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E' un film dal ritmo scoppiettante, anzi molto spesso esplosivo, spettacolare e divertentissimo, con una trama non convenzionale e ricca di colpi di scena; gli effetti speciali, ovviamente, sono grandiosi (basta vedere i lunghissimi credits nei titoli di coda), ma non costituiscono da soli la trave portante del film, che appoggia la propria struttura anche sulla sceneggiatura, sui personaggi (che trovano pure un certo approfondimento psicologico e non sono semplici stereotipi di genere, soprattutto Groot), su qualche citazione azzeccata e una notevole ironia.
Come avrete capito dal trailer questi "Guardiani della galassia" sono un gruppo di desperados, fuorilegge senza passato o il cui passato è ormai alle loro spalle e, anche se li ha segnati profondamente, ora vivono esclusivamente nel loro presente. Gli spaghetti western credo siano stati fondamentali nella realizzazione di questa improbabile Armata Brancaleone.
La storia inizia sulla terra nel 1988. Un bambino di nome Peter ascolta musica dal suo walkman in ospedale, quando il nonno lo chiama al capezzale di sua madre, in fin di vita per un cancro. Nel momento in cui lei spira il bambino corre fuori dall'ospedale in preda al dolore e alla disperazione quand'ecco apparire un'astronave che con un raggio traente lo trascina a bordo.
26 anni dopo una figura dal volto coperto e con una tuta ad altissima tecnologia scende su un pianeta desolato ed entra in ciò che resta di un edificio grandioso (molto Tomb Raider!) alla ricerca di una piccola sfera chiamata "Orb" (che fantasia! ). Appena giunge in una zona in cui l'atmosfera è respirabile si toglie la maschera (che gli consente di respirare anche nello spazio), tira fuori un walkman e inizia ad ascoltare musica da una vecchia audiocassetta.
A proposito della cassetta (una o due tecnologie indietro rispetto a noi e almeno venticinquemila rispetto alle civiltà della galassia), vi metto in spoiler la compilation:
Golden Reviewer (122 )