Aggiungo una considerazione: forse il suicidio così improvviso all'inizio può essere sia un bene che un male. Tenendo presente che siamo al primo capitolo, forse non sarebbe male creare un preambolo maggiore per presentare il personaggio. In realtà Gribaudo non lo conosco: non so se l'hai usato in altri romanzi, quindi magari nell'ottica di una "serie" incentrata bene o male sugli stessi personaggi, chi li ha letti in passato può un attimo "sentire" maggiormente la drammaticità del suicidio, ma per me, che è un personaggio nuovo, il fatto che si suicidi all'improvviso è un colpo di scena, ma nulla di più. Lo scopo dovrebbe essere coinvolgere il lettore, e senz'altro il colpo di scena ci riesce, ma solo perché accade all'improvviso. Di Gribaudo al momento non sappiamo nulla se non che era amico di Polloni e che la figlia è morta. Si crea a fatica partecipazione per il personaggio...
Forse dipende anche dal fatto che essenzialmente, finora, è tutto lineare: il prologo con l'omicidio, il funerale con l'introduzione di Polloni e il suicidio di Gribaudo... Forse prima di arrivare a questo punto io avrei allungato un po' la cosa presentando Gribaudo (e Polloni) in un contesto diverso. Magari anche nel corso di una vita sostanzialmente normale tra due colleghi che si frequentano anche al di fuori degli orari d'ufficio... perfino escludendo categoricamente che i due parlino o solo accennino agli omicidi in cui poi, successivamente, sarebbe morta Marcella. Forse il mio è un ragionamento troppo Kinghiano (o alla Richard Matheson), ma anche se successivamente parlerai di Gribaudo facendolo conoscere (anche tramite vari flashback) l'assunto è che è morto a pagina 4 e che non "resuscita", non c'é modo di riaverlo come elemento anche solo di contorno della narrazione. Se poi il personaggio riesce particolarmente simpatico, il suicidio, oltre che a poter assumere ottiche completamente diverse (sia per te scrittore, che puoi darci dentro nel pre-suicidio, sia per il lettore che troverà il suicidio un pugno allo stomaco), raggiungerà un livello di pathos molto più importante, con ulteriore sviluppo della psicologia dei personaggi (Polloni in primis)
Ehi, sia chiaro che non voglio insegnarti il mestiere e che i miei sono consigli senza obbligo di essere seguiti o considerati
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