Questo topic nasce quindi come esegesi semiseria delle canzoni dal significato "oscuro" della musica italiana e non... partiamo quindi con i due casi che mi hanno portato ad aprirlo, che guardacaso riguardano entrambi i... capelli ovviamente suggerite anche altri brani
1) BALLA di Umberto Balsamo
Canzone del 1979, una delle due che Umberto Balsamo ha cantato prima di scomparire nel nulla, ma consegnato all'immortalità dalle stesse (l'altra è Angelo Azzurro, nessuna parentela col cocktail).
"Balla per me balla balla, tutta la notte sei bella": avrete sentito questa rima ardita che nemmeno la Divina Commedia se avete partecipato ad almeno una festa di 18 anni, laurea, 25, 50 o 75 anni di matrimonio dal '79 ad oggi.
Il verso incrimianto è il seguente:
"Sciolgo le trecce ai cavalli, corrono/ e le tue gambe eleganti ballano"
Sin da quando ero piccolo ho immaginato la seguente scena: Umberto Balsamo (oddio, non proprio lui perché non penso che nessuno abbia in mente la sua faccia, ma un qualsiasi individuo che convenzionalmente identificheremo con lui) che sale su un cavallo fermo con la criniera intrecciata; lui gli scioglie le trecce e il cavallo, nemmeno un novello Sansone, fugge via.
Bene, nulla di strano... se non... perché un cavallo dovrebbe avere le trecce? Perché un qualsiasi individuo sano di mente dovrebbe sciogliergliele, se ce le avesse? E perché il cavallo s'indispettirebbe a tal punto da fuggir via???
E più in generale: quanti Angeli Azzurri si era bevuto Balsamo nello scrivere questo verso????
La soluzione, come spesso accade, è più semplice del previsto:
2) EPPUR MI SON SCORDATO DI TE (Lucio Battisti)
Più vecchia di otto anni rispetto alla canzone Balsamica, si tratta di uno dei più universalmente noti brani del gruppo Formula 3, scritto e prodotto dal mai troppo elogiato Lucio Battisti.
Il testo, come molti tra quelli scritti dal suo fido paroliere Mogol, è abbastanza contorto, ma di base vorrebbe dire questo: lui (un generico lui protagonista della canzone), preso da un istinto primordiale ed estemporaneo, ha tradito la sua tipa, e ora se ne sta pentendo amaramente, ma al tempo stesso sminuisce la questione dicendo che si è trattato semplicemente della debolezza di un momento. Situazione alquanto tipica, ma Mogol come al solito imbroglia più che sbrogliare.
Ed eccoci dunque al verso topico:
"Non piangere salame dai capelli verde rame, è solo un gioco"
Di primo acchitto verrebbe da pensare che la donna a cui ci si riferisce sia praticamente un mostro, e in tal caso difficilmente la storia della "debolezza di un momento" starebbe in piedi.
Ma in realtà...
Con questo si conclude la prima puntata di questa rubrica Spero che mi arrivino presto suggerimenti
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