Ma Blu dov'è? Voglio leggere le sue teorie, mi fanno sentire tanto JK Rowling!
Platinum Reviewer (301
) :: 
Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 | Lara Croft Tomb Raider: Curse of the Iron Mask
RINGRAZIAMENTI E MAKING OF online!
In effetti dà di un'orgia in cui si usa vaselina... e visto che poc'anzi si parlava di Ansia, Affetto e divani... lasciamo perdere
Ma Blu dov'è? Voglio leggere le sue teorie, mi fanno sentire tanto JK Rowling!
Platinum Reviewer (301) :: Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 |
Ma Blu dov'è? Voglio leggere le sue teorie, mi fanno sentire tanto JK Rowling!
Platinum Reviewer (301
) :: Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 | Imperdibile puntata oggi, con la rivelazione di alcuni concetti chiave della storia (che, sigh, si avvia alla conclusione....)!
E, siccome è una puntata speciale in un giorno speciale, la voglio dedicare alla cara BLU! (auguri ancora
)
CAPITOLO 12- In Guerra per il Segreto (1/2)
A Lara tornarono in mente le parole di Bèrnan DuBois in merito ai Kristaller Bhromers: nella registrazione del colloquio a Versailles, lui li aveva definiti “quattro gatti”. E la donna non poté che constatare la veridicità di quelle parole: sebbene fossero molti, non potevano minimamente competere con i Phantoms Noirs per numero.
Dal fondo della sala, passando come una sposa in mezzo a tutti i presenti, fece il suo ingresso Kathe Bahofen. I due ragazzi non poterono non restare ammaliati dalla sua bellezza, accentuata peraltro dallo stupendo vestito candido che la donna indossava. Sul suo petto, l’archeologa riconobbe inoltre il semplice gioiello che aveva già notato a Versailles, la prima volta che l’aveva vista, una piccola ampolla piena di liquido.
Silenziosamente e con fare deciso, Kathe Bahofen raggiunse l’altare e invitò il suo popolo a sedersi.
“Salute a voi, fratelli” disse.
“Sia lodata la Dama Bianca!” gridarono in coro i confratelli.
La Dama Bianca…pensò Lara. L'aveva già nominata DuBois. Era così dunque che veniva chiamata la regina dei Kristaller Bhromers… quindi i popoli erano completamente in contrapposizione. Fantasmi Neri e Confratelli del Cristallo, Vescovo Oscuro e Dama Bianca… eppure, pensò Lara, anche la luce e il buio hanno i loro punti di incontro. A volte malvagi, come in quel caso, ma c’erano. Era impossibile, guardando Kathe Bahofen nel suo vestito d'argento, capire dove iniziasse la Luce e dove il Buio, nel Popolo della Notte.
“Questa è un'assemblea importante per il destino del nostro popolo.” Cominciò la Dama. Nella sua voce c’erano preoccupazione e mestizia ma non rassegnazione. “Non avrei mai voluto che si tenesse, ma gli eventi ci sono stati contrari. Avrete certamente udito le voci che già da qualche tempo serpeggiavano per la nostra comunità... ebbene, sono vere. I Phantoms Noirs stanno preparando un attacco.”
Un vociare concitato e spaventato si levò dal pubblico. L’espressione della Dama fece capire a Lara che era quello che si aspettava. La donna sospirò e riprese:
“Il nostro sacro segreto si è trasformato nell'occasione che cercavano per…” in quella, un uomo si alzò in piedi dal pubblico. “Parla” concesse la Dama Bianca.
“Si dice che lei non abbia consentito a una donna di usare la Maschera.” Anche questo, pensò Lara, era qualcosa che Kathe si aspettava. Sospirò di nuovo e rispose:
“E' vero. Ma non mi pento di aver infranto l'accordo. Quella donna non aveva buone intenzioni e...”
“Ma così ha dato fuoco alle polveri per la guerra!” la interruppe l’uomo, e subito il popolo iniziò a bisbigliare. Dal loro tono sembrava stessero deplorando il comportamento della loro leader. L’archeologa pensò che doveva essere difficile, per una regina, vedere il proprio popolo contro di lei.
“Ascoltate, miei fratelli.” Disse con voce rotta Kathe Bahofen dopo aver chiuso gli occhi e respirato a fondo “So che il nostro popolo va protetto, e amo ciascuno di voi più di me stessa. Ma...”
Un momento. C’è qualcosa che non va, pensò Lara.
Tutta quella luce splendente ormai l’aveva abbagliata, e la testa le faceva anche un po’ male… ma improvvisamente si rese conto che qualcosa non quadrava. C’era una tessera fuori posto, ma non riusciva a capire cosa di nero ci fosse in tutto quel candore.
“Lara!” disse Thom improvvisamente, indicando il palco di fronte a loro. E fu allora che Lara capì: un cecchino, completamente vestito di nero, aveva posizionato il suo fucile in direzione della Dama Bianca, e sembrava più che pronto ad esplodere il colpo fatale.
La situazione era inspiegabile, ma Lara sapeva che a volte prima di pensare e darsi delle spiegazioni bisognava agire: estrasse la pistola, mirò alla testa del killer e sparò.
Il proiettile fece centro, e il killer stramazzò al suolo; ma mentre cadeva, trascinandosi il fucile dietro, il colpo partì dalla sua arma e colpì il soffitto. Ci fu prima un rumore di vetri infranti, poi urla di terrore; infine qualcuno gridò dall’auditorium:
“Lassù! Intrusi!”
In men che non si dica, moltissimi confratelli avevano estratto dei pugnali dall’aria antica e si erano arrampicati fin sul palco, minacciando in cecoslovacco Lara e Thom. Ma…
“Fermi!” gridò la Dama Bianca, e tutti, con un sobbalzo, obbedirono. “Conosco quella donna, si chiama Lara Croft. Mi ha appena salvato la vita. Fatela scendere, e levate il corpo di quel criminale da là” disse indicando il palco opposto.
I confratelli aiutarono Lara e Thom a scendere dal palco.
Lara non sapeva come comportarsi davanti alla Dama Bianca, così fece quello che avrebbe fatto davanti a un qualsiasi re o regina: si inginocchiò. Thom per un attimo rimase in piedi, ma non vista Lara gli diede una gomitata negli stinchi, incitandolo a fare lo stesso. Ma non ce ne fu bisogno: la Dama Bianca li fece alzare, e a sua volta si inginocchiò.
“Voi avete salvato la vita alla Dama Bianca. Per sempre verrete rispettati.”
L’archeologa fu messa per un attimo in soggezione da quel gesto. Poi, improvvisamente, si ricordò del motivo per il quale lei e Thom si trovavano là, e disse in fretta:
“Ok, sì…Mi spiace contraddirla, ma ci si deve muovere! Avete visto quello che è successo? Un uomo di DuBois vi stava per sparare, e presto i Phantoms Noirs saranno qui...”
“No.” Disse con calma la Dama, rialzandosi “quello non era un uomo di DuBois. I Phantoms Noirs non hanno bisogno di armi per uccidere.”
Seppur consapevole che, volendo, DuBois avrebbe potuto evocare miliardi di Golem, Lara non capì. Il cecchino le era sembrato un preludio alla guerra di cui tanto avevano parlato sia il Vescovo che la Dama.
“Quell’uomo” disse Kathe “Era stato mandato qui da Dorianne Gontrand. Lei sola, oltre a DuBois, è a conoscenza del mio regno.”
Lara restò senza parole, incapace di trovare un modo per spiegare la situazione.
“Ma… ma non ha senso!” intervenne Thom “Dorianne Gontrand è… è dalla loro parte!”
“Molte cose non hanno senso in questa storia, miei giovani amici.” Disse la Dama in un sospiro,e fece un cenno ai confratelli, che iniziarono ad abbandonare la sala “Non posso darvi una spiegazione, perchè nemmeno io comprendo molto la situazione… L'unica cosa che posso fare è raccontarvi per filo e per segno come stanno le cose.”
Nel Palazzo di Ghiaccio, la vita sembrava scorrere tranquilla, appena intaccata dalla paura per qualcosa di enorme che stava per compiersi. Delle donne chiacchieravano a un passo dalle loro celle, alcuni uomini bevevano birra in quella che sembrava una taverna scavata nel cristallo, persino dei bambini giocavano a palla. Ma in tutti i loro volti si leggeva ansia.
“La nostra società è diversa dalla loro.” Spiegava Kathe Bahofen, mentre accompagnava i suoi due ospiti in giro per il Palazzo “Loro usano i loro poteri per fare tutto quello di cui hanno bisogno. Noi preferiamo proteggerla rinunciando a usarla, ma studiando tutti i precetti dei nostri maestri. È stato anche per questo che il numero di adepti è man mano diminuito…e ora che la Guerra del Segreto è vicina…” la donna sospirò amaramente.
“Chi la vincerebbe, secondo lei?” chiese Thom.
“Questo è impossibile da sapere” rispose Kathe “Ma... loro sono tanti, e noi sempre di meno. Loro usano i poteri, noi le poche armi a nostra disposizione... Nessuno può dire chi vincerà la guerra, se guerra sarà... ma una cosa è certa: noi siamo in svantaggio.” Una lacrima le scese sulla guancia.
Lara vide nei suoi occhi molto più carisma e affetto verso il suo popolo di quanto DuBois non ne avesse dimostrato nel suo esplosivo discorso alla Città Mistica.
“E Gontrand cosa vuole, di preciso?” chiese l’archeologa “Perché vuole ucciderla?”
“Vuole uccidermi perché pensa che la ostacolerò, questo è certo, ma... In realtà non so cosa voglia davvero.” Spiegò la donna “Vuole prendere il posto di qualcuno, ma non mi ha detto di chi, né il motivo. Quando mi ha parlato, ho visto nei suoi occhi la cattiveria, la crudeltà e le perversione... è molto meno ricca di quanto vuole far credere. Vedete, non ha esitato a mettere in guerra i due popoli per i suoi interessi.” Non era né più né meno di quanto Lara già non pensasse.
“Non potevo permettere che una persona come lei avesse il privilegio di usare la Maschera... Kondraer e Orcinus probabilmente si erano scissi non per un litigio, ma proprio per proteggere il suo segreto e preservarla da scopi malvagi” spiegò la donna.
“Quindi i due popoli non dovrebbero essere in lotta!” esclamò speranzoso Thom.
“Nessun popolo dovrebbe essere in lotta” disse in un sospiro la Dama Bianca “Ma il tempo ha il potere di cancellare qualsiasi valore. E noi non abbiamo molti mezzi di trasmissione della nostra storia, se non le vie orali. E così la scissione, che magari all'inizio era pacifica, ora invece è diventata una corsa alla supremazia”.
“E dunque perché DuBois è tanto interessato al prevalere del suo popolo sul tuo?” chiese di nuovo Lara. La Dama sembrò spaventata, come se dovesse fare i conti con una realtà troppo dura per essere accettata.
“Perché…” disse in un filo di voce “Vincendo sul mio popolo otterrebbe un potere inimmaginabile, l'Alchimia pura. Quando Orcinus e Kondraer si divisero, si spartirono equamente tutti i segreti che avevano scoperto. Forse pensavano infatti che prima o poi, anche millenni dopo la loro morte, i loro popoli si sarebbero riuniti, e avrebbero coltivato questi segreti in pace e armonia. Così non è mai stato, anzi, il rapporto è andato sempre peggiorando… e l'unica cosa che ha unito le nostre nazioni finora è stato proprio il Segreto. DuBois vuole conoscere i nostri segreti, e una volta che ci riuscirà diventerà il più potente Alchimista mai esistito.”
Come Eckhardt, pensò Lara, ricordando con odio l’alchimista per ordine del quale il suo mentore Von Croy era stato assassinato. Non poteva permettere che una simile storia si ripetesse.
“Quindi” disse Thom facendo dei calcoli “Gontrand, per appagare il suo desiderio, ha convinto DuBois, che a sua volta ne aveva uno ben più grande... oh, cielo...”
“I due si sono trovati ovviamente d’accordo” disse la Dama “E se dovessero vincere, per il mondo sarebbe la fine.”
Lara aprì la bocca per dire qualcosa, ma un assordante rumore la bloccò. Il tetto del Palazzo di Cristallo iniziò a rimbombare e tremare, come se fosse diventato il timpano di un gigantesco tamburo. Sopra di loro si stavano muovendo tantissime persone. Lara immaginò la catapecchia distrutta.
I Kristaller Bhromers si fermarono all’unisono e, come se sapessero già da tempo cosa fare, si misero in posizione lungo gli spalti del Palazzo di Cristallo.
Dio, quanto sono pochi pensò con amarezza Lara.
“Niente da fare…” mormorò sconsolata Kathe Bahofen “L’invasione è cominciata. Spero che Kondraer ci guardi dall’alto.”
Lara osservò il dolore di quella donna, e l’ostinata determinazione del suo popolo, che sembrava a malapena intaccata dalla paura. Doveva fare qualcosa, l’idea di starsene là a guardare la distruzione e la sconfitta era insopportabile… Già, doveva fare qualcosa, ma cosa?
Ripensò alla crudeltà di Dorianne Gontrand…
E capì cosa doveva fare.
“Dammi la tua Chiave!” disse Lara alla Dama Bianca.
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Quale sarà il piano di Lara? E come si concluderà la Guerra del Segreto? Tutte queste risposte e altre domande nella prossima puntata, che sarà online DOMANI!
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E, siccome è una puntata speciale in un giorno speciale, la voglio dedicare alla cara BLU! (auguri ancora
)CAPITOLO 12- In Guerra per il Segreto (1/2)
A Lara tornarono in mente le parole di Bèrnan DuBois in merito ai Kristaller Bhromers: nella registrazione del colloquio a Versailles, lui li aveva definiti “quattro gatti”. E la donna non poté che constatare la veridicità di quelle parole: sebbene fossero molti, non potevano minimamente competere con i Phantoms Noirs per numero.
Dal fondo della sala, passando come una sposa in mezzo a tutti i presenti, fece il suo ingresso Kathe Bahofen. I due ragazzi non poterono non restare ammaliati dalla sua bellezza, accentuata peraltro dallo stupendo vestito candido che la donna indossava. Sul suo petto, l’archeologa riconobbe inoltre il semplice gioiello che aveva già notato a Versailles, la prima volta che l’aveva vista, una piccola ampolla piena di liquido.
Silenziosamente e con fare deciso, Kathe Bahofen raggiunse l’altare e invitò il suo popolo a sedersi.
“Salute a voi, fratelli” disse.
“Sia lodata la Dama Bianca!” gridarono in coro i confratelli.
La Dama Bianca…pensò Lara. L'aveva già nominata DuBois. Era così dunque che veniva chiamata la regina dei Kristaller Bhromers… quindi i popoli erano completamente in contrapposizione. Fantasmi Neri e Confratelli del Cristallo, Vescovo Oscuro e Dama Bianca… eppure, pensò Lara, anche la luce e il buio hanno i loro punti di incontro. A volte malvagi, come in quel caso, ma c’erano. Era impossibile, guardando Kathe Bahofen nel suo vestito d'argento, capire dove iniziasse la Luce e dove il Buio, nel Popolo della Notte.
“Questa è un'assemblea importante per il destino del nostro popolo.” Cominciò la Dama. Nella sua voce c’erano preoccupazione e mestizia ma non rassegnazione. “Non avrei mai voluto che si tenesse, ma gli eventi ci sono stati contrari. Avrete certamente udito le voci che già da qualche tempo serpeggiavano per la nostra comunità... ebbene, sono vere. I Phantoms Noirs stanno preparando un attacco.”
Un vociare concitato e spaventato si levò dal pubblico. L’espressione della Dama fece capire a Lara che era quello che si aspettava. La donna sospirò e riprese:
“Il nostro sacro segreto si è trasformato nell'occasione che cercavano per…” in quella, un uomo si alzò in piedi dal pubblico. “Parla” concesse la Dama Bianca.
“Si dice che lei non abbia consentito a una donna di usare la Maschera.” Anche questo, pensò Lara, era qualcosa che Kathe si aspettava. Sospirò di nuovo e rispose:
“E' vero. Ma non mi pento di aver infranto l'accordo. Quella donna non aveva buone intenzioni e...”
“Ma così ha dato fuoco alle polveri per la guerra!” la interruppe l’uomo, e subito il popolo iniziò a bisbigliare. Dal loro tono sembrava stessero deplorando il comportamento della loro leader. L’archeologa pensò che doveva essere difficile, per una regina, vedere il proprio popolo contro di lei.
“Ascoltate, miei fratelli.” Disse con voce rotta Kathe Bahofen dopo aver chiuso gli occhi e respirato a fondo “So che il nostro popolo va protetto, e amo ciascuno di voi più di me stessa. Ma...”
Un momento. C’è qualcosa che non va, pensò Lara.
Tutta quella luce splendente ormai l’aveva abbagliata, e la testa le faceva anche un po’ male… ma improvvisamente si rese conto che qualcosa non quadrava. C’era una tessera fuori posto, ma non riusciva a capire cosa di nero ci fosse in tutto quel candore.
“Lara!” disse Thom improvvisamente, indicando il palco di fronte a loro. E fu allora che Lara capì: un cecchino, completamente vestito di nero, aveva posizionato il suo fucile in direzione della Dama Bianca, e sembrava più che pronto ad esplodere il colpo fatale.
La situazione era inspiegabile, ma Lara sapeva che a volte prima di pensare e darsi delle spiegazioni bisognava agire: estrasse la pistola, mirò alla testa del killer e sparò.
Il proiettile fece centro, e il killer stramazzò al suolo; ma mentre cadeva, trascinandosi il fucile dietro, il colpo partì dalla sua arma e colpì il soffitto. Ci fu prima un rumore di vetri infranti, poi urla di terrore; infine qualcuno gridò dall’auditorium:
“Lassù! Intrusi!”
In men che non si dica, moltissimi confratelli avevano estratto dei pugnali dall’aria antica e si erano arrampicati fin sul palco, minacciando in cecoslovacco Lara e Thom. Ma…
“Fermi!” gridò la Dama Bianca, e tutti, con un sobbalzo, obbedirono. “Conosco quella donna, si chiama Lara Croft. Mi ha appena salvato la vita. Fatela scendere, e levate il corpo di quel criminale da là” disse indicando il palco opposto.
I confratelli aiutarono Lara e Thom a scendere dal palco.
Lara non sapeva come comportarsi davanti alla Dama Bianca, così fece quello che avrebbe fatto davanti a un qualsiasi re o regina: si inginocchiò. Thom per un attimo rimase in piedi, ma non vista Lara gli diede una gomitata negli stinchi, incitandolo a fare lo stesso. Ma non ce ne fu bisogno: la Dama Bianca li fece alzare, e a sua volta si inginocchiò.
“Voi avete salvato la vita alla Dama Bianca. Per sempre verrete rispettati.”
L’archeologa fu messa per un attimo in soggezione da quel gesto. Poi, improvvisamente, si ricordò del motivo per il quale lei e Thom si trovavano là, e disse in fretta:
“Ok, sì…Mi spiace contraddirla, ma ci si deve muovere! Avete visto quello che è successo? Un uomo di DuBois vi stava per sparare, e presto i Phantoms Noirs saranno qui...”
“No.” Disse con calma la Dama, rialzandosi “quello non era un uomo di DuBois. I Phantoms Noirs non hanno bisogno di armi per uccidere.”
Seppur consapevole che, volendo, DuBois avrebbe potuto evocare miliardi di Golem, Lara non capì. Il cecchino le era sembrato un preludio alla guerra di cui tanto avevano parlato sia il Vescovo che la Dama.
“Quell’uomo” disse Kathe “Era stato mandato qui da Dorianne Gontrand. Lei sola, oltre a DuBois, è a conoscenza del mio regno.”
Lara restò senza parole, incapace di trovare un modo per spiegare la situazione.
“Ma… ma non ha senso!” intervenne Thom “Dorianne Gontrand è… è dalla loro parte!”
“Molte cose non hanno senso in questa storia, miei giovani amici.” Disse la Dama in un sospiro,e fece un cenno ai confratelli, che iniziarono ad abbandonare la sala “Non posso darvi una spiegazione, perchè nemmeno io comprendo molto la situazione… L'unica cosa che posso fare è raccontarvi per filo e per segno come stanno le cose.”
Nel Palazzo di Ghiaccio, la vita sembrava scorrere tranquilla, appena intaccata dalla paura per qualcosa di enorme che stava per compiersi. Delle donne chiacchieravano a un passo dalle loro celle, alcuni uomini bevevano birra in quella che sembrava una taverna scavata nel cristallo, persino dei bambini giocavano a palla. Ma in tutti i loro volti si leggeva ansia.
“La nostra società è diversa dalla loro.” Spiegava Kathe Bahofen, mentre accompagnava i suoi due ospiti in giro per il Palazzo “Loro usano i loro poteri per fare tutto quello di cui hanno bisogno. Noi preferiamo proteggerla rinunciando a usarla, ma studiando tutti i precetti dei nostri maestri. È stato anche per questo che il numero di adepti è man mano diminuito…e ora che la Guerra del Segreto è vicina…” la donna sospirò amaramente.
“Chi la vincerebbe, secondo lei?” chiese Thom.
“Questo è impossibile da sapere” rispose Kathe “Ma... loro sono tanti, e noi sempre di meno. Loro usano i poteri, noi le poche armi a nostra disposizione... Nessuno può dire chi vincerà la guerra, se guerra sarà... ma una cosa è certa: noi siamo in svantaggio.” Una lacrima le scese sulla guancia.
Lara vide nei suoi occhi molto più carisma e affetto verso il suo popolo di quanto DuBois non ne avesse dimostrato nel suo esplosivo discorso alla Città Mistica.
“E Gontrand cosa vuole, di preciso?” chiese l’archeologa “Perché vuole ucciderla?”
“Vuole uccidermi perché pensa che la ostacolerò, questo è certo, ma... In realtà non so cosa voglia davvero.” Spiegò la donna “Vuole prendere il posto di qualcuno, ma non mi ha detto di chi, né il motivo. Quando mi ha parlato, ho visto nei suoi occhi la cattiveria, la crudeltà e le perversione... è molto meno ricca di quanto vuole far credere. Vedete, non ha esitato a mettere in guerra i due popoli per i suoi interessi.” Non era né più né meno di quanto Lara già non pensasse.
“Non potevo permettere che una persona come lei avesse il privilegio di usare la Maschera... Kondraer e Orcinus probabilmente si erano scissi non per un litigio, ma proprio per proteggere il suo segreto e preservarla da scopi malvagi” spiegò la donna.
“Quindi i due popoli non dovrebbero essere in lotta!” esclamò speranzoso Thom.
“Nessun popolo dovrebbe essere in lotta” disse in un sospiro la Dama Bianca “Ma il tempo ha il potere di cancellare qualsiasi valore. E noi non abbiamo molti mezzi di trasmissione della nostra storia, se non le vie orali. E così la scissione, che magari all'inizio era pacifica, ora invece è diventata una corsa alla supremazia”.
“E dunque perché DuBois è tanto interessato al prevalere del suo popolo sul tuo?” chiese di nuovo Lara. La Dama sembrò spaventata, come se dovesse fare i conti con una realtà troppo dura per essere accettata.
“Perché…” disse in un filo di voce “Vincendo sul mio popolo otterrebbe un potere inimmaginabile, l'Alchimia pura. Quando Orcinus e Kondraer si divisero, si spartirono equamente tutti i segreti che avevano scoperto. Forse pensavano infatti che prima o poi, anche millenni dopo la loro morte, i loro popoli si sarebbero riuniti, e avrebbero coltivato questi segreti in pace e armonia. Così non è mai stato, anzi, il rapporto è andato sempre peggiorando… e l'unica cosa che ha unito le nostre nazioni finora è stato proprio il Segreto. DuBois vuole conoscere i nostri segreti, e una volta che ci riuscirà diventerà il più potente Alchimista mai esistito.”
Come Eckhardt, pensò Lara, ricordando con odio l’alchimista per ordine del quale il suo mentore Von Croy era stato assassinato. Non poteva permettere che una simile storia si ripetesse.
“Quindi” disse Thom facendo dei calcoli “Gontrand, per appagare il suo desiderio, ha convinto DuBois, che a sua volta ne aveva uno ben più grande... oh, cielo...”
“I due si sono trovati ovviamente d’accordo” disse la Dama “E se dovessero vincere, per il mondo sarebbe la fine.”
Lara aprì la bocca per dire qualcosa, ma un assordante rumore la bloccò. Il tetto del Palazzo di Cristallo iniziò a rimbombare e tremare, come se fosse diventato il timpano di un gigantesco tamburo. Sopra di loro si stavano muovendo tantissime persone. Lara immaginò la catapecchia distrutta.
I Kristaller Bhromers si fermarono all’unisono e, come se sapessero già da tempo cosa fare, si misero in posizione lungo gli spalti del Palazzo di Cristallo.
Dio, quanto sono pochi pensò con amarezza Lara.
“Niente da fare…” mormorò sconsolata Kathe Bahofen “L’invasione è cominciata. Spero che Kondraer ci guardi dall’alto.”
Lara osservò il dolore di quella donna, e l’ostinata determinazione del suo popolo, che sembrava a malapena intaccata dalla paura. Doveva fare qualcosa, l’idea di starsene là a guardare la distruzione e la sconfitta era insopportabile… Già, doveva fare qualcosa, ma cosa?
Ripensò alla crudeltà di Dorianne Gontrand…
E capì cosa doveva fare.
“Dammi la tua Chiave!” disse Lara alla Dama Bianca.
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Quale sarà il piano di Lara? E come si concluderà la Guerra del Segreto? Tutte queste risposte e altre domande nella prossima puntata, che sarà online DOMANI!
Platinum Reviewer (301
) :: Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 | 
Arrivo, in ritardo, ma arrivoNillc ha scritto:Ma Blu dov'è? Voglio leggere le sue teorie, mi fanno sentire tanto JK Rowling!
ehm.. come sarebbe a dire "siete"Nillc ha scritto:... e sì, siete FUORI
.. allora sei tu che ci hai chiusi fuori ![[:^]](./images/smilies/icon_doh.gif ":^"){kind=icon}
( 
)Ha ragione JB, è semplicemente una perlaNillc ha scritto:Sospirò Bryce “Eppure… posso dirti una cosa? C'è un antico proverbio cinese che dice "Non è importante il monitor, ma il microprocessore." Significa che anche se qualcuno appare diverso da come ce lo aspettavamo, è dalle piccole cose che dobbiamo giudicare il suo valore. E lui sta facendo molto per te, Lara. Pensaci: quanti, con un coraggio da coniglio nano come il suo, si sarebbero lanciati a piè pari in un’avventura come questa?”
Lara annuì. Bryce, per una volta, aveva pienamente ragione.
“Spiegami una cosa... ti risulta che Confucio avesse un computer?” disse, e tutti e due scoppiarono a ridere.
.. mi è piaciuta molto la puntata, così "intima" e non solo per il bacio finale (non voglio nemmeno immaginare.... ci vedo anche io meglio Overjamesbond87 ha scritto:.. la sequenza trasposta su pellicola, con Orlando Bloom che si buttava addosso ad Angelina, e lei che ci stava... Brrr!
)Tornando alla puntata che dicevo trovo così "intima" anche per il bel rapporto che emerge fra Bryce e Lara, una sorta di confidenza/complicità che una volta superati i confini delle "battute" sprezzanti fanno sì che Lara possa confidarsi e riflettere su molte cose, compreso il rancore forse ingiustificato nei confronti del sornione Thom che nel frattempo ascoltava tutto
Thom che tutto sommato sta "venendo fuori", se solo lo si lasciasse parlare ogni tanto
; stupenda anche la sede dei Kristaller Bhromers, così apparentemente fragile ed eterea, ma contemporaneamente imponente come una cattedrale, ma molto più complessa Trovo curiosa la facilità con cui si riesca a penetrare nelle diverse sedi del Popolo della Notte: a Torino tutto sommato era voluto (DeBois e Dorianne se l'aspettavano e forse auguravano, da qui facile pensare che l'arrivo di Lara a Praga faccia parte di un piano a monte in cui la sua visita a Bahofen sia prevista dai due "gattoni".. ), ma qui a Praga come mai è stato così semplice
? Possibile che i Kristaller Bhromers non abbiano un sistema di sicurezza per essere avvisati di eventuali intrusioni ? Qui la faccenda sembra diventare sempre più complessa .. sono curiosa di vedere cosa accadrà (oggi) nell'assemblea al palazzo di cristallo, non ho ancora letto la puntata 
(me la tengo come delizia del giorno , anche se non so se resisterò fino a stasera per leggerla : appena sul lavoro la piantano di stressare per due minuti di fila - col fatto che sono mancata qualche giorno la settimana scorsa ora non mi danno tregua - la leggo e commento )Ma grazieNillc ha scritto:E, siccome è una puntata speciale in un giorno speciale, la voglio dedicare alla cara BLU! (auguri ancora
, me lo prendo come regalo 
Golden Reviewer (157
) Beh, la risposta è molto semplice, e un po' riflette uno dei punti cardine del romanzo: i due popoli non sono introvabili, ma solo nascosti, e chi è davvero spinto da un desiderio smodato (come Gontrand, ma anche Lara che smania per rivoltarne i piani) li può trovare con relativa facilità. Un po' come succedeva all'ingresso del Sepolcro della Maschera con le lame: chi prendeva coscienza del proprio desiderio riusciva a superarlo tranquillamenteBlu ha scritto: Trovo curiosa la facilità con cui si riesca a penetrare nelle diverse sedi del Popolo della Notte: a Torino tutto sommato era voluto (DeBois e Dorianne se l'aspettavano e forse auguravano, da qui facile pensare che l'arrivo di Lara a Praga faccia parte di un piano a monte in cui la sua visita a Bahofen sia prevista dai due "gattoni".. ), ma qui a Praga come mai è stato così semplice
Platinum Reviewer (301
) :: Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 | Che puntata incredibile 
.. ho capito perché dicevi che molte delle mie teorie potevano trovare riscontro , ma davanti al dolore della Dama Bianca, la sua sofferenza e preoccupazione per il suo popolo, per il futuro e per il Segreto mi dispiace da matti aver dubitato di lei 
.. anche se ammetto che quando è intervenuto il cecchino il primo pensiero è stato:
Sono stra-curiosa di conoscere il piano di Lara, ma contemporaneamente non vorrei saperlo , perché mi accorgo che stiamo arrivando alla conclusione del romanzo ed invece non vorrei che finisse così presto .. la sua richiesta:
.. non vedo l'ora che sia domani
Golden Reviewer (157)
.. ho capito perché dicevi che molte delle mie teorie potevano trovare riscontro , ma davanti al dolore della Dama Bianca, la sua sofferenza e preoccupazione per il suo popolo, per il futuro e per il Segreto mi dispiace da matti aver dubitato di lei .. anche se ammetto che quando è intervenuto il cecchino il primo pensiero è stato: "Che sia una mossa progettata da Bahofen stessa?
Lasciare che un killer la ferisca - mortalmente o meno - solo
per innescare il desiderio di guerra e vendetta anche in chi,
come stava emergendo dalla riunione,
la incolpava di essere l'unica artefice della situazione e quindi unica
responsabile di una guerra da loro non voluta?
Se così fosse sarebbe molto, molto furba e pericolosa.."
Lasciare che un killer la ferisca - mortalmente o meno - solo
per innescare il desiderio di guerra e vendetta anche in chi,
come stava emergendo dalla riunione,
la incolpava di essere l'unica artefice della situazione e quindi unica
responsabile di una guerra da loro non voluta?
Se così fosse sarebbe molto, molto furba e pericolosa.."
Sono stra-curiosa di conoscere il piano di Lara, ma contemporaneamente non vorrei saperlo
, perché mi accorgo che stiamo arrivando alla conclusione del romanzo ed invece non vorrei che finisse così presto .. la sua richiesta:fa venire in mente tantissime possibilità, alcune immediate e altre più riflessive.. in ogni caso spero dia una mano concreta ai Kristaller Bhromers per difendersi dagli attacchi dei Fantasmi Neri, anche se avendo capito che NON useranno armi il confronto si presenta moooooolto interessanteLara ha scritto:“Dammi la tua Chiave!”
.. non vedo l'ora che sia domani Golden Reviewer (157
) Ed ecco arrivato Domani (parente di Ansia, Comodo e Ritardo... e terzo fratello di lunedì ) con la nuova puntata!
CAPITOLO 12- In Guerra per il Segreto (2/2)
Il tetto del Palazzo di Cristallo continuava a tremare con violenza. Ormai non c’era confratello che non guardasse in su, con un’angoscia nel cuore pari solo alla determinazione, legata al fatto che non avevano alcuna intenzione di cedere.
La Dama Bianca era in piedi, davanti all’altare bianco; aveva le braccia conserte e la faccia serena. Nel suo cuore albergava la paura, sì, ma soprattutto un’estrema fiducia in Lara Croft. Era per quello che, in fretta e furia, aveva fatto disporre tutti i suoi sudditi nell’auditorium, come la donna le aveva detto.
Thom era poco lontano, col cuore in gola. Per la prima volta da quando tutta quella storia era iniziata, stava facendo un bilancio. Aveva rubato un libro, era fuggito a bordo di un’auto impazzita, poi aveva rischiato di essere decapitato prima e schiacciato poi… cose che mai, mai nella sua vita gli erano successe. Si chiese cosa sarebbe successo se, quel giorno di una settimana prima, che ormai appariva così lontano nel tempo, non avesse bussato alla porta di Croft Manor. Solo un attimo può cambiare tutto, lo sapeva… ma, in fondo, non gli dispiaceva. Lara era dalla sua parte. E questo gli bastava; ora doveva solo avere fiducia in lei.
Improvvisamente, il tremore e gli scricchiolii cessarono; ma subito dopo, il candore del Palazzo di Cristallo venne invaso da un fiume nero, come del sangue nero che scorre attraverso candide arterie; i Phantoms Noirs presero posto sugli spalti. Erano tantissimi; troppi. E negli occhi avevano odio e sete di sangue e potere. Si riversarono sugli spalti del Palazzo di Cristallo e sulle gradinate, indebolendo la luce che il Palazzo stesso emanava.
Poi, improvvisamente, al centro dell’auditorium si sprigionò una violenta fiammata di colore nero; qualcuno urlò; dalla fiamma, come per magia, sbucarono Dorianne Gontrand e Bèrnan DuBois. Il Vescovo Oscuro.
Fu il silenzio. L’uomo avanzò verso la Dama Bianca, che a sua volta abbandonò la sua postazione e gli andò incontro. Il Bianco e il Nero si stavano per scontrare. A Thom quella situazione sembrò una rappresentazione vivente di Yin e Yang.
I due si fronteggiavano. Fu lui a spaccare il silenzio di tomba che era sceso:
“Bella giornata per la fine di un popolo, non è vero?” disse, sorridendo malvagiamente.
“Vattene, DuBois” disse con determinazione lei “O vi cacceremo noi.”
Il Vescovo Oscuro proruppe in una risata asperrima.
“E come?” disse tra le risa “Coi vostri pugnali? Con i vostri precetti? Avanti Kathe, lo sai meglio di me… non potete vincere…”
“Io dico di sì!” tuonò la voce di Lara Croft da qualche parte. Tutti sobbalzarono.
Dorianne trasalì nel sentire la voce della sua rivale. Sapeva fin dall’inizio che si trovava lì, ma l’eccitazione per la Guerra del Segreto l’aveva distratta. Con lo sguardo tentò di identificare il punto da cui proveniva la voce della donna, ma non ci riuscì.
“Dove sei, maledetta?” gridò al nulla, girando attorno a se stessa e guardando in alto.
“Chi lo sa?” rispose la voce di Lara echeggiando nelle pareti bianchissime “Però so una cosa… ho qui in mano tre strani oggetti.”
Tre oggetti? Dorianne si sbigottì.
“E quali sarebbero?” Lara rise.
“Beh, ho due pistole… e uno strano coso a forma di mezzaluna, bianchissimo e splendente… è veramente molto bello… come lo avevi chiamato. Kathe? Ah, sì, la Chiave Splendente…”
Dorianne si sentì mancare il fiato in gola.
“Cosa… cosa hai intenzione di fare?”
“Oh, nulla” rispose Lara “avevo solo intenzione di fare un bel meeting tra i proiettili delle mie pistole e questa bella chiave…”
“Vuole distruggere la Chiave! No!” gridò Gontrand, indirizzata al Vescovo Oscuro, il quale sembrava serio e calmo.
“Possiamo trattare, però” continuò l’archeologa “Convinci DuBois a cessare l'attacco, e io non la distruggerò.”
“Non… non può…” mormorò la donna.
“Molto bene, allora…” i sentì il click di una pistola che veniva caricata.
“NOOOO!” gemette allora Gontrand, e si precipitò da Bèrnan DuBois “Ti prego, dì… dì ai tuoi uomini di andare… distruggerà… chiave… Maschera…” In preda alla disperazione, la donna cadde in ginocchio. Lara, dal suo nascondiglio, la osservò con disprezzo. Lo smodato desiderio…
“Monsieur DuBois” disse “forse dovrebbe accontentarla... del resto, la sua amica è stata così zelante da non rispettare i patti: ha tentato di far uccidere la Dama Bianca lasciando lei, è proprio il caso di dirlo, all'oscuro di tutto.”
DuBois osservò la donna con un’espressione sdegnata, quasi con ribrezzo. Ma, sorprendentemente,dopo attimi di fredda rabbia, annuì. La Dama Bianca e Gontrand rimasero a bocca aperta.
“Andate!” Gridò ai Phantoms Noirs. I quali, non senza sorpresa e una certa delusione, scomparvero pian piano. La Guerra del Segreto era finita prima ancora di cominciare.
È andata! Esultò dentro di sé Lara. Ora veniva la seconda parte del suo piano. Doveva uccidere il Vescovo Oscuro. Non prima di aver distrutto la Chiave Splendente, ovviamente.
Ma in quella, DuBois lanciò un grido irato e allargò le braccia. Improvvisamente, un vento impetuoso si sollevò dal punto in cui si trovavano e percorse l’intero Palazzo. Incredibilmente, nessuno ne sembrò lambito; ma a un certo punto, quando raggiunse l’apice del tetto, si udì un’imprecazione e Lara Croft venne trasportata dalla trave su cui si trovava fino al pavimento. La donna, sbigottita e tremante, con ancora in mano la Chiave, si trovò faccia a faccia con Bèrnan.
“Telecinesi” gli spiegò questi con orgoglio “Non bisogna avere fretta, e posso conquistare questi quattro gatti con comodo più in là. L'importante, ora, è accontentare questa bella signora.”
Non è vero, non può! Pensò furente Lara mentre il Vescovo le strappava di mano la Chiave.
“A te l’onore” disse l’uomo porgendo a una Dorianne Gontrand incredula ed emozionata la Chiave.
Fu un attimo: Gontrand unì le due Chiavi e le alzò sopra la testa. La Dama Bianca e Thom si avventarono su di lei e sul Vescovo. Ci fu una violenta esplosione di fiamme bianche e nere e l’intero gruppo, compresa Lara, scomparve nel nulla.
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Riuscirà Gontrand, ora che ha entrambe le chiavi, a conquistare la Maschera? Per saperlo, NON PERDETEVI la prossima puntata, ricca di azione, pathos e...
Platinum Reviewer (301) :: Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 |
) con la nuova puntata!CAPITOLO 12- In Guerra per il Segreto (2/2)
Il tetto del Palazzo di Cristallo continuava a tremare con violenza. Ormai non c’era confratello che non guardasse in su, con un’angoscia nel cuore pari solo alla determinazione, legata al fatto che non avevano alcuna intenzione di cedere.
La Dama Bianca era in piedi, davanti all’altare bianco; aveva le braccia conserte e la faccia serena. Nel suo cuore albergava la paura, sì, ma soprattutto un’estrema fiducia in Lara Croft. Era per quello che, in fretta e furia, aveva fatto disporre tutti i suoi sudditi nell’auditorium, come la donna le aveva detto.
Thom era poco lontano, col cuore in gola. Per la prima volta da quando tutta quella storia era iniziata, stava facendo un bilancio. Aveva rubato un libro, era fuggito a bordo di un’auto impazzita, poi aveva rischiato di essere decapitato prima e schiacciato poi… cose che mai, mai nella sua vita gli erano successe. Si chiese cosa sarebbe successo se, quel giorno di una settimana prima, che ormai appariva così lontano nel tempo, non avesse bussato alla porta di Croft Manor. Solo un attimo può cambiare tutto, lo sapeva… ma, in fondo, non gli dispiaceva. Lara era dalla sua parte. E questo gli bastava; ora doveva solo avere fiducia in lei.
Improvvisamente, il tremore e gli scricchiolii cessarono; ma subito dopo, il candore del Palazzo di Cristallo venne invaso da un fiume nero, come del sangue nero che scorre attraverso candide arterie; i Phantoms Noirs presero posto sugli spalti. Erano tantissimi; troppi. E negli occhi avevano odio e sete di sangue e potere. Si riversarono sugli spalti del Palazzo di Cristallo e sulle gradinate, indebolendo la luce che il Palazzo stesso emanava.
Poi, improvvisamente, al centro dell’auditorium si sprigionò una violenta fiammata di colore nero; qualcuno urlò; dalla fiamma, come per magia, sbucarono Dorianne Gontrand e Bèrnan DuBois. Il Vescovo Oscuro.
Fu il silenzio. L’uomo avanzò verso la Dama Bianca, che a sua volta abbandonò la sua postazione e gli andò incontro. Il Bianco e il Nero si stavano per scontrare. A Thom quella situazione sembrò una rappresentazione vivente di Yin e Yang.
I due si fronteggiavano. Fu lui a spaccare il silenzio di tomba che era sceso:
“Bella giornata per la fine di un popolo, non è vero?” disse, sorridendo malvagiamente.
“Vattene, DuBois” disse con determinazione lei “O vi cacceremo noi.”
Il Vescovo Oscuro proruppe in una risata asperrima.
“E come?” disse tra le risa “Coi vostri pugnali? Con i vostri precetti? Avanti Kathe, lo sai meglio di me… non potete vincere…”
“Io dico di sì!” tuonò la voce di Lara Croft da qualche parte. Tutti sobbalzarono.
Dorianne trasalì nel sentire la voce della sua rivale. Sapeva fin dall’inizio che si trovava lì, ma l’eccitazione per la Guerra del Segreto l’aveva distratta. Con lo sguardo tentò di identificare il punto da cui proveniva la voce della donna, ma non ci riuscì.
“Dove sei, maledetta?” gridò al nulla, girando attorno a se stessa e guardando in alto.
“Chi lo sa?” rispose la voce di Lara echeggiando nelle pareti bianchissime “Però so una cosa… ho qui in mano tre strani oggetti.”
Tre oggetti? Dorianne si sbigottì.
“E quali sarebbero?” Lara rise.
“Beh, ho due pistole… e uno strano coso a forma di mezzaluna, bianchissimo e splendente… è veramente molto bello… come lo avevi chiamato. Kathe? Ah, sì, la Chiave Splendente…”
Dorianne si sentì mancare il fiato in gola.
“Cosa… cosa hai intenzione di fare?”
“Oh, nulla” rispose Lara “avevo solo intenzione di fare un bel meeting tra i proiettili delle mie pistole e questa bella chiave…”
“Vuole distruggere la Chiave! No!” gridò Gontrand, indirizzata al Vescovo Oscuro, il quale sembrava serio e calmo.
“Possiamo trattare, però” continuò l’archeologa “Convinci DuBois a cessare l'attacco, e io non la distruggerò.”
“Non… non può…” mormorò la donna.
“Molto bene, allora…” i sentì il click di una pistola che veniva caricata.
“NOOOO!” gemette allora Gontrand, e si precipitò da Bèrnan DuBois “Ti prego, dì… dì ai tuoi uomini di andare… distruggerà… chiave… Maschera…” In preda alla disperazione, la donna cadde in ginocchio. Lara, dal suo nascondiglio, la osservò con disprezzo. Lo smodato desiderio…
“Monsieur DuBois” disse “forse dovrebbe accontentarla... del resto, la sua amica è stata così zelante da non rispettare i patti: ha tentato di far uccidere la Dama Bianca lasciando lei, è proprio il caso di dirlo, all'oscuro di tutto.”
DuBois osservò la donna con un’espressione sdegnata, quasi con ribrezzo. Ma, sorprendentemente,dopo attimi di fredda rabbia, annuì. La Dama Bianca e Gontrand rimasero a bocca aperta.
“Andate!” Gridò ai Phantoms Noirs. I quali, non senza sorpresa e una certa delusione, scomparvero pian piano. La Guerra del Segreto era finita prima ancora di cominciare.
È andata! Esultò dentro di sé Lara. Ora veniva la seconda parte del suo piano. Doveva uccidere il Vescovo Oscuro. Non prima di aver distrutto la Chiave Splendente, ovviamente.
Ma in quella, DuBois lanciò un grido irato e allargò le braccia. Improvvisamente, un vento impetuoso si sollevò dal punto in cui si trovavano e percorse l’intero Palazzo. Incredibilmente, nessuno ne sembrò lambito; ma a un certo punto, quando raggiunse l’apice del tetto, si udì un’imprecazione e Lara Croft venne trasportata dalla trave su cui si trovava fino al pavimento. La donna, sbigottita e tremante, con ancora in mano la Chiave, si trovò faccia a faccia con Bèrnan.
“Telecinesi” gli spiegò questi con orgoglio “Non bisogna avere fretta, e posso conquistare questi quattro gatti con comodo più in là. L'importante, ora, è accontentare questa bella signora.”
Non è vero, non può! Pensò furente Lara mentre il Vescovo le strappava di mano la Chiave.
“A te l’onore” disse l’uomo porgendo a una Dorianne Gontrand incredula ed emozionata la Chiave.
Fu un attimo: Gontrand unì le due Chiavi e le alzò sopra la testa. La Dama Bianca e Thom si avventarono su di lei e sul Vescovo. Ci fu una violenta esplosione di fiamme bianche e nere e l’intero gruppo, compresa Lara, scomparve nel nulla.
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Riuscirà Gontrand, ora che ha entrambe le chiavi, a conquistare la Maschera? Per saperlo, NON PERDETEVI la prossima puntata, ricca di azione, pathos e...
Platinum Reviewer (301
) :: Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 | Maledetto DuBois 
!! E' sceso a patti solo per poter dare la chiave a Dorianne, e non solo ha minacciato di proseguire la sua guerra in seguito (quando magari Lara non sarà più fra i piedi), ma si è totalmente votato alla causa di Marny senza quasi dar peso al tentativo di tradimento di lei
Ora : o è un uomo completamente stupido, potente ma stupido, forse innamorato e soggiogato dalla bella Dorianne, oppure è tremendamente furbo e scaltro e non guarda in faccia a nulla per raggiungere i suoi scopi e Dorianne è un mezzo adorabile, ma perfettamente usabile.
Che pena poi la scena di Marny, quando si è prostrata davanti al Vescovo Oscuro e alla Dama Bianca, sembrava proprio disperata , come se la maschera fosse per lei motivo di più che vitale importanza .. in fondo, sfregio a parte, è ancora una donna molto bella e potente, forse non ricca quanto sembra (come si diceva nell'altra puntata), ma sta mettendo in gioco tutto per ottenere la maschera.. desiderio mooooolto interessante da seguire, non vedo l'ora che arrivino le prossime puntate per saperne di più, soprattutto sui motivi che la spingono per davvero
Ah, e dimenticavo : stupenda la scena dell'arrivo dei Phantoms Noirs, sembra proprio di vederla .. continuo a pensare che sarebbe un film ed una serie di livelli stupenda 
Golden Reviewer (157)
!! E' sceso a patti solo per poter dare la chiave a Dorianne, e non solo ha minacciato di proseguire la sua guerra in seguito (quando magari Lara non sarà più fra i piedi), ma si è totalmente votato alla causa di Marny senza quasi dar peso al tentativo di tradimento di lei Ora
: o è un uomo completamente stupido, potente ma stupido, forse innamorato e soggiogato dalla bella Dorianne, oppure è tremendamente furbo e scaltro e non guarda in faccia a nulla per raggiungere i suoi scopi e Dorianne è un mezzo adorabile, ma perfettamente usabile.Che pena poi la scena di Marny, quando si è prostrata davanti al Vescovo Oscuro e alla Dama Bianca, sembrava proprio disperata
, come se la maschera fosse per lei motivo di più che vitale importanza .. in fondo, sfregio a parte, è ancora una donna molto bella e potente, forse non ricca quanto sembra (come si diceva nell'altra puntata), ma sta mettendo in gioco tutto per ottenere la maschera.. desiderio mooooolto interessante da seguire, non vedo l'ora che arrivino le prossime puntate per saperne di più, soprattutto sui motivi che la spingono per davvero Ah, e dimenticavo
: stupenda la scena dell'arrivo dei Phantoms Noirs, sembra proprio di vederla .. continuo a pensare che sarebbe un film ed una serie di livelli stupenda
Golden Reviewer (157
) 
overhill ha scritto:Nillc1, sai che ti voglio bene, ma credo che siate rimasti in quattro al mondo a usare la parola "asperrima"
.. è un subliminale omaggio ad ASP.com immagino Golden Reviewer (157
) O mamma, l'ho usata? Aspetta che rileggo il capitolo 
(l'ho riletto due volte prima e dopo averlo pubblicato, ma non ricordo "asperrima" )
Comunque Blu stai tranquilla perchè, anche se siamo entrati ufficialmente nella parte conclusiva della storia, ci sono altre 5 puntate che ci terranno compagnia fino a mercoledì prossimo E ti assicuro che i colpi di scena non mancheranno!
Platinum Reviewer (301) :: Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 |
(l'ho riletto due volte prima e dopo averlo pubblicato, ma non ricordo "asperrima" )Comunque Blu stai tranquilla perchè, anche se siamo entrati ufficialmente nella parte conclusiva della storia, ci sono altre 5 puntate che ci terranno compagnia fino a mercoledì prossimo
E ti assicuro che i colpi di scena non mancheranno!Platinum Reviewer (301
) :: Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 | 
E io leggerò tutto con Calma in montagna da giovedi prossimoci sono altre 5 puntate che ci terranno compagnia fino a mercoledì prossimo Wink
Golden Reviewer (106
) [img]http://www.aspidetr.com/forum/upload/bannerkiry_714.png[/img]
Calma è la sorella gemella di Ansia... quella cattiva però 
Bash, sincronismo perfetto allora
Platinum Reviewer (301) :: Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 |
Bash, sincronismo perfetto allora
Platinum Reviewer (301
) :: Best Reviewer Apr 2021 :: | Bronze Award 19 | | Golden Award 20 | YeahhhhhNillc ha scritto:Calma è la sorella gemella di Ansia... quella cattiva però
Bash, sincronismo perfetto allora
Golden Reviewer (106
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