Quali altri segreti nasconderà Castel del Monte? Scopriamolo insieme a Lara!!!
CAPITOLO 6- Castel del Monte (2/2)
I due si precipitarono fuori e videro quattro delle otto pareti dividersi in due pannelli indipendenti che ruotarono su loro stessi, rivelando una loro copia più o meno esatta, solo con molta più muffa e segni del tempo e due torce appese a ciascuna di esse, spente, con sotto una leva.
Lara osservò la parete di fondo, parallela in linea d'aria all’ingresso. Su di essa c’era una scritta, sempre in latino medievale:
La Via è aperta ai lesti dal suo simbolo.
Non aveva la minima idea di cosa significasse. Si avvicinò ad una torcia a caso, ne premette la leva e con un sinistro crepitio quella si accese. Contemporaneamente, la ghiaia sotto i loro piedi all’altezza della torcia sembrò scricchiolare, e improvvisamente una retta di color rosso fiamma si allungò in diagonale sul pavimento fino al centro del cortile, rimase accesa per pochi secondi per poi spegnersi assieme alla torcia.
“Un sistema di accendino ante litteram” spiegò Lara ad uno spaesato Ivan “la leva innesca una fiamma che viene incanalata, oltre che nella torcia, in un qualche tubo trasparente sotto il pavimento. Ingegnoso.”
“Già, ma che significa la scritta?”
Lara scosse la testa, e gli fece cenno di provare qualche altra torcia.
Le accesero tutte, ottenendo il medesimo risultato: tutte e otto le linee diagonali arrivavano a metà cortile, brillavano per un po’ e poi scomparivano.
“Forse bisogna accenderle in un determinato ordine” suggerì Ivan “che so, una combinazione particolare…”
“Sì, il problema è che noi non abbiamo nessuna indicazione” sbottò Lara “e le combinazioni possibili sono... uhm, vediamo, otto all'ottava... sì, circa 17 milioni.”
“E se ci fosse una specie di codice?” ipotizzò esasperato Ivan “Che so, qualcosa che sapevano solo i Templari…”
Fu nel sentire l’ultima parola che Lara ebbe l’illuminazione.
“Ivan” chiese con foga la ragazza “per i Cristiani Gesù è la Verità, la Vita e…?”
“La Via” completò Ivan, rendendosi conto che era la stessa parola che compariva nella scritta “Ma non penso si possa comporre il suo volto… e nemmeno la Croce, visto che le linee sono diagonali.”
“La Croce Cristiana no” disse Lara “ma quella Templare sì!”
Così dicendo si portò al lato sinistro della parete di fondo, alla stessa leva che avevano tirato per prima, e fece cenno al ragazzo di andare al lato sinistro della parete del portale.
“Quando tirerò la leva, conta fino a tre e poi tira la tua” annunciò, e dopo un attimo di esitazione tirò la sua leva. La linea scarlatta si allungò verso il centro.
Un attimo dopo, anche la leva di Ivan fu tirata, e una seconda linea si dipanò in senso contrario.
“Lara, guarda!” disse Ivan. Stava succedendo qualcosa di spettacolare: le due linee si erano incontrate al centro del cortile, formando un’unica, grande diagonale che univa un punto all’altro le due pareti. Dal loro punto di incontro, inoltre, si erano dipartite altre due linee opposte, più piccole, che avevano disegnato un’altra diagonale.
“Presto, non abbiamo molto tempo!” disse Lara a Ivan “ti spiego tutto dopo, ora segui i miei movimenti.”
Con velocità, Lara si spostò alla leva accanto, e così fece lui. Tirarono le leve e altre due diagonali si accesero sul pavimento, una grande che univa le due pareti e una più piccola che si fermava in un punto imprecisato del centro del cortile, in linea con l’altra.
Così facendo, Lara e Ivan accesero altre due torce ciascuno, e quando l’operazione fu conclusa, il sacerdote ebbe un tuffo al cuore: sul pavimento del cortile di Castel del Monte brillava un’enorme croce, i cui bracci erano formati da quattro triangoli isosceli identici che convergevano verso il centro. Dal punto della loro intersezione, inoltre, si era formata una seconda croce, più piccola.
Lara si avvicinò a quest’ultima, smosse la ghiaia attorno ad essa e conficcò un temperino nel terreno. Con esso scavò in modo da collegare con una linea continua tutti e otto i punti messi in risalto dalla piccola croce, e solo alla fine del suo lavoro a Ivan fu chiaro cos’era successo: al centro del cortile, orientata in modo totalmente speculare all'edificio, c’era una piccola botola a forma di ottagono.
Lara la divelse, e appena questo fu fatto l’enorme croce sparì.
“È stato… grandioso!” disse Ivan.
“Già, ma immagina se invece di due persone ce ne fosse stata una” disse l’altra, asciugandosi il sudore e sorridendo “immagina che corse avrebbe dovuto fare, da un capo all’altro del cortile ogni volta…”
“Per questo la Via si apriva ai lesti” realizzò Ivan “Sei grande, Lara!”
Lara abbassò lo sguardo, imbarazzata.
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POSTFAZIONE A QUESTA PUNTATA: Mi rendo conto che, non conoscendo Castel del Monte, l'enigma della Croce potrebbe risultare di difficile comprensione... così ho fatto i compitini a casa e ho realizzato un piccolo prospetto grafico in tre mosse di quello che combina Lara nel cortiletto
... Scommetto che non ci avreste mai pensato
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