The untold Untold by Nillc e overhill

2007 - 2017, a dieci anni dalla prima pubblicazione i segreti e il dietro le quinte della serie di Tomb Raider Untold

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Blu
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“Tomb Raider: Untold” la serie di avventure con protagonista Lara Croft scritta a quattro mani da Nillc e overhill, celebra quest'anno il suo decennale e per l'occasione i due autori hanno deciso di aprire i festeggiamenti pubblicandone il dietro le quinte, ma non aspettatevi un semplice resoconto di quel che li ha portati a gettare le basi del loro sodalizio e della loro splendida amicizia: durante queste vere e proprie "confessioni", pubblicate qui in più capitoli, scopriremo alcuni dei segreti della serie e anche i racconti che non hanno mai raggiunto il pubblico, lasciando però una traccia indelebile nei ricordi dei due scrittori e, fortunatamente :) , nei loro Hard Disk :D

Lascio la parola a Max (Nillc) e a questa prima parte de:


Immagine

ovvero i segreti della serie Untold che non avete mai letto e che mai leggerete
(… forse)


Quest'anno Tomb Raider: Untold, la serie di romanzi di Lara Croft scritta a quattro mani da me e Over, festeggia il suo primo decennale. Onestamente mi sembra che sia passato molto meno tempo: i ricordi delle lunghe estati torride e assolate passate a scrivere di Lara e delle ore trascorse su MSN con il mio collega a discutere di quali meraviglie avremmo potuto far compiere a Lara sono ancora ben vividi nella mia memoria, cristallizzati in un periodo della mia vita felice e artisticamente prolifico.
A ben vedere, però, c'è un altro valido motivo per cui il tempo sembra avermi concesso qualche sconticino su questi due lustri.
Voi avete letto (o così mi auguro) tre romanzi “canonici” più altrettanti spin-off ambientati nello stesso universo, la cui pubblicazione è avvenuta in un periodo di quattro anni, dal 2007 al 2011: la realtà è che queste sei storie sono state solo la punta dell'iceberg, la dimensione “pubblica” di una nostra avventura personale durata in realtà molto più a lungo, sia prima che dopo la vicenda “editoriale” di Untold.
Sia io che Over abbiamo faticato parecchio a uscire dal mondo di Untold, che pur riprendendo personaggi e caratteristiche della serie Tomb Raider era in qualche modo “nostro”, una sorta di parco giochi sempre aperto in cui rientrare ogni tanto per scatenare la nostra fantasia.
Non vi stupirà dunque sapere che, al di là delle storie pubblicate su Aspidetr.com (che non ringrazieremo mai abbastanza), ce ne sono state molte altre: a volte semplici idee mai concretamente sviluppate, altre volte timidi tentativi abbandonati quasi subito, e infine vere e proprie partenze in furia francese con conseguente ritirata spagnola.
Purtroppo non tutte queste storie sopravvivono e in forma tangibile e nella nostra memoria: alcune, però, hanno lasciato un minimo segno non solo nel nostro cervello, ma anche sui nostri PC, in veste di appunti, bozze o veri e propri capitoli fatti e conclusi.
Per festeggiare Untold, oggi vi presentiamo per la prima volta questi racconti: ve ne narreremo la trama, o almeno quello che rammentiamo, e i ricordi personali associati a ciascuno di essi; vi saranno raccontati in successione cronologica allo scopo di ricostruire la loro storia, e conseguentemente quella di Untold. Buona lettura!


Prima di tutto...

Per comprendere appieno questo documento è bene precisare che nel 2017 passano dieci anni dalla pubblicazione di Curse of the Iron Mask (COTIM), primo romanzo della serie ma anche base della saga che si è sviluppata con i successivi due romanzi Golden Legacy (GL) e Octagons, e in seguito con gli spin-off A Score for Death (ASFD), Legend of the Sapphire Snake (LOSS) e Unholy Friday, quest'ultimo uscito a Pasqua 2011 e, di fatto, capitolo conclusivo della serie.
Quello che forse non a tutti è chiaro è che in realtà l'avventura di Untold è iniziata molto prima ed è continuata per un bel po' anche dopo i termini ufficiali; vedremo in che modo questo lasso di tempo si è espanso, almeno nel processo creativo della serie.


Lara Croft Tomb Raider: The Gods Challenge

Ho già avuto modo di parlare diffusamente di questa storia, che in realtà non dovrebbe figurare in lista: a differenza delle altre, infatti, essa è stata portata a termine da me soltanto e pubblicata sul compianto forum di tombraiders.it. Inoltre ho delle ragioni personali e... professionali che mi inducono a ripudiarla, poiché in questa “sceneggiatura per un ipotetico terzo film” sono evidentissime le mie ingenuità autoriali e una generale mancanza di cura nello stile e nella trama.
Tuttavia senza Gods Challenge probabilmente non saremmo qui a parlare di Untold, quindi è doveroso farne almeno un minimo tributo.
La trama era questa: nel mondo si verificava un furto di statue raffiguranti gli dèi della malvagità di tutte le religioni esistenti; una di esse veniva rubata a Lara, che si metteva alla sua ricerca e scopriva che esse venivano contrabbandate in cambio di droga.
Cercando di venire a capo di questo mistero, Lara si imbatteva nel redivivo Kurtis Trent, che le rivelava un terribile segreto: riunendo le statue in un luogo ben preciso del mondo si otteneva di essere accolti al cospetto di tutte le divinità del male per essere sottoposti a una Sfida che, se superata, avrebbe concesso al giocatore di ottenere i loro poteri.
L'individuo interessato è il boss della droga londinese Red Jacket, dietro la cui maschera si nasconde l'insospettabile miliardario Charles McGuiser, il quale per riuscire nell'impresa aveva assoldato un sicario-demone di nome Lady Black perché facesse il lavoro sporco (principalmente trovare le statue e tenere a bada Lara).
Lara e Kurtis collaboravano dunque per sottrarre le statuette a McGuiser dapprima insinuandosi nel suo grattacielo londinese, dove l'una avrebbe superato trappole e nemici ipertecnologici, l'altro si sarebbe scontrato con Lady Black; successivamente si recavano a Roma, nel cui sottosuolo si nascondeva un tempio etrusco con l'ultima statuetta protetta da... uno scorpione gigante.
Arrivati alla resa dei conti si scopriva che in realtà era la stessa Lady Black a voler giocare la Sfida, e che aveva usato McGuiser per arrivare fino a quel punto per poi ucciderlo sul più bello; Lara riusciva tuttavia a presentarsi con lei al cospetto degli dèi.
Questi ultimi non desideravano che un demone ottenesse i loro poteri, poiché sarebbe risultato impossibile controllarlo; così trasformavano la Sfida in una specie di combattimento tra Lady Black e Lara, e le due si muovevano in scenari presi pari pari dalle avventure videoludiche di Lara, una sorta di “aiutino” che gli dèi davano alla Nostra con lo scopo di vincere più facilmente.
Ma Lady Black si rivelava più tosta del previsto e Lara sembrava soccombere, quando con l'inganno riusciva a farle toccare la Mano di Mida di TR1, con le conseguenze che tutti conosciamo.
Lara tornava a casa e rifiutava le profferte amorose di Kurtis (che a dire il vero faceva la figura del pesce lesso per tutta la storia); l'ultima scena, ancora non mi spiego il perché, vedeva Lara interrompere platealmente una compravendita di droga da parte degli sgherri di McGuiser... spettacolare nelle intenzioni, ma del tutto inutile nella resa pratica.
L'ideazione di Gods Challenge risale a Maggio 2003, quindi ben prima dell'effettivo inizio dell'epoca Untold, ed è diretta conseguenza di quel lungo periodo di silenzio tra AoD e Legend che lasciò i fan di Lara in trepidante attesa: personalmente non riuscivo a separarmi da Lara, e la mia fantasia di Raider trovò sfogo in questo progetto.
Scelsi istintivamente di ambientare la storia nell'universo filmico piuttosto che in quello dei videogame perché probabilmente in questo modo sarebbe stato più semplice da sviluppare: la Lara videoludica si trovava all'epoca in un limbo indecifrabile tra quella silenziosa e tosta che era stata e quella emotiva e chiacchierona che sarebbe stata, mentre la Lara/Angelina dei film aveva dimostrato una versatilità emozionale molto più interessante, nonché la capacità di interagire con diversi personaggi.
Questo gettò le basi per le storie successive di Untold, che si svolgono principalmente nell'universo dei film rispettando però anche quello dei videogames; altri elementi della trama sono stati poi rielaborati a livello concettuale o di intere scene fatte e finite nei racconti successivi; se avete letto la serie Untold, probabilmente avrete riconosciuto alcune situazioni che dalla trama di GC sono state utilizzate nei racconti “canonici”.
Da Gods Challenge mutuai anche la simpatica tendenza a dare ai personaggi di Untold le sembianze di attori reali: rimangono nel mio computer imbarazzanti fotomontaggi fatti da me di Kurtis/Ben Affleck e Lady Black/Uma Thurman.


Sequel senza titolo di Gods Challenge

Gods Challenge mi aveva talmente gasato che subito dopo averlo finito iniziai a lavorare a un suo sequel, il quale, udite udite, NON era COTIM... almeno, non da subito.
Sul mio computer rimane una scarsa paginetta datata Settembre 2003, con una scena iniziale, impostata “a sceneggiatura” come GC (ma anche come le versioni primitive di COTIM e GL), in cui Lara si intrufola nella villa di un suo nemico passando attraverso un sistema fognario, solo per trovarsi il suddetto nemico, un suo ex-collega strafottente alla moda di Alex West, che non so per quale ragione si aspettava il suo arrivo.
Il progetto purtroppo non riporta il titolo, né io lo ricordo; anche della trama rammento poco e nulla, ma doveva essere pressappoco così: Lara scopriva che il Triangolo della Luce del primo film era solo uno di tre artefatti in grado di controllare il Tempo, e si metteva alla ricerca degli altri due osteggiata dal suddetto nemico, del quale non ricordo altro se non che lo avessi immaginato con le fattezze di Jim Caviezel.
Abbandonai prestissimo questo progetto in favore del ben più allettante COTIM (la cui lavorazione mi impegnò nell'estate successiva), il quale mi diede molte soddisfazioni in più, tra cui la più preziosa è senz'altro il sodalizio con Over; però chissà cosa sarebbe accaduto se avessi scelto di perseguirlo.
Come vedremo la faccenda del “controllo del Tempo” si è ripresentata spesso tra le nostre idee, ma purtroppo o per fortuna non si è mai trovata quella giusta da sviluppare.



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Fine prima parte





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Messaggio da Nillc »

Grazie Blu 3_38

Torno ora dalla Pasquetta (e in generale da un impegnativo weekend pasquale :D), sono stracotto ma voglio comunque spendere un po' di tempo per parlarvi di questo mini-progetto che si svilupperà nel corso dei prossimi giorni :)

Con un po' di immodestia posso dire che Untold abbia scritto un pezzettino di storia di questo forum... sicuramente ha scritto più di un pezzettone della mia vita artistica e personale, poiché è grazie a questa serie che la mia amicizia con Over si è consolidata ed è cresciuta :) Oggi, a dieci anni di distanza dalla pubblicazione di COTIM, mi è piacevole fare un minimo tributo a questa serie... che però coinvolge anche voi: avrete modo di scoprire alcuni segreti della serie, ma anche un'avventura inedita e appassionante: la realtà :D
Spero che chi c'è stato apprezzi, chi non ricorda ricordi... e magari che chi all'epoca per un motivo o per l'altro non c'è stato, decida di leggere questi racconti, anche solo per dirci se sono invecchiati bene oppure no :)

Questa mini-serie di making of è molto breve (saranno quattro o cinque puntate in tutto) e sarà pubblicata ogni lunedì e venerdì.... vi preannuncio che abbiamo altre idee per il decennale vero e proprio, che cadrà d'estate, ma ne potremo parlare meglio in seguito :D
Come sempre sono graditi commenti, critiche e quant'altro :) magari anche qualche memoria di dieci anni fa :D




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Messaggio da overhill »

Accidenti, che ricordi!

Devo ammettere che, per una semplicissima questione anagrafica, quel periodo della mia vita letteraria è vagamente confuso. Ricordo i pomeriggi in cui io e Max passavamo letteralmente ore a discutere, a entusiasmarci, a dare vita a personaggi e a situazioni al limite dell'assurdo (specialmente all'inizio), ma mi sfuggono i dettagli.
A volte si tornava indietro, altre (la maggior parte) ci si metteva di buzzo buono per raffinare le storie, per farle diventare "vere" (per quanto possano essere vere delle avventure...).
Per fortuna che adesso potrò fare un ripassino e vedere cos'è successo :D

In ogni caso, tutto quello che è successo, mi ha portato molto più di quello che ci ho messo: una carriera letteraria (per ora ancora abbozzata, ma molto promettente), e soprattutto un figlio. Virtuale, certo, ma più presente di tanti altri.

Non vedo l'ora di (ri)vedere cos'è successo dieci anni fa! :D
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Messaggio da Nillc »

Aggiungiamo un giorno alla scaletta di pubblicazione, la seconda puntata va eccezionalmente in onda oggi :D
Peraltro, se Gods Challenge è stato effettivamente pubblicato e letto da qualcuno (chissà se qualche utente di trs.it se ne ricorda...), da adesso ci addentriamo nei meandri del possibile, alla luce dell'effettiva collaborazione tra me e Over :)

Puntata 2
Trouble in Time (?)/ Child in Time


Ironia della sorte, per comprendere al meglio la storia di questa sfortunata doppietta di racconti che, come quello descritto nel precedente paragrafo, aveva come base concettuale il controllo del Tempo, è necessario fare un... salto temporale, che andiamo subito a riassumere.
Ci troviamo nel Settembre 2009, quindi sei anni dopo i fallimenti di Gods Challenge e del suo seguito mai realizzato; la partnership con Over era iniziata e avevamo scritto dapprima COTIM e GL in forma di sceneggiatura, poi i relativi romanzi e infine avevamo completato la trilogia con Octagons. Non paghi, un anno dopo ci eravamo ripresentati sulle scene con il primo spin-off della serie, A Score for Death.
Un anno dopo ancora, eccoci a riflettere su questi due nuovi racconti, per i quali avevamo deciso inizialmente di distaccarci un po' dall'universo di Untold: la Lara che avremmo usato era, nei nostri piani, quella dei videogame classici, e in corso d'opera avremmo anche spiegato alcuni segreti del suo passato mai del tutto chiariti nei giochi Core Design. I due racconti, inoltre, avrebbero presentato trame a sé stanti ma strettamente collegate tra loro; in altre parole, per comprendere appieno il secondo sarebbe stato imprescindibile leggere il primo.
Vi riporto integralmente i riassunti che avevamo stilato all'epoca.

Il primo racconto doveva intitolarsi “Trouble in Time”, anche se un titolo così banale era di certo un placeholder in attesa di trovare qualcosa di meglio.

Ercolano, 1992. Lara è in cerca della collana di Apollonia, un antico gioiello d'età romana nascosto in una stanza segreta della Villa dei Papiri. Durante la sua ricerca, però, si deve scontrare con l'archeologa abusiva Carmen Villani, che tenta di impossessarsi del monile dopo che Lara l'ha rinvenuto. Lara ha però la meglio e riesce a fuggire lasciando la sua avversaria svenuta e a mani vuote.

Giorni nostri. Lara riceve gli echi di alcune misteriose incursioni notturne di quelli che sembrerebbero razziatori di Tombe, nelle Ville più famose di Pompei, Oplontis, Stabia e Boscoreale, ossia l'area circumvesuviana. Lara è insospettita dal fatto che tutte le scorribande sembrino essere state eseguite da una stessa persona, la quale non ha toccato altro che una sola piastrella per ogni villa. Ricorda allora di un papiro che aveva intravisto durante la sua prima avventura ad Ercolano, nel quale si parlava di un "Grande Segreto", accessibile solo a chi avesse riunito le 5 Pietre dei Saggi, nascoste in ciascuna delle ville. Sospetta dunque che sia la sua vecchia nemica Carmen ad aver scoperto questo segreto.
Lara così parte alla volta di Ercolano, decisa ad impedirle di attuare qualsiasi piano voglia effettuare prendendo per prima la pietra mancante. Una volta alla Villa dei Papiri, però, cade nell'imboscata di Carmen, la quale le spiega che i le Pietre dei Saggi avevano il potere di far viaggiare nel tempo; la sua intenzione è di utilizzarle per appropriarsi della Collana di Apollonia nel 79 d.C. e di riportarla con sé ai tempi attuali, facendo in modo che Lara non la trovi mai!
Bloccata Lara, Carmen prende l'ultima Pietra e completa il rito per viaggiare nel tempo; mentre sta per essere trasferita, però, Lara riesce a liberarsi e a raggiungerla. Le due vengono scaraventate nel passato, ciascuna con due pietre. La quinta è andata perduta.
Carmen fugge, decisa a recuperare la collana prima di trovare una soluzione per tornare nel presente. Lara si mette quindi alla ricerca della sua rivale e della quinta Pietra, prima che il Vesuvio erutti.
Mentre esplora l'antica Ercolano, Lara viene ingiustamente accusata di aver profanato un tempio, per cui diventa una fuorilegge condannata alla lapidazione; viene però aiutata da Fabius, ladruncolo scaltro ma dal cuore d'oro, del quale ben presto si innamora.
Dopo molte ricerche, Lara riesce a ritrovare la pietra. Mentre sta per utilizzarla e tornare indietro riappare Carmen, che ingaggia con lei una lotta furiosa, durante la quale una delle pietre viene distrutta. Senza di essa, le due archeologhe rimarranno intrappolate nel passato, e per di più a pochi giorni dall'eruzione.
Sconvolta, Lara viene però portata da Fabius a Cuma, al cospetto della Sibilla, che vede nel suo futuro "qualcosa di sconcertante e puramente malefico". Le dice, inoltre, che la pietra potrà essere rigenerata dal mitico Caduceo, un prezioso scettro seppellito in un tempio alle pendici del Vesuvio. Lara si reca là, e durante la notte fa l'amore con Fabius.
Trovato il Caduceo e riparata la pietra, la terra inizia a tremare: manca pochissimo all'eruzione. Lara deve combattere di nuovo contro Carmen, che tenta di impedirle di tornare al presente. Messala KO, Lara riunisce le cinque pietre e, salutato con dolore Fabius (il quale non ha via di scampo e dovrà morire nell'eruzione), torna nella sua epoca assieme a Carmen.

Giorni dopo, scavando en solitaire nella zona dove c'era il tempio del Caduceo, Lara ritrova lo scheletro di Fabius. Lara seppellisce le cinque pietre accanto allo scheletro e fugge dal tempio prima che questo crolli su se stesso.


Il secondo racconto era invece intitolato “Child in Time”, come una delle mie canzoni preferite.

Lara è da poco tornata a casa da Ercolano, quando riceve inaspettatamente la visita di Kurtis. Questi porta con sé una terribile notizia: quando Lara è stata nel passato e ha fatto l'amore con Fabius, aveva concepito una bambina, ma al suo ritorno nel futuro, l'entità di sua figlia, appartenente sia al passato che al futuro, era rimasta sospesa in una specie di Limbo temporale; è adesso diventata una pericolosa creatura, capace di tessere a suo piacimento la linea temporale, creando paradossi (esempio: può mettere in battaglia gli antichi romani contro gli Americani del nostro secolo). Se non verrà fermata, la struttura del mondo diventerà instabile e collasserà.
La Figlia del Tempo non è immortale, ma bisogna ucciderla impedendole di utilizzare i suoi poteri per tornare indietro nel tempo fino al momento prima di essere uccisa; per farlo ci vuole uno dei pochi artefatti in grado di manipolare il tempo. In origine questi erano sette: le cinque Pietre dei Saggi (perdute da Lara nel crollo del tempio del caduceo), il Triangolo degli Illuminati (quello del primo film) e l'ultimo, il più importante di tutti, chiamato l'Indicibile: è nascosto in una zona segreta del mondo, e vi si può accedere solo ritrovando i pezzi di una mappa/chiave, nascosti uno in Cina, nella tomba di un Imperatore, e l'altro in Germania, dove fu portato da Hitler durante il terzo Reich.
Aiutata da Kurtis, Lara si mette quindi alla ricerca dei due pezzi, ma viene ostacolata spesso dai pericoli che la Figlia del Tempo le mette contro. In qualche modo riesce ad ottenere entrambi i pezzi e a metterli assieme, venendo a sapere che il nascondiglio dell'Indicibile è in mare aperto, nell'Oceano.
Grazie alla chiave Lara e Kurtis riescono ad aprire un varco nel mare e a trovare il sepolcro dell'Indicibile, scoprendo anche che è una specie di bracciale estremamente potente e maledetto: chi lo indossa, infatti, avrà solo tre ore per portare a termine la sua missione, e poi dovrà morire. Lara decide di sacrificarsi pur di fermare la Figlia del Tempo.
Segue una tremenda lotta, durante la quale Lara sembra soccombere non solo ai poteri ma anche all'intelligenza e all'agilità della nemica; quando ormai le sue forze stanno per venir meno, le rivela di essere sua madre e di sentirsi in colpa per tutto quello che è successo.
La Figlia del Tempo allora decide di consumare tutto il suo potere per cancellare il momento in cui fu concepita, e, di fatto, si suicida. Lei non nasce mai, e Lara non saprà mai di averla affrontata...

... Tempo dopo, durante una delle sue avventure, Lara rinviene una pergamena in cui c'è il suo ritratto e sotto una scritta: "Addio, madre".


Le trame di questi racconti ci entusiasmarono per mesi, ma purtroppo non siamo andati oltre le chiacchierate e la stesura di questi riassunti e di una parte del prologo.
Come potete leggere, alcune delle idee originariamente pensate per Gods Challenge e per il suo seguito erano confluite in questi racconti, così come alcune scartate dai romanzi di Untold: l'idea del “Tempio nel mezzo dell'Oceano”, ad esempio, era la prima scelta per il Tempio di Salomone di Octagons, al quale, per inciso, Lara sarebbe arrivata tuffandosi nel Mar Morto con una tuta alare.
Su questi due romanzi io e Over abbiamo riflettuto a lungo, arrivando anche a ipotizzare di riportare la trama nell'universo Untold oppure, addirittura, che la protagonista potesse non essere Lara ma un personaggio originale, creato appositamente da noi; pian piano, però, l'entusiasmo iniziale si spense e questo progetto decisamente ambizioso finì nel cassetto. Abbiamo però rielaborato alcuni elementi e li abbiamo inseriti nei due racconti scritti in occasione del Tomb Writer Contest, che come sapete non si colloca nella timeline di Untold ma in quella dei Tomb Raider classici con l'ambizione di svelare anche alcuni dettagli mai ufficialmente chiariti.
Peccato, però: mi sarebbe tanto piaciuto leggere queste due storie.

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Fine seconda puntata





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Messaggio da Greywolf »

Nillc ha scritto:Peccato, però: mi sarebbe tanto piaciuto leggere queste due storie.
Pure a me!
Non mi sarei fatta sfuggire per nessun motivo una storia dal titolo "Child in Time" (e nel leggerla avrei tenuto tutto "Made in Japan" come sottofondo)!

Carmen Villani? Chi di voi due "diavolacci" ha scelto questo nome?

E riguardo a spazio-tempo e paradossi vari... :love: :love: :love:
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Messaggio da Nillc »

Grey, penso di essere stato io :D

Ma è pur vero che il nome poteva benissimo essere un placeholder in attesa di trovarne uno più consono al personaggio :) anche se sul prologo che avevo scritto, effettivamente Lara si rivolge a lei chiamandola Carmen (senza cognome).

A proposito di Child in Time: mi sono ricordato (sotto la doccia, un classicone) che il nome che avevo pensato per la "figlia del tempo" era Akesha, omaggio sia alla Regina dei Dannati di Anne Rice (che si chiama Akasha) che alla Donna Eterna di Haggard (Ayesha)... chi ha giocato She di Taras la conoscerà bene :D




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Messaggio da Blu »

Nillc ha scritto:
19 aprile 2017, 09:16
Peccato, però: mi sarebbe tanto piaciuto leggere queste due storie.
Mi accodo :) , entrambe storie fantastiche e tremendamente articolate in cui sentimenti, archeologia e azione erano ben miscelate :D , davvero un peccato che siano rimaste solo idee, però ammetto di ritrovare molto in alcune parti dei racconti pubblicati :)

A questo punto non vedo l'ora che sia domani per capire cos'altro è rimasto nel cilindro XD :D




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Messaggio da Nillc »

Ed eccoti accontentata, Blu :)

Terza Puntata
Venetian Dream (aka Capriccio Veneziano)


Questo progetto, risalente alla seconda metà del 2010, è probabilmente quello che io e Over abbiamo esplorato più a fondo prima di abbandonarlo: oltre al riassunto che leggerete qui di seguito, rimangono sul mio PC un paio di capitoli, scene sparse, appunti e ricerche per la location. Ecco di cosa si parlava, stando a un riassunto che avevamo elaborato.

Lara viene invitata ad un convegno internazionale degli archeologi a Venezia, e, nonostante il suo odio per la città, Hillary la convince ad andarci. Mentre si sta facendo una passeggiata per le calli all'alba, Lara si addormenta ed ha una visione: si ritrova in uno sconosciuto "campiello" di Venezia, dove una figura mascherata la avverte di un "grande pericolo" e le canta una misteriosa filastrocca che parla di quattro oggetti nascosti.
Quando Lara si risveglia, ricorda di aver sentito qualcosa del genere (anche se non ricorda di cosa si tratti con precisione) e corre a informarsi alla Biblioteca Marciana, dove incontra un suo collega veneziano, Paolo Galvani.
Questi gli spiega che la filastrocca che ha sentito, usata tuttora dai bambini veneziani, affonda le sue radici in un'antica leggenda, secondo la quale al centro esatto di Venezia ci sarebbe l'accesso alle fondamenta della città, ossia il fulcro dal quale l'intera isola trae equilibrio e stabilità. Per aprire l'accesso, tuttavia, bisogna riunire i quattro pezzi del Tetramorfo, una chiave formata da quattro statue d'oro nascoste in vari punti della città.
Galvani convince Lara a cercare le quattro chiavi, confidandole che nelle fondamenta è nascosto un immenso tesoro.
Le chiavi sono d'oro e hanno la forma dei simboli degli evangelisti (che sono anche i quattro simboli dell'Apocalisse e dei quattro elementi), e si trovano, nell'ordine:

- Il toro: si trova nella Ca' D'oro, ossia un palazzo sul Canal Grande un tempo completamente dorato; poiché adesso è un museo, Lara dovrà entrare nei magazzini e superare varie trappole per impossessarsene (Fuoco).
- Il leone: a Venezia ce ne sono tantissimi, ma quello che cerca Lara un tempo si trovava sulla facciata di San Marco; poi fu trafugata da un uomo che, per non aver voluto rivelare il nascondiglio della refurtiva, venne imprigionato; in realtà questi era un protettore delle fondamenta, e portò con sé la chiave nella cella. Lara dovrà quindi penetrare nei Piombi e cercare la cella più angusta e protetta per rinvenire la chiave (Terra).
- L'aquila: era tenuta come insegna militare nell'Arsenale, il più grande cantiere navale della città. La torretta dove veniva tenuta crollò e si inabissò, e Lara si immergerà per ritrovarla (Acqua).
- L'angelo è quello posto sulla sommità del Campanile di San Marco. Lara gli darà la scalata sotto gli occhi di tutti, per poi effettuare una rocambolesca discesa utilizzando l'impianto del celebre "Volo della Colomba" (Aria).

Mentre Lara sta cercando le quattro chiavi insieme a Galvani, avverte la presenza sempre più forte della maschera vista nel suo sogno; dapprima sembra volerla ostacolare, ma poi quando sta per cadere dal Campanile la aiuta prima di dileguarsi. Inoltre, nel corso della sua ricerca, tramite una serie di flashback conosciamo il segreto a causa del quale Lara odia Venezia: molti anni prima aveva accompagnato suo padre allo stesso convegno e Galvani l'aveva indotta con l'inganno a cercare lo stesso tesoro, ma la loro avventura si era conclusa con uno spettacolare ingresso in motoscafo al convegno degli archeologi. Ciò aveva gettato discredito su Lord Croft, e Lara se ne era sempre sentita responsabile.
Una volta recuperate le quattro chiavi Lara le compone nel Tetramorfo che le rivela l'accesso alle fondamenta della città, situato nel campiello da lei visto nel sogno; una volta penetrativi e superate le varie trappole, lei e Galvani si trovano nel fulcro di Venezia.
Qui Lara scopre che il suo collega l'ha nuovamente ingannata: il tesoro non esiste, e l'intera Venezia poggia su un complicato meccanismo che si regge sull'Uovo, una fonte d'energia sconosciuta che Galvani vuole rubare.
Lara tenta di fermarlo ma viene quasi sottomessa; sul più bello però interviene la maschera, che lo mette fuori gioco. Si tratta di Colombina, l'ultima discendente dei protettori delle fondamenta (discendente di quello imprigionato nei piombi). Poiché sapeva del piano che Galvani meditava sin da quando era giovane, e sapendo che già allora Lara era votata alla ricerca e non alla malvagità, Colombina l'aveva aiutata fino ad allora perché portasse a termine la sua missione di proteggere Venezia. Ciò fa capire a Lara che anche il suo errore giovanile in realtà era stato parte di un piano molto più grande, e arriva finalmente a perdonare se stessa e Venezia.
Proprio quando realizza questo, però, tutto sfumo e Lara si sveglia nello stesso punto dove si era addormentata all'inizio del racconto: tutto è stato un sogno, ma Lara ne ha tratto un profondo insegnamento e torna ad amare Venezia.
L'ultima scena la vede però individuare Colombina tra la folla del Carnevale, mettendo in discussione che si sia realmente trattato di un sogno.


Questa avventura si collocava nel mondo di Untold e avrebbe dovuto essere un po' il contraltare di A Score for Death: più o meno stessa lunghezza, simile scansione di capitoli e espedienti narrativi affini, ma con un tono più leggero e onirico laddove ASFD era stato tetro e cupo.
L'idea era nata in seguito alla BtB 2010, che aveva avuto Venezia come set: a tal proposito vi riporto uno stralcio di conversazione tra Lara e Hillary che faceva ironicamente riferimento all'amore dei fan di TR per questa location.

“Per non parlare di Venezia!” aggiunse l’archeologa, i cui occhi sembravano adesso in grado di emanare saette “Io odio Venezia! Più me ne voglio allontanare, più me la trovo davanti! Prima Bartoli, poi gli Illuminati e tutte quelle missioni più o meno ufficiali degli scorsi mesi!”
“Ma scherzi, Lara? Venezia è una città stupen…”
“E come se non bastasse siamo nel periodo del Carnevale… ci sarà una confusione immensa!”
“Potrebbe essere simpatico…” l’uomo azzardò un timido sorriso “Magari ti mascheri pure tu…”
L’occhiata di Lara lo fece desistere da tutti i suoi propositi conciliatori.


Nel novembre 2010 il progetto era ancora in piedi: ricordo che in occasione di una mia visita a Torino io e Over parlammo diffusamente della storia e buttammo giù numerose idee: lo scopo era quello di realizzare il racconto per il carnevale del 2011.
Purtroppo anche questo progetto fu abbandonato, e in questo caso mi è chiaro anche il perché: quanto avevamo scritto risultava troppo malinconico e poco accattivante, un po' troppo tirato... probabilmente era anche espressione di un periodo della mia vita particolarmente triste. Alla fine accantonammo Venetian Dream (o Capriccio Veneziano, eravamo indecisi sul titolo) per dedicarci a Unholy Friday, che mutuò da esso alcuni elementi, primo tra tutti quello dell'Uovo (anche se un po' rielaborato).
Di Venetian Dream voglio però regalarvi una piccola perla, ossia la filastrocca in veneto scritta dal grande Over, la quale sarebbe stata usata come “mappa” da Lara nella sua ricerca del Tetramorfo.

La Gajina va a la casa, ma la ciave non la g'ha:
per trovarla e rincasare gira tuta la cità.
In cadoro va cercando, in cantina scenderà
salta il buso, gira il foco ed un corno ciaparà.
In galera la Gajina va a finire, ma non sa
che furfando ben, un pelo di leone catarà.
Dentro l'aqua, sota i barche le sue penne bagnarà
nel canone vecchio e groso una piuma asciugherà.
Per finire, sula piaza ben in alto finirà
una pena del Signore con amore sbregherà
Corno pelo piuma e penna tuto insieme metterà
alla fine la Gajina alla casa tornerà.
__________________________________
Fine Terza Puntata





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Messaggio da overhill »

Orpo, la filastrocca della gallina! Non me la ricordavo proprio! :D
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Messaggio da Nillc »

Di tue chicche come questa ne conservo fortunatamente ancora molte :) Come il paragrafo di Unholy Friday in cui avevi concesso un inedito potere telecinetico a Thom, o altre scene alternative/inedite.
Per non parlare poi dei nostri progetti extra-Lara: conservo praticamente tutto quanto è sopravvissuto di The Shear e del progetto Fuori Legge, cui partecipava anche Giulio/Zephiro :) è un peccato che, al di là di Untold, non siamo riusciti mai a portarne a termine uno... ma chissà che non accada prossimamente ;)




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Messaggio da overhill »

Ti dirò, l'idea di concretizzare una storia (o una serie di storie) basate sul mondo di TR ce l'ho ancora, soprattutto perché, come sai, in giro ci sono dei romanzi proprio di quel genere...
Magari, ragionando con i detentori dei diritti del nome...

:)
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Messaggio da Greywolf »

Poi tutti noi vostri fan (oltre che fan di Lara), mettiamo su una squadra di lancio e, tramite pubblicità virali, facciamo in modo che ogni vostra opera diventi un best seller...
...
...
...
Ok, ok ora rimetto i piedini per terra. Anche perché mi si sono impigliati i capelli sul lampadario!
4_6




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Messaggio da Nillc »

Grey, nel ventilatore sarebbe stato peggio :D




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Messaggio da overhill »

:lol:
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Messaggio da Nillc »

E intanto che Grey si libera dal lampadario, ecco a voi una nuova puntata :) Questa presenterà effettivamente gli ultimi tentativi di tornare all'universo Untold... ma la rubrica non è ancora finita! Quali sorprese vi aspettano nelle prossime puntate? State con noi e lo scoprirete ;)

Quarta Puntata
The Last Treasure


Circa un anno dopo Unholy Friday, che ci aveva riportato quasi violentemente nell'universo di Untold, avevamo iniziato a scrivere questo raccontino pensato per l'Easter Time 2012, che avrebbe dovuto rappresentare il nostro congedo definitivo dalla serie.
In UF avevamo recuperato alcuni dei personaggi a noi più cari della serie, concludendone idealmente le vicende e lasciando intendere che per loro sarebbe andato tutto alla grande anche “dopo”: la nostra intenzione era fare lo stesso con altri due personaggi, nella fattispecie Elaine e Jamie di Golden Legacy.
In questo racconto Lara, coadiuvata dai suoi due amici, si introduceva nella villa di Vincent Malaguti, subdolo contrabbandiere d'arte, che le aveva sottratto alcuni tesori: la trama, più che altro, avrebbe ruotato intorno alla loro fuga, ovviamente resa difficile da trappole, enigmi e nemici.
Non siamo riusciti ad andare oltre le primissime battute, in cui i tre venivano accolti da Malaguti travestiti da ricco miliardario (Jamie), la sua segretaria (Elaine) e un'inedita Lara bionda nei panni dell'amante svampita e procace.
Tra le varie idee che avevamo avuto, ricordo solo che la fuga dei tre amici si sarebbe conclusa con una rocambolesca discesa in “Volo dell'Angelo” dalla falesia su cui si inerpicava la villa di Malaguti (che era presente in forma simile anche in Venetian Dream); inoltre questo personaggio rappresentava un legame con la serie videoludica, in quanto lo avevamo pensato come mercenario di Rutland: egli possedeva vari tesori appartenuti a Lara poiché aveva partecipato all'imboscata a Croft Manor avvenuta in Legend.
Alla fine si sarebbe scoperto che tra i vari tesori recuperati da Lara in questa missione (tra cui c'era il famoso “terzo Ottagono”, di cui avremo modo di riparlare), l'unico che a lei importava era un oggetto appartenuto a sua madre, l'”ultimo tesoro” che dava il titolo al racconto.
L'intenzione era quella di creare, come per UF, delle situazioni in cui Elaine e Jamie avrebbero potuto mostrare le loro abilità speciali: ricordiamo che Elaine è una versatissima storica dell'arte e Jamie un esperto in fantasmi e manifestazioni soprannaturali. Volevamo che questi due elementi fossero indispensabili a Lara per portare a termine questa missione, avevamo anche buttato giù un bel po' di idee, ma tutte sembravano non rendere realmente merito ai due, e apparivano piuttosto forzate.
Inoltre avevamo deciso di rendere il racconto molto più leggero e divertente di Unholy Friday, ma l'implicito confronto che ciò causava con quest'ultimo faceva apparire The Last Treasure privo dell'épos e della carica emotiva che eravamo riusciti a donare al suo “gemello diverso” dell'anno precedente.
Alla fine ci siamo dovuti arrendere al fatto che The Last Treasure semplicemente non funzionava, e lo abbiamo lasciato perdere.
Nella mia mente, però, c'era l'idea di concludere il racconto (e dunque la saga) con la famosa cena vagheggiata da Lara alla fine di Octagons, cui avrebbero partecipato tutti i protagonisti di Untold.
Chissà, forse il non aver dato un effettivo epilogo a Untold è spia del fatto che non siamo mai realmente usciti da questo splendido universo che tanto ha significato per noi.


E inoltre...

Oltre ai racconti che ho citato in questo viaggio, nel mio Hard Disk rimane ancora un fantomatico documento intitolato The Last Octagon, risalente al 2013, del quale non ricordo assolutamente nulla. Il titolo lascia intendere che potesse eventualmente collocarsi nella serie Untold, ma purtroppo davvero non riesco a rammentare quale fosse la direzione da prendere, probabilmente perché l'ho scritto di getto assecondando un'idea estemporanea. La bozza, lunga circa due pagine, è un prologo ambientato nell'archivio del monastero di Barkhang, dove il ritrovamento di un documento firmato da Marco Polo e Kublai Khan ha gettato tutti nello scompiglio, e uno dei monaci ha la brillante idea di chiamare in aiuto la loro vecchia amica Lara Croft.
Non sapremo mai che senso avesse tutto questo.
Almeno credo.

Sempre al 2013 risale un altro mio scritto di Tomb Raider, non rispondente ai canoni di Untold ma collocato nella timeline del reboot di Tomb Raider. Il suo titolo era Il Prodotto dell'Odio e voleva essere a tutti gli effetti un prequel di TR2013, con la “nuova” Lara come protagonista.
Avevo diverse idee su questo racconto, che vedeva la giovane Lara recarsi con Sam e Roth in Afghanistan, nella località di Bamiyan, alla ricerca del “Buddha Scomparso”. La trama si basa su una leggenda reale, secondo la quale una statua colossale del Buddha disteso è ancora nascosta nel sottosuolo della valle di Bamiyan, dove fino al 2001 era possibile ammirarne due in piedi, distrutte dai Talebani all'apice del loro potere.
Durante questa impresa Lara avrebbe avuto a che fare con tradimenti, guerriglieri e perfino una probabile entità soprannaturale, pienamente in accordo con quanto raccontato nel videogame; tuttavia questa “nuova” Lara mi piaceva di meno, è più difficile scriverne poiché è meno versatile, almeno a livello editoriale, di quella “classica”.
Però sono contento che alcune mie idee sul personaggio siano state sviluppate in Rise of the Tomb Raider: significa che l'avevo capita più di quanto non credessi!

_________________________
Fine Quarta Puntata





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