiano è la rievocazione di un'epoca lontana, ma rappresenta anche il ribaltamento di un moderno poliziesco, che la dislocazione in un altro millennio rende più struggente e lancinante.
Una serie poliziesca ambientata nella Roma imperiale è anche quella di Danila Comastri Montanari ("Le indagini di Publio Aurelio Stazio"): devo trovare gli ultimi tre.
Se amate gli Etruschi, non potete perdervi questa:
La Trilogia degli Etruschi (I Cieli Dimenticati, La Via degli Dei e La Porta sulla Notte)
Da "La Via degli Dei"
Noi li chiamiamo etruschi: ma ci fu un'epoca in cui quel popolo chiamò se stesso rasna, e quel nome riecheggiò con orgoglio in magnifiche dimore, ergendosi a difesa della pace e dell'unione tra le dodici città della Lega. Eppure già in quest'epoca felice la trama del Fato stringeva nella sua rete il futuro dei rasna, preparando il sangue e i lutti nei quali si sarebbe dissolto il loro fulgido Tempo. E ora il momento della profezia è venuto; l'amico ha ucciso l'amico, consumando il tradimento supremo, e Mastarna, assassino di Larth, è diventato Re Servio di Ruma (la futura dominatrice del mondo): potente, sì, ma disperatamente solo e in preda ai rimorsi. Mastarna scoprirà così che percorrere la Via degli Dei è impresa ardua per chi si ribella, per chi vuole guardare con gli occhi del cuore, accecando quelli della mente. E lungo questa Via - che nessun sortilegio o magia potrà deviare - la storia di Mastarna si incrocerà infine con quella di Tarxne, figlio di Thesan e di Larth, destinato a essere Re con il nome di Tarquinio il Superbo. Folli saranno le speranze degli uomini di evitare questo incontro, e disperati i loro tentativi sia di cancellare le pagine del destino in cui è già scritta la scomparsa definitiva dei rasna sia di distruggere la pietra su cui si fonderà il superbo regno di Roma. Tuttavia non è facile accettare che l'amore e la morte abbiano lo stesso viso, ora dolce ora mostruoso, né che i desideri umani si debbano piegare a una volontà tanto incomprensibile quanto potente...
Ora spero d'iniziare a tradurre "Οι 12 Άθλου του Αστερίξ"(Le 12 Fatiche di Asterix): in Italia questo volumetto è quasi inestistente (credo sia stato pubblicato dalla Fabbri parecchi anni fa e mai più ripubblicato)
E sempre a carattere storico, volevo consigliarvi questo.
Fenicia
Il filosofo Zenone ha fondato ad Atene la scuola degli Stoici, anche se non ha mai dimenticato un solo istante che nelle sue vene scorre sangue fenicio. Giunto al tramonto della vita, vuole impedire che la memoria del suo popolo si perda nel gorgo della Storia. Decide quindi di affidare al discepolo Apollonio il racconto della vicenda di sua madre, Elissa. E con lei, di tutta la sua gente e la sua terra.
Nata a Tiro, una città-isola fenicia tra le più fiorenti, Elissa è una giovane donna piena di curiosità. Colta e raffinata, intraprende con Gerbaal, il fratello di suo padre, un lungo viaggio sulle coste del Mediterraneo fino a Cartagine, per quella che in realtà è una delicata missione diplomatica: l'armata di Alessandro Magno ha già preso Biblo e Sidone e ora minaccia Tiro, ultima roccaforte e simbolo della grandezza fenicia. L'alleanza con i «fratelli» cartaginesi è la sola speranza di resistere al conquistatore del mondo. A Cartagine Elissa trova l'amore, ma deve rientrare in patria perché le navi da guerra oscurano già l'orizzonte. Grandi navigatori, abili commercianti, inventori dell'alfabeto, ora gli abitanti di Tiro sono costretti a impugnare le armi per prepararsi all'estenuante assedio del Macedone. Per sette interminabili mesi i soldati di Alessandro tentano di costruire un terrapieno di alberi e massi per raggiungere l'isola e ogni notte, per sette mesi, i Tirii lo demoliscono, pietra dopo pietra. Gli assediati si difendono con lo slancio della disperazione, gli assedianti mettono in campo strategie d'eccezione. Sino alla cruenta resa dei conti finale. In Fenicia si intrecciano l'intenso io narrante di Elissa da una parte e la cronaca delle gesta di Alessandro dall'altra dando corpo a un romanzo sulla civiltà che ha contribuito a creare il nostro mondo. Un romanzo di atti eroici e tradimenti, amore e sofferenza, onore e anelito di libertà, astuzia e strenua resistenza di un popolo pacifico contro la forza di un esercito imbattibile.
E per restare in tema con i Fenici... ecco il romanzo del "fratello" punico Annibale Barca.
In ognuna delle grandi imprese che ricamano la storia c'è un momento nel quale le trame del destino si disvelano. Per Annibale quel momento coincise con la caduta di Sagunto,piegata dopo un estenuante assedio alla forza dell'esercito cartaginese. Da quell'istante il figlio del grande Amilcare Barca seppe che la sua marcia su Roma sarebbe stata inarrestabile. Né il rigore dell'inverno sulle Alpi né i ripetuti scontri sul campo l'avrebbero fermato, e con lui Cartagine avrebbe instaurato un nuovo dominio sul Mediterraneo. Sono passati due anni da quell'episodio, il campo di battaglia di Canne, nell'Italia meridionale, è spazzato dal vento, coperto da una distesa di cadaveri.
I Romani sono stati letteralmente annientati. L'Urbe non può che piangere i suoi figli caduti, tremando nell'attesa del colpo di grazia. Ma, ancora una volta, gli dei le riservano un sorriso benevolo, ripagando il coraggio e l'orgoglio di un popolo poco abituato a chinare il capo. Sarà la storia a sancire la grandezza di Annibale. Anche nella sconfitta.
Golden Reviewer (106 )
A quando risale, in realtà, la scoperta dell'America, momento fondamentale della storia moderna? E' stato Colombo il genovese o Erik il vichingo a superare per primo il fiume Oceano? O forse alcuni marinai fenici, navigatori tanto esperti quanto audaci?
È un interrogativo che colpisce con forza il mondo scientifico: sui fondo di una grotta sottomarina dell'isoletta di Teimada, al largo delle coste brasiliane, viene filmata una statuetta che dovrebbe rappresentare Melqart, il dio fenicio (Èrcole e Nettuno insieme), protettore degli uomini coraggiosi. Infestata da una specie rara e letale di serpenti che sembrano proteggerla da intrusi e sacrileghi, Teimada rappresenta una piccola
Atlantide che custodisce quell'unico, inestimabile tesoro, li suo recupero, però, a causa delia fragilissima natura vulcanica di quello scoglio sperduto nell'Atlantico,può essere affidato soltanto a uno specialista che sia in grado, nello stesso tempo, di valutare se il reperto sia autentico o se rappresenti l'esca di una raffinata truffa archeologica. Ancora una volta Marco Arnei, accompagnato dall'ombra amica di Juv Manunzi, affronta un'avventura che presto si rivelerà molto più rischiosa e complessa di quel che prometteva.
Alla faccia di tutti quelli che dicono che "Pompei sono solo quattro sassi", ora mi sono divorata questo:
Pompei, 79 d.C.: una bellissima ragazza, figlia di un ricco notabile, è stata assassinata.
Emergono alcuni personaggi: una splendida meretrice, un giovane schiavo greco, la sconcertante presidentessa della corporazione dei tintori, e anche Plinio il Vecchio, comandante della flotta di Misene. Quale filo segreto li unisce? La ricerca della verità impegna il duoviro Marco Holconio nella più difficile inchiesti della sua vita, mentre il Vesuvio fa sentire i suoi pericolosi malumori.
In questo cesellato giallo storico - il cui realismo non disdegna di attingere anche a una vena sottilmente umoristica -, Nino Marino mostra appieno le proprie qualità di narratore. Rosso pompeiano è la rievocazione di un'epoca lontana, ma rappresenta anche il ribaltamento di un moderno poliziesco, che la dislocazione in un altro millennio rende più struggente e lancinante.
Una serie poliziesca ambientata nella Roma imperiale è anche quella di Danila Comastri Montanari ("Le indagini di Publio Aurelio Stazio"): devo trovare gli ultimi tre.
Se amate gli Etruschi, non potete perdervi questa:
La Trilogia degli Etruschi (I Cieli Dimenticati, La Via degli Dei e La Porta sulla Notte)
Da "La Via degli Dei"
Noi li chiamiamo etruschi: ma ci fu un'epoca in cui quel popolo chiamò se stesso rasna, e quel nome riecheggiò con orgoglio in magnifiche dimore, ergendosi a difesa della pace e dell'unione tra le dodici città della Lega. Eppure già in quest'epoca felice la trama del Fato stringeva nella sua rete il futuro dei rasna, preparando il sangue e i lutti nei quali si sarebbe dissolto il loro fulgido Tempo. E ora il momento della profezia è venuto; l'amico ha ucciso l'amico, consumando il tradimento supremo, e Mastarna, assassino di Larth, è diventato Re Servio di Ruma (la futura dominatrice del mondo): potente, sì, ma disperatamente solo e in preda ai rimorsi. Mastarna scoprirà così che percorrere la Via degli Dei è impresa ardua per chi si ribella, per chi vuole guardare con gli occhi del cuore, accecando quelli della mente. E lungo questa Via - che nessun sortilegio o magia potrà deviare - la storia di Mastarna si incrocerà infine con quella di Tarxne, figlio di Thesan e di Larth, destinato a essere Re con il nome di Tarquinio il Superbo. Folli saranno le speranze degli uomini di evitare questo incontro, e disperati i loro tentativi sia di cancellare le pagine del destino in cui è già scritta la scomparsa definitiva dei rasna sia di distruggere la pietra su cui si fonderà il superbo regno di Roma. Tuttavia non è facile accettare che l'amore e la morte abbiano lo stesso viso, ora dolce ora mostruoso, né che i desideri umani si debbano piegare a una volontà tanto incomprensibile quanto potente...
Ora spero d'iniziare a tradurre "Οι 12 Άθλου του Αστερίξ"(Le 12 Fatiche di Asterix): in Italia questo volumetto è quasi inestistente (credo sia stato pubblicato dalla Fabbri parecchi anni fa e mai più ripubblicato)
E sempre a carattere storico, volevo consigliarvi questo.
Fenicia
Il filosofo Zenone ha fondato ad Atene la scuola degli Stoici, anche se non ha mai dimenticato un solo istante che nelle sue vene scorre sangue fenicio. Giunto al tramonto della vita, vuole impedire che la memoria del suo popolo si perda nel gorgo della Storia. Decide quindi di affidare al discepolo Apollonio il racconto della vicenda di sua madre, Elissa. E con lei, di tutta la sua gente e la sua terra.
Nata a Tiro, una città-isola fenicia tra le più fiorenti, Elissa è una giovane donna piena di curiosità. Colta e raffinata, intraprende con Gerbaal, il fratello di suo padre, un lungo viaggio sulle coste del Mediterraneo fino a Cartagine, per quella che in realtà è una delicata missione diplomatica: l'armata di Alessandro Magno ha già preso Biblo e Sidone e ora minaccia Tiro, ultima roccaforte e simbolo della grandezza fenicia. L'alleanza con i «fratelli» cartaginesi è la sola speranza di resistere al conquistatore del mondo. A Cartagine Elissa trova l'amore, ma deve rientrare in patria perché le navi da guerra oscurano già l'orizzonte. Grandi navigatori, abili commercianti, inventori dell'alfabeto, ora gli abitanti di Tiro sono costretti a impugnare le armi per prepararsi all'estenuante assedio del Macedone. Per sette interminabili mesi i soldati di Alessandro tentano di costruire un terrapieno di alberi e massi per raggiungere l'isola e ogni notte, per sette mesi, i Tirii lo demoliscono, pietra dopo pietra. Gli assediati si difendono con lo slancio della disperazione, gli assedianti mettono in campo strategie d'eccezione. Sino alla cruenta resa dei conti finale. In Fenicia si intrecciano l'intenso io narrante di Elissa da una parte e la cronaca delle gesta di Alessandro dall'altra dando corpo a un romanzo sulla civiltà che ha contribuito a creare il nostro mondo. Un romanzo di atti eroici e tradimenti, amore e sofferenza, onore e anelito di libertà, astuzia e strenua resistenza di un popolo pacifico contro la forza di un esercito imbattibile.
E per restare in tema con i Fenici... ecco il romanzo del "fratello" punico Annibale Barca.
In ognuna delle grandi imprese che ricamano la storia c'è un momento nel quale le trame del destino si disvelano. Per Annibale quel momento coincise con la caduta di Sagunto,piegata dopo un estenuante assedio alla forza dell'esercito cartaginese. Da quell'istante il figlio del grande Amilcare Barca seppe che la sua marcia su Roma sarebbe stata inarrestabile. Né il rigore dell'inverno sulle Alpi né i ripetuti scontri sul campo l'avrebbero fermato, e con lui Cartagine avrebbe instaurato un nuovo dominio sul Mediterraneo. Sono passati due anni da quell'episodio, il campo di battaglia di Canne, nell'Italia meridionale, è spazzato dal vento, coperto da una distesa di cadaveri.
I Romani sono stati letteralmente annientati. L'Urbe non può che piangere i suoi figli caduti, tremando nell'attesa del colpo di grazia. Ma, ancora una volta, gli dei le riservano un sorriso benevolo, ripagando il coraggio e l'orgoglio di un popolo poco abituato a chinare il capo. Sarà la storia a sancire la grandezza di Annibale. Anche nella sconfitta.
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Re: [Books] Tremenda Passione
Imperatore e filosofo, guerriero e legislatore, Marco Aurelio è uno del personaggi più complessi e affascinanti della storia antica. Sotto il suo regno l'Impero romano toccò l'apogeo. Passò molti anni a combattere le tribù barbariche lungo il Danubio e dovette intervenire in Egitto e in Oriente. Alle doti di abile condottiero unì quelle del capace uomo politico e dell'attento amministratore, in grado di gestire con fermezza e lungimiranza un gigantesco apparato statale. Eppure questo immenso potere si rispecchiava in una solitudine altrettanto assoluta. Ce ne rendono testimonianza i Pensieri, nei quali riversò le sue riflessioni filosofiche, ispirate allo stoicismo.
Grazie alla sua profonda conoscenza delle fonti, Pierre Grimal ricostruisce con precisione e ricchezza la biografia di Marco Aurelio e riesce nella difficile impresa di fondere in un unico ritratto la sua triplice personalità: quella dell'imperatore, quella del filosofo e quella dell'uomo.
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Re: [Books] Tremenda Passione
Tornano le vicende del protagonista della serie di videogiochi God of War, Kratos, il Fantasma di Sparta, ex generale spartano coinvolto suo malgrado nelle lotte tra gli dei dell'Olimpo. Segnato dalle scelte del suo passato, Kratos desidera solo riunirsi alla sua famiglia nei Campi Elisi, ma sembra destinato a restare coinvolto nelle lotte tra Ares e Atena. Questa volta Kratos riceve un incarico impossibile: uccidere Ares. Per riuscire dovrà viaggiare alla ricerca del Vaso di Pandora, dall'Ade ad Atene fino al misterioso tempio sulle spalle del Titano Crono. Ma che conseguenze avrà questa lotta per lui?
Fonte (per testo): Fantasy Magazine.it
Sono rimasta sbalordita: se il gioco è veramente così, è sublime. Il libro adesso è da "divorare".
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