[WIP] Endos

[overhill]

Per essere sinceri questo lavoro è di FS solo come ambientazione, perché per il resto le dinamiche sono le solite. Non so se si può considerare un romanzo "DI" fantascienza... :O

[overhill]

Giusto per spiegare meglio il concetto, provo a mettervi un piccolo dialogo tra Alek'an, Olig'ak e Moka'ak, un'amica, il primo giorno di scuola del ragazzo

Olig'ak e Alek'an camminavano di fianco lungo la strada che portava a scuola.
La ragazza teneva la testa bassa, cercando di evitare gli sguardi degli altri scolari: sapeva che tutti sapevano della sua bocciatura, e se ne vergognava. Non riusciva a capire cos'era successo lo scorso ciclo: stava andando tutto bene, studiava come al solito, aveva un sacco di amici. E poi, improvvisamente, qualcosa era successo: non aveva più azzeccato un compito che fosse uno, le interrogazioni andavano sempre malissimo, non riusciva a memorizzare nulla.
E aveva perso tutti gli amici che aveva.
Tranne Moka'ak, per fortuna.
Quasi fosse richiamata dal suo pensiero, l'amica spuntò da dietro un angolo: «Ciao Olly! Come stai?»
«Ciao Moka. Sto bene, grazie. E tu?»
La ragazza piroettò la sua abbondante figura per far roteare la gonna a balze: «Benissimo! Guarda che bella gonna mi hanno regalato i miei per il nuovo ciclo».
«Bella! E che bella camicetta».
Moka'ak smise di girare e tirò con le mani le spalle dell'indumento, per evidenziare il taglio del tessuto: «Vero? È davvero meravigliosa! Ho dovuto promettere di non metterla prima di oggi, e non stavo nella pelle!»
«Eh eh, me lo immagino: dev'essere stato terribile».
«Non me ne parlare! Ho sofferto così tanto...»
Si affiancò ai due fratelli e tutti insieme s'incamminarono.
«Lui è tuo fratello?»
«Accidenti, quanto sei perspicace!»
Moka'ak sorrise ad Alek'an: «Ciao, io sono Moka'ak. Tu sei Alek'an, vero?»
«Ciao Moka'ak. Come stai?»
La ragazza sorrise all'amica: «Accidenti, che gentiluomo beneducato!»
«L'ho educato io» rispose la sorella.
Alek'an era troppo piccolo per capire le sottili implicazioni della battuta, e reagì come qualsiasi bambino di sette cicli: «Ma non è vero, sono stati mamma e papà».
Le ragazze risero, ma era evidente come non avessero intenzione di prenderlo in giro: questo il ragazzo lo capì, e si unì alla risata.
«Sei simpatico Alek» disse Moka'ak.
«Anche tu. Che classe fai?»
«Sono al terzo ciclo. Tu sei al primo, immagino».
Alek'an gonfiò leggermente il petto: «No, sono al secondo. L'esame propa.. propeu...»
«Propedeutico» lo aiutò la sorella.
«Sì, quello, mi ha mandato in secondo».
Moka'ak guardò l'amica: «Ah, ma allora siete...» Tacque immediatamente, rendendosi conto della situazione.
«In classe insieme, sì». Tacquero tutti e tre: le due ragazze con un vago senso di imbarazzo, e il piccolo in attesa del resto della conversazione, con una strana sensazione che fosse stato detto qualcosa di particolare.
«Altro che la mia camicetta».
Alek'an non aveva ben chiara la situazione della sorella, che si ritrovava a ripetere il secondo ciclo, e per di più con il fratello, che, al contrario, ne aveva saltato uno in avanti. Continuò a chiacchierare come se nulla fosse: «Quindi lo scorso ciclo eri con mia sorella. Ecco come vi conoscete».
«Già» rispose Moka'ak. Cercò di riprendere le redini del discorso, per evitare ulteriori imbarazzi all'amica: «Strano che ti abbiano fatto saltare la prima: sai già leggere e scrivere?»
«Sì: quando Olly studiava le stavo sempre vicino...»
«In mezzo alle scatole, per essere precisi».
Alek'an rise: «Sì, ogni tanto me lo diceva di togliermi dalle palle».
«Alek! Non si dice!»
«Ma tu lo dicevi! E comunque io non lo facevo. E così ho imparato a leggere e a scrivere. E anche un po' a fare i conti. Ma solo il più e il meno. Le altre due operazioni non le ho tanto capite».
Moka'ak minimizzò il problema: «Be' tanto quelle si fanno alla fine del primo ciclo, forse per quello l'esame propedeutico ti ha fatto saltare la prima».
«Propedeutico» riuscì a dire il ragazzo, soddisfatto per essere riuscito a infilare una tale sequenza di lettere.
«Impara in fretta tuo fratello».
«Fin troppo...» rispose a bassa voce Olig'ak. Moka'ak la guardò con curiosità, ma preferì evitare altre domande.
Erano quasi arrivate al grande palazzo sede delle scuole Primarie. Era un edificio piuttosto austero, che non cedeva mai alla possibilità di essere piacevole alla vista: squadrato e rigido, di un indefinibile colore grigiastro, non invogliava in nessun modo a entrarci, soprattutto per eseguire quell'antipatica attività chiamata "studiare".
Per di più, davanti all'entrata, c'era un crocchio di persone che Olig'ak avrebbe preferito evitare.
Moka'ak si sentì in dovere di avvertire l'amica: «Occhio, c'è Pnul'an con la sua cricca».
Olig'ak rispose a mezza bocca: «Li ho visti. E mi sa che loro hanno visto noi».

[overhill]

Come vedete lo stesso dialogo sarebbe possibile anche in una qualsiasi città della terra, fatto salvo che "cicli" = "anni"

Però forse il bello di un lavoro così è proprio quello di rendere abituale una situazione particolare...

[Blu]

Vero.. sembra una normale conversazione fra ragazzini di qui .. ma cos'è successo a Olig'ak? Come mai è stata bocciata? Cosa ha distratto la sua attenzione?

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Golden Reviewer (157 )

[overhill]

Per adesso sto ancora imbastendo la storia, e questa piccola parte riguarda un aspetto che potrebbe essere ampliato o abbandonato, non lo so ancora.

Una delle idee era di rendere Olig'ak e Alek'an come gemelli (che tra l'altro in Endos sono considerati portatori di sventura... ) per cui lui è grandino per l'età, mentre lei è minuta. Inoltre vanno alla stessa classe, per cui questo sembrare gemelli è aumentato.

L'obiettivo, e questa è la parte che invece sto sviluppando adesso, è che Olig'ak vedrà il suo personaggio diventare molto importante...

In ogni caso adesso ho fatto conoscere Olig'ak con Tal'ak, l'esploratrice che ha accompagnato Alek'an e Vest'ak fino al confine con la Zona Proibita, e li ha visti entrare...

[Greywolf]

Per essere sinceri questo lavoro è di FS solo come ambientazione, perché per il resto le dinamiche sono le solite. Non so se si può considerare un romanzo "DI" fantascienza... :O

Spesso la fantascienza è proprio questo: inserire situazioni di vita quotidiana (come la vediamo noi) in luoghi lontani nel tempo e nello spazio. A volte è anche un utilissimo escamotage per farci riflettere su cose che avvengono (o sono avvenute) nel mondo reale, ma su cui non riflettiamo o lo facciamo in maniera molto superficiale.

Per quello che posso dirti sto leggendo una raccolta di racconti pubblicati come quelli della migliore fantascienza di questo ultimo periodo (la versione italiana di "Year's Best SF 17"): francamente alcuni mi paiono del tutto insignificanti, ma altri, magari migliori come trama e caratterizzazione dei personaggi, non hanno proprio nulla di fantascientifico (a parte forse essere stati pubblicati nel 2012 ed essere ambientati nel 2014): e pensare che nell'introduzione veniva ribadito che quella era una raccolta di fantascienza e che era importante rimarcare la differenza fra i generi...

Chiudo la parentesi. Chissà cosa c'è nella Zona Proibita...

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Golden Reviewer (122 )

[overhill]

Una grossa/piccola novità

Come sempre stavo riflettendo su nomi e suffissi, e mi sono reso conto che il suffisso per le "femmine", AK, ha poco senso.
Allora ho fatto una breve ricerca e ho scoperto che la traduzione in greco di Maschio e Femmina è rispettivamente Arsenikos e Thilykos, entrambi estremamente piacevoli ed evocativi.

Quindi ho deciso (sono o non sono DIO?!) che i suffissi diventano ARS per i maschi e THIL per le femmine
Suonano anche piuttosto bene: Alek'an diventa Alek'ars, mentre Olig'ak diventa Olig'thil

[Greywolf]

Traduttore di Google?
Mi piace!
Ma "thil" si pronuncia con il th all'inglese?

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Golden Reviewer (122 )

[overhill]

Uhm bella domanda: aspetta che il traduttore "legge", anche...
Sì, si legge come in inglese, come il "theta"

[overhill]

Oh, un altro dubbio amletico

Sono indeciso se far usare, nella forma di cortesia, il "lei", il "voi" oppure il "tu" con il cognome della persona con cui si parla...
Al primo incontro tra Olig'thil e Lemm'ars, si sono parlati con il "lei", ma non mi fa impazzire...

[Greywolf]

Ormai il "voi" è sparito pure dai fumetti.
Usare il "lei" è più consueto, perché identico al nostro modo di parlare, però, visto che qui si tratta di una civiltà diversa, forse anche il "tu" + il cognome della persona con cui si parla (o anche un particolare appellativo che si utilizza nelle forme di cortesia, un po' come il suffisso "san" del giapponese) non sarebbe male.

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Golden Reviewer (122 )

[Blu]

Concordo con grey

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Golden Reviewer (157 )

[overhill]

Uhm, l'idea del "san" non mi dispiace... devo vedere se ci sono delle parole che abbiano un senso e che possano essere convertite dal greco. Ormai mi ci sono fissato
E poi ha un senso, visto che il tutto arriva da una specie di esperimento che ha coinvolto tutta l'umanita, presumibilmente, ha senso che sia stata usata una lingua "base" di molte altre...

Vediamo:
Onore = timì
Anima = psyko ( )
Signore = kyrie
Signora = kyria

Uhm, direi che "kyr" non sarebbe male, no?

Olig'thil kyr come forma di rispetto, Olig'thil come nome "normale" e Olly, o altri vezzeggiativi simili, per la cerchia più intima.
Uhm, e usarlo come prefisso?

Kyr'Olig'thil.

Non suona male!

[overhill]

Piccola riflessione: ovviamente i personaggi di Endos hanno anche un cognome, e di solito il prefisso Kyr si applica al cognome, più che al nome, quindi Olig'thil verrà chiamata Kyr'Void.

A volte si usa la formula Kyr'nome proprio, quando si vuole riprendere qualcuno, come si usa anche da noi: "Signor Mario!"

[overhill]

Uhm, sono arrivato a un punto morto...

Tal'thil e Olig'thil sono arrivate al "Proibito", un albergo che si trova "alla fine di Endos", perché è l'ultimo prima della fascia di sicurezza intorno alla zona proibita.
Qui vengono avvertite da Lemm'ars che il Governo ha aumentato il numero di pattuglie di controllo, per cui devono rimanere lì per qualche tempo, aspettando il momento propizio per passare.
Qui Olly avrà la prova di essere immune al Mal di Zona, mentre Tally potrà confermare che sono molto vicini.
Conosceranno due nuovi personaggi, Robar'thil e Marat'thil, rispettivamente cuoca e cameriera del Proibito (indovinate a chi mi sono ispirato! ), così da raccontare un po' della storia di Endos.
il Proibito ha due caratteristiche importanti: la prima è il simbolo (una P maiuscola tagliata da una barretta, una specie di croce... ), e il secondo è il Ponte.
Dietro all'albergo c'è un grande lago, più o meno circolare, di circa quattro km di diametro. Dalla rotonda tra l'albergo e il lago, parte un lungo pontile che arriva all'incirca a metà del lago: qui è possibile "provare" il Mal di Zona in relativa sicurezza. Ovviamente qui le due amiche arriveranno per verificare la situazione.

E qui mi fermo, per ora: devo decidere come far passare a Olig'thil il lago, cosa far succedere dopo e cosa far capitare a Tal'thil. Inoltre devo ancora stabilire in che modo la proprietaria del Proibito, Baltar'thil, verrà a scoprire la situazione e darà l'avvio alla Religione...