[Halloween on Asp 2018]

la settimana dell'orrore su aspidetr.com

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Blu
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[Halloween on Asp 2018]

Messaggio da Blu »

Come tradizione inauguriamo il topic dedicato alla settimana dei morti viventi qui su ASP.com :D


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Dal 2007 ogni anno la settimana di Halloween/Ognissanti/Día de Muertos è stata occasione per passare assieme in modo molto particolare queste giornate :) , condividendo giochi, ricette, trucchi, postando le foto delle feste, dalle ricette ai costumi, alle decorazioni ad altro in tema :approved:

Fino a qualche anno fa realizzavamo anche un minisito a tema, per nostalgia mettiamo i link alle varie edizioni, caratterizzate da tantissimi giochi fatti assieme, livelli custom di Tomb Raider a tema, contest e immagini realizzate dagli utenti... quanti bei ricordi :roll: :D


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Anche se non realizziamo più il minisito dedicato, ma ci teniamo a riportare qui sul forum parte di quanto raccolto nel tempo, dalla storia di Halloween, le sue origini e i paralleli con alcune tradizioni antichissime italiane :) :


Immagine INFO

  • Halloween: le Origini
    (alcune informazioni sulle origini delle tradizioni legate alla festività di halloween)
  • Le Lanterne
    (semplici istruzioni per realizzarne classiche con la zucca, in versione "mini" con le arance e per realizzare originali decori utilizzando il trapano)
  • Dia de Muertos
    (particolare di festa dei defunti tipica della cultura messicana)

ImmagineLE ORIGINI
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29_154 IN ITALIA
Anche se l'usanza è tipicamente statunitense, come detto poco sopra la festa deriva da tradizioni importate da immigrati europei, ma non solo irlandesi: l'uso di zucche o di fantocci rappresentanti streghe e rape vuote illuminate, è documentato anche in alcune località del Piemonte, della Liguria, della Campania, del Friuli (dove si chiamano Crepis o Musons), dell'Emilia-Romagna, dell'alto Lazio e della Toscana, dove la zucca svuotata era nota nella cultura contadina con il nome di zozzo.

Anche in varie località della Sardegna la notte della Commemorazione dei Defunti si svolgono riti che hanno strette similitudini con la tipica festa di Halloween d'oltreoceano, in molti paesi si svolge il rito de "Is Animeddas" (Le Streghe), de "Su bene 'e is animas", o de “su mortu mortu”, dove i bambini travestiti bussano alle porte chiedendo doni.[/i]
(fonti: it.wikipedia.org)



Immagine LE LANTERNE, ZUCCHE E ARANCE


Vi proponiamo qui di seguito le istruzioni per realizzare le Lanterne per la festa di Halloween, quelle "classiche" realizzate utilizzando una zucca, una versione "mini" utile per decorare la casa e la vostra tavola realizzata con semplici arance (noi per lo più realizziamo quelle :D ), le istruzioni con i modelli legati al mondo di Tomb Raider e Lara Croft rilasciati da Crystal Dynamics e quelle simpatiche delle Lanterne con i personaggi di Angry Birds, protagonisti dell'omonimo videogioco realizzato da Rovio Entertainment Ltd e del sito del nostro minisito dedicato ad Halloween del 2012 :D


Lanterne a Forma di ZUCCA
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Lanterne / ARANCIA
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Decorazioni con il Trapano
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Lanterne LARA CROFT - TOMB RAIDER
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Lanterne ANGRY BIRDS
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54_125 54_125 54_125 ..:: DÍA DE MUERTOS ::.. 54_125 54_125 54_125


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Il Día de Muertos quest'anno per noi è più che mai attuale con i festeggiamenti a Cozumel visti in "Shadow of the Tomb Raider" :D (e a inizio anno grazie allo splendido film "Coco" della Disney :love: ); ve ne abbiamo parlato la prima volta in occasione dell'edizione di Halloween on ASP 2011 in cui c'era Lara Croft/Catrina sullo sfondo: il Giorno dei Morti (in spagnolo Día de Muertos) è una forma particolare di festa dei defunti tipica della cultura messicana che si osserva anche nel sud-ovest degli Stati Uniti. Il Giorno dei morti è festeggiato anche in Brasile come “Giorno delle Anime”, ma la festività non presenta radici precolombiane. La festività messicana è diventata patrimonio dell'umanità il 7 novembre 2003.

Le celebrazioni hanno luogo dal 1 al 2 novembre, nello stesso momento in cui vengono celebrate le feste cristiane dell'Ognissanti e della Commemorazione dei defunti; i festeggiamenti possono durare molti giorni, riprendendo le tradizioni precolombiane che ne sono all'origine, prima che la festa venisse recuperata e adattata dalla Chiesa cattolica.

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La festa viene celebrata con musica, bevande e cibi tradizionali dai colori vivi, combinati a numerose rappresentazioni caricaturali della morte; nei cimiteri si possono ammirare con calma le ofrendas, frutta o addirittura pentole con il pranzo e la cena dell'indomani, e i monumentali e complessi altari di fiori che segnano la "porta d'ingresso" davanti alla tomba, la soglia da cui le anime tornano per una notte con le persone care. Predomina ovunque il cempasúchitl, fiore dedicato ai morti fin dagli aztechi, che nei giorni precedenti arriva a tonnellate: cassoni di camion, enormi mazzi fra le braccia delle donne, carriole e carretti pieni, ovunque il cempasúchitl colora di giallo ocra il panorama urbano e campestre.

Il culto della Santa Muerte, in Messico, si nutre di antiche tradizioni, ma è anche emblematico del rapporto con la morte che tuttora caratterizza i messicani. Come ha scritto Carlos Fuentes, "La differenza dalla concezione europea della morte come una finalità è che noi la vediamo come origine. Discendiamo dalla morte. Siamo tutti figli della morte. Senza i morti, non saremmo qui, non saremmo vivi. La morte è nostra compagna".

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La morte, in Messico, viene apparentemente irrisa, ma non per "fatalismo", come potrebbe dedurre uno sguardo superficiale su una questione che affonda le radici in quella filosofia del vivere definita mexicanidad. Nei giorni precedenti il mercato delle città si riempie di calaveras, teschi di marzapane o zucchero, mentre gli artigiani della ceramica si sbizzarriscono con le catrinas, figure di scheletri femminili elegantemente vestiti, sorta di "morte in ghingheri" che nel villaggio di Tzurumútaro vengono riunite in un'esposizione nelle sale della Casa della Cultura.

Infine, nella lunga notte in cui i defunti tornano tra i vivi a condividere gioie e tristezze del presente, molte case si aprono ai viandanti, qualunque sia la loro provenienza: le porte sono tutte aperte e in ogni patio c'è un altare dove, tra un'orazione e l'altra, le donne offrono da mangiare ai visitatori, vicini di casa, compaesani o anche stranieri che, qui, nessuno fa sentire come tali.

(fonte: viaggi.repubblica.it / wikipedia.it / mexicodesconocido.com.mx)



54_273 LETTURE RAIDERIANE (E NON)


Sono molte le pubblicazioni rilasciate qui su Aspidetr.com durante le scorse edizioni della festa di Halloween on ASPcom, fra queste ricordiamo e riproponiamo :D 16_29 :


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Lara Croft- Tomb Raider: A Score for Death by @Nillc & @overhill (pubblicato in occasione di Halloween on ASP 2008), uno spin off di Tomb Raider Untold con protagonista Lara Croft :)
► Mostra testo

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Il Guadagno della Strega un racconto dell'orrore scritto da Nillc per Halloween on ASP 2013 :)

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"CREEPYRAIDER", l'avventura molto particolare scritta sempre da Max (prima in anonimo) che possiamo leggere/scoprire topic dedicato :)



54_480 GIOCO: I LIVELLI CUSTOM DI TOMB RAIDER
Non sappiamo se Marcos o qualche altro LDs ci delizieranno con qualche nuovo rilascio a sorpresa, ma sono moltissimi i livelli custom di Tomb Raider in tema, parecchi li abbiamo già giocati nelle passate edizioni, ma può essere divertente ripescarne più di qualcuno :) , se avete suggerimenti UPpate i topic dedicati nel forum dei livelli custom e diamo il via alle danze :D



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Voi parteciperete a qualche festa? Organizzerete qualche cena particolare? Avete qualche livello da proporre da giocare/rigiocare assieme :) ?




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Talos
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Messaggio da Talos »

Io ho comprato diversi lumini (piccoli e grandi) con la zucca. Due di questi sono da mio padre (che amava Halloween), mentre gli altri sono in casa, pronti per illuminare la notte del 31.

Mia nonna mi ha sempre parlato di Li Molti e Molti, che é l'Halloween gallurese.
Per chi ha subito lutti, dovrebbe vedere questa festa come "la festa dei propri cari", e non demonizzarla. Halloween e Ognissanti sono la stessa cosa, sono antiche tradizioni pagane che la Chiesa ha assimilato.
Chiunque dice che Halloween é un'americanata merita un dizionario in testa... In Gallura ha un nome, in altre zone d'Italia altri, ma si tratta sempre dello stesso antico rito.




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Nillc
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Messaggio da Nillc »

Qui al Sud questi tre giorni sono sempre stati ammantati da una peculiare aura di misticismo, nella quale si possono scorgere i retaggi di epoche passate...
Mia mamma mi racconta che tra il primo e il due novembre era uso per i bambini andare dai grandi e chiedere "Mi fai i morti?": con questa formula si chiedeva un piccolo dono (una moneta, un frutto, un dolcetto) in cambio di una preghiera per i cari defunti.
Strano a dirsi, ma nel Salento era diffusa anche l'usanza di mascherarsi: in genere ai bambini veniva fatto indossare una specie di saio nero e alle bambine un velo, mentre mani e volto venivano anneriti con la fuliggine. Ho dei ricordi molto vaghi, ma ricordo perfettamentedi aver visto un paio di volte alcuni di questi "mascarani", come venivano chiamati. Mia nonna, che non apprezzava molto questa usanza, diceva che era un modo per ingraziarsi "li santi numi": lei diceva che si trattasse dei santi che camminavano sulla terra per giudicare buoni e cattivi, ma io ritengo che fosse piuttosto una reminescenza di usanze pagane collegate al culto dei morti.
Allo stesso modo, ho avuto modo di vedere sulle bancarelle dei venditori ambulanti le cosiddette "tròzzele", che in italiano sono chiamate "raganelle": si tratta di strumenti in grado di produrre un suono continuo e piuttosto sgradevole, simile al gracidio di una rana: mia nonna raccontava che questo suono fosse l'unico che i santi numi fossero in grado di percepire e quindi serviva da richiamo e da captatio benevolentiae.
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Sempre sulle bancarelle, poi, comparivano particolari dolci che potevano essere trovati e consumati solo in quei giorni: mi ricordo chiaramente delle caramelle oblunghe che, scopro oggi, si chiamano "fanfullicchie" (ma non le ho mai sentite chiamare così)... e naturalemente le fave dei morti :)

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Questi particolari dolcetti sono tipici di molte zone di Italia, in ciascuna delle quali vengono preparati in maniera differente. Perché le fave? Ho fatto un po' di ricerche e ci sono diverse teorie al riguardo; la più realistica vorrebbe che originariamente la base del pasticcino fosse proprio una fava, che in questo periodo viene consumata secca. Ve ne sono però di più affascinanti: il fatto che la fava cresca sottoterra, per esempio, rimanda al mondo dell'oltretomba; o ancora, il colore bianco e la durezza del legume rimanderebbero ai denti di un teschio, o alle ossa di uno scheletro.
In ogni caso le fave dei morti si trovano tuttora nelle pasticcerie pugliesi, ma purtroppo non riesco a trovare delle foto che rendano il loro aspetto da queste parti... però nel libro di cucina di mia madre ho la ricetta originale, che condivido volentieri con voi :)

FAVE DEI MORTI (ricetta tradizionale con consigli di Mamma Nillc)

Ingredienti base:

250 gr di mandorle;
200 gr di zucchero;
100 gr di farina;
1 uovo;
Scorza di limone grattugiata.

Ingredienti opzionali (a proprio piacimento):
1 tazzina di caffé;
Colorante alimentare di diversi colori;
Cannella o noce moscata;
Cioccolata in polvere, marmellata, Nutella, creme varie o cioccolata in barrette/ a pezzettoni.

Procedimento:
Lavate le mandorle e tritatele in un mixer insieme allo zucchero: la ricetta prevede che esse siano ancora con la pelle e crude, ma mi dicono dalla regia che se non piace si possono lessare oppure tostare o ancora semplicemente spellare. L'importante è che alla fine si ottenga una farina molto densa e grossolana formata dall'emulsione dell'olio di mandorle con il trito.
Uniformate la farina così ottenuta schiacciandola in una ciotola con il dorso di un cucchiaio; quando sarà omogenea mescolatela alla farina bianca, all'uovo e alla scorza del limone. Impastate fino a ottenere un composto omogeneo che andrete a dividere in tante pallottole più piccole, dalle quali ricaverete la caratteristica forma "a fava".
Adesso è il momento di scegliere: potete infatti infornare le fave così come sono oppure colorarle coi coloranti alimentari, insaporirle con la cannella o con la cioccolata, inserire all'interno un po' di marmellata o Nutella... insomma, potete fare quello che più vi piace :) In Puglia in genere le coloriamo di diversi colori e ci aggiungiamo all'estremità un piccolo pezzo di cioccolata che simula il rigonfiamento tipico delle fave.
Disponete poi le fave dei morti su una teglia infarinata e imburrata (o nei pirottini, se preferite) e infornate in forno già caldo per 15 minuti a 180°. Una volta tolte dal forno lasciate raffreddare per circa un'ora: solo allora saranno croccanti e gustose :)




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