Bah...qui si va alle frontiere della psicologia.
Sono argomenti molto interessanti - ma le tecniche proposte richiedono un grande sforzo cognitivo da parte di chi le pratica. Insomma, ci vuole una bella fatica mentale a fare tutte queste cose e a forzare la propria mente a chiedersi se sta sognando quando è in un normale stato di veglia. Da psicologo
ritengo che si dovrebbe lasciare la mente libera di funzionare secondo la sua programmazione biologica: il cervello è fatto per distinguere chiaramente fra la veglia e il sonno e, dal mio punto di vista, ha poco senso chiedersi se si stia sognando o no...
antoxx92 ha scritto:Uhm, no, quello è un altro fenomeno, per un periodo mi capitava spesso, accompagnato da paralisi... Hai la sensazione di non riuscire a muoverti e ti vedi immagini strane spuntare dal nulla... Di solito da qui in poi o ci si sveglia di scatto oppure si perde coscienza.
Anto, può darsi che sia anche un altro fenomeno e che io mi stia sbagliando...Ma quello che tu dici non accade nelle illusioni ipnagogiche, che di solito sono seguite dall'addormentamento e sono del tutto simili ad un sogno quasi cosciente perché ancora la coscienza (intesa come percezione di sé e del mondo esterno) non è "scesa" al livello del sonno...Aggiungo un "occhio a quando si dice perdita di coscienza" perché con questo termine ci si riferisce ad un fenomeno non "fisiologico" come lo svenimento, ad esempio.
Comunque, credo che sia utile distinguere fra illusione e allucinazione. Entrambi, sostanzialmente, portano ad una percezione errata del reale, ma quello che distingue l'illusione dall'allucinazione è che in quest'ultima esiste la convinzione che ciò che si vede sia vero; nella prima, invece, questa cognizione non sussiste.
Ora, nel caso del sonno, si può correttamente parlare di
illusione ipnagogica, più che di allucinazione (mi correggo, ieri sera ho sbagliato termine), dal momento che l'allucinazione è un sintomo dei disturbi psicotici e, quindi, patologica.
Le illusioni ipnagogiche (esistono anche quelle ipnopompiche, a pochi istanti dal risveglio) sono, come esperienza psicologica in senso stretto (cioè proprio da un punto di vista cognitivo, neurobiologico e quant'altro) molto simili a quello che state descrivendo.
Concludo dicendo che la psicologia è una scienza magnifica (sarò un po' di parte?
), ma bisogna fare attenzione a quello che rientra nella psicologia e quello che rientra nella metapsicologia o nei fenomeni che vanno al di là del "fisiologico" funzionamento della psiche. Ripeto che gli esercizi riportati sono piuttosto faticosi da un punto di vista cognitivo e non mi sentirei di consigliarli...magari male non fanno, però chi ve lo fa fare di dirvi se state sognando mentre girate la chiave di casa?
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