IL MIO SALENTO
Il mio cuore batte a Est,
al ritmo del tamburo e del silenzio
di pigre cicale su olivi contorti.
Duro come roccia porosa
che sa vivere di promesse d'acqua
e ne lascia scivolare ogni goccia,
rosso come terra assetata,
come il sangue di vigneti polverosi
per mille vendemmie malinconiche.
Ha l'odore del tabacco secco,
del legno caparbio e ammuffito,
del marmo calpestato da secoli di suole
che si allontanano senza fuggire.
Il mio cuore batte sotto un cielo in bianco e nero,
eterno dagherrotipo,
là dove la vipera e la murena fanno l'amore
a metà strada tra il mare e la terra;
è il primo a salutare il sole che sorge,
e quando cala la notte
non è mai per troppo tempo.
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