Da qualche settimana ho terminato di sudare su "La casa senza ombra", titolo definitivo del vecchio "Condominio" e l'ho messo nel cassetto a sedimentare un po'.
Ora ho deciso di cominciare finalmente un progetto che mi frulla in testa da qualche anno, e di cui vi ho parlato parecchio: Endos.
E' la mia prima esperienza nel mondo della Fantascienza, genere facile e difficile contemporaneamente, perché è facile inventare cose nuove che permettono di percorrere nuove strade, ma anche difficile perché ci va pochissimo a scrivere fesserie.
Ho avuto qualche consulenza da Psiko in persona, e questo mi ha aiutato a impostare un plot relativamente serio. Anche Martina mi ha aiutato parecchio a risolvere qualche problemino di logica.
Ho già cominciato a scrivere un po' di storia: il protagonista è sempre Alek'an, figlio di Adel'ak e di Fral'an, che è il primo ad avere il numerale 100 tra il nome e il cognome.
Ha una sorella, Olig'ak, di due anni più grande.
Intorno ai sei anni i bambini di Endos vengono sottoposti al rito della Codifica: ogni Endoniano ha un codice personale segreto, e quando il piccolo compie i sei anni, i codici dei genitori vengono scritti su una striscia robusta e questa viene inserita in una feritoia (l'Occhio di Aneasa) presente nel Tabernacolo del Mausoleo, un edificio che si trova in ogni città di Endos. La striscia viene "masticata" e restituita con il codice segreto del bambino.
A quel punto diventa a tutti gli effetti un Endoniano. Per concludere la cerimonia, a ogni piccolo viene data una specie di ostia che lo consacra definitivamente.
Il giorno successivo alla cerimonia della Codifica, ogni bambino viene mandato alla Colonia, dove rimane per i dieci anni successivi a istruirsi (o dove viene educato, per meglio dire)
Può ricevere visite dei parenti, ma non può tornare a casa.
Questo periodo, piuttosto lungo, è in realtà giustificato (lo si scoprirà successivamente) perché è necessario che "qualcosa" che gli Endoniano hanno assunto con la famosa Ostia (e che faccio in modo non sia troppo evidente), venga assunto dall'organismo e ne diventi parte integrante.
Sono indeciso se lasciare tanti anni così (dieci sono tanti), oppure se abbreviare la durata, o, in alternativa, fare iniziare il periodo nella Colonia più tardi, intorno ai dieci, dodici anni...
O direttamente intorno ai quindici anni, che forse sarebbe più interessante dal punto di vista della storia... e del target di riferimento (gli adolescenti)
Devo fare un'anticipazione, la metto in spoiler