Ciao Lugu, per quanto riguarda IoScrittore, ti dico di non avvilirti nè di lasciarti prendere dallo sconforto, perché una kermesse del genere non lo merita. Ci ho partecipato anni fa per due volte e, a meno che il regolamento non sia cambiato, ti posso dire che è un concorso in cui non si premia realmente la qualità degli scritti: il fatto che essi siano valutati dagli stessi lettori lascia campo aperto a magagne, imbrogli e robe simili. All'epoca, i forum dedicati erano pieni di gente che si vantava di aver dato voti bassi ai romanzi meritevoli perché venissero eliminati... e così andavano avanti i dilettanti che magari avevano la fortuna di non trovarsi individui di questo tipo.
Purtroppo i concorsi letterari di stampo nazionalpopolare come quello sono pilotatissimi. Io stesso non ho mai più partecipato ad alcun concorso (se si esclude quello di Eataly di qualche anno fa), e solo ora che ritengo di avere un prodotto maturo e pronto per la pubblicazione sono direttamente alla ricerca di una casa editrice, anche piccola, che lo pubblichi. Quindi, continua a scrivere e non ti curare di loro, anche perché come sai ti ho sempre trovato bravo
Per quanto riguarda Cherryfalls: sarò scemo io, ma non sono riuscito a trovare la sinossi
quindi ho letto i due capitoli senza sapere cosa aspettarmi. Onestamente da quanto ho letto non riesco a capire se il prosieguo sarà di stampo dark-gotico e quindi fantasy oppure di formazione- dickensiano: questo perché, per quanto ben scritti, i due capitoli mancano di "colore", ossia di quelle trovate di stile che da subito indirizzano il lettore verso il tono che avrà tutto il romanzo.
L'azione scorre molto bene ed è abbastanza ben strutturata, in particolare nel secondo capitolo si vive la suspence dei due fratelli nella loro impresa; il primo è un po' più piatto, più che altro perché dovresti calibrare meglio il ritmo: le parti lente sono eccessivamente lente, le parti veloci lo sono troppo. Prova a giocare un po' con la punteggiatura, a cesellare maggiormente le frasi, a leggerle ad alta voce e vedere se ti soddisfano: personalmente, da qualche tempo utilizzo il metodo della "battuta sul tavolo", ossia mentre leggo batto la mano sul tavolo a ogni sillaba per vedere se i periodi hanno un ritmo lento, veloce oppure spurio (cosa che in genere tendo a evitare, ma che non è detto sia sempre vituperabile).
Ti consiglio inoltre di non caricare troppo di aggettivi gli elementi della frase, a meno che non sia una tua deliberata scelta stilistica: ci sono molti modi di caricare i soggetti, e talvolta gli aggettivi risultano pleonastici perché al lettore era già chiaro come fosse la persona o la cosa cui ti riferisci; inoltre alcune scelte lessicali sono un po' scomode, come "intimidente" (ho controllato sul vocabolario ed effettivamente esiste, ma non so perché mi suona male nella frase).
Fai un buon uso delle figure retoriche, però usi un po' troppo spesso la similitudine, che di per sé non è da discriminare, ma ha il brutto vizio di appesantire le frasi con quel "come" che ci deve sempre essere
anche da quel punto di vista puoi fare un lavoro di fino e trovare altri modi, non meno eleganti, di dire ciò che vuoi dire.
Infine, un consiglio personale: la quasi totale assenza di refusi mi fa pensare che tu abbia letto e riletto il tuo testo, il che è una cosa buona. Prova a farlo leggere a più persone, anche molto diverse tra loro: se una cosa ti vien fatta notare spesso, forse è il caso di modificarla
Per il resto, siamo a tua disposizione e non vedo l'ora di leggere il resto
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