[EDITORIALE] Le situazioni di "Lui è gay"

Messaggio da **Nillc** » 27 ottobre 2007, 21:52

(Premessa: questo articolo, scritto da un gay SUI gay, è indirizzato ad un pubblico con MOLTO senso dell'umorismo, in quanto, pur basandosi su dati di fatto effettivi, ironizza molto sulle tematiche del mondo omosessuale. E' inoltre sconsigliata la lettura a chiunque non abbia una mentalità abbastanza aperta, in quanto offre uno spaccato di situazioni che potrebbero offendere chi la pensa in modo diverso dall'autore. Il quale si scusa in anticipo con eventuali persone di questo genere, ma pubblica lo stesso questo editoriale in quanto lo ritiene degno di attenzione.
Qualora risulti SERIAMENTE offensivo, prego i mod di chiudere automaticamente questo topic )

LE SITUAZIONI DI "Lui è GAY"

Ogni tanto, girando per i siti che un tempo mi erano fin troppo famigliari (grazie amore mio per avermici trascinato via), leggo alcune chicche davvero imperdibili

Questa, ad esempio, era nel profilo di un tizio seminudo troppo muscoloso e troppo belloccio anche solo per poter essere creduto uno sgallettato dei tanti che si crea un profilo su una chat gay... quanto segue ne è conferma

Dolcetto o scherzetto? buongiorno a tutti, oggi siamo felici di darvi una grande notizia, MERCOLEDI 31 il cocomeros club si sposta per una ONE NIGHT c/o il NEDINA CLUB nel centro storico di MESAGNE ( BRINDISI) per un party gblt di HALLOWEEN straordinario e bollente, con uno STRIP INTEGRALE spettacolare come quello che il cocomeros vi ha regalato venerdi scorso ( per gentile concessione di VINNY solo ed esclusivamente per amicizia ad EDDIE E WALTER e non per soldi, notate bene quanto l'amicizia sia il motore principale delle serate gay, uno strip come quello di VINNY da un'altra parte costa il triplo, facciamo un monumento al nostro amico bellissimo) (...)

Ora, tralasciando la sintassi e il datto che questa frase sia un continuo periodo di QUATTORDICI righe senza un punto fermo o un punto e virgola, di cui io ho riportato per rispetto dei neuroni dei miei lettori solo cinque (e non penso di essere capitato per puro caso nel profilo di Aldo Moro!

)... ma si può essere più contraddittori? Le serate gay che hanno alla base l'AMICIZIA?? E' come dire che la guerra in Iraq ha alla base la PACE NEL MONDO, che i Puffi hanno alla base una tradizione SATANISTA e che Uomini e Donne abbia alla base UN NEURONE ATTIVO!
E poi, scusate, quanti di voi se un vostro amico/a vi chiedesse di spogliarvi in pubblico INTEGRALMENTE gli risponderebbe 1)senza fracassargli una clava in testa e 2)affermativamente?
Ma, del resto, bisogna pur sempre ricordare che in gayese "amicizia" equivale a dire "un rapporto sessuale ogni tanto, sms a Natale e se me ne ricordo al tuo compleanno e poi niente più"... e così questa frase acquista un qualche senso

Continuiamo ad esplorare i profili. Si notano le seguenti cose:
- TUTTI, e dico TUTTI gli iscritti di Taranto hanno nella tag "il mio mondo" una chilometrica pubblicità della celeberrima (in patria, beninteso) discoteca CocomEros, il cui nome è talmente scandaloso da essere secondo solo a quello dei Fratelli La Bufala;
- C'è un tot di persone che scrivono righe su righe di ridondanti concetti del tipo "non cerco sesso, non mi interessa l'aspetto fisico, cerco soltanto una brava persona con un cervello"... salvo, in ultimo, scrivere "Ah dimenticavo: non rispondo a profili senza foto". Che cerchino profili con foto di cervelli? Mistero.
- Allo stessa maniera "contraddictio maxima", ecco a voi un altro tot che dice di "non essere superficiale", salvo poi mostrare nella sua pagina una cinquantina di foto del proprio sedere/organo genitale/pettorale scolpito e depilato. C'è da comprendere anche questi... in fondo si assurgono a docenti di coloro che, pur avendo un sedere/organo genitale/pettorale non sanno di cosa si tratti.
- Top ten delle risposte più cretine alle domande (ugualmente cretine) dei test di presentazione:

CITTA' PREFERITA: "la mia" (visualizzato nel 85% dei profili). No comment.
IL PARTNER IDEALE: "Esiste?" (90%); ex aequo, trofeo spartito con "Io". No comment al quadrato.
CARATTERE: record incredibile per "SOLARE", visualizzato nel 99% dei profili! Sarà una diretta conseguenza che un must dei gay è farsi le lampade?
MANGEREI SOLO: il 40 % (per fortuna una bassa percentuale) risponde "Cibo". Immagino che il restante 60% mangi sassi, mattoni e cd di Britney Spears.
ASCOLTEREI SOLO: "La mia voce" (70%) o, in alternativa "La voce del mio partner". Che dooooooolce! (specie se si tiene presente che le voci in questioni sono da intendere come "durante un rapporto sessuale").
VORREI CHE MI REGALASSERO: Il 90% scrive "Un fidanzato". Rimane un mistero come sia possibile che gli stessi che scrivano questo siano quelli che alla domanda "Partner ideale" rispondono "Esiste?" oppure "Io".

Si potrebbe andare avanti all'infinito, ma non ho voglia di sputare nel piatto in cui fino ad alcuni mesi fa ho mangiato anche io

Questo però per dirvi quanto squallido e monotematico sia il mondo gay. Probabilmente perchè, a meno che non si armino di un coraggio immenso, i gay iniziano a perdere progressivamente la loro identità pur di aggregarsi alla massa, nello sconforto di inseguire una cosa che non sanno nemmeno loro cosa sia (amore? sesso? amicizia?). Lo dico perchè anch'io sono stato, per un momento, vittima di questo virus... guarito solo nel momento in cui mi sono detto che io, nella mia unicità, sono speciale... ed è un peccato rovinarmi nel seguire dei mantra che io NON ho deciso!

In definitiva, un solo consiglio: se siete gay, non spaventatevi, è una cosa normalissima, come essere miopi, avere la pelle scura o amare Britney Spears (beh, ora non esageriamo). L'importante è mantenere alto il vessillo della propria individualità, e soprattutto non perdere di vista l'amore per il proprio prossimo, incondizionato e soprattutto sempre diverso da persona a persona. Le schematizzazioni servono solo a ghettizzarsi e a rendersi squallidi... la novità oggigiorno sarebbe comportarsi normalmente

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Messaggio da **peppe** » 28 ottobre 2007, 11:04

Beh quello che dici hai perfettamente ragione, comunque credo che in siti del genere ci vanno gran parte di persone che si vergognano di mostrare la loro vera identità nella vita reale, cioè intendo che nella realtà, queste persone, svolgono una vita falsa da etero (con moglie magari) nascondendosi poi nel magico mondo di internet dove nessuno potrebbe scoprire la loro vera identità. Io la vedo così caro Nillc, difatti queste persone mi fanno in un certo senso pietà, perchè tradiscono se stessi. Un'altra cosa comunque c'è da chiedersi, per quale motivo fanno così? non sarà perchè si è vittime del sistema della nostra società? praticamente limitata e che funziona solo per certi schemi, e nel caso in cui chi fuoriesce da queste regole immediatamente la società lo isola, lo mette da parte. E questo è puro razzismo. Almeno io la vedo così

Messaggio da **overhill** » 28 ottobre 2007, 11:28

Ricordo alcuni anni fa un servizio alla televisione, nel quale si parlava di Nek, il cantante.
Per una serie di motivi il giovanotto aveva cantato alla festa di compleanno di una sua fan (o una sua parente, non ricordo...) e allora era arrivata la TV al gran completo per "documentare" l'evento.
Durante le varie interviste hanno parlato con un signore di una quarantina di anni, al quale hanno chiesto se conoscesse Nek.
La risposta mi ha un po' sconcertato: "Sì, certo, è molto bravo. Oh, attenzione bravo eh, non bello, perché io non sono mica dell'altra sponda!"
Questo tizio era terrorizzato all'idea che qualcuno potesse prenderlo per gay solo perché diceva che un uomo è bello. Come se io non dicessi che un bambino è bello se no mi pigliano per pedofilo... Strana la gente, neh?

Messaggio da **Aspidetr** » 28 ottobre 2007, 11:39

Neanche tanto over. Qui al sud sono azioni all'ordine del giorno.
Bisogna stare attenti a qualunque cosa viene detta perché tutti poi si mettono a sparlare e a far dire cose non dette.

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Messaggio da **overhill** » 28 ottobre 2007, 11:43

In effetti penso che fosse da quelle parti (anche se "quelle parti" è vago: Calabria? Sicilia? Puglia?

Penso Puglia, mi pare che Nek sia di quelle parti...) )

Messaggio da **Nillc** » 28 ottobre 2007, 11:54

Può anche darsi che sia come dici tu, Peppe... io personalmente penso però che le imposizioni esistano solo se noi vogliamo che esistano.
Non ti dirò che anch'io sono stato nelle condizioni di nascondermi e, appunto, di stare male per quello che veniva detto sui gay... però poi mi sono reso conto di una serie di cose:

In primis, la maggior parte delle persone che discriminano i gay si sentono superiori a TUTTI gli altri. Proprio poco tempo fa, in occasione dell'"outing" di Albus Silente, leggevo certi commenti tipo "Io ho studiato la Bibbia, so cos'è il bene e cos'è il male e l'omosessualità è male" oppure "Ciò che ci differenzia dalle bestie è il saper dominare l'istinto: un omosessuale non riesce a dominare i suoi istinti e quindi è una bestia".
Rispondiamo alla prima questione: Una persona che dice di aver studiato la Bibbia dice di saper distinguere il bene dal male? Evidentemente avrà saltato la Genesi, visto che proprio là si dice che all'uomo è vietato sapere cosa siano questi due concetti! Adamo ed Eva vengono puniti proprio per questo, o sbaglio? La metafora nascosta nella Creazione è che l'uomo non si può assurgere a dio e a giudice di se stesso! Di conseguenza non ritengo credibile questa affermazione.
La seconda questione, poi, è tutta da ridere: a parte che io alle volte rispetto più le bestie che gli umani, visto che nella loro "incapacità di dominare gli istinti" alle volte sono più sagge di noi, e chi come me le ama sa per esperienza che un'affermazione del genere racchiude solo una mania di grandezza, in quanto una persona dotata del senso di rispetto non discrimina nemmeno le bestie. Penso, inoltre, che racchiuda l'essenza stessa della repressione: l'omosessualità non è un istinto, nè una malattia: è un modo di essere. Lo scrivo chiaramente nell'editoriale, si può essere gay come essere miopi, come avere la pelle nera, gialla, rossa o bianca, addirittura come si può essere biondi piuttosto che castani... io almeno sono arrivato a pensare così, lo ammetto, dopo un lungo percorso esistenziale... che ha compreso anche il capire che certi schemi della società non sono altro che autoimposizioni per evitare la paura innata dell'uomo di essere o di avere a che fare con il diverso.
Ma alla fine siamo sei miliardi nel mondo, e il bello dell'esistenza umana e che ciascuno di noi è diverso da tutti gli altri 5 miliardi, 999 milioni e 999 mila 999... di conseguenza, NON si può assolutamente generalizzare nulla. Una volta che si è capito questo, si capisce che in realtà essere se stessi non è infrangere una legge, o commettere un reato, ma semplicemente rientrare nella propria normalità. Che chiunque altro è portato a rispettare come io rispetto la normalità degli altri, anche quando le loro opinioni vanno in contrasto con le mie.
In definitiva: è vero, io sono gay, ma sono anche intelligente, simpatico, nervoso, urlo quando sono arrabbiato, sono solitario, ma so anche voler bene e potrei andare avanti all'infinito...

... E da qui parte il problema che ho evidenziato nell'articolo.
Molto spesso, avendo a che fare col mondo gay (e come giustamente dici tu spesso lo si fa per repressione) si ha a che fare con una serie di "regole" che fino ad un certo punto sono consentite, per non sfociare nel cattivo gusto; passato questo limite, però, diventano ghettizzazione, sfociando comunque per eccesso opposto nel cattivo gusto.
Esempio pratico: io posso anche ammettere che baciare il proprio ragazzo per strada possa essere interpretato come una forma di autocelebrazione, quindi non lo faccio (anche quando ero fidanzato con una ragazza non lo facevo... anche perchè sono alquanto timidone

). E fin qua ci siamo.
Però, non penso che valga la stessa regola nel caso in cui, siccome fai parte del mondo gay, devi vestirti in un certo modo, depilarti, muoverti ancheggiando, farti i capelli lisci lisci lisci eccetera... già su questo ci sarebbe molto da ridire!
Se poi si pensa che, per essere gay, devi per forza avere un rapporto sessuale con diecimila persone e addirittura (per ragioni di decenza non ho inserito questo triste particolare nell'articolo) stabilire se sei ATTIVO o PASSIVO, cioè se fai la parte dell'uomo o della donna, pur di avere dei rapporti sociali... allora no, scusate, ma preferisco avere a che fare con la società che mi discrimina... perchè, almeno, con un carattere forte come il mio, a quelli posso resistere: risponderò loro a tono, magari li schernirò anche, ma alla fine riuscirò a difendere la mia personalità, la mia unicità...
Se invece sono attaccati da quelli che, dicono, sono sulla mia stessa barca... perchè devo rinunciare a me stesso pur di avere rapporti sociali con loro... penso che sia ovvio che molte persone si nascondano.

Io sono un ragazzo fortunato, lo ammetto. Perchè comunque, dopo aver preso tanti calci nel sedere dalla vita, ho imparato a gestirmela in modo da prevenirli e anzi, in molti casi, a dare calci nel sedere a lei. Ho un carattere forte ma al tempo stesso accondiscendente, nel senso che riesco sempre a difendere i miei ideali, ma anche, se le persone con cui ho a che fare lo meritano e lo vogliono, a trovare il punto d'incontro per una convivenza serena delle differenti opinioni. Non ultimo, ho una meravigliosa famiglia, che mi ha educato al rispetto degli altri e soprattutto che non è venuta meno a questi ideali nel momento in cui si è trattato di rispettare me.
E anche nel mondo gay ho trovato (poche ma buone) persone che la pensano come me, e che sono diventate amici di cui non saprei fare a meno... e anche, anzi soprattutto, nella "società" che tanto male sembra fare, queste persone meravigliose non sono mancate, anzi, alle volte mi sono sentito più appartenente a loro, che ai primi. E, naturalmente, ho trovato il mio ragazzo, che mi ha fatto aprire gli occhi su queste fortune, a cui stavo stupidamente rinunciando pur di seguire i dogmi di un mondo a cui non sarei mai appartenuto.

E' questo il senso del mio articolo: vorrei tanto che molte persone, indifferentemente gay o non, si rendessero conto di quanto sono fortunati ad avere già tante cose che altri non hanno, invece di inseguirne altre di cui non sanno nemmeno l'identità, annullando la loro pur di continuare a inseguirle.
Non ho paura di dire queste cose, perchè se anche tra chi le leggerà ci sarà UNA persona che non le considererà cazzate, io sarò contento

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Messaggio da **peppe** » 28 ottobre 2007, 12:24

Infatti non hai per nulla torto... io sono del sud, quello che tutti considerano Nord africa

è vero che quì il fatto di essere gay è altamente frustrante ma vi assicuro che ce n'è sono tanti soprattutto a Palermo, sono persone che fuggono da paesi e si trasferiscono in questa città perche lì hanno un loro mondo fatto di locali e associazioni, che io considero come una ghettizzazione volontaria,vivendo quindi in un mondo parallelo a quello nostro. Tanto per capirci meglio..i mutanti che vivono nelle fogne. Questa è una realtà di cui nessuno se ne rende conto ma è così..poi non so al nord se questo fenomeno sia pure presente. Comunque non voglio dire che se da noi dici di essere gay ti sparano o ti condannano a morte, solo che succede come dice asp

Messaggio da **Nillc** » 28 ottobre 2007, 12:26

Esatto, e io ho imparato a fregarmene

chi discrimina lo fa solo perchè ha paura, e ci vuole anche comprensione

In poche parole, porgi l'altra guancia

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Messaggio da **BVZM** » 28 ottobre 2007, 14:35

Io sono dichiaratamente lesbica.
E' scritto anche nel mio profilo MySpace (vedere per credere).

Messaggio da **SirCroft** » 29 ottobre 2007, 12:16

Nillc...scusa

...ti avevo promesso che sarei venuto a leggere nel blog, ma poi non l'ho fatto...spero che mi perdonerai e che tu legga quello che scrivo qui.

Ho amici gay (e non è detto come dicono molti etero "Io ne conosco tanti...": no, dico proprio che io ho alcuni amici gay; amicizie storiche, proprio) e sono riuscito a vedere, nel tempo, le cose che tu hai citato sia nell'editoriale e che poi hai detto nella lunga (e bellissima) risposta successiva.

Credo che la comunità gay non stia tanto tentando di adeguarsi a degli standard, quanto che stia subendo la moderna influenza di una cultura, di una pressione sociale, che ti impone di essere sempre e comunque quello che ti chiedono gli altri e mai quello che vuoi tu - questo indipendentemente dal fatto che uno sia o meno gay. Per essere "accettato", ti "devono" piacere certe cose, se no ti considerano un alieno; devi comportarti "così" perché se no non va bene...Penso che tutto questo non sia una colpa, ma semplicemente un allarme che ciascuno di noi dovrebbe ascoltare: ognuno si prenda il coraggio di dire quello che è e che gli altri si assumano la responsabilità non morale, ma umana di rispettarlo per quello che è.

Francamente, da uomo etero, trovo ridicolo e pressoché incivile persino pagare una donna per spogliarsi...Quello che cerco di farti capire è che per me non ha nessuna rilevanza che a farlo sia un uomo gay o una donna, o anche un uomo etero, perché lo fa una persona...che, con quel gesto, svilisce i propri attributi di persona. Non è un genitale esposto ad essere scandaloso, ma è da correggere il bisogno da cui la sua esposizione nasce, che è quello di vivere in una superficialità costretta da una pressione sociale che non ti riconosce se non come persona che cerca di spiccare per quello che appare e non per quello che è.

Faccio un esempio della mia esperienza - anche se è relativamente diversa dalla tua.
Chi ha letto il mio blog (sia quello su MSN che quello di Myspace) avrà notato che discuto spesso di Kabbalah. La mia scelta di intraprendere questo percorso - scelta più o meno cosciente inizialmente, ma oggi sempre più convinta - ha comportato una specie di "stravolgimento" del mio punto di vista sulla vita (stravolgimento che io ritengo in meglio, per altro)...Ed è un cambiamento che le persone, per loro natura, non accettano. Sentirti dire che quello che ti succede nella vita viene sempre per il meglio quando sei in preda alla disperazione ti esacerba e ti fa stare peggio - inizialmente. Cercando di aiutare i miei amici nei loro momenti difficili, cercavo - da studente appena iniziato - di condividere con loro questa prospettiva. Probabilmente lo facevo nel modo sbagliato perché la mia "folgorazione" ed eccitamento nei confronti di questa cosa nuova era talmente grande che avrei voluto urlare al mondo di svegliarsi da dogmi di qualsiasi genere e di guardare le cose diversamente, ma era pur sempre un mio modo personale di vedere le cose e di provare ad aiutare le persone. Devi sapere che questo cambiamento è diventato uno specchio lucidissimo delle persone che mi stavano intorno e che io ritenevo amiche: qualcuno è arrivato a dirmi che si augurava che scoprissi che Dio non c'è per essere più libero, mentre altri sono ancora convinti che lo faccia solo perché lo fa Madonna (a lei devo questo cambiamento, è vero, ma non sono un decerebrato tale da investire così tanto di me in una cosa solo perché é trendy); qualcun altro mi consiglia di "non dirlo in giro" perché potrebbero prendermi per pazzo. Beh, qualcuno mi ha pure dato del "seguace", del fanatico e dell'adepto...e tutto questo solo perché credo che la mia vita meriti di essere migliore di com'è e perché sto inseguendo un mio concetto di felicità che passa attraverso l'aprirmi maggiormente agli altri e uscire dal centro del mondo coi miei egoisti bisogni e pretese?

Come vedi, mio caro Mari, non è questione di essere gay o kabbalisti...è proprio questione di paura di quello che ci potrebbe far perdere un'identità sociale che costruiamo senza alla fine guadagnarci nulla e perdendoci tutto. Cosa perdiamo? Semplicemente noi stessi.
Qualcuno si perde non rispettando le idee degli altri per paura di finire escluso come loro, qualcun altro si affida inconsciamente ad una superficialità esibita...Non condanno nè giudico chi ha paura o chi vive superficialmente...tutto nasce da un solo bisogno, quello di vivere felici...Che ci sembri assurdo o meno, persino il conformarsi o l'esibire la propria nudità viene da un desiderio di "felicità" nel senso di ricerca di quello che ci può rendere sereni...Quelle non sono semplicemente le vie ma il bisogno, in quanto tale, deve essere rispettato e compreso, secondo me.

Spero di non essere troppo uscito dal seminato raccontando quello che mi è successo...Ma volevo dirti anche che sei veramente unico, Mariano, e che stai crescendo tantissimo come persona in questa esperienza. Se tutti avessero la tua stessa profondità le cose sarebbero definitivamente migliori.

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Messaggio da **Nillc** » 29 ottobre 2007, 18:04

Sir tranquillo, anzi mi fa più piacere che tu risponda qui che siò blog

e ti ringrazio per l'ultima stupenda frase del tuo post

davvero non credo di meritare tanto, anche se ti rendo merito del fatto che, nel bene e (soprattutto) nel male questa esperienza in effetti mi ha fatto crescere... e questa non è certo una cosa negativa

Cosa aggiungere alle tue bellissime e soprattutto esattissime parole?
Beh, che in effetti ormai la situazione del mondo gay è un circolo vizioso, e quello che abbiamo detto finora non è che il principio, la punta dell'iceberg di tutto l'ambaradan.. perchè in effetti la necessità di apparire per darsi un'identità (giustissima tua osservazione

) crea una serie di reazioni a catena "ramificate".
Un esempio pratico, basato su quello che ho visto (ma anche vissuto) durante questi tre anni, può essere questo: Una persona X si rende conto di essere gay, supera il trauma della repressione (i tempi e soprattutto il successo di questo variano da persona a persona, ovviamente) e inizia ad avere a che fare col mondo gay per cercare un compagno... non specifichiamo se lo scopo sia sesso o relazione: diciamo che cerca compagnia in senso lato.
Ora, X si trova di fronte agli schemi e ai dettami di cui abbiamo parlato poc'anzi. Se è forte (e fortunato), li rifiuterà e, magari anche dopo averli sperimentati, non se ne farà coinvolgere. Capita poco spesso, ma capita.
Se così però non accade, X inizierà pian piano a conformarsi a questa realtà, iniziando a sculettare, farsi i capelli lisci eccetera (ok, sto esagerando e generalizzando, ma volutamente

)... insomma, in poche parole diventa parte attiva del mondo gay.
A questo punto però tornano in ballo le questioni etiche. X sente, ad esempio, il Papa che condanna l'omosessualità, Berlusconi che dice che i gay stanno a sinistra (vabbè questa cosa mi ha fatto davvero scompisciare quando la sentii

), ma anche suo padre che dice che preferirebbe avere un figlio ladro che ricch... ehm, gay

Vi ricordo però che X ha superato il trauma da repressione, come specificato all'inizio: se queste parole prima arrivavano a deprimerlo, adesso lo indignano, lo offendono proprio al centro del suo orgoglio, perchè in effetti lui si sente parte integrante di quel mondo che viene criticato... e allora che succede?
Anche qui due ipotesi principali (quello che accade più spesso: ci sono anche gli agnostici che se ne fregano

): O reagisce da intellettuale, come ad esempio il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola che si è dichiarato gay per far vedere che la normalità può essere in effetti di casa... oppure...
Oppure inizia a darsi da fare, e tramite l'Arcigay, le associazioni di stampo filopolito/omosessuale ma anche con il semplice volontariato individuale inizia ad organizzare il famoso GAY PRIDE.
Ora, non avrei assolutamente nulla in contrario tanto alle associazioni gay quanto al gay pride se in effetti si trattasse di qualcosa di serio, atto a dare VERAMENTE l'immagine di una certa unità E normalità... ma così, ovviamente, non è, e lo potete vedere ai vari TG ai primi di giugno... il Gay Pride è solo uno show, in cui ragazzi seminudi sfilano accompagnandosi alle drag queens e sbandierando ai quattro venti una normalità che invece così appare del tutto travisata! Il tutto perchè la massa si comporta come pensa, credendo che questa sia un'occasione per dare spettacolo, perdendo di vista il fine ultimo che queste manifestazioni "vorrebbero" avere.
Quali effetti ottiene questa pagliacciata? Eccoli:
- La società guarda i TG e vede solo la superficialità, credendo (e non a torto) che il mondo gay siano i ragazzi che pomiciano seminudi in pubblico e le drag queens. Non prendono nemmeno in considerazione l'ipotesi che ci possano essere anche persone normali, che non sculettano e che non hanno intenzione di esibirsi.. Questa cosa ha l'effetto duplice che:
- Le persone REALMENTE represse si accorgono che la società li condanna di colpe che loro non hanno e si rinchiudono ancora di più, magari fidanzandosi con delle ragazze e cercando in gran segreto sesso con ragazzi;
- Chi invece ha superato la repressione ed è agli inizi del suo percorso, magari anche ad una giovane età, è affascinato da questa immagine di libertà etica, di promiscuità che sembra rendere onnipotenti... e così una volta entrati nel mondo gay non cercano sentimenti, ma sesso... sapete che tristezza quando tante volte ho sentito quindici/sedicenni dire "sfondami il c..."

E così via all'infinito... un circolo vizioso vero e proprio.

I gay si fanno del male e non se ne rendono conto... Eppure basterebbe poco... un po' di coraggio per far sentire la propria voce, per cantare fuori dal coro e ricordare che esiste il voler bene, l'amore, l'amicizia... e che Gesù (ma anche Buddha e Maometto, con parole diverse) ha detto di "amare il proprio prossimo come se stessi". E non ha specificato che il proprio prossimo va amato se ha tutte e due le gambe funzionanti, o la pelle del tuo stesso colore, le tue stesse idee o le tue stesse tendenze sessuali.
Io, almeno, la vedo così.

... Sarà che ho visto e vedo troppi film Disney?

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Messaggio da **Nillc** » 31 ottobre 2007, 19:00

Ooooh che bello, finalmente una persona mi ha scritto su una community gay chiedendomi sesso!

(... ehi, è sarcasmo eh!

:D:D)

Giusto per farvi capire quanto tengo a persone di questo stampo, ecco a voi il messaggio e la mia relativa risposta

Inviato da un certo "Pegaso2005":

ciao sono un uomo maturo molto distinto e gentile e molto macho e insospettabile ....ti va di conoscerci, magari solo incontri di puro sesso se vuoi possiamo chattare su msn ciao aspetto tue notizie...rispondimi se ti fa piacere!!!!

Risposta mia... per stomaci forti

Ecco un altro che non sa leggere... bellezza, ti sto rispondendo solo perchè ho qualche minuto di tempo da buttare. Visto che evidentemente occhi e neuroni non ti si sono sintonizzati sulla stessa frequenza, ti faccio notare (sempre che il tuo QI sia superiore al 60%, cosa di cui dubito) le seguenti cose, che sono scritte nel mio profilo e che tu hai tranquillamente omesso lasciando che il tuo pisello guidasse i tuoi polpastrelli:
Numero uno: sono fidanzato.
Numero due: sono innamoratissimo.
Numero tre: anche quando non ero fidanzato, e ora ancora di più, non ho mai cercato sesso.
Numero quattro: penso che il sesso si faccia in una coppia dove c'è amore e prima di tutto il rispetto,e sinceramente dubito molto di poterti rispettare.
Numero cinque: C'era anche scritto che chiunque mi (o peggio CI) avesse chiesto sesso sarebbe stato mandato a fanc#&o.

Siccome dubito della tua capacità di apprendimento e rielaborazione delle informazioni, ti riassumo in poche parole l'effetto di quanto sopra scritto:
"Sono fidanzato. Non cerco sesso, nè a due nè a tre nè a cinquemila. Vaf£$%&@o".

Adesso so che vorrai il beneficio dell'ultima parola. Te lo concedo. Sappi però che non ti risponderò: ho altro e altre persone a cui pensare. Tu invece... beh, magari quando riuscirai a pensare, potrai anche prendere in considerazione di avere qualcosa o qualcuno per cui farlo.
Adios!

Che ne pensate, troppo cattivo? (Nooooooo

)

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