
Adesso, come spesso capita, devo far sedimentare le idee: non so se capita anche a voi, però se le lascio lì si "mettono a posto" quasi da sole

La faccia nascosta delle donne.
L'ora era fresca. L'ideale per spostare la mandria verso il pascolo.
Mariano non aveva bisogno di guardare indietro per controllare se Balordo stava facendo il suo lavoro: il suo abbaiare continuo, rauco e simile a un “Dai! Dai!” non lasciava adito a dubbi. Il meticcio gli passò accanto a tutta velocità, all'inseguimento di una vacca che, con fare placido, stava scarrocciando verso il pascolo di quel balengo di Macchiorlatti. Ci mancava solo di dargli un altro pretesto per litigare!
Finalmente tutte le cinquantaquattro bestie arrivarono sul prato giusto, e senza la minima titubanza, ma anche senza la minima fretta, iniziarono a darci dentro con tutto quel ben di dio.
Mariano si stava preparando a una lunga giornata di tranquilla attesa, quando una voce allegra dietro di lui richiamò la sua attenzione.
«Mi scusi».
Si girò con la stessa calma delle sue vacche e osservò la ragazza che lo aveva chiamato. Una bella figliola, non c'è che dire; forse un po' forte di spalle e con il seno un po' piccolino, ma ben evidenziato dalla canotta. I pantaloncini non ci pensavano nemmeno a coprirle le gambe, belle e muscolose. Nel complesso na bela fija.
«Mi dica» rispose con la gentilezza tipica dei piemontesi.
«Sto cercando un locale, una birreria. Si chiama “L'Ostu”. Sa mica dov'è?»
L'uomo rifletté per qualche secondo. Non era abituato a dare risposte frettolose.
«Aj pias caminé?»
«Non mi dispiace camminare. Perché, è molto lontano?»
Mariano in realtà aveva parlato in piemontese per vedere se la ragazza l'avrebbe capito. Si stupì un po' nel vedere che una ragazza, una cittadina a giudicare dall'aspetto, parlasse o almeno capisse il dialetto. Però decise che l'esame era superato, per cui continuò in italiano: «Non tantissimo. Se prosegue per la statale fra un paio di chilometri se lo trova sulla manca».
La ragazza gli sorrise: «La ringrazio molto. È da parecchio che non sento usare la parola “manca” invece di “sinistra”. Fa piacere».
Mariano ricambiò il sorriso: «Vada piano, e faccia attenzione».
«Lo farò, grazie ancora».
La ragazza si incamminò di buon passo nella direzione indicata. Mariano la osservò fino a quando non superò la curva, oltre la quale una collina impediva la vista, continuando a riflettere: “Strana ragazza. A piedi, con uno zaino pieno. Forse un po' troppo carina per andare in giro da sola. Non vorrei che...”
Con la coda dell'occhio vide un movimento che non gli piacque: si girò di scatto appena in tempo per vedere la vacca di prima che sconfinava di nuovo nel terreno del suo avversario: «Giuda faus! Corri, Balordo, corri!»