Lascio la parola a Max (Nillc) e a questa prima parte de:
ovvero i segreti della serie Untold che non avete mai letto e che mai leggerete
(… forse)
Quest'anno Tomb Raider: Untold, la serie di romanzi di Lara Croft scritta a quattro mani da me e Over, festeggia il suo primo decennale. Onestamente mi sembra che sia passato molto meno tempo: i ricordi delle lunghe estati torride e assolate passate a scrivere di Lara e delle ore trascorse su MSN con il mio collega a discutere di quali meraviglie avremmo potuto far compiere a Lara sono ancora ben vividi nella mia memoria, cristallizzati in un periodo della mia vita felice e artisticamente prolifico.
A ben vedere, però, c'è un altro valido motivo per cui il tempo sembra avermi concesso qualche sconticino su questi due lustri.
Voi avete letto (o così mi auguro) tre romanzi “canonici” più altrettanti spin-off ambientati nello stesso universo, la cui pubblicazione è avvenuta in un periodo di quattro anni, dal 2007 al 2011: la realtà è che queste sei storie sono state solo la punta dell'iceberg, la dimensione “pubblica” di una nostra avventura personale durata in realtà molto più a lungo, sia prima che dopo la vicenda “editoriale” di Untold.
Sia io che Over abbiamo faticato parecchio a uscire dal mondo di Untold, che pur riprendendo personaggi e caratteristiche della serie Tomb Raider era in qualche modo “nostro”, una sorta di parco giochi sempre aperto in cui rientrare ogni tanto per scatenare la nostra fantasia.
Non vi stupirà dunque sapere che, al di là delle storie pubblicate su Aspidetr.com (che non ringrazieremo mai abbastanza), ce ne sono state molte altre: a volte semplici idee mai concretamente sviluppate, altre volte timidi tentativi abbandonati quasi subito, e infine vere e proprie partenze in furia francese con conseguente ritirata spagnola.
Purtroppo non tutte queste storie sopravvivono e in forma tangibile e nella nostra memoria: alcune, però, hanno lasciato un minimo segno non solo nel nostro cervello, ma anche sui nostri PC, in veste di appunti, bozze o veri e propri capitoli fatti e conclusi.
Per festeggiare Untold, oggi vi presentiamo per la prima volta questi racconti: ve ne narreremo la trama, o almeno quello che rammentiamo, e i ricordi personali associati a ciascuno di essi; vi saranno raccontati in successione cronologica allo scopo di ricostruire la loro storia, e conseguentemente quella di Untold. Buona lettura!
Prima di tutto...
Per comprendere appieno questo documento è bene precisare che nel 2017 passano dieci anni dalla pubblicazione di Curse of the Iron Mask (COTIM), primo romanzo della serie ma anche base della saga che si è sviluppata con i successivi due romanzi Golden Legacy (GL) e Octagons, e in seguito con gli spin-off A Score for Death (ASFD), Legend of the Sapphire Snake (LOSS) e Unholy Friday, quest'ultimo uscito a Pasqua 2011 e, di fatto, capitolo conclusivo della serie.
Quello che forse non a tutti è chiaro è che in realtà l'avventura di Untold è iniziata molto prima ed è continuata per un bel po' anche dopo i termini ufficiali; vedremo in che modo questo lasso di tempo si è espanso, almeno nel processo creativo della serie.
Lara Croft Tomb Raider: The Gods Challenge
Ho già avuto modo di parlare diffusamente di questa storia, che in realtà non dovrebbe figurare in lista: a differenza delle altre, infatti, essa è stata portata a termine da me soltanto e pubblicata sul compianto forum di tombraiders.it. Inoltre ho delle ragioni personali e... professionali che mi inducono a ripudiarla, poiché in questa “sceneggiatura per un ipotetico terzo film” sono evidentissime le mie ingenuità autoriali e una generale mancanza di cura nello stile e nella trama.
Tuttavia senza Gods Challenge probabilmente non saremmo qui a parlare di Untold, quindi è doveroso farne almeno un minimo tributo.
La trama era questa: nel mondo si verificava un furto di statue raffiguranti gli dèi della malvagità di tutte le religioni esistenti; una di esse veniva rubata a Lara, che si metteva alla sua ricerca e scopriva che esse venivano contrabbandate in cambio di droga.
Cercando di venire a capo di questo mistero, Lara si imbatteva nel redivivo Kurtis Trent, che le rivelava un terribile segreto: riunendo le statue in un luogo ben preciso del mondo si otteneva di essere accolti al cospetto di tutte le divinità del male per essere sottoposti a una Sfida che, se superata, avrebbe concesso al giocatore di ottenere i loro poteri.
L'individuo interessato è il boss della droga londinese Red Jacket, dietro la cui maschera si nasconde l'insospettabile miliardario Charles McGuiser, il quale per riuscire nell'impresa aveva assoldato un sicario-demone di nome Lady Black perché facesse il lavoro sporco (principalmente trovare le statue e tenere a bada Lara).
Lara e Kurtis collaboravano dunque per sottrarre le statuette a McGuiser dapprima insinuandosi nel suo grattacielo londinese, dove l'una avrebbe superato trappole e nemici ipertecnologici, l'altro si sarebbe scontrato con Lady Black; successivamente si recavano a Roma, nel cui sottosuolo si nascondeva un tempio etrusco con l'ultima statuetta protetta da... uno scorpione gigante.
Arrivati alla resa dei conti si scopriva che in realtà era la stessa Lady Black a voler giocare la Sfida, e che aveva usato McGuiser per arrivare fino a quel punto per poi ucciderlo sul più bello; Lara riusciva tuttavia a presentarsi con lei al cospetto degli dèi.
Questi ultimi non desideravano che un demone ottenesse i loro poteri, poiché sarebbe risultato impossibile controllarlo; così trasformavano la Sfida in una specie di combattimento tra Lady Black e Lara, e le due si muovevano in scenari presi pari pari dalle avventure videoludiche di Lara, una sorta di “aiutino” che gli dèi davano alla Nostra con lo scopo di vincere più facilmente.
Ma Lady Black si rivelava più tosta del previsto e Lara sembrava soccombere, quando con l'inganno riusciva a farle toccare la Mano di Mida di TR1, con le conseguenze che tutti conosciamo.
Lara tornava a casa e rifiutava le profferte amorose di Kurtis (che a dire il vero faceva la figura del pesce lesso per tutta la storia); l'ultima scena, ancora non mi spiego il perché, vedeva Lara interrompere platealmente una compravendita di droga da parte degli sgherri di McGuiser... spettacolare nelle intenzioni, ma del tutto inutile nella resa pratica.
L'ideazione di Gods Challenge risale a Maggio 2003, quindi ben prima dell'effettivo inizio dell'epoca Untold, ed è diretta conseguenza di quel lungo periodo di silenzio tra AoD e Legend che lasciò i fan di Lara in trepidante attesa: personalmente non riuscivo a separarmi da Lara, e la mia fantasia di Raider trovò sfogo in questo progetto.
Scelsi istintivamente di ambientare la storia nell'universo filmico piuttosto che in quello dei videogame perché probabilmente in questo modo sarebbe stato più semplice da sviluppare: la Lara videoludica si trovava all'epoca in un limbo indecifrabile tra quella silenziosa e tosta che era stata e quella emotiva e chiacchierona che sarebbe stata, mentre la Lara/Angelina dei film aveva dimostrato una versatilità emozionale molto più interessante, nonché la capacità di interagire con diversi personaggi.
Questo gettò le basi per le storie successive di Untold, che si svolgono principalmente nell'universo dei film rispettando però anche quello dei videogames; altri elementi della trama sono stati poi rielaborati a livello concettuale o di intere scene fatte e finite nei racconti successivi; se avete letto la serie Untold, probabilmente avrete riconosciuto alcune situazioni che dalla trama di GC sono state utilizzate nei racconti “canonici”.
Da Gods Challenge mutuai anche la simpatica tendenza a dare ai personaggi di Untold le sembianze di attori reali: rimangono nel mio computer imbarazzanti fotomontaggi fatti da me di Kurtis/Ben Affleck e Lady Black/Uma Thurman.
Sequel senza titolo di Gods Challenge
Gods Challenge mi aveva talmente gasato che subito dopo averlo finito iniziai a lavorare a un suo sequel, il quale, udite udite, NON era COTIM... almeno, non da subito.
Sul mio computer rimane una scarsa paginetta datata Settembre 2003, con una scena iniziale, impostata “a sceneggiatura” come GC (ma anche come le versioni primitive di COTIM e GL), in cui Lara si intrufola nella villa di un suo nemico passando attraverso un sistema fognario, solo per trovarsi il suddetto nemico, un suo ex-collega strafottente alla moda di Alex West, che non so per quale ragione si aspettava il suo arrivo.
Il progetto purtroppo non riporta il titolo, né io lo ricordo; anche della trama rammento poco e nulla, ma doveva essere pressappoco così: Lara scopriva che il Triangolo della Luce del primo film era solo uno di tre artefatti in grado di controllare il Tempo, e si metteva alla ricerca degli altri due osteggiata dal suddetto nemico, del quale non ricordo altro se non che lo avessi immaginato con le fattezze di Jim Caviezel.
Abbandonai prestissimo questo progetto in favore del ben più allettante COTIM (la cui lavorazione mi impegnò nell'estate successiva), il quale mi diede molte soddisfazioni in più, tra cui la più preziosa è senz'altro il sodalizio con Over; però chissà cosa sarebbe accaduto se avessi scelto di perseguirlo.
Come vedremo la faccenda del “controllo del Tempo” si è ripresentata spesso tra le nostre idee, ma purtroppo o per fortuna non si è mai trovata quella giusta da sviluppare.
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Fine prima parte
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