Il racconto si basa sulla leggenda della Chiesa dei Diavoli, abbastanza simile a quella che vi ho raccontato io
la differenza principale è che il Principe Vecchio, che ho cercato di rendere più "umano" e credibile, era realmente colluso col diavolo sin dall'inizio, e che addirittura fosse in grado di chiamarlo a suo piacimento col Libro del Comando che io ho preferito soltanto citare di sfuggita.
Della leggenda esistono poi varie versioni: una, per esempio, vuole che la chiesa sia stata costruita in una sola notte per scommessa; dopo che la ebbe persa, il Principe decise di umiliare il diavolo ordinandogli di "tessere la sabbia", compito stavolta davvero impossibile anche per lui. Il diavolo si sarebbe poi vendicato rubando la campana e rendendo i dintorni della chiesa "malefici" (niente inganno del caprone, quindi).
Un'altra versione, invece, è piuttosto simile a quella che avete letto ma vuole che il Principe volesse costruire la chiesa per serbare il suo tesoro, sepolto sotto un altare. In seguito all'inganno del caprone, il diavolo avrebbe trasformato tutte le monete d'oro in rame.
Insomma, quale che sia la leggenda, la Chiesa dei Diavoli esiste davvero
in realtà è dedicata alla Madonna di Costantinopoli e si trova a poca distanza dal centro abitato di Tricase, sulla via che conduce alla frazione Tricase Porto. Eccola a voi
Forse per la sua posizione isolata, forse per la sua forma inconsueta, la Chiesa dei Diavoli è effettivamente un po' inquietante e nonostante sia decisamente decentrata rispetto al paese tutti la conoscono e sanno indicare la strada per arrivarci.
E' stata sconsacrata intorno al 1800, poiché non vi si diceva più messa e la posizione isolata consentiva lavoro facile ai ladri. C'è chi dice che qualcuno abbia anche cercato il tesoro del Principe Vecchio
Per la stessa ragione la porta d'ingresso venne murata e pare che negli ultimi anni sia diventata teatro di strani rituali. In effetti io stesso ho visto incise sulle sue pareti croci e formule in latino
E' tornata tristemente di moda una quindicina d'anni fa, quando nelle campagne attorno a essa fu consumato l'omicidio "rituale" di un giovane, spingendo la fantasia dei cronisti ad attribuirlo a una setta che aveva sede là (in realtà si scoprì che si trattava di un delitto passionale).
Qualche anno fa il comune ha comprato l'intera zona e ha restaurato la chiesa, riaprendo la porta murata e regalandola ad un'associazione culturale che intende farne una specie di auditorium
Quanto al Principe Vecchio... le leggende parlano di un Principe anonimo che avrebbe regnato intorno al 1500, ma ovviamente si tratta di elementi di fantasia: abbiamo visto che la chiesa è di quasi due secoli posteriore, e in ogni caso Tricase non è mai stata sede di un principato ma di un baronato (anche se effettivamente i baroni di tricase si autointitolavano "principi"
).
La chiesa peraltro fu donata al paese da Jacopo Francesco Arborio Gattinara, marchese di San Martino, allora villaggio limitrofo, oggi frazione con il nome di Tutino (Tricase conta una decina di frazioni
).
Anche il Palazzo dove ho ambientato gran parte della storia esiste davvero e si chiama Palazzo Gallone
Questo è come appare oggi; il corpo centrale, compreso tra la torre est che vedete in foto (la parte "prominente") e la torre ovest, è un rifacimento novecentesco. Fu costruito nel 1300, in realtà molto prima della famiglia che gli dà il nome (i Gallone si insediarono a Tricase nel 1661) e oggi è sede del municipio.
In passato è stato però anche sede di un liceo, frequentato tra gli altri da mia madre