Ciao a tutti!
Non so se qualcuno di voi ha letto per intero l'altro racconto che ho caricato qua, Arresto Forzato, ma riguardandolo mi sono accorto che lo stile era troppo macchinoso e scorreva con un pò di difficoltà. Ho deciso di provare a scrivere qualcos'altro, più romanzesco ma sullo stesso stile, ditemi cosa ne pensate!
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Ci riprovo con un'altra storia!
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Ultima modifica di Lugu il 26 febbraio 2016, 09:46, modificato 2 volte in totale.
Re: [WIP] - Londra
Letto tutto d'un fiato 
Lugu, penso che tu sia davvero molto bravo a scrivere in genere non sono così largo nei commenti (nemmeno su me stesso 
), ma devo dire che questo scritto mi ha dato sensazioni positive. Hai il dono di una prosa corretta, fluida, precisa e diretta: il lettore non deve faticare a starti dietro, ma al tempo stesso riesci a comunicare concetti anche complessi che arrivano direttamente all'attenzione di chi legge. E non è da tutti
Mi permetto di darti alcuni consigli, ma prendili più che altro come una questione di gusti personali
Il consiglio maggiore che mi sento di darti è di snellire molto il testo... a tutti i livelli: trama, periodo, sintassi e grammatica.
Io trovo (ma posso anche sbagliare) che frasi e storie snelle comunichino molto di più di testi inutilmente ampollosi, pieni di dettagli e di scene che distolgono dalla narrazione, a meno che esse non siano strettamente necessarie.
A livello di trama, posso dirti questo: le prime 11 pagine sono ben scritte, ma solo all'undicesima ho sentito di essere, quasi per caso, "catapultato" nella storia. Mi rendo conto che si tratti soltanto di un incipit, quindi magari qualcosa che a me è sembrato superfluo (tipo la vicina bisbetica o la telefonata della sorella di Alice) potrà avere una sua economia in sviluppi successivi.... però, ecco, trattandosi di incipit mi è sembrato comunque che ci fosse "troppo". Magari, una volta che avrai scritto i capitoli successivi, prova a spostare scene che hai messo all'inizio in altre parti della trama: potrebbero funzionare meglio
Per quanto riguarda il discorso stilistico, ho notato che molte volte descrivi cose, luoghi e persone usando dai due ai quattro aggettivi qualificativi per volta.... il che rallenta di molto il ritmo. Non solo: questo ti porta a volte a riutilizzare, a distanza di qualche paragrafo, lo stesso aggettivo per lo stesso soggetto. Ti è successo con il luogo dove abita Alice, che hai descritto per ben due volte "pittoresco" a distanza di un solo cambio pagina!
La descrizione è sempre una rogna, perché noi scrittori sentiamo il bisogno di entrare nel dettaglio di tutto, di immedesimare completamente il lettore in ogni aspetto della scena.... ma è davvero necessario? A volte basta una sola parola per esprimere concetti e visioni, lasciando tutto il resto alla discrezione di chi legge. E funziona tutto meglio
Lo stesso discorso si può applicare a tutte le parti della narrazione: periodi, lessico, persino singole lettere (le eufoniche maledette sono la mia dannazione). Per il resto, non c'è nulla che una buona rilettura non possa sistemare.... si vede che dietro c'è una grande preparazione, e soprattutto tanto sentimento.
Non vedo l'ora di leggere il prosieguo delle avventure di Alice... chi saranno questi uomini misteriosi che hai tirato in ballo?
PS: ... Sarò ignorante io, ma... il roast beef si può fare alla piastra?
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Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 |
Lugu, penso che tu sia davvero molto bravo a scrivere
in genere non sono così largo nei commenti (nemmeno su me stesso ), ma devo dire che questo scritto mi ha dato sensazioni positive. Hai il dono di una prosa corretta, fluida, precisa e diretta: il lettore non deve faticare a starti dietro, ma al tempo stesso riesci a comunicare concetti anche complessi che arrivano direttamente all'attenzione di chi legge. E non è da tutti Mi permetto di darti alcuni consigli, ma prendili più che altro come una questione di gusti personali
Il consiglio maggiore che mi sento di darti è di snellire molto il testo... a tutti i livelli: trama, periodo, sintassi e grammatica.
Io trovo (ma posso anche sbagliare) che frasi e storie snelle comunichino molto di più di testi inutilmente ampollosi, pieni di dettagli e di scene che distolgono dalla narrazione, a meno che esse non siano strettamente necessarie.
A livello di trama, posso dirti questo: le prime 11 pagine sono ben scritte, ma solo all'undicesima ho sentito di essere, quasi per caso, "catapultato" nella storia. Mi rendo conto che si tratti soltanto di un incipit, quindi magari qualcosa che a me è sembrato superfluo (tipo la vicina bisbetica o la telefonata della sorella di Alice) potrà avere una sua economia in sviluppi successivi.... però, ecco, trattandosi di incipit mi è sembrato comunque che ci fosse "troppo". Magari, una volta che avrai scritto i capitoli successivi, prova a spostare scene che hai messo all'inizio in altre parti della trama: potrebbero funzionare meglio
Per quanto riguarda il discorso stilistico, ho notato che molte volte descrivi cose, luoghi e persone usando dai due ai quattro aggettivi qualificativi per volta.... il che rallenta di molto il ritmo. Non solo: questo ti porta a volte a riutilizzare, a distanza di qualche paragrafo, lo stesso aggettivo per lo stesso soggetto. Ti è successo con il luogo dove abita Alice, che hai descritto per ben due volte "pittoresco" a distanza di un solo cambio pagina!
La descrizione è sempre una rogna, perché noi scrittori sentiamo il bisogno di entrare nel dettaglio di tutto, di immedesimare completamente il lettore in ogni aspetto della scena.... ma è davvero necessario? A volte basta una sola parola per esprimere concetti e visioni, lasciando tutto il resto alla discrezione di chi legge. E funziona tutto meglio
Lo stesso discorso si può applicare a tutte le parti della narrazione: periodi, lessico, persino singole lettere (le eufoniche maledette
sono la mia dannazione). Per il resto, non c'è nulla che una buona rilettura non possa sistemare.... si vede che dietro c'è una grande preparazione, e soprattutto tanto sentimento.Non vedo l'ora di leggere il prosieguo delle avventure di Alice... chi saranno questi uomini misteriosi che hai tirato in ballo?
PS: ... Sarò ignorante io, ma... il roast beef si può fare alla piastra?
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Grazie Nillc per aver risposto immediatamente!
Per quanto riguarda la corposità dello scritto sono d'accordo, ma era una mia intenzione renderla così. Prova a leggere le prime pagine dell'altro racconto (che ho messo nel primo post)...scrivendolo mi sono accorto che assomigliava più ad una sceneggiatura che ad un "libro" e per sistemarlo dovevo stravolgere interamente lo stile. Ho deciso di scriverne un altro e lasciare il vecchio così com'era, semplice e diretto, e fare questo secondo un pò più strutturalmente "complesso". Per gli aggettivi vedrò di snellire, effettivamente a volte ho calzato troppo la mano
Le scene che ci sono come hai detto tu (la chiamata con Alice) mi servono per dare un background alla protagonista e soprattutto, per come ho strutturato la storia, servono già a introdurre i personaggi che poi riappariranno successivamente.
Il roast beef alla piastra dovrebbe un piatto esistente...non vorrei aver fatto uno scivolone ahaha
Per quanto riguarda la corposità dello scritto sono d'accordo, ma era una mia intenzione renderla così. Prova a leggere le prime pagine dell'altro racconto (che ho messo nel primo post)...scrivendolo mi sono accorto che assomigliava più ad una sceneggiatura che ad un "libro" e per sistemarlo dovevo stravolgere interamente lo stile. Ho deciso di scriverne un altro e lasciare il vecchio così com'era, semplice e diretto, e fare questo secondo un pò più strutturalmente "complesso". Per gli aggettivi vedrò di snellire, effettivamente a volte ho calzato troppo la mano
Le scene che ci sono come hai detto tu (la chiamata con Alice) mi servono per dare un background alla protagonista e soprattutto, per come ho strutturato la storia, servono già a introdurre i personaggi che poi riappariranno successivamente.
Il roast beef alla piastra dovrebbe un piatto esistente...non vorrei aver fatto uno scivolone ahaha
Re: [WIP] - Londra
Ho concluso il terzo capitolo e modificato sostanzialmente la trama del racconto (vedi capitolo 2). Le vostre opinioni sono ben accette!
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Re: [WIP] - Londra
Letto
La piega "mistery" che hai dato alla trama mi piace moltissimo: già era interessante prima, adesso è davvero azzeccata! E ho trovato inoltre straordinario l'espediente di far raccontare qualche dettaglio sull'affare Martin Edwards dalle vecchiette: a dire il vero mi è quasi dispiaciuto che il dialogo si sia interrotto così presto, avrei voluto qualche elemento in più, magari condito dalle chiacchiere di paese e dal linguaggio colorito delle signore (anche in Inghilterra le donne sanno essere pettegole).
Mi è un po' meno chiaro, invece, perché Alice abbia avuto una reazione del genere nel sentire il nome di Martin Edwards: inizialmente pensavo che lo conoscesse, e bene, dato che interrompe di colpo la telefonata con la madre... successivamente afferma di non ricordare di chi si tratti. Immagino che scopriremo tutto un po' più avanti, ma comunque fossi in te aggiungerei almeno una frase del tipo "Martin Edwards... dove l'ho già sentito?" quando Alice sta sentendo il TG, proprio per rendere più chiaro questo passaggio.
A proposito del TG, ti vorrei dare un consiglio che praticamente contraddice in pieno quello che ti ho detto qualche settimana fa
Hai impostato l'intervento della giornalista come un lunghissimo periodo nel corso del quale vengono forniti diversi elementi del caso... il che va benissimo, il problema è che così facendo spezzi un po' il ritmo della narrazione e finisci per distogliere l'attenzione del lettore da quello che in realtà è un passaggio importante, se non fondamentale.
Il mio consiglio è questo: invece di sfrondare e togliere elementi, in questo caso ti direi di aggiungerne. In pratica, descrivi proprio la scena intervallando le frasi della giornalista con la descrizione della scena e delle sue azioni:
Per il resto valgono le stesse cose che ti ho detto in passato (sfronda, snellisci ecc.) e... attento:
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La piega "mistery" che hai dato alla trama mi piace moltissimo: già era interessante prima, adesso è davvero azzeccata! E ho trovato inoltre straordinario l'espediente di far raccontare qualche dettaglio sull'affare Martin Edwards dalle vecchiette: a dire il vero mi è quasi dispiaciuto che il dialogo si sia interrotto così presto, avrei voluto qualche elemento in più, magari condito dalle chiacchiere di paese e dal linguaggio colorito delle signore (anche in Inghilterra le donne sanno essere pettegole
). Mi è un po' meno chiaro, invece, perché Alice abbia avuto una reazione del genere nel sentire il nome di Martin Edwards: inizialmente pensavo che lo conoscesse, e bene, dato che interrompe di colpo la telefonata con la madre... successivamente afferma di non ricordare di chi si tratti. Immagino che scopriremo tutto un po' più avanti, ma comunque fossi in te aggiungerei almeno una frase del tipo "Martin Edwards... dove l'ho già sentito?" quando Alice sta sentendo il TG, proprio per rendere più chiaro questo passaggio.
A proposito del TG, ti vorrei dare un consiglio che praticamente contraddice in pieno quello che ti ho detto qualche settimana fa
Hai impostato l'intervento della giornalista come un lunghissimo periodo nel corso del quale vengono forniti diversi elementi del caso... il che va benissimo, il problema è che così facendo spezzi un po' il ritmo della narrazione e finisci per distogliere l'attenzione del lettore da quello che in realtà è un passaggio importante, se non fondamentale.
Il mio consiglio è questo: invece di sfrondare e togliere elementi, in questo caso ti direi di aggiungerne. In pratica, descrivi proprio la scena intervallando le frasi della giornalista con la descrizione della scena e delle sue azioni:
E così via. Immergi il lettore in quella che è una scena di forte impatto e che certamente non mancherà di coinvolgerloLo schermo si accese sull'ampio cortile sferzato dalla pioggia battente di quello che sembrava un immenso edificio di pietra bianca. Un'esile ragazza con gli occhi a mandorla e la pelle bianchissima parlava in un microfono, cercando di sovrastare il rumore della pioggia battente.
"... e siamo appena arrivati sul luogo del delitto" disse tenendo fermo con la mano libera il cappuccio del suo impermeabile "dove la polizia ha già iniziato (...)"
La telecamera si spostò leggermente verso sinistra, inquadrando un capannello indiscernibile di sagome contro la luce rossa e azzurra delle sirene della polizia.
"Il ragazzo è stato trovato dal custode (...)"
La giornalista tornò nell'inquadratura.
"... ai piedi del ritratto di Enrico VIII"
Per qualche secondo la regia mandò in onda l'immagine di un dipinto che Alice conosceva molto bene
Per il resto valgono le stesse cose che ti ho detto in passato (sfronda, snellisci ecc.) e... attento:
"... ha già cominciato HA dire le sue prime parole"
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Grazie mille dei consigli! Effettivamente il pezzo della giornalista era un mattone e non mi era proprio venuto in mente la possibilità di descriverlo come hai fatto tu...vedo di sistemarlo subito!
Il fatto che Alice non si ricordi del nome è funzionale alla trama, quindi è normale che il lettore ancora non capisca a pieno il quadro generale
Posso provare ad allungare un pò la discussione tra le due signore, anche se pensavo che la conversazione potesse annoiare visto che è abbastanza "casuale" (il lettore potrebbe pensare che essendo solo chiacchere, non siano più di tanto importanti e quindi potrebbe stancare)
Il fatto che Alice non si ricordi del nome è funzionale alla trama, quindi è normale che il lettore ancora non capisca a pieno il quadro generale
Posso provare ad allungare un pò la discussione tra le due signore, anche se pensavo che la conversazione potesse annoiare visto che è abbastanza "casuale" (il lettore potrebbe pensare che essendo solo chiacchere, non siano più di tanto importanti e quindi potrebbe stancare)
Re: [WIP] - Londra
Il dialogo tra le signore non era per nulla noioso, anzi hai un'ottima capacità empatica e personaggi del genere si prestano alla grande a essere delineati come hai fatto tu.
In generale, posso dirti questo: quella di Martin Edwards è quella che in gergo si chiama backstory, ossia una trama che si sviluppa autonomamente ma che poi si collega a quella principale. Essa può essere la biografia di un personaggio secondario, una sottotrama, un flashback... insomma, qualsiasi cosa diverga dalla narrazione principale e abbia un inizio, uno sviluppo e una fine autonomi.
In genere, quanto più dettagliate sono le backstories, meglio funziona il romanzo (io in genere scrivo un riassunto di eventuali backstories); quello che non è fisso è la quantità di informazioni da esse provenienti che finiscono nella storia principale, e il modo di raccontarle.
Detta così sembra una cosa ingarbugliatissima, quindi ti faccio un esempio pratico
In genere, quando scrivo racconti d'ampio respiro, compilo per prima cosa la cosiddetta "personaggiatura", ossia una vera e propria biografia di tutti i personaggi, con tanto di data di nascita (e di morte nel caso), ciò che hanno fatto nella loro vita, la personalità, i gusti ecc.
Poi quando vado a scrivere, un buon 40% delle informazioni non lo utilizzo, ma lo tengo presente per delineare meglio il personaggio.
Del restante 60%, poi, non esplicito tutto e subito con frasi dirette... ad esempio, invece di dire direttamente "questo personaggio è cattivo", induco il lettore a pensarlo attraverso le azioni e i pensieri del personaggio.
In questo modo si ottengono due effetti: innanzitutto si evitano gli stereotipi; in secondo luogo il lettore si forma una sua immagine del personaggio, che pertanto gli sembrerà più suo e quindi più vero.
Questo discorso si può applicare a qualsiasi backstory
Nel tuo caso, proprio perché hai scelto (giustamente) di frammentare la backstory di Martin Edwards, andrei fino in fondo frammentando anche il modo di raccontarla quindi, ok il servizio giornalistico, ok le vecchiette... il resto sbizzarrisciti: usa flashback, flussi di pensiero e anche narrazione lineare
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hai un'ottima capacità empatica e personaggi del genere si prestano alla grande a essere delineati come hai fatto tu.In generale, posso dirti questo: quella di Martin Edwards è quella che in gergo si chiama backstory, ossia una trama che si sviluppa autonomamente ma che poi si collega a quella principale. Essa può essere la biografia di un personaggio secondario, una sottotrama, un flashback... insomma, qualsiasi cosa diverga dalla narrazione principale e abbia un inizio, uno sviluppo e una fine autonomi.
In genere, quanto più dettagliate sono le backstories, meglio funziona il romanzo (io in genere scrivo un riassunto di eventuali backstories); quello che non è fisso è la quantità di informazioni da esse provenienti che finiscono nella storia principale, e il modo di raccontarle.
Detta così sembra una cosa ingarbugliatissima, quindi ti faccio un esempio pratico
In genere, quando scrivo racconti d'ampio respiro, compilo per prima cosa la cosiddetta "personaggiatura", ossia una vera e propria biografia di tutti i personaggi, con tanto di data di nascita (e di morte nel caso
), ciò che hanno fatto nella loro vita, la personalità, i gusti ecc.Poi quando vado a scrivere, un buon 40% delle informazioni non lo utilizzo, ma lo tengo presente per delineare meglio il personaggio.
Del restante 60%, poi, non esplicito tutto e subito con frasi dirette... ad esempio, invece di dire direttamente "questo personaggio è cattivo", induco il lettore a pensarlo attraverso le azioni e i pensieri del personaggio.
In questo modo si ottengono due effetti: innanzitutto si evitano gli stereotipi; in secondo luogo il lettore si forma una sua immagine del personaggio, che pertanto gli sembrerà più suo e quindi più vero.
Questo discorso si può applicare a qualsiasi backstory
Nel tuo caso, proprio perché hai scelto (giustamente) di frammentare la backstory di Martin Edwards, andrei fino in fondo frammentando anche il modo di raccontarla
quindi, ok il servizio giornalistico, ok le vecchiette... il resto sbizzarrisciti: usa flashback, flussi di pensiero e anche narrazione lineare Platinum Reviewer (301
) :: Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 | Re: [WIP] - Londra
Ho aggiunto un capitolo all'inzio che funge da prologo...ditemi che ne pensate e soprattutto se secondo voi ci stà con il mood della storia (o la rende troppo banale/danbrowniana). C'è anche un capitolo 5, ma è da concludere però se volete potete anche leggerlo
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Re: [WIP] - Londra
Lugu, ammetto di aver letto molto di fretta, ma il prologo va davvero benissimo scritto e soprattutto costruito molto bene, ha alcune frasi davvero indovinate (tipo quella del rosario). Potresti perfezionarlo con alcuni accorgimenti stilistici che servono a incalzare il ritmo, tipo trasformare le frasi esplicite in implicite ("mentre percorreva (...)" diventerebbe "percorrendo" e così via).... ma si tratta davvero di una mera questione di stile, gli obiettivi che ti eri posto li hai centrati tutti.
Sul quinto capitolo non mi esprimo, aspetto di vedere il prodotto finito però ti consiglierei sui due piedi di accorciare di molto il primo paragrafo su King's Cross: lo stesso messaggio che vuoi dare si può esplicitare nella metà delle righe, snellendo la narrazione
Platinum Reviewer (301) :: Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 |
scritto e soprattutto costruito molto bene, ha alcune frasi davvero indovinate (tipo quella del rosario). Potresti perfezionarlo con alcuni accorgimenti stilistici che servono a incalzare il ritmo, tipo trasformare le frasi esplicite in implicite ("mentre percorreva (...)" diventerebbe "percorrendo" e così via).... ma si tratta davvero di una mera questione di stile, gli obiettivi che ti eri posto li hai centrati tutti.Sul quinto capitolo non mi esprimo, aspetto di vedere il prodotto finito
però ti consiglierei sui due piedi di accorciare di molto il primo paragrafo su King's Cross: lo stesso messaggio che vuoi dare si può esplicitare nella metà delle righe, snellendo la narrazione Platinum Reviewer (301
) :: Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 | Re: [WIP] - Londra
Grazie come al solito! Se ti va di dargli una seconda lettura (sempre se hai tempo) mi farebbe molto piacereNillc ha scritto:Lugu, ammetto di aver letto molto di fretta, ma il prologo va davvero benissimo
Sul quinto capitolo non mi esprimo, aspetto di vedere il prodotto finito
Il quinto è ancora da riguardare, l'ho solamente buttato giù, quindi manca ancora tutta l'operazione di rifinitura che faccio di solito
Re: [WIP] - Londra
Ho chiuso l'ultimo capitolo e riguardato in generale lo scritto, correggendo qua e là alcune frasi. Fatemi sapere che ne pensate!
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Re: [WIP] - Londra
Lugu va benissimo, stai migliorando a vista d'occhio
Giusto qualche appunto: il dialogo tra Alice e Daniel è un po' troppo forbito per essere credibile... cioè, va benissimo come pezzo scritto, ma non come dialogo parlato prova a rileggerlo "interpretando" le varie parti con intonazione ed espressività, e riscrivilo come se effettivamente i due dialogassero tra di loro, in un linguaggio più prossimo a quello parlato
Poi, vista l'importanza del prologo, io lo differenzierei dalla capitulazione del resto del romanzo... magari non proprio scrivendo "Prologo", ma sicuramente almeno togliendo il numero 1 sul capo... puoi usare un po' di artifici tipo il corsivo per differenziarlo ulteriormente.
Questo perché, essendo i restanti capitoli incentrati su Alice, cambia il tipo di narrazione: il narratore onniscente che usi per lei coincide quasi perfettamente al suo punto di vista, mentre nel prologo è molto più vago, quindi occorre una cesura tra le due parti. Soprattutto se, nel resto del romanzo, hai in cantiere altre digressioni dello stesso tipo
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Giusto qualche appunto: il dialogo tra Alice e Daniel è un po' troppo forbito per essere credibile... cioè, va benissimo come pezzo scritto, ma non come dialogo parlato
prova a rileggerlo "interpretando" le varie parti con intonazione ed espressività, e riscrivilo come se effettivamente i due dialogassero tra di loro, in un linguaggio più prossimo a quello parlato Poi, vista l'importanza del prologo, io lo differenzierei dalla capitulazione del resto del romanzo... magari non proprio scrivendo "Prologo", ma sicuramente almeno togliendo il numero 1 sul capo... puoi usare un po' di artifici tipo il corsivo per differenziarlo ulteriormente.
Questo perché, essendo i restanti capitoli incentrati su Alice, cambia il tipo di narrazione: il narratore onniscente che usi per lei coincide quasi perfettamente al suo punto di vista, mentre nel prologo è molto più vago, quindi occorre una cesura tra le due parti. Soprattutto se, nel resto del romanzo, hai in cantiere altre digressioni dello stesso tipo
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) :: Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 | Re: [WIP] - Londra
Adesso riguardo il dialogo e vedo di "popularizzarlo" un pòNillc ha scritto:Lugu va benissimo, stai migliorando a vista d'occhio
Giusto qualche appunto: il dialogo tra Alice e Daniel è un po' troppo forbito per essere credibile... cioè, va benissimo come pezzo scritto, ma non come dialogo parlato
Poi, vista l'importanza del prologo, io lo differenzierei dalla capitulazione del resto del romanzo... magari non proprio scrivendo "Prologo", ma sicuramente almeno togliendo il numero 1 sul capo... puoi usare un po' di artifici tipo il corsivo per differenziarlo ulteriormente.
Questo perché, essendo i restanti capitoli incentrati su Alice, cambia il tipo di narrazione: il narratore onniscente che usi per lei coincide quasi perfettamente al suo punto di vista, mentre nel prologo è molto più vago, quindi occorre una cesura tra le due parti. Soprattutto se, nel resto del romanzo, hai in cantiere altre digressioni dello stesso tipo
Il primo capitolo avevo paura che fosse un pò troppo diverso dal resto e in effetti è così...secondo te ci sta o devo cambiarlo?
Re: [WIP] - Londra
Come ti ho già detto, il primo capitolo (o prologo) è scritto benissimo e sta benissimo dove sta (considera che il primo capitolo è un po' come la prima impressione: devi catturare il lettore al primo sguardo ). Solo dovresti differenziarlo un po'. E' una questione di stile, non di capacità
Platinum Reviewer (301) :: Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 |
). Solo dovresti differenziarlo un po'. E' una questione di stile, non di capacità Platinum Reviewer (301
) :: Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 | Re: [WIP] - Londra
Sto lavorando ad alcuni capitoli che sono un pò più in là, ma non troppo, con la trama...volete leggerli uguale?