Vasi per bere, libare, mangiare | Phiale
Vaso-tazza circolare dai bordi bassi, priva di anse, di piede e manici, spesso caratterizzata da un rilievo circolare al centro. Il termine è usato da Erodoto per indicare una coppa destinata alla libagione, ovvero il versamento di sostanze offerte alla divinità quali olio, vino e latte.
Qualche approfondimento:
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Descrizione: ha la forma di un recipiente circolare, con bordi bassi, senza piede o maniglie (a differenza della kylix). Si trova inizialmente a Corinto e a Chio, all'inizio del VI secolo a.C. Gli esemplari metallici sono più diffusi, forse modellati a partire da lavori toreutici orientali.
Alcune phialai, dette mesonfaliche, presentano una depressione al centro della parete esterna dell'invaso, la quale si presenta all'interno come un elemento, più o meno elaborato, a rilievo.
Uso: le phialai venivano usate per il rituale della libagione, cioè lo spargimento di vino, olio, latte o altra sostanza gradita offerta alla divinità.
L'uso della phiale durante la cerimonia è testimoniato da numerose rappresentazioni vascolari; l'omphalos aveva una funzione nella manipolazione della phiale la quale veniva tenuta con una sola mano inserendo il dito medio nella depressione esterna e tenendo il pollice sul bordo.
Tipologie di phialai (o patere a medaglione), sono presenti anche nella produzione ceramica calena.
Phialai si trovano anche in scultura riprodotte nei rilievi come elementi decorativi, per esempio al centro di festoni come nell'Ara Pacis.
(fonte: wikipedia)
La Phiale scelta per la tappa è questa metallica..
.. che un po'
ricorda il disco dorato iniziale che Lara Croft trova nel Tempio nel deserto in questo livello
(fonte: archart.it)
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