Prima di postare la puntata di stasera, vorrei fare un'annunciazione (:D): Ho trovato un titolo particolarmente papabile per la trilogia!! Che ne dite di...
Lara Croft Tomb Raider: UNTOLD
???
Ho pensato a questo titolo per i seguenti motivi:
- Sono avventure inedite, quindi mai raccontate...
- Nel corso della trilogia abbiamo svelato misteri del passato e del presente di Lara... mai raccontati nemmeno quelli.
- In tutte e tre le storie Lara ha a che fare con segreti di cui nessuno sa nulla...
- L'acronimo TR: U non è mai stato usato
Fatemi sapere che cosa ne pensate voi: aspetto anche la conferma di Over, nel frattempo. Sappiate però che ho scelto questo titolo con Passione (cugina di Calma, ma non sono in ottimi rapporti

)
E adesso, la puntata di oggi: entriamo ufficialmente nell'ULTIMO CAPITOLO!
Capitolo 15- Il Signore della Guerra (1/2)
Lara si lanciò all'inseguimento di Zalahir, con le pistole in pugno. Superato il buio del vestibolo roccioso, vide l'ombra dello sceicco correre nella fioca luce della caverna, in direzione dell'uscita.
“Oh, no che non esci...” sussurrò Lara, e prese la mira.
Sparò tre proiettili, e tutti e tre andarono a segno. Uno colpì il suo avversario nell'unica delle due spalle che era rimasta sana, l'altro lo colpì alla gamba e l'ultimo appena sopra il bacino. Non erano sicuramente colpi mortali, pensò Lara, ma sicuramente lo avrebbero tenuto buono.
Infatti Zalahir ruzzolò in avanti con un gemito strozzato, rotolando su se stesso pur di non lasciare il vaso per pararsi con le braccia. Il suo stesso sangue gli macchiò il volto durante la caduta.
Lara corse verso il suo avversario, e puntandogli la pistola addosso lo canzonò:
“Capolinea, effendi Zalahir. Ora, se permette, rimetto il vaso al suo posto... prima di spedirla su un volo diretto per l'Eterno.”
“M... maledetta!” gemette furioso Zalahir, stringendo il vaso ancora più forte.
“Non renda le cose più difficili di quanto non siano, su” pregò Lara. In quella sentì un rumore di passi: stavano arrivando Ivan e Vanessa, la quale trasportava il corpo esanime di sua sorella sulle spalle.
“Lara, tutto a posto?” chiese il ragazzo, nel vedere la scena.
“Non ancora, ma tra poco lo sarà” rispose Lara, per poi tornare a rivolgersi a Zalahir “Allora, sceicco, mi consegna il vaso con le buone, o...?”
Ma una sinistra risata echeggiò nella caverna: nell'attimo in cui Lara si era girata verso Ivan, Zalahir aveva estratto la pistola e l'aveva puntata verso il giovane.
“NO!” gridò Lara, nel momento esatto in cui si udì lo sparo.
La ragazza si gettò verso Ivan, e riuscì a salvarlo... ma quando si rialzò, con orrore capì qual era stato il trucco di Zalahir.
Che aveva una mano sul coperchio del vaso, e lo stava già girando.
Il tentativo di saltare addosso allo sceicco fu completamente inutile: con un sonoro rumore di alabastro infranto, il sigillo del vaso si aprì, e immediatamente la terra circostante cominciò a tremare. Zalahir lasciò cadere il vaso, e strisciò lontano.
Il vaso cominciò a sussultare e a girare su se stesso come una trottola impazzita, finché sembrò trovare da solo il punto esatto per equilibrarsi: quando si fermò, una colonna di luce rossa come il fuoco esplose dal suo cratere, come l'eruzione di un piccolo vulcano... Lara e gli altri, agghiacciati, la videro raggiungere il soffitto.
Un urlo terrificante si levò in tutta la caverna, come se fosse stato interrotto millenni prima e solo ora gli fosse stato dato il permesso di continuare, risalendo a velocità supersonica dalle profondità dell'inferno, sempre più forte, sempre più orripilante... sempre più reale...
La luce rossa sembrò esplodere improvvisamente, tanto che i presenti dovettero coprirsi il volto con le mani per non esserne accecati: quando terminò, Lara riaprì gli occhi e il respiro le si mozzò in gola nel vedere quello che era successo.
A pochi centimetri dal vaso, c'era un bellissimo uomo, coperto solo di un gonnellino da soldato, munito di sei ali che gli spuntavano dalla schiena, tutte e sei spezzate. I suoi lunghi capelli ondeggiavano come colpiti da un vento inesistente, e aveva le braccia spalancate in quella che sembrava una posizione di tortura. L'urlo proveniva dalla sua bocca.
Il demone emanava una luce rossa trasparente; sembrava un fantasma, incorporeo...
L'urlo diminuì fino a spegnersi. Belial cadde sulle sue ginocchia, rantolando. Sembrava stranamente debole. Aprì gli occhi, e Lara notò con orrore che non erano bianchi e non avevano pupilla: erano completamente neri.
“Dove... dove sono?” rantolò, in aramaico antico. Lara non lo aveva mai sentito parlare, ma lo sapeva leggere abbastanza bene da comprendere cosa stesse dicendo. “Cosa mi è successo?”
“Mio signore!” gli rispose Zalahir nella stessa lingua “L'ho liberato io dalla sua prigione millenaria!”. Lo sceicco, nonostante le ferite, sembrava esultante.
Belial non sembrò nemmeno sentirlo: cadde bocconi per terra. Lara non si aspettava che fosse così debole, ma realizzò che forse questo era un punto a suo favore...
“Non sono... abbastanza... forte...” biascicò il demone, le labbra che gli tremavano.
“Mi dica cosa devo fare, signore” chiese Zalahir, alzandosi in piedi con un supremo sforzo “farò qualsiasi cosa, pur di regnare sul mondo con la sua benedizione!”
Belial si voltò di scatto verso di lui. Sembrava essersi accorto solo allora della sua presenza.
“Qualsiasi cosa?” ripeté, enigmatico.
“Qualsiasi!” confermò Zalahir.
Sul volto rossastro del demone comparve un sorriso compiaciuto. Si alzò in piedi, con stupore e paura dei restanti presenti, che pure sembravano non esser stati notati. Belial raggiunse Zalahir, arrancando, e lo guardò dritto nel volto.
“Dunque tu vuoi regnare sul mondo, è così?”gli chiese. Il sorriso di Zalahir vacillò.
“S... sì, mio signore.” ammise lo sceicco.
“Sei un trafficante di armi.” disse il demone. Non era una domanda. Zalahir lo guardò sbigottito. Come faceva a saperlo?
“E'... è così, mio signore.” disse. Belial annuì, all'apparenza compiaciuto. Lo sceicco sembrò sollevato.
“Hai mai pensato ad un mondo di pace?” disse il demone, a bruciapelo, sempre guardando negli occhi Zalahir, il cui volto sbiancò improvvisamente.
“Cosa... cosa, mio signore?” balbettò, con un filo di voce.
“Hai capito bene, amico mio... un mondo di pace... quello in cui vivi... ora... adesso...!!!”
Lara capì cosa stava succedendo dalla lentezza con cui Belial aveva pronunciato le ultime tre parole. Rammentò cosa le aveva detto Zalahir a proposito dei poteri del Signore della Guerra... riusciva a soggiogare il suo avversario mettendogli di fronte le sue stesse paure... ed era quello che stava facendo ora: lo stava ipnotizzando, né più e né meno.
“Io... io non voglio!” piagnucolò lo sceicco. In pochi attimi sembrava aver cambiato totalmente atteggiamento.
“Già... non lo vuoi...” sibilò con voce metallica Belial “ma è così... nessuno compra più armi... nessuno ne vuole più... nessuno vuole più te, Yussuf al Zalahir!”
“NOOO!” gridò Zalahir, accovacciandosi sulle sue gambe e prendendosi la testa tra le mani “La guerra è la mia vita! Non può... non è...”
Belial, raggiante, inspirò col naso. Lara ipotizzò che si stesse nutrendo della paura del suo avversario, per il quale provò quello che le parve un barlume di pena.
“Sì, è così!” disse Belial, la sua voce ancora più concreta di prima “La tua vita è la guerra, e senza guerra la tua vita non ha un senso! Non sei nulla, non sei nessuno... sei solo un rifiuto... uno straccio, un misero ometto senza niente da offrire né da pretendere!”
Zalahir piangeva come un bambino. E poi... successe.
Estrasse la sua pistola dalla fondina e se la portò alla tempia.
“NO!” gridò Lara, mentre sentiva il fiato Ivan mozzarsi alla sua destra e un urlo di Vanessa venire represso dietro di lei.
Lo sparo risuonò sinistro per tutta la caverna, e il corpo di Zalahir, con la testa squarciata, si accasciò per terra.
Belial restò per molti secondi ad occhi chiusi e a braccia aperte, inspirando più che poteva.
Quando li riaprì, il suo corpo sembrava meno trasparente, in un certo senso più umano. Fece per muovere qualche passo, ma barcollò ancora.
“I sentimenti di quell'uomo erano troppo superficiali per nutrirmi a dovere...” mormorò, portandosi una mano alla testa. Fu allora che sembrò accorgersi di Lara, Vanessa e Ivan.
“Ce ne sono altri!” esclamò con sorpresa.
Lara gli puntò le pistole addosso, non sapendo che altra soluzione trovare.
“Stai fermo!” gli gridò “Non provare a fare nulla!”
Il demone non sembrò spaventato, né arrabbiato, né seccato dal comportamento di Lara. La squadrò lentamente, poi mormorò tra sé e sé:
“Coraggio. Troppo.” disse, scuotendo la testa.
Tolse lo sguardo da Lara e lo portò verso Vanessa, guardandola come poco prima aveva guardato Lara.
“Troppo debole...” disse. Lara non capì: si stava riferendo alla sua collega o... a se stesso?
Lo sguardo del demone si portò su Ivan, ma subito fu distolto con un'espressione di ribrezzo.
“Urgh, amore!” esclamò schifato Belial.
Lara non capiva ancora cosa stesse succedendo, e la cosa la rendeva inquieta: le sue pistole tremavano vistosamente.
Poi, Belial fu scosso da quella che sembrava un'emozione improvvisa: con un'espressione trionfante, guardò Rachel, che giaceva per terra priva di sensi.
“Odio! Odio! Odio!” gridò, spalancando le braccia e le ali spezzate in un chiaro atteggiamento di esultanza.
Fu allora che a Lara fu tutto chiaro... ma era troppo tardi: il corpo del demone si stava già dissolvendo in una nuvola rossa, quando i proiettili delle sue pistole lo raggiunsero.
Come un fulmine, la nuvola rossa si portò sul corpo di Rachel e la avvolse completamente. Al suo tocco, la ragazza parve risvegliarsi dal suo stato di incoscienza, spalancando occhi e bocca e tossendo forte.
“Racehl!” gridò Vanessa, ma Lara le intimò in rimando:
“Vanessa, togliti di là!”
Il corpo di Rachel fu sollevato in alto, le braccia aperte, gli occhi vitrei, i capelli che svolazzavano senza un ordine... la nube fu assorbita dai suoi pori, e Lara comprese che quanto aveva temuto si era verificato: Belial, dopo aver ucciso Zalahir per nutrirsi, aveva bisogno di possedere qualcuno per riprendere il suo stato corporeo... e aveva scelto quello di loro con il sentimento cattivo più forte che albergava nel suo cuore. E chi poteva essere, se non Rachel, che la odiava con tutta se stessa per la morte di suo fratello?
I piedi della ragazza toccarono delicatamente terra pochi istanti dopo. Rachel sollevò il volto: un sorriso malvagio glielo solcava, e alle sue spalle Lara poteva distinguere chiaramente l'ombra di sei ali spezzate. Quando aprì gli occhi, erano neri come lo erano stati quelli di Belial poco prima.
“Ti piace, Lara Croft?” disse quella nuova creatura, parlando allo stesso tempo con la voce di Rachel e di Belial “sono l'essere più potente dell'universo, ora...”
“Non sai quanti me l'hanno detto, prima di te...” ringhiò Lara, le pistole sempre fisse sul corpo dell'avversario. Rachel sembrava pericolosamente molto più bella di quanto non fosse stata prima. Rise sguaiatamente.
“Vuoi sfidarmi, dunque, donna?” chiese il demone.
“Lara, no!” disse Ivan, ma Lara lo zittì:
“Stanne fuori, Ivan, è una cosa tra me e lei.”
“Errato” la corresse Belial/Rachel “Tra te e... noi!”
E così dicendo eseguì una piroetta su se stessa, allargando le braccia: dal suo giro si levò come un vortice rosso, formato non da aria ma da quelli che sembravano tanti e tanti corpuscoli sciamanti, con delle ali e degli occhi infuocati... tanti piccoli demonietti, che si disposero lungo tutta la caverna, in formazioni composte ma rumorose.
“Ah” disse Lara, cercando di sembrare indifferente “I tuoi 534.689 soldati”.
“Proprio loro!” annuì l'altra “Ma servono solo da contorno, non ti preoccupare... giusto per evitare che qualcuno si ponga tra me e te, Croft... come tutte le altre volte.”
I demoni svolazzarono attorno a loro, stringendosi gli uni con gli altri, fino a formare una specie di cupola infuocata, che avvolse solo lei e Lara. L'archeologa ebbe un'ultima, fugace visione di Vanessa e Ivan, attoniti, per poi sprofondare in quello che sembrava un limbo rosso sangue.
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Una battaglia di proporzioni... bibliche si prospetta per la nostra Lara. Un nemico doppiamente terribile la trascinerà in un duello che mai abbiamo visto, nemmeno nelle sue avventure più cupe! Come andrà a finire? Scopritelo DOMANI, stesso posto, stessa ora, esclusivamente su ASP.com!
Golden Reviewer (215
) ::
Best Reviewer Nov 2019 ::