Dissidio interiore

Sarà la scelta giusta?

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bashira
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Messaggio da bashira »

Poldo ha scritto:Risata ironica?
no no, proprio a crepapelle...quella ironica è così: :asd:




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Nillc
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Messaggio da Nillc »

Quella ironica è asd, quella a crepapelle è uahuah :D




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seiferzero
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Messaggio da seiferzero »

Calo...
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Nillc
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Messaggio da Nillc »

Uhm, stanno diventando piuttosto frequenti le Fail Photos :D




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antoxx92
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Messaggio da antoxx92 »

Buondì... (ogni tanto rispunto tipo folletto)
Ebbene Andrea, anche io sono più o meno nella tua stessa situazione.
Adoro le arti, in particolare quelle illustrate.... Adoro passare pomeriggi a disegnare, a leggere manga o guardare anime, a fissare libri illustrati riguardanti pittori espressionisti o illuministi... Mi piacerebbe tanto imparare a usare photoshop, come mi piacerebbe lavorare nel mondo dei cartoni (anche se oggi tutto va in digitale) o dei fumetti... e anche, perché no, della pubblicità... Eppure faccio un liceo scientifico sperimentale brocca, ad indirizzo linguistico.
In teoria volevo frequentare un liceo professionale artistico, ma la vita.... e ora mi ritrovo a fare ore di chimica, di matematica, di latino... cose che sinceramente, ODIO.
Ho scelto un linguistico perché adoro l'inglese... risultato: ne faccio poche ore, ho una prof che non lo sa parlare, e me lo devo studiare da solo...
E anche io faccio il tedesco, e ho non pochi problemi... Le parole sono lunghissime, la grammatica è un casino... per fortuna la professoressa è competente e il libro ben strutturato... ma ciò non toglie che è difficile e a scuola non lo imparerò MAI (peccato perché mi piace abbastanza come lingua, dovrei studiare un anno in germania per impararlo).
Sono in terza, vorrei tanto cambiare... ma ti dirò, preferisco finire questi 2 anni che mi rimangono.. giusto per avere una certificazione, una riga da aggiungere al curriculum...
E poi magari studiare all'accademia delle belle arti a Firenze, oppure seguire corsi di grafica...
Io ti consiglio di continuare con la tua scuola, se riesci, e pensare alla fine del liceo a un vero orientamento professionale... perché alla fine è all'università che si prende una strada...
Poi naturalmente fai quello che senti, questo è il mio punto di vista... :)




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Alister
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Messaggio da Alister »

Quando Calo Croft dice questo credetegli...l' altra volta credeva che egli fosse terza persona plurale, ma se gli domandi l' origine morfosintattica di un termine indoeuropeo lo sa (forse :mumble: ) xd!
Comunque tornando ai discorsi seri, Naruto, io ti consiglio (per quel poco di saggezza giovanile che ho)...assicurati un futuro...e se poi potrai (e ne sono sicuro) fai ciò che ti piace! Io ti consiglio pertato di continuare...lo so che è dura..anche io a volte mi domando: ma che ca**o ci faccio a stare giorni e giorni sui libri..e poiu per che cosa? per saper parlare il latino e il graco? A che mi servono?...però po penso al futuro e ai tempi che verranno...




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seiferzero
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Messaggio da seiferzero »

Uhm, stanno diventando piuttosto frequenti le Fail Photos Very Happy
si, e fino a che certa gente non cambiera' modo di fare, aumenteranno




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Walrus
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Re: Dissidio interiore

Messaggio da Walrus »

Naruto ha scritto:dove voglio arrivare?
Il mio sogno è sempre stato quello di lavorare con qualcosa di "artistico", "fantasioso".
Infatti volevo (e voglio) andare all'artistico.
Vorrei lavorare nel campo della pubblicità (crearle,sistemare la grafica, pensarle ecc...)
e da quanto mi risulta la scuola più adatta è l'artistico per l'appunto.
Ah! :asd: ...e parte lo sghignazzo! :huahua:

Scherzi a parte, Naruto, di questa cosa te ne posso parlare io che nel campo della comunicazione ci lavoro.

Partiamo da un punto che ho sentito nominare anche da antoxx: leggere fumetti, manga, guardare anime e film in grafica 3d è bello, molto divertente e sicuramente dà un paio di informazioni al riguardo. Ma la grafica pubblicitaria (o il media entertainment, il web developing, ll'illustrazione per lo storyboarding, la modellazione 3d per il video) sono cose che partono dal presupposto che ci sia dietro una passione VERA per queste cose. Faccio un esempio stupido: al momento sto lavorando su un progetto di svariate decine di milioni di euro (non posso dire qual'é). La parte che mi compete è quella di realizzare un piccolo applicativo flash, realizzare 3 video in grafica 3d, e qualche mese fa ho fatto circa 6 ore di riprese video con camera steady. Fin qui tutto bene, salvo che da quel momento ho dovuto rifare tutte queste cose la bellezza di 3 volte, con continui viaggi a Roma, rifacimenti improvvisi nella speranza che fossero approvati e almeno una decina di storyboard. Risultati: ore su ore in macchina, notti in ufficio, incazzature bestiali, pacchetti di sigarette fumati uno via l'altro, vita sessuale azzerata (:asd:) e altre amenità. Eppure, nonostante questo, ancora non mi decido a mandare tutto a quel paese e a cercarmi un lavoro come impiegato di banca che fa le sue canoniche 8 ore lavorative e alle 17 e 30 è a casa a guardare la tv. Questo perché se non fossi spinto dalla passione, non ci rimarrei in ufficio fino alle 23 di sera al freddo.

Il discorso sul settore video/fumettistico va bene fino ad un certo punto: anch'io sono sempre stato un grandissimo appassionato di fumetti, di cinema e di cartoni animati, ho collezioni di fumetti per migliaia di euro, videoteca sterminata e quant'altro, ma questo è un fattore, nella pubblicità, decisamente secondario: lavorando su commissione non puoi permetterti spesso di "sgarrare" dalle linee guida che ti vengono fornite dal cliente. Questa è una cosa che si impara subito, e che ti evita casini immensi alla consegna del prodotto finale. Per questo motivo si fanno decine di storyboard per l'approvazione, proprio per evitare di sentirsi dire "Eh, ma non è quello che ho chiesto" a lavoro completato. Generalmente, inoltre, le riunioni creative si risolvono in massacranti tour de force di 6 ore continuate (senza neanche andare a pisciare - scusate il termine) in cui la tua idea iniziale buttata lì magari anche per scherzo viene assaltata, sfondata, rigirata, distrutta e rifatta da 0. Non crediate che sia bello, eh :)

Il campo della produzione grafica/entertainment in generale è molto simile a quello del settore tecnico per la musica: non sono persone che lavorano perché sono ben pagate (non lo sono), ma fanno orari impossibili e lavori massacranti per il semplice fatto di poter incontrare qualcuno famoso o semplicemente per la passione che li spinge.

Se il comparto tecnico di un concerto non richiede abilità esageratissime (ma dipende anche da CHI è l'artista), il settore grafico/informatico è un casino: la maggior parte delle aziende richiede persone versatili, capaci di passare con nonchalance dalla grafica 2d e l'impaginazione su Illustrator e Photoshop a quella 3d su Max o Maya, passando per la programmazione di codice flash, html o php, e tutto questo conoscendo sia Windows che Mac. Certo, tanto dipende dal tipo di azienda e il settore che occupa, ma non è sempre detto che lavorare per un'azienda grossa sia meglio che lavorare per una piccola: spesso sono solo casini in più.

Passando alla parte strettamente più educativa, faccio una premessa: io ho fatto il liceo classico, e poi ho preso la laurea in lingue e letterature straniere. Un percorso educativo che col mio lavoro non c'entra un accidente di niente, come si può vedere. :asd: Il mio percorso per arrivare a fare quello che faccio oggi è, stranamente, cominciato con il Level Editor: fino a poco prima usavo il pc solo per giocherellare, ma da quando giocai Super Mario 2 sul NES il mio desiderio era fare videogames. Iniziando con il LE, ho espanso la mia voglia di saperne di più sul 3d a 3d studio Max, Maya, Lightwave, e a seguire Photoshop, FreeHand (l"'antenato" di Illustrator) e da qualche anno (grazie anche ad Asp) Flash e Dreamweaver.

Salvo pochissime persone che ho incontrato per lavoro e che avevano frequentato istituti specifici, la maggior parte è gente che messa davanti a 3d studio sa fare appena quattro cubi in croce. In un paese come l'Italia che NON si muove sulla base della meritocrazia (ho dei colleghi che non fanno un accidente e se ne vanno alle 18 e 01 pur prendendo fior di stipendio) non è raro incappare in persone inutili a cui devi salvare il culo all'ultimo momento per la loro dabbenaggine.

In sostanza, quindi, è un lavoro che dà molte gratificazioni (i lavori che ho fatto per Nivea, Perugina e altri ne sono un esempio), ma richiede molto sacrificio, molto lavoro, molto studio e deve essere basato su una passione viscerale. Se il mio obiettivo è fare videogames professionalmente, perseguo un obiettivo molto difficile. Grafici pubblicitari, beh, ne chiedono, ma si rischia di rimanere intrappolati in una miriade di contratti a progetto, o peggio, come freelance, con il rischio di lavorare 3 mesi e 9 no. Fatevi un esame di coscienza, il campo è quasi saturo. C'é il vantaggio che chi va avanti sono solo i più capaci, gli idioti non sono ammessi, e li "bruciano" subito. :)




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Greywolf
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Messaggio da Greywolf »

Esco un momento OT:

@Walrus:
So benissimo che non puoi dire nulla dei progetti in corso, ma puoi dirci quali sono quelli conclusi (tipo Perugina, Nivea ecc)? Così posso andare a dire agli amici: "Io, quello che ha fatto quella roba lì, lo conosco!!!" (quando si fa i grossi è lecito non solo essere sgrammaticati, ma anche parlare in italiondo!).

Ciò che racconti da "dentro" la professione di grafico è quello che mi ha sempre trattenuto da mandare qualche bozzetto al presidente della cooperativa per cui lavoro e che ha la fissa per la grafica (di solito sui calendari e sui loghi appaiono i suoi bozzetti rimaneggiati da qualche "schiavo" suo dipendente): non credo che la mia capacità di disegnare e fare qualche elaborazione al computer (nulla di straordinario) mi faciliterebbe l'attesa assunzione, ma mi complicherebbe solo la vita. Avrei un sacco di cose in più da fare, magari su proposte alquanto vaghe ("Vorrei questo e questo e forse anche questo" con il termine "questo che comprende la scala di tutto lo scibile umano!) e continui cambiamenti in corso d'opera, perché il boss ha improvvisamente cambiato idea.

Chiudo l'OT e vado a fare il mio lavoro. :)




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Drew
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Messaggio da Drew »

Certo che a leggere il tuo discorso Wal mi passa la voglia!(scherzo :asd: )
Ma del resto è normale, presumo che in ogni lavoro si faccia fatica .
Però questa cosa di grafica,disegni,bozzetti mi ha sempre affascinato tantissimo.
Io (non è per essere arrogante) ma penso di avere tanta creatività e sopratutto fantasia e penso siano delle doti necessarie per entrare a far parte del campo della pubblicità.
Quindi in sostanza è questo quello che voglio fare...Questo è quello che voglio fare da grande.
Per ora seguirò i consigli degli altri...come dice anto una riga in più nel curriculum non può fare che bene..e forse sarebbe anche un gesto stupido mollare tutto proprio ora.
Insomma ormai ho fatto 30..tanto vale far 31!
Però spero davvero tanto di entrare a far parte del campo pubblicitario.
Grazie a tutti per i consigli! :)




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Messaggio da antoxx92 »

E dopo il posto di Walrus cambio strada e mi do al giardinaggio...
no scherzo, sono d'accordissimo sul fatto della passione... [:^]
Mi sorprende molto comunque (positivamente) il fatto che hai appreso l'utilizzo di una miriade di programmi giusto per passione partendo dal level editor (posto che ti sei laureato in lingue straniere)...




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Walrus
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Messaggio da Walrus »

Da quello che ho notato nel campo pubblicitario, la parola d'ordine attuale è un acronimo: R.F.S.

Sta per: Rincoglionimento, Fi*a, Soldi. :asd: Al riguardo la creatività non è che richieda granché. Non fraintendiamo, serve, ma più che quella, salvo che tu non faccia il direttore artistico (e ti devi fare un culo così per diventarlo), sei soltanto il braccio di qualcuno che è in realtà il cervello e ti dice cosa fare. Nel mio caso, la mia fortuna è di saper trovare soluzioni a problemi che apparentemente sembrano irrisolvibili. Se mi sbatto tutt'ora su LE (e accessori) è anche per quello: dietro la sua facciata di programma quasi obsoleto, ha ancora un bel po' di carte da giocare.

La creatività, in sostanza, deve essere accoppiata alla praticità: se questo manca, saresti capace di star dietro ad un bozzetto per settimane. Io non conosco le scuole artistiche di persona, ma puoi essere fortunato come sfortunato a capitare in un posto dove veramente ti insegnano qualcosa e posti dove la massima creatività è inventare un modo nuovo per farsi le canne durante la ricreazione. Cambiare scuola poi, quello sì che te lo sconsiglio. Perderesti tempo e saresti fregato.




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Messaggio da Greywolf »

Walrus ha scritto:Se mi sbatto tutt'ora su LE (e accessori) è anche per quello: dietro la sua facciata di programma quasi obsoleto, ha ancora un bel po' di carte da giocare.
Beh, questo rincuora pure me, anche se lo uso solo per hobby.
Non sono poi così incompetente come credevo...
Mi son dimenticata di farti i complimenti anche per tutte le conoscenze informatiche che hai acquisito da autodidatta: è possibile, è vero, ma questo richiede tantissimo impegno e passione.

Credo che comunque dovrei fare leggere il tuo post ad una mia amica che sostiene che dovrei usare quel po' di creatività e di competenze grafico-informatiche che possiedo in ambito professionale (praticamente per trovare un lavoro più stabile e sicuro di quello che possiedo ora): lo so che lei è una mia fan sfegatata, ma purtroppo non c'è trippa per gatti...
5_90




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Messaggio da Drew »

Wal ma quindi mi consigli o no quello che ho scelto?




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Messaggio da Walrus »

Non avevo letto la tua replica, scusa :)

La risposta è: "dipende" :asd: Mi spiego: il fatto che io abbia scritto tutta una mia sparata sui dolori di chi per mestiere realizza pubblicità o lavora nel campo della grafica (intesa in senso generale sia per il video che per il cartaceo) non va intesa come se cercassi a tutti i costi di sconsigliare chi vi si vuole avvicinare. La mia intenzione era quella di sfatare il "mito" in base al quale chi fa questo lavoro usa la propria creatività per sputare fuori le pubblicità di domani: niente di più sbagliato. Il metodo generale (almeno in base alla mia esperienza) è che un cliente viene, ti chiede qualcosa, si pianifica il lavoro, si eseguono varie pubblicazioni del lavoro per arrivare all'approvazione, si consegna e bon, finisce lì.

Come scrivevo qualche anno fa su tombraiders.it, il lavoro di chi fa grafica (sia per la comunicazione, sia per i videogame) è veramente ingrato: non vedrai mai apparire il tuo nome tra i crediti di uno spot televisivo. Diciamo che rimane a imperitura memoria del tuo portfolio, ma la gente comune non saprà mai chi ha fatto la tal pubblicità. Lo stesso dicasi per il design: per quanto magari i miei livelli siano conosciuti all'estero (mi sono ritrovato perfino su siti polacchi, olandesi e giapponesi) la mia "fama" rimane strettamente legata all'ambiente internettiano, e salvo che non si sia VERAMENTE appassionati di un gioco, non si ricorderà mai il nome del tal designer che ha fatto quel livello stupendo. Io ricordo bene i nomi dei designers di TR2, 3, 4 e 5, perché mi son piaciuti, ma non mi ricordo quelli di Legend, Anniversary o Underworld. Ma è anche vero che sono una persona con molta poca memoria per i nomi :asd:

Venendo al sodo: la scelta di intraprendere una carriera piuttosto che un'altra deve essere ben motivata. Io ho scelto questa strada (anche per motivi trasversali che non voglio dire qui) perché ero capace di stare 20 ore di fila davanti a Photoshop a fare grafica e perché, almeno in quel momento, potevo sfruttare la mia visione creativa per realizzare cose che la gente comune considerava eccezionali o perché riuscivo a raggiungere il target prefissato. Il che mi ha convinto di avere la capacità di muovermi in un certo ambiente, sentire le necessità di sviluppo di un certo lavoro, stabilire un obiettivo e raggiungerlo in modo relativamente "semplice". Ritengo tuttavia che ogni nuova commessa che mi viene sottoposta sia una sfida per via delle sue particolarità: non esiste un lavoro uguale all'altro, e se non fossi stato capace di inventarmi di sana pianta un sistema per controllare i sistemi particellari sul lavoro di Nivea non sarebbe venuto in quel modo. Intendo dire con questo che la creatività va bene, serve ed è cosa buona e giusta (:asd:) ma ci deve essere dietro la volontà di sacrificarsi, inghiottire rospi e saper essere molto versatili. :) Se tu sei convinto di avere queste caratteristiche, scegli questa strada, altrimenti, lascia stare, non fa molto per te :)




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