Reviews - Emerald Dreams

Grande ritorno per il Level Designer G. Maciver che ci regala questo nuovo gioco suddiviso in 4 livelli. Dai toni un po' cupi e oscuri, le ambientazioni sono caverne, laghi e un castello. L'impostazione delle varie aree è la classica dell'LD, quindi ponti dove si diramano le diverse aree di gioco. Texture e ambienti molto curati, con una buona applicazione delle texture e luci che contribuiscono a esaltare l'atmosfera cupa dell'intero game. Il gameplay è scorrevole, classiche azioni da eseguire, diverse chiavi e reliquie da recuperare, oltre anche la torcia e il revolver con il mirino. C'è diversa libertà di movimento che permette di scegliere percorsi di gioco diversi. Svariati nemici specialmente nella parte finale. 4 segreti che se recuperati danno accesso al quinto e ultimo segreto. Lo consiglio.
(YoungLara89 - 06 Marzo 2019)

Ritorno alla grande di George Maciver, che rilascia una nuova avventura dedicata agli ormai famosi spiriti imprigionati. L’ambientazione di tutti e quattro i livelli è lugubre, oscura, e si ha sempre una percezione di pericolo imminente, tipiche caratteristiche dello stile del LD. Inizialmente pensavo che tutto il gioco fosse una sorta di remake dei livelli rilasciati nel 2005, perché lo schema della stanza che accoglie quattro ponti che si diramano in altrettanti livelli, è ripetuto anche qui. Invece è un’avventura completamente nuova, anche se il gameplay è più o meno simile: ogni livello deve essere sbloccato mediante una pietra, e dopo averlo completato, si ritorna al luogo iniziale. È abbastanza semplice come gioco, i nemici sono pochi, e si concentrano soprattutto nel finale. Forse il livello più dispersivo è l’ultimo, con varie stanze disposte in diversi piani. “Emerald Lake” è stato il mio livello preferito, dove diverse isolette, collegate da ponti si trovano immerse in un lago di lava, e c’è parecchio da fare per raggiungere ogni obiettivo. Anche i segreti sono abbastanza semplici: uno per ogni livello, che permettono di accedere al quinto, un teschio d’oro. Le musiche sono sempre perfette nei livelli di Maciver, alcune provenienti dai diversi TR, altre scelte dal LD. Da giocare, soprattutto se piace lo stile di GMac.
(Aredhel - 08 Ottobre 2014)

Ho appena terminato questo livello emozionante e meraviglioso. Sono una fan sfegatata dei livelli di Maciver ma ultimamente si era un po' "appannato" con giochi sempre belli ma mancanti di qualcosa di speciale. Ora ho potuto ammirare di nuovo il suo stile inconfondibile in un custom impegnativo ma fattibile per chiunque, pieno di momenti esaltanti per i salti da compiere, non sempre immediati, e per le belle idee, ad esempio le palle con le punte a cui sparare per accedere a luoghi inaccessibili, leve da tirare che man mano sollevano blocchi in cui salire che a loro volta avranno altre leve che più avanti apriranno cancelli. L'atmosfera è cupa con la sensazione che prima o poi qualche nemico infernale possa comparirci davanti, in effetti a volte succede con possibili salti dalla sedia. E' sempre presente l'oscurità ma non è necessario accendere tanti flares perché comunque la visibilità è ben presente. Il livello è accessibile a tutti ma sconsigliato ai bambini proprio per la sensazione di pericolo incombente che permea tutto il gioco. All'inizio c'è un luogo attraversato da un ponte con quattro biforcazioni, ogni biforcazione è un livello diverso e ogni volta torneremo all'inizio raccogliendo sul nostro cammino oggetti vari (cardi) e chiavi (Dragon Key). Il livello finale avrà anche dei nemici più forti come demigod e la testa di Marte già vista in Tomb Raider Chronicles. Le musiche sono perfette, alcune arrivano direttamente dai Tomb Raider ufficiali mentre altre sono inedite. Ho apprezzato molto questa scelta. Ho anche apprezzato le cutscene con Lara e la guida che a un certo punto la aiuterà. Buona la storia e ottimo il gameplay, chiaramente l'atmosfera è buona così come i nemici e gli oggetti. Voto 9+
(Lory78 - 26 Agosto 2014)

Ritornano gli spiriti imprigionati di Maciver e le atmosfere cupe che si respirano in quei luoghi oscuri. Molte versioni si sono succedute nel tempo mantenendo sempre una struttura architettonica e di gioco pressoché analoga e solo con poche variazioni. Il level composto da quattro livelli ruota su una progettazione del gameplay collaudata e sicura. La next generation della grafica che nasce originalmente di progetto rispetto alla rivisitazione passata di altre versioni è la novità vera che tuttavia non determina un salto di qualità rilevante rispetto ai capitoli del passato, ma aggiunge ovviamente una grafica più pulita e dettagliata. La qualità del gioco è al solito misurata nella forma e nella tecnica, espressione di concetti progettuali tanto cari al costruttore per offrire un prodotto accessibile a tutti i giocatori di qualunque esperienza. Se da un lato la struttura complessiva e l’architettura ricalcano a grandi linee l’impostazione originaria è evidente altresì l’aggiunta di particolari e sfumature che conferiscono agli ambienti una corposità più consistente. La stessa che tuttavia influisce in modo significativo su un’atmosfera che, benché presente, differisce in modo netto dalle atmosfere rarefatte dell’originale, più cupe e più rappresentative dei luoghi. Anche il baricentro del gioco si sposta in soluzioni più raffinate e tendenzialmente più agevoli che si notano soprattutto in Emerald Lake con un collegamento stabile di passerelle tra i vari isolotti del lago alla ricerca di pulsanti e percorsi da affrontare salendo le innumerevoli torri. La varietà di soluzioni alternative immesse per garantire piccole o talvolta sostanziali diversificazioni del gioco contribuiscono e mantengono un gameplay ricco di azioni che si amalgamano bene al progressivo avanzamento. Luci e textures sempre al top e visioni panoramiche in alcune aree molto suggestive. Segreto bonus se si trovano le quattro maschere segreto ben collocate nei vari livelli. Ovviamente consigliato, ma meglio prima ancora giocare le versioni precedenti.
(Siphon - 26 Agosto 2014)