Preso al day one e finito ieri sera
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Ecco la mia recensione
Storia
Prendete la storia dei precedenti capitoli di RE ed espandetela a livello globale: avrete così ottenuto la storia di questo ultimo capitolo della saga.
Niente di incredibilmente innovativo, certo, ma a chi ha detto che questa è una mancanza di originalità, si potrebbe replicare dicendo che da sempre è praticamente impossibile immaginare RE senza il perenne contrasto fra chi vuole conquistare il mondo attraverso l'utilizzo di armi biologiche e coloro che, invece, sono disposti a sacrificare la propria vita pur di impedirglielo.
L'evoluzione su scala globale della minaccia del C-Virus (la nuova versione del virus adesso è questa) porta la storia a svilupparsi su scenari piuttosto diversi: da un'università americana alla Cina, passando per l'est europeo. Le ambientazioni cambiano ad ogni capitolo di tutte e quattro le campagne (compresa quella di Ada) - la storia, in ogni caso, è raccontata
magistralmente (ottima la regia e superbo il comparto sonoro, soprattutto quello musicale) e con toni diversi per ogni protagonista.
Per la prima volta assistiamo alla mutazione di massa in zombie delle persone nelle città e, in qualche caso, anche attraverso le inquadrature e la musica, gli sviluppatori sembrano voler suggerire un certo senso di pena per queste creature mostruosamente aggressive, certo, ma non per colpa loro.
In breve, se la storia di Leon, al di là dei fatti principali, verte su un approfondimento della conoscenza fra Leon ed Helena, quella di Chris (a mio parere la migliore) si basa invece non solo sui demoni interiori che Chris deve combattere, ma anche su una bella storia di amicizia fra lui e Piers.
Quella di Jake e Sherry (secondo me la meno interessante, pur essendo valida) è invece una storia di tutela di Jake (l'unico portatore degli anticorpi al virus, in quanto figlio di Wesker). A completare tutto si inserisce la storia di Ada Wong, che si sblocca alla fine delle altre e che aiuta a comprendere meglio tutti gli avvenimenti.
Il finale è molto interessante
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(non dico di più per evitare spoiler).
Gameplay
Ogni campagna è divisa in cinque capitoli - per un totale di 20 capitoli giocabili. Alla prima partita, ho impiegato 27 ore per completarli tutti - la media è quella di poco più di un'ora per ogni capitolo.
A parte delle piccole variazioni (percettibili soprattutto nella parte di Leon e in quella di Ada), il gameplay di RE 6 è fondamentalmente quello di RE5 con un "twist" più action.
Gli zombie sono molti di più, sono armati (a volte guidano pure
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) - ma la loro intelligenza artificiale non è molto più sviluppata di quella del precedente episodio. La principale difficoltà sta nel fatto che sono numericamente in vantaggio, ma con le armi giuste e con la giusta combinazione arma-mosse è possibile cavarsela egregiamente e, soprattutto, divertirsi molto.
A proposito delle mosse - una volta apprese le principali tecniche di combattimento (e lo si fa abbastanza presto, visto che in tutte le campagne l'inizio è "a bomba", in mezzo al caos), è possibile cavarsela bene. Le armi sono molte, le munizioni un po' meno - questo spinge a cercare, qualche volta, una migliore combinazione fra parti "sparatutto" (prevalenti nella campagna di Chris e in quella di Jake) e più "stealth" (soprattutto nella campagna di Ada). Nella maggioranza dei casi, tuttavia, si cerca soprattutto di sopravvivere alle orde di zombie e mutati
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- qualche volta, a meno che non si sia proprio coraggiosi e motivati ad esaurire le già poche munizioni
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, si deve cercare anche la via della fuga.
In ogni campagna c'è almeno un capitolo dove si guidano diversi mezzi (elicotteri, moto, carrelli in miniera, etc.) - sono sezioni molto divertenti e improntate ai quick time events. Quella di Jake e Sherry ha una sezione in moto un po' lunga dove al minimo contatto con qualsiasi cosa si ha il game over
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- è stata l'unica dove ho "sofferto" un po' di più.
Gli scontri coi boss sono molto frequenti - ogni capitolo ha praticamente uno scontro finale e ogni campagna, al quinto capitolo, propone un boss più potente - niente di impossibile, ma in alcuni casi è davvero necessario aguzzare l'ingegno per capire dove colpire e con quale tecnica, altrimenti si rischia di stare 45 minuti a crivellarlo di colpi e continuare a vederlo resuscitare più forte di prima (esperienza personale
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).
In poche parole, non basta più sparare, ma bisogna anche capire dove, come e cosa fare nei momenti di debolezza del boss.
Enigmi non ce ne sono - o quasi
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. L'unica campagna che propone qualcosa di simile è quella di Ada - ma solo nei primi due capitoli, perché poi anch'essa si trasforma in un action fatto di sparatorie e combattimenti.
Comparto Tecnico
RE6 è realizzato con grande attenzione al dettaglio - in generale, l'esperienza di gioco è fluida. Nella versione 360 non ci sono cali di frame rate e le textures sembrano stare al loro posto
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.
Una pecca è la vicinanza eccessiva della telecamera alle spalle del protagonista. Questo leva la visuale in alcuni momenti - credo sia per questo che molti hanno parlato di frenesia: quando non si riesce a scorgere il nemico, scatta un momento di crisi
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e si cerca di trovare riparo e "riorganizzare" le risorse. In generale, comunque, non succede spesso ed è una piccola falla piuttosto tollerabile.
I comandi rispondono bene, le animazioni sono fluide e l'ambiente è in generale ricco di posti da esplorare e casse da rompere per trovare le classiche munizioni o erbe verdi.
A proposito delle erbe verdi, ho apprezzato molto l'innovazione apportata. Quando trovate un'erba verde è ora possibile inserirla in un portapillole che vi consente di curarvi in modo costante senza mai arrivare ad un passo dalla morte per usare il classico spray o l'erba intera. In questo modo, potete mantenere un livello costante nell'energia del personaggio.
I dialoghi sono in Italiano, finalmente
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- i doppiatori sono stati eccezionali e hanno fatto un lavoro molto buono
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- nella confezione del gioco ci sono 2 dischi: uno è appositamente fornito per installare i dialoghi nelle varie lingue.
Conclusioni
RE6 è un ottimo gioco
di per sé ma delle atmosfere originali ha poco (o nulla, in certi punti). Se giocherete cercando di svelare la trama (davvero raccontata alla grande) e di affezionarvi ai personaggi (cosa per altro facile, vista la scrittura ottima dei dialoghi in questo capitolo), allora, al di là della preponderante presenza di parti action, scoprirete che, anche se non ci sono più gli enigmi e se non vi lascia un attimo di respiro fra uno scontro e l'altro (d'altra parte il motto era "No hope left"
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), RE6 sarà capace di darvi svariate ore di divertimento e di farvi vivere attraverso le storie individuali dei singoli personaggi, una delle migliori storie raccontate ultimamente.
Nel complesso, lo consiglierei; se vi è piaciuto il 5° capitolo, anche questo rappresenterà, nel suo piccolo, una buona esperienza di gioco
Voto complessivo: 8
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Golden Reviewer (170
) | Golden Award 07 |