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Ma non c'era già?

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Nillc
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Messaggio da Nillc »

Daniel, leggo che sei campano, io sono pugliese e la città era pugliese ;) quindi non saprei... comunque i miei ragazzi non erano indisciplinati, erano semplicemente... ragazzi, alla loro età queste cose si fanno e di certo non punto nessun dito contro di loro; però la ramanzina andava fatta proprio perché l'Alternanza serve a fare da ponte tra il mondo della scuola e quello del lavoro, e un comportamento del genere mette a rischio le professionalità ;)




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Danielecroft2001
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Messaggio da Danielecroft2001 »

Nono infatti, io non dico niente. Era solo per capire ecco XD
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Nillc
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Messaggio da Nillc »

Posso fare uno sfogo da vecchio bilioso? :D

Non so da voi, ma nella mia zona da qualche anno si assiste a un singolare fenomeno: in tempi di Carnevale, se ci si fa un giro in un qualsiasi centro commerciale, si vedono bambini in maschera.
Penserete voi: e beh, che c'è di male? Ormai ogni centro commerciale organizza veglioncini, eventi e attività varie per intrattenere i bambini, e non solo a Carnevale... più che normale che i genitori li abbiglino all'uopo.
E invece no, signori miei, perché la cosa bella è che questi bambini non partecipano affatto a eventi di questo tipo. E' facile da desumere perché li si vede in orari e giorni in cui non è previsto nessuna di queste festicciole, e invece di stare coi loro coetanei, magari seguiti da un animatore, rimangono alle calcagna dei loro genitori intenti a far la spesa, quasi sempre intrattenuti da un cartone animato o da un gioco su tablet o smartphone.
Sono davvero molti anni che vedo questo tripudio di Else, Spidermen, Mashe e Orsi semisenzienti aggirarsi per le scaffalature; qualche giorno fa ho voluto chiedere lumi a una coppia che conosco e che avevo trovato all'ipermercato con al seguito figlioletta vestita in maschera.
Mi è stato risposto che il vestirsi in maschera è dettato dal fatto che c'è bisogno di conciliare i tempi necessari alla spesa con le esigenze del bambino, e che in genere il fatto di travestirlo è una specie di "riscatto", del tipo "se vieni con noi al centro commerciale e fai il bravo ci vieni vestito in maschera" :shock: Ho anche chiesto se almeno abbiano portato la bimba a qualche altro evento più consono, ma loro mi hanno risposto che "non hanno tempo" e che "non si fidano a lasciarla da sola con altri bambini, e poi magari in queste circostanze suda e si ammala", quindi meglio vestirla quando si va a fare la spesa e la si può controllare... "tanto a lei piace anche così" :?

Ora, non so se l'atteggiamento dei miei amici sia universale e in ogni caso sarò io ad essere ormai sulla via della vecchiaia, ma a me questa cosa fa molta molta tristezza. Mi riesce difficile pensare che i genitori non riescano in nessun modo ad accompagnare i figli a una festa, un veglione, una sfilata (che ormai organizza anche l'amministrazione comunale più malandata) dove possa mascherarsi e giocare con altri bambini, e sì, anche "sudare e ammalarsi".
Più in generale, mi spiace vedere come i centri commerciali siano ormai ritenuti punti d'interesse e di svago, del tipo "Cosa facciamo la domenica/a Carnevale/a Pasquetta/in qualsiasi giorno feriale o festivo?" "Andiamo al centro commerciale, tanto è sempre aperto, ci rilassiamo e facciamo la spesa". Non voglio aggiungere altro perché sono certo di risultare fuori moda e antiquato :D
E infine, al di là di tutto, mi spiace vedere come il Carnevale, insieme a tutte le altre tradizioni, si sia commercializzato, denaturato e privato della sua magia in favore della rutilanza dei tempi moderni.




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Blu
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Messaggio da Blu »

Sono d'accordo con te che fa tristezza, se l'intento è proprio quello di dare un contentino al bimbo perché li segua nelle faccende settimanali :| , ben diverso se la cosa nasce perché il bimbo ha una voglia matta di vestirsi e non aspetta o non si vuole limitare alle feste :D , cosa che mi capita di vedere anche nello stesso asilo di Leo, dove ci sono Hulk che arrivano alle 8:00 anche in giornate normali (salvo poi togliere il costume durante il giorno) perché magari la festa (che c'è stata Giovedì grasso :D ) la si sente troppo stretta XD

Noi qui per assurdo abbiamo a due passi Venezia che a Carnevale è un vero spettacolo :love: , se non fosse che a pensarla così è letteralmente tutto il mondo per cui è praticamente impossibile accederci agilmente XD (è un vero carnaio, di comune accordo con ASP abbiamo deciso di portarci Leo appena diventa più grande, perché così non se la godrebbe per nulla [:^] ).

Per quanto ci riguarda siamo abbastanza fortunati, perché il compleanno del nostro cucciolo cade spessissimo sotto carnevale per cui la sua festa si trasforma in festa in maschera e così tutti possono correre, ballare, lanciarsi coriandoli e festeggiare il Carnevale liberamente :D , stessa cosa fanno anche i suoi compagni che festeggiano in questo mese per cui il mese diventa un vero idillio carnascialesco XD ; ammetto che Leo non ci ha mai chiesto di vestirsi al di fuori delle occasioni/feste, ma forse perché è un maschietto, perché in effetti molte (praticamente tutte [:^] ) le bimbe che frequentiamo si vestono da principesse (Else, Belle ecc) anche in casa negli altri mesi dell'anno, per cui immagino che per loro ogni occasione sia buona :D .. se poi consideri che nel periodo di Carnevale possono sfilare anche fuori casa, le vedrai sempre al centro commerciale come dal benzinaio, anche senza colpa dei genitori XD




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Nillc
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Messaggio da Nillc »

Io spero che la motivazione sia quella Blu, o almeno che ci siano più bambini vestiti per diletto che per contentino ;)




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Nillc
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Messaggio da Nillc »

Da un po' di tempo mi sto preparando ad alcuni concorsi per avanzare di carriera; nel frattempo, per avere un minimo di entrata anche provvisoriamente, cerco un lavoro provvisorio, così tra le altre cose due giorni fa ho messo il mio CV in un database regionale.
Tempo due ore e vengo contattato piuttosto insistentemente (mail, cellulare e casa :shock: ) da una gentile signorina che mi offre un posto in risorse umane, archivio o comunque qualcosa di attinente alla mia professionalità, previa un periodo di "affiancamento lavorativo" con altri dipendenti.
Le antenne mi si sono rizzate, sia perché sono reticente di natura a credere a chi ti promette mari e monti sia perché tutta la situazione aveva dei tristi paralleli con una brutta esperienza che ho vissuto un paio d'anni fa; ad esempio, la gentile signorina non mi ha detto il nome dell'azienda (cosa già di per sé assurda) ed è stata vaga su cosa effettivamente avrei dovuto fare, salvo dirmi che l'azienda si occupa di "ricerche chimiche e farmaceutiche".
Ho acconsentito, ben consapevole di mentire, a sostenere un colloquio fissato per ieri pomeriggio; appena chiusa la chiamata ho fatto qualche ricerca su questa "azienda", della quale non riporto il nome ma se qualcuno è interessato a conoscerla per evitarla può scrivermi in pm.
In breve, questa azienda non recluta lavoratori ma... clienti: sì, perché la "ricerca farmaucetica" a cui si riferiscono è la vendita porta a porta di depuratori di dubbia provenienza. La loro strategia è questa: dopo l'affiancamento professionale, che consiste nel seguire un piazzista nel suo giro porta a porta, loro ti dicono che per arrivare alla carica per cui hai fatto il colloquio devi prima "dimostrare fedeltà all'azienda e conoscenza del prodotto"... effettuando un certo numero di vendite! Così il povero richiedente è costretto a piazzare quanti più depuratori può presso amici e parenti, non ottenendo comunque il risultato sperato e venendo mandato via senza troppe cerimonie, col solo pagamento del periodo di formazione. 200 euro...
Un paio d'anni fa avevo fatto un colloquio con questa azienda, che ovviamente nel frattempo è stata denunciata, ha chiuso e ha riaperto in altra sede e con nome diverso, ma con la stessissima strategia. Già allora il solo colloquio è stata un'esperienza umiliante, principalmente perché uno concorre per un posto che vuole e che sa di poter gestire e poi si trova con tutt'altro in mano... per carità, io ho il massimo rispetto per chiunque lavori e per qualunque lavoro faccia, ma credo anche nella libertà del singolo individuo di scegliere in autonomia cosa fare. Se uno ha la vocazione del piazzista e decide di fare quello per vivere, ha tutta la mia stima; se io mi propongo per un posto di archivista e voi mi promettete quel posto ma mi portate a fare il piazzista, è un inganno.
Ovviamente sulla base di questa esperienza non mi sono presentato al colloquio: stamattina mi hanno richiamato per chiedere lumi (e principalmente perché stanno addosso tipo stalker ai potenziali clienti)... e io ho risposto loro per le rime, dicendo loro che sono dei truffatori che lucrano sul bisogno di lavoro della povera gente, che i titoli che ho io loro non li avranno nemmeno tra vent'anni e che soprattutto non si meritano una persona ONESTA come me. Li ho inoltre minacciati di denunciarli se terranno ancora il mio CV nella loro banca dati.
La signorina ha semplicemente riattaccato...




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salrmageddon
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Nillc
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[Maggio] Buon mese!

Messaggio da Nillc »

Sal, ho letto molto attentamente quello che hai scritto e ho riconosciuto in te parecchio di com'ero io tre o quattro anni fa. Purtroppo non so darti la "ricetta" di come ne sono uscito, di sicuro ho fatto un gran lavoro su me stesso, ma penso anche che molte consapevolezze siano arrivate da sole al momento in cui dovevano arrivare, che esso fosse giusto o sbagliato. Ognuno di noi deve trovare la sua strada e il più delle volte bisogna farsi male, cadere e rialzarsi prima di trovare quella giusta... e anche quella, non è detto che sia esente da rischi e ombre.
Tuttavia, ti posso dire alcune cose che, penso, valgano comunque anche per te.

Per quanto riguarda la questione università-lavoro, ti posso dire che purtroppo è una piaga della nostra generazione che si trova a far da cuscinetto tra chi è venuto prima e chi verrà dopo. Tutti i sistemi politici ed economici dal secondo dopoguerra in poi hanno fallito, la società è sopravvissuta anziché vivere come avrebbe dovuto, e oggi, di fronte al triplicarsi demografico è sempre più difficile per noi emergere.
Personalmente, ad esempio, mi sono laureato con due anni di ritardo dovuti a un'infelice scelta iniziale, ho preso infinite specializzazioni e ho lavorato sempre in maniera saltuaria, sottopagato e con gente del cacchio; le esperienze più terribili, paradossalmente, sono state quelle nel mio campo, i beni culturali, mentre ho trovato infinitamente più dignitose e strutturate quelle che mai avrei creduto di fare, come il call center. Tra un'oretta andrò a fare l'esame per l'ennesima specializzazione (guida turistica) e so già che difficilmente la userò mai per lavorare. Va così, purtroppo: l'importante è non rassegnarsi.
Parlando giorni fa con mio zio, economista, gli ho confessato un po' la mia paura nel futuro, ma lui mi ha detto che l'età media per trovare un posto fisso si è alzata vertiginosamente: se prima a 30 anni avevi già un cospicuo fondo pensione, oggi è praticamente impossibile avere un contratto dignitoso prima dei 45-50. Anche in questo caso bisogna tenere duro, perseguire i propri obiettivi e lottare per raggiungerli, cercando di cogliere tutte le occasioni (ovviamente solo quelle meritevoli) per formarsi e crescere, sia professionalmente che, soprattutto, a livello personale. Ringrazio mille volte tutti gli str... che ho trovato sul mio cammino, perché mi hanno insegnato molte cose e reso ben più forte di quanto non fossi prima di conoscerli.

Comunque, Sal, a fronte di tutto questo discorso, quello che mi preme dirti è che se ne senti il bisogno è bene che tu chieda aiuto. Non sul forum di Asp o di Lady Gaga o di chicchessia: intendo proprio aiuto professionale, da uno psicologo che ti aiuti in un percorso serio e strutturato.
Alcune delle frasi che hai scritto sono molto forti, anche a volerle prendere come uno sfogo estemporaneo: sono le classiche frasi che potrebbero essere prodromi di una crisi personale, se non di uno stato depressivo. Se le senti davvero, se non le hai scritte solo per attirare la nostra attenzione (cosa che di per sé non è negativa, finché qualcuno dà loro il giusto peso ;)), ti consiglio vivamente di riferirle a qualcuno. Se non hai soldi, se vuoi mantenere l'anonimato e non coinvolgere amici e familiari, rivolgiti alla ASL del tuo paese... ma fallo. Anche perché eseguire un percorso con un professionista non significa essere pazzi o malati di mente: significa volersi bene e prendere atto della propria necessità di conoscersi a fondo. E' un percorso duro, ma alla fine ti assicuro che ne vale la pena: io ho fatto sei mesi d'analisi cinque anni fa e mi sento totalmente cambiato... o perlomeno mi voglio molto più bene.
Perché alla fine sta tutto lì... non nel trovare lavoro, obiettivi, risorse e così via... anche perché, senza l'amor proprio, non si raggiunge nessuno di essi.

Spero di non essere stato troppo duro: ti assicuro che ti ho scritto come avrei parlato a un amico o a un fratello.




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salrmageddon
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Blu
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[Maggio] Buon mese!

Messaggio da Blu »

Ciao Sal :D :hello: ... bello ritrovarti, anche se in un momento così incasinato. Leggendoti ho ritrovato molto di quanto vissuto da molti di noi (compresa la tua esperienza @Nillc :) ); c'è tanta confusione, delusione, rabbia, rammarico, ansia, preoccupazione nelle tue parole, essendoci ancora "dentro" credo non sia facile ascoltare la voce (qui come altrove) di chi c'è passato o di chi nemmeno riesce ad immaginare come possa essere sentirsi corrosi dai dubbi, dalla sensazione perenne di star vedendo passare la sua vita senza aver capito ancora quale sia il proprio posto, o quali i propri obiettivi, cosa possa piacerci o meno.

Però rispetto a tante situazioni posso dire quello che ho visto: leggendoti e inevitabilmente (e umanamente) paragonandoti un po' al proprio vissuto (sia mio che di persone a me vicine) il tuo atteggiamento è tutt'altro che passivo e negativo e questo è un bene. C'è chi nella stessa situazione si è lasciato andare, lasciandosi schiacciare dal peso (per lo più portato da soli) per cui anche se so che ti fa star male, il solo fatto di porti domande, di cercare possibili soluzioni, strade alternative è un ottimo passo perché dimostra che non stai subendo inerme, ma vuoi che questa crisi finisca, ti rifiuti che questa sia la tua vita e vorresti trovare il modo di cambiarla.

Non esiste una formula magica con la quale uscire dalla crisi capendo improvvisamente chi si è e cosa si vuole fare, purtroppo. Da quel che in questi anni ho potuto vedere raramente ne si esce per "botte di c***", possono capitare anche quelle, certo, ma in definitiva sono comunque situazioni, svolte che nella vita si vengono a creare per una serie di circostanze per le quali comunque si è detto o fatto qualcosa che ti ha portato lì. Il non star fermi a guardare è una delle cose più importanti e tu non mi pare, da quel che scrivi, che voglia rimanere ancora a lungo come "spettatore della tua vita". Una delle cose che può aiutarti a fare chiarezza è proprio il parlarne, perché star a riflettere da soli, rimuginare in solitudine non fa che alimentare a dismisura la sensazione di fallimento e disagio, quasi come il rendersi conto del tempo che passa. Immagino che il non voler andare da uno psicologo sia una scelta che deriva da complicazioni nel poterlo fare che al momento sembrano insormontabili. Ma non potendone parlare tranquillamente con i tuoi, ad esclusione di poterlo fare con qualche amico, lo psicologo resta comunque una delle vie più facili, perché con la loro esperienza potrebbe esser più semplice riuscire ad aprirti e parlandone vedere dentro di te cose che magari non immaginavi di possedere, o per lo meno di trovar un po' più di chiarezza. C'è chi ci riesce anche seguendo altre strade, mettendo su carta o dedicandosi ad attività che possano aiutare a far luce su se stessi, a trovare un certo equilibrio, come la meditazione. Non sono mai andata da uno psicologo né ho mai fatto meditazione, ma ho visto quanto è stato utile per persone a me care, per questo ne parlo... e in tutti i casi non prendere ogni cosa come definitiva: andare dallo psicologo non significa doverlo fare a vita, come pure avvicinarti a qualche filosofia buddista o altro, sono tutti possibili metodi per aiutarti a chiarirti le idee su chi tu sia prima di chi vorresti essere, cose che fondamentalmente sono collegate. E non sottovalutare anche l'utilità delle esperienze negative: come ha detto anche Max possono rivelarsi utilissime per imparare molto di più su te stesso, facendoti crescere e diventare più forte.

Ho scritto un "postone" di getto, mi fermo qui prima che ti addormenti leggendomi XD

salrmageddon ha scritto:
08 maggio 2018, 17:38
perché io devo trovare la mia strada
La troverai la tua strada, l'atteggiamento è quello giusto :) , magari non ti sembrerà molto per ora, ma è un buon punto di partenza su cui lavorare ;)




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[Maggio] Buon mese!

Messaggio da Nillc »

Sal, che si pianga durante le sedute d'analisi è normalissimo, perché in quei momenti si sfoga tutto ciò che in genere si tiene represso, chiuso in un angolino della mente... io personalmente non ho mai avuto reazioni di sfogo in seduta, ma subito dopo potevo star male anche per giorni, nei quali mi sentivo nudo, esposto al giudizio e più debole che mai, tanto che spesso mi chiedevo chi me l'avesse fatta fare di mettermi nelle mani di uno psicologo. Poi però quando queste situazioni finivano capivo di aver rimesso a posto un tassello della mia vita, di poter guardare ad alcuni aspetti in maniera più serena e distesa, e proprio grazie a quella sofferenza ora mi conoscevo meglio.
D'altronde, te lo dico anche questo per esperienza, procrastinare il momento di star male per i propri problemi illudendosi di essere forti significa solo evitare di farlo, fingere che se ne stiano là a dormire e che se magari non li stuzzichi ti lasciano in pace; in realtà non fanno altro che accumularsi, finché a un certo punto la tua testa non decide che se non li affronti tu, li affronterà lei contro la tua volontà. E giù attacchi d'ansia, attacchi di panico, crisi di pianto, pensieri funesti e così via... non sarà il tuo caso, ma purtroppo è proprio questa fase a essere la più distruttiva di tutte.

Blu ha detto bene, ci sono molti modi per ritrovare se stessi: per me la meditazione ha funzionato, però dopo l'analisi. E anche oggi che non medito più, ho conservato le tecniche per gestire l'ansia e, a livello proprio inconscio, ho un atteggiamento completamente diverso rispetto a quello che avevo prima nei confronti della vita, molto meno pessimista e decisamente sereno. Se guardo indietro a com'ero tre o quattro anni fa vedo una persona completamente diversa, e anche se so che questo tipo di problemi possono rispuntare da un momento all'altro, stavolta almeno so che se dovessero tornare saprò dall'inizio come affrontarli. Spero che sia così anche per te ;)




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Ultima modifica di salrmageddon il 22 novembre 2018, 11:27, modificato 1 volta in totale.
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[Maggio] Buon mese!

Messaggio da salrmageddon »

Comunque non sarebbe meglio spostare il mio messaggio nel topic dello sfogo?
L'ho visto ora.
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[Maggio] Buon mese!

Messaggio da Blu »

Per me va bene :) , sposto subito :approved:


[Edit: con un po' di "taglia e cuci" ho spostato i messaggi lasciando il topic Buon Mese di Maggio e i vostri messaggi in Welcome :approved: ]




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