13. Salvate le nostre anime!
...ti in una miniera nella zona di Castelnuovo Nigra...» Stefania si girò a guardare in direzione di Gianni che le stava tenendo una mano sul braccio, tentando di richiamarla: «Ma cosa c'è?» chiese un po' stizzita.
Gianni indicò in piccolo terminale in un angolo, il cui video quasi completamente nero, era popolato da una sola riga di caratteri verdi, nella parte inferiore: «C'è che abbiamo un problema. Lo stesso che hanno avuto quattro anni fa, direi...»
Stefania si avvicinò al piccolo schermo ed ebbe la conferma che il ragazzo aveva visto correttamente: il cursore lampeggiante sulla destra della dicitura “si desidera eseguire un wrap” sembrava schernirla con il suo lento pulsare.
«Vuoi dire che...?»
«...che i dischi si sono di nuovo riempiti. L'aveva detto il tuo amico Mario che non erano come nuovi e non sarebbero durati» concluse Gianni rispondendo alla domanda di Stefania.
La ragazza guardò negli occhi il giovane per alcuni secondi, quasi sperando che smentisse con un sorriso le sue stesse parole, che le dicesse che stava scherzando, che i soccorsi stavano arrivando.
Ma sapeva benissimo che non era così.
Lo sconforto delle ultime ore la travolse come un'ondata di piena. Appoggiò la fronte alla spalla di Gianni, che alzò le braccia per circondarla e darle il senso di un minimo di protezione, e iniziò a piangere. Pianse forte, con singhiozzi che la scuotevano. Gianni la lasciò sfogare: era decisamente troppo, dopo tutto quello che la ragazza aveva passato negli ultimi mesi.
Anche Paola si era avvicinata e le aveva messo una mano sulla spalla, cercando parole per consolarla: «Dai, Stefania, non fare così...», ma Gianni le aveva fatto un gesto con una mano, per dirle di lasciarla sfogare, come stava facendo lui.
Stefania pianse per pochi minuti. Poi i singhiozzi divennero più radi, più distanziati, e infine smise di piangere. Alzò la testa e guardò Gianni, che le sorrise.
«Scusate... » disse, tirando su col naso.
Per tutta risposta, Gianni la strinse di nuovo tra le braccia. La donna ricambiò, poi si divincolò dolcemente e sorridendo disse: «Mi cola il naso...» Gianni frugò nello zainetto e le porse un pacchetto di fazzoletti di carta: «Ecco, asciugati naso e occhi e vediamo cosa possiamo combinare...»
«Io un'idea ce l'avrei...»
Si erano quasi dimenticati di Mauro. L'uomo era ancora appoggiato alla parete contro la quale era quasi caduto quando erano entrati nella “stanza di Sid”, e non aveva più parlato. Ora stava cercando di alzarsi, e Paola si era precipitata per aiutarlo, borbottando circa la necessità di riposarsi.
«Ascolta Stefania, chi sarebbe questo Mario?»
«Il tecnico che ci ha aiutato a copiare tutto quello che è stato registrato su questo computer, e che ci ha spiegato come sbloccarlo quando si era fermato la prima volta.»
Mauro rifletté per alcuni secondi. Poi parlò di nuovo: «Bene. Che tu sappia è ancora collegato?»
«Be', questo non lo so. Ma anche se fosse...?»
«Uhm, non credo sia ancora collegato in effetti, sarebbe piuttosto inutile. E comunque è meglio ipotizzare che non lo sia. Sai mica se questo tizio ha un sito internet?»
«Veramente non... aspetta, certo che ce l'ha! Me l'ha detto qualche giorno fa, quando abbiamo finito di visionare i filmati. Dovrebbe essere questo...» lo scrisse su un foglietto.
Porse il foglietto a Mauro che lo esaminò rapidamente: «Eccolo.
www.ilmario.it, sembra un sito interessante.»
«Scusa, ma cosa ti serve il nome del sito?»
«Vedi, se il tuo amico Mario è così sveglio come mi dici, sicuramente ha messo sul suo sito qualche programma di controllo contro le intrusioni. E io voglio semplicemente far scattare questo
agent per avvertirlo.»
«
Agent?» chiese Gianni.
«Sì,
agent: sono programmi che controllano determinati aspetti di un computer e che quando si avverano certe condizioni fanno cose, come mandare una mail, far suonare un allarme o cose del genere.»
«Come dei cani da guardia, o dei controllori.»
«Esatto, e adesso vediamo se riesco a stimolarlo.»
Stefania si intromise: «Ma come fai a sapere come farlo?»
Mauro scoprì i denti in un sorriso amaro: «Nella mia vita fuori di qui ero un matematico, e sui computer ci devo... ci dovevo lavorare ogni giorno.»
A Paola non era sfuggita la correzione. Abbracciò Mauro e lo aiutò ad andare zoppicando verso il piccolo terminale. Una tastiera davanti allo schermo sembrava non aspettare altro che di essere usata.
«Innanzi tutto sblocchiamo il computer, tanto temo che nessuno stia a guardare cosa combiniamo qui.» Rispose premendo la lettera “S” e il tasto invio.
Quindi iniziò a lavorare velocemente, continuando a parlare per spiegare cosa stava facendo: «Ecco, adesso blocco tutte le registrazioni video, così evitiamo di crearne di nuove e di coprire quelle che ci sono state fino a ora. Non credo che si veda la zona dove è stato ucciso Gianluca, ma meglio avere prove a favore che non averne, no?» Si girò a mezzo verso Paola e le disse: «Tesoro, riesci a procurarmi una sedia?» I tre adulti cercarono per la stanza e trovarono un piccolo sgabello, non troppo alto per la verità, ma Mauro sembrò gradire parecchio anche se gli toccava lavorare con le mani quasi all'altezza del viso.
«Grazie. Stefania, dammi il nome di qualcuno che possa venire in nostro aiuto e di cui ti fidi.»
La poliziotta non ci pensò neanche un attimo e fornì il nome a Mauro, che tornò a trafficare: «Allora, vediamo se ricordo bene la tabella dei codici...» Continuò per diversi minuti a trafficare con il terminale. Saltuariamente dal grosso computer sembravano arrivare rumori sinistri, ma alla domanda di Stefania, Mauro rispose che era tutto abbastanza normale, considerando la scarsa manutenzione della macchina.
Dopo un tempo che sembrò interminabile, Mauro premette il tasto invio, rimase a guardare il video e infine si girò verso i suoi compagni: «Bene, il programma è pronto, testato e avviato. Adesso non possiamo fare altro che sperare che il tuo amico sia davvero sveglio come mi hai detto... Purtroppo non ricordavo una cosa e ho dovuto improvvisare.»
Stefania era titubante: «Uhm, sveglio è sveglio... ho solo paura che sia un po' distratto...»
Intanto nel piccolo schermo scorrevano strane informazioni:
Codice: Seleziona tutto
PING 74.125.83.82 83(60) bytes of data.
PING 74.125.83.82 79(60) bytes of data.
PING 74.125.83.82 78(60) bytes of data.
PING 74.125.83.82 79(60) bytes of data.
PING 74.125.83.82 32(60) bytes of data.
PING 74.125.83.82 83(60) bytes of data.
...