[Dogana] Tappa/Tale 05

[Blu]

20 MB of Trash

by DJ Full (2013)

Quinto appuntamento con la Dogana per questa e...state con Aspidetr.com 2016

Da oggi potete convalidare la vostra partecipazione votando nel form sottostante, naturalmente solo dopo aver concluso il livello e postato le statistiche di gioco nel topic dedicato (recensione sul sito facoltativa)


In questo topic la valutazione del livello sarà data in termini "vacanzieri" esprimendo il vostro parere basandovi sui particolari parametri di valutazione :

• Piacevolezza della permanenza: com'era il clima? Il luogo era accogliente?
  (1 = un clima e un posto orribili; 10 = clima e accoglienza perfetta)
  
  Divertimento durante l'esplorazione: com'era il gameplay del livello? E' stato divertente da giocare?
  (1 = gameplay brutto, ingiocabile; 10 = assolutamente perfetto)
  
  Bellezza del Panorama: panorami indimenticabili o scorci di paesaggio del tutto trascurabili?
  (1 = ma che orrore di paesaggio!; 10 = paesaggi meravigliosi )
  
  Relax: è stato rilassante giocare questo livello oppure è stata un'avventura stressante?
  (1 = mamma che stress!!!; 10 = che avventura rilassantissima!!!)
  
  Avventura: quanto è stata avventurosa questa parte del viaggio? E' stato tutto 'azione da cardiopalma' o una tranquilla passeggiata?
  (1 = avventura? Che cos'è? ; 10 = avventura pura, bellissimo!)

Potete esprimere il vostro parere nella tabella che segue

{SCHEDA}

Non dimenticate di lasciare un vostro commento "vacanziero" a quest'avventura (15RP) in questo topic

Infine, vi ricordiamo che, se avete scattato delle fotografie e volete partecipare ai contests fotografici dedicati a questo livello legati alle categorie "foto panoramica", "foto di Lara", "foto divertenti" e "miglior album" li potete inviare a summer@aspidetr.com (o per PM agli admin)



NB: spesso è capitato che si confondesse il gioco della dogana con le recensioni, con Level Designers delusi per i commenti o giocatori che non capivano il senso delle votazioni rispetto i parametri classici da recensione, per cui ricordiamo ancora una volta che le opinioni della dogana non sono legate alla costruzione del livello, ci sono livelli eccelsi che ottengono voti bassi per il clima o l'accoglienza in hotel , insomma, basta leggere per capire

PS: il bollino della tappa acquisita (fiamma del falò) e la sua "toffoletta" (ex secondo timbro per chi finisce in tempo) saranno online nell'ASPTab da giovedì

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Golden Reviewer (157 )

[Greywolf]

Tutti pensano che le mie avventure si svolgano soprattutto in luoghi misteriosi e meravigliosi, per quanto antichi e abbandonati all'incuria del tempo, come catacombe, piramidi, templi ed edifici o tombe monumentali. Oppure in giungle, deserti, in Antartide, sulle montagne più alte, nel cuore dell'oceano e in tutti quei luoghi dove la natura regna ancora sovrana nonostante la debordante e invadente presenza umana.
In realtà c'è un luogo al mondo che non è nulla di tutto ciò. Si tratta di una discarica.
Certo di discariche ce ne sono tantissime al mondo e quelle nei pressi delle grandi megalopoli o nel Sud del mondo possono avere delle proporzioni immense. Ma non come questa. Questa non è una discarica: è la Madre di tutte le Discariche.
Questa è uno dei luoghi in cui il quarto Motociclista dell'Apocalisse, Inquinamento, regna incontrastato.

► Mostra testo

Ecco lo sapevo: i più attenti, specie se sono cinture nere di catechismo, mi fanno notare che quelli dell'Apocalisse erano cavalieri. Andiamo, i tempi sono cambiati! Ormai quasi nessuno va più a cavallo, se non per sport e anche loro si sono adeguati al progresso, se non altro per un motivo di immagine! E poi in inglese la parola "rider" indica sia il cavaliere che il motociclista.
E lo so, il quarto cavaliere era Pestilenza. Era, per l'appunto. Però, con la scoperta degli antibiotici e la diffusione dei vaccini su larga scala, disse che non era più cosa per lui, si ritirò e lasciò il posto a Inquinamento. Peccato, perché se avesse solo intuito certi sviluppi avvenuti negli ultimi decenni si sarebbe certo reso conto di avere notevoli possibilità ancora oggi.

Ma torniamo alla nostra storia.
I rifiuti si estendevano a perdita d'occhio tutto intorno e non c'era spazio per nulla che fosse vivo: qualche ciuffo d'erba o di licheni si ostinava a crescere sui liquami, tra le crepe del cemento, del legno fradicio o del metallo in cui la vernice si sollevava spinta dalle bolle di ruggine, ma si trattava di una esistenza ancor più effimera di quella di radici e sterpi spinosi che avevano osato spuntare in questo luogo e ora erano morti, secchi e duri come acciaio. Su questi relitti era facile ferirsi in maniera grave, perché i batteri erano gli unici organismi che qui proliferavano e producevano gas e miasmi dalla decomposizione dei rifiuti.
Però non era la superficie che mi interessava: dovevo trovare il modo di scendere in profondità nella discarica. Non perché fossi colta da una forma di masochismo estremo, anche se il dubbio mi aveva sfiorato appena ero giunta in quel luogo, bensì perché là sotto si nascondeva un mostro secondo solo alla "Bestia" dell'Apocalisse: si trattava un gigantesco fusto che esalava rifiuti e miasmi e che si sarebbe fermato solo quando ne avrebbe ricoperto l'intero pianeta facendo scomparire ogni forma di vita (se non si considerano i batteri) dalla terra.
A custodire gli accessi c'erano dei teschi, che non facevano nulla di particolare, stavano lì, alcuni colorati in maniera improbabile, ma che si dovevano distruggere. E cosa era meglio di un po' di tiro al bersaglio con le mie pistole? Anche se, devo dire, non era così facile centrarli: ero proprio giù di allenamento anch'io! Di solito riesco a centrare una mosca a cento metri! Anzi a spettinare una mosca a cento metri con lo spostamento d'aria del proiettile! Forse sarebbe stato meglio se avessi portato un lanciagranate.
E pure una torcia, per incendiare alcuni rifiuti che custodivano l'accesso alle profondità della discarica (e in questo caso i rifiuti non erano semplicemente cose passive, ma custodivano attivamente la discarica!). Per fortuna che il metano prodotto dai rifiuti ogni tanto si incendiava qua e là, ma come convincere il fuoco a trasferirsi sui detriti che ostruivano il passaggio per la parte più profonda della discarica? I miei abiti erano sintetici, quindi, a ben pensarci, pure infiammabili: avrei potuto usarli per incendiare quei dannati rifiuti. E, sempre a ben pensarci, sarebbe stato meglio che me li fossi tolti prima di dar loro fuoco! Tanto che razza di guardoni potevano esserci da quelle parti? Non c'erano neppure ratti, corvi o gabbiani!

In ogni caso ero riuscita a sgombrare l'accesso ed ero scesa giù, sempre più in giù, sparando a tutti i teschi multicolori che incontravo, anche se questo richiedeva esercizi di alta acrobazia e forse anche i tentacoli di una piovra, ed avevo raggiunto il cuore della discarica. Lì dormiva beatamente il gigantesco fusto dell'inferno. Un bidone può dormire? In genere non saprei, ma quello lì dormiva.
Ora dovevo muovermi in punta di piedi (e possibilmente senza prendere ancora fuoco sui bidoni che bruciavano allegramente) per distruggere gli ultimi teschi.
Girai tutto intorno al bidone gigante e arrivai vicino a uno dei teschi, sperando che fosse l'ultimo. Non gli potevo sparare per non svegliare il mostro, quindi cercai di prenderlo per portarlo via e frantumarlo da qualche altra parte, però, non appena lo toccai quello non solo si sbriciolò per suo conto, ma fece franare un cumulo di detriti tutti intorno a me!
Il fusto infernale si svegliò e cominciò a macinare con le sue fauci tutto ciò che aveva intorno e contemporaneamente a produrre altri rifiuti e miasmi tossici. Un bidone può avere delle fauci? Normalmente non saprei, però quello lì ce le aveva e ne sfuggii per un puro miracolo, mentre i gas saturavano tutto e rendevano impossibile vedere dove andare.
Mi arrampicai verso l'alto, dove i miasmi erano meno densi, e lì vidi l'ultimo teschio da distruggere: non fu facile centrarlo, ma finalmente il teschio si frantumò... e generò così un nugolo di "pargoletti", cioè altri teschi più piccoli! Centrarli richiese un'abilità superiore a quella di spettinare una mosca a cento metri: dopo averli distrutti tutti avrei potuto benissimo intrecciare le antenne della suddetta mosca facendoci passare in mezzo un proiettile!
La distruzione dei teschi generò un'esplosione che devastò il fusto infernale squarciandolo da un capo all'altro.
Anche la produzione di gas tossici e infiammabili cessò con la morte di quella cosa e già piantine, erbe e licheni iniziavano a colonizzare la volta di quella sala sotterranea. Potevo tornare in superficie e andarmene da quel luogo d'incubo.
Vi siete mai sentiti come i protagonisti di quelle vignette intitolate "Le ultime parole famose"? A me capitò proprio nel preciso istante in cui mi avviavo verso l'uscita, perchè dal suolo ecco sbucare il "figlioletto" del bidone: un gigantesco verme fatto di bidoni di immondizia che sputava fiamme e vapori tossici che stavano saturando l'aria molto più rapidamente di quanto non era riuscito a fare il suo paparino (o mammino?); se questi lo avesse visto probabilmente avrebbe avuto un moto di orgoglio!
Io invece dovetti abbatterlo con gran fatica e quindi potei andarmene da quel postaccio infernale, portando al mondo il Verbo della Raccolta Differenziata; perché il genere umano non ha affatto bisogno di mostruosi bidoni che producono immondizia per ricoprirne l'intero pianeta: ci sta riuscendo benissimo anche da solo!

Ovviamente, dato che nella scorsa storia avevo citato "Buona Apocalisse a tutti!" di Terry Pratchett e Neil Gaiman, questa volta mi è venuto spontaneo citare il Quarto Motociclista dell'Apocalisse ripreso proprio da quel romanzo.

Visto che siamo intorno al fuoco e viene spontaneo cantare (chi ha portato la chitarra?) ho cercato qualcosa a tema, ma l'unica cosa che ho trovato sono i Trashmen:

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Invece sul tema di rifiuti, spazzatura, discariche ed effetti a lungo termine della pressione umana sul pianeta che ci ospita c'è una discreta filmografia:

► Mostra testo

Trash di Stephen Daldry:

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Wall-E della Disney-Pixar:

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E, non proprio sui rifiuti e le discariche, ma sugli effetti della crescita demografica e delle attività economiche e industriali umane, c'è il film del 1973 "Soylent Green", tradotto in italiano come "2022: i sopravvissuti" (i titolisti italiani non si sa dove venissero presi!).
Il trailer è in inglese:

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Così come si può vedere l'intero film in inglese su Youtube:

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Golden Reviewer (122 )

[Roberto web]

Proprio 3 anni fa , mi ritrovavo sulle rive del lago Ness in Scozia per un incarico conferitomi da Jonathan Evans dal dipartimento speciale della Security Service MI5.

Da qualche anno aveva ripreso forza il mito del mostro del lago.

Sul posto parlai con diverse persone, specie nei piccoli pub del circondario, dove la gente racconta le storie relative agli avvistamenti.



In particolare era stato avvistato un animale tipo grande serpente che emanava fiamme e fumo.

► Mostra testo

Pensai alla solita burla della leggenda , ma avevo anche sentito parlare di scienziati che stavano studiando il fenomeno.

Iniziai l'esplorazione della zona e non trovai niente di innaturale fin quando non vidi un'area presso un piccolo promontorio dove c'erano delle casse di legno e dei barili azzurri e alcune grosse radici che sbucavano dal terreno.

Le casse seppur intatte erano vuote. Magari contenevano delle cose, ma cosa ?
I barili invece avevano al loro interno un materiale maleodorante che al tatto era caldo. Mi sembrò per un attimo che la materia si muovesse appena mi avvicinavo al bidone.

Al centro della radura c'era un piccolo fossato , sotto vedevo l'acqua del lago.

Appena più' in basso della radura, trovai una cancellata arrugginita e dentro vidi un paio di teschi appesi.

Tornai di sopra e avvicinandomi ad uno di quei barili il mio giacchetto prese fuoco, istintivamente mi gettai nel buco e caddi nella piscinetta di sotto. Con mio grande stupore l'ambiente era di fattura umana con colonne e piccole gallerie. Esplorai la zona e nella nebbia che entrava dalle grate vidi un altro paio di barili e girando per i corridoi passai delle fosse. Alla fine del giro vidi una botola aperta e scesi.

La temperatura era salita e c'era una specie di area naturalistica dove però' insieme a piante come edera si vedevano grandi radici spuntare dal pavimento. Queste radici avevano diramazioni sull'edera e probabilmente si collegavano a quelle che avevo visto sopra la radura .

Vidi un altro paio di teschi ma stavolta erano di color viola.

Incuriosita cercai di scendere ancora per capire meglio. trovai la strada e ancora più' in basso mi ritrovai in una grande area dall'area maleodorante.

Al centro della stanza c'era una grande struttura e vicino tanti rifiuti tossici .

Mi avvicinai e anche li trovai radici che sembravano immerse nella struttura .

In un angolo della grande area , trovai quelli che sembravano i resti di un paio di uomini in camice bianco.

Dentro la tasca di uno di questi , trovai un libretto manoscritto, sul quale si parlava della pericolosità dell'esperimento K786 progettato per la trasformazione dei rifiuti tossici.

Leggendo i brevi rapporti quotidiani mi resi conto di quello che questi scienziati avevano tentato di realizzare. UNA MACCHINA TRASFORMA RIFIUTI composta da materia biologica e materia metallica.

Ma la cosa gli era sfuggita di mano e le macchine avevano prima mangiato i rifiuti , si erano potenziate e poi avevano scoperto la materia umana . Le centinaia di persone che lavoravano al progetto segreto erano state intrappolate dalle radici e poi trasformate in energia vitale.

Quelle macchine non potevano essere fermate se non utilizzando uno speciale dispositivo che creava una nebbia assassina costituita da una sostanza che avrebbe ucciso definitivamente gli organismi bio tecnologici.

Decisi di attivare il dispositivo e cominciai a vedere una nebbia alzarsi dal pavimento.

Le radici dentro la struttura cominciarono a divincolarsi e muoversi freneticamente ma dopo poco le vidi ferme come legnose.

Risalii in fretta un corridoio per guadagnare l'uscita e mentre ero nella parte più' alta sentii un fragore e vidi una specie di serpentone grigio bluastro che tentava di divincolarsi dal pavimento.

Con l'adrenalina a mille uscii da quella caverna artificiale e feci una corsa nella raduna verso il lago per cercare riparo dalla nebbia che intanto usciva dal buco.

In quel mentre vidi a metà' del lago emergere una figura scura che mostrava come 3 gobbe sulla superficie del lago. Presi i miei binocoletti e guardai meglio. Era il serpentone che avevo visto nella caverna e che in qualche modo era riuscito ad uscire dalla cavità. Evidentemente non era riuscito a salvarsi dalla tossicità della nebbia assassina perché' in pochi minuti lo vidi prima contorcersi e poi affondare per non riemergere più.

Raggiunsi un Pub del lago per dissetarmi e mangiare e dormire.
Il giorno dopo nella hall entrò un uomo con la barba gridando di aver fotografato il mostro di Lockness !

Guardando meglio la foto mi accorsi che era il "mio serpentone " ma non gli dissi niente e ancora oggi da quelle parti si parla dell'ultimo avvistamento di Nessie

nessie_no01.jpg (38.21 KiB) Visto 914 volte

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Bronze Reviewer (38 )

[bashira]

Mamma mia che avventura.... La prossima volta che vado in vacanza mi affiderò ad un'agenzia di viaggi un po' più seria
Ora che ci penso, oggi è venerdì e qui si butta la plastica e mi tocca a scendere!! MI raccomando ragazzi, la differenziata!! Altrimenti avete visto cosa succede

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Golden Reviewer (106 )

[Simone]

già una raccolta proprio "differenziata", tra crani che spuntano qua e la, bidoni che alle volte s'incendiano e alle volte no e se non vi basta potete avere come dessert una bella lara flambè

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Guest Reviewer (2)

[ultraXgiotr99]

Credo di aver sbagliato biglietto aereo, non volevo proprio finire in una discarica sebbene è stato molto divertente esplorarla il relax e la permanenza non ci siamo proprio

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Platinum Reviewer (263 ) | Bronze Award 13 |