Settimo appuntamento con la Dogana per questa e...state con Aspidetr.com 2017
Da oggi potete convalidare la vostra partecipazione votando nel form sottostante, naturalmente solo dopo aver concluso il livello e postato le statistiche di gioco nel topic dedicato
In questo topic la valutazione del livello sarà data in termini "vacanzieri" esprimendo il vostro parere basandovi sui particolari parametri di valutazione :
Piacevolezza della permanenza: com'era il clima? Il luogo era accogliente? (1 = un clima e un posto orribili; 10 = clima e accoglienza perfetta)
Divertimento durante l'esplorazione: com'era il gameplay del livello? E' stato divertente da giocare? (1 = gameplay brutto, ingiocabile; 10 = assolutamente perfetto)
Bellezza del Panorama: panorami indimenticabili o scorci di paesaggio del tutto trascurabili? (1 = ma che orrore di paesaggio!; 10 = paesaggi meravigliosi )
Relax: è stato rilassante giocare questo livello oppure è stata un'avventura stressante? (1 = mamma che stress!!!; 10 = che avventura rilassantissima!!!)
Avventura: quanto è stata avventurosa questa parte del viaggio? E' stato tutto 'azione da cardiopalma' o una tranquilla passeggiata? (1 = avventura? Che cos'è? ; 10 = avventura pura, bellissimo!)
Potete esprimere il vostro parere nella tabella che segue
{SCHEDA}
Non dimenticate di lasciare un vostro commento "vacanziero" a quest'avventura (15RP) in questo topic
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NB: spesso è capitato che si confondesse il gioco della dogana con le recensioni, con Level Designers delusi per i commenti o giocatori che non capivano il senso delle votazioni rispetto i parametri classici da recensione, per cui ricordiamo ancora una volta che le opinioni della dogana non sono legate alla costruzione del livello, ci sono livelli eccelsi che ottengono voti bassi per il clima o l'accoglienza in hotel , insomma, basta leggere per capire
Infine, vi ricordiamo che, se avete scattato delle fotografie
e/o volete partecipare ai contests fotografici dedicati a questo livello legati alle categorie "foto panoramica", "foto di Lara", "foto divertenti" e "miglior album" li potete inviare a summer@aspidetr.com (o per PM agli admin)
Naturalmente anche la recensione (non vacanziera ) del livello sul sito è benvenuta e verrà premiata con 10RP bonus
PS: il bollino della tappa acquisita (e il secondo timbro per chi finisce in tempo) saranno online nell'ASPTab asap
Non ho giocato a questo livello (del resto non sono stato presente nemmeno al resto dell'E...state ) ma ricordo benissimo di averlo apprezzato tantissimo durante l'AK è stato un tributo adeguatissimo per Mugs...
Non è stato semplice questo viaggio, per nulla semplice.
Lo so che potevo anche non andare. Potevo starmene a sguazzare nelle acque calde, uterine del Mediterraneo, come se non fossi mai nato, ma ci sono viaggi che devi fare, o non saprai mai chi sei.
Faceva freddo a Muskegon. E non c'erano i canti, gli schiamazzi dei bambini a riscaldare il cuore, ma il silenzio tetro di macerie ed io, alla disperata ricerca di qualcosa che sta per morire.
Ti ho capita, Pat. Ho capito perché hai voluto che venissimo qui. E ti voglio fare anch'io un regalo. Ti voglio dedicare le parole di uno scrittore che nacque poco lontano da qui, sull'altra sponda del lago Michigan.
"Presto moriremo, ed ogni memoria di quei cinque sarà scomparsa dalla terra, e noi stessi saremo amati per breve tempo e poi dimenticati. Ma l'amore sarà bastato; tutti quei moti d'amore ritornano all'Amore che li ha creati. Neppure la memoria è necessaria all'amore. C'è un mondo dei viventi e un mondo dei morti, e il ponte è l'amore, la sola sopravvivenza, il solo significato".
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Il virgolettato è tratto da Il ponte di San Luis Rey di Thornton Wilder
@ Teone , complimenti per la citazione esistenziale
@Blu recensito anche livello nel sito.
Invece il mio commento non vacanziero e' un pò commuovente e dedicato all' amica Pat Chansey "Mugs"
Tra le lettere pervenute a Babbo Natale ce n'era una indirizzata anche a Lady Lara Croft.
Ne venne recapitata una copia nella manor House di Abbingdon.
Una ragazza , di nome Pat, da qualche tempo affetta da una malattia incurabile,conoscendo le gesta della famosa archeologa e la sua specialità nel ritrovare famosi tesori chiedeva alla "contessa" di trovarle il suo cappellino di Lana smarrito 2 anni prima.
Ci teneva moltissimo perché glielo aveva regalato sua mamma.
Lara leggendo quella missiva si commosse e decise di partire subito per St. Petersburg nel Texas.
La cittadina era avvolta da un candido manto di neve, quasi nessuno circolava per le strade. Lara raggiunse la casa di Pat e suonò il campanello. Pat era in compagnia di una sua amica e fu felicissima di vedere davanti a lei il suo mito Lara Croft . Parlarono un po’,quindi Lara le disse che avrebbe esplorato bene tutta la zona vicino alla casa alla ricerca del suo cappellino di lana.
Lara si diede subito da fare cercando anche dentro le stanze di altre case semi abbandonate. Dovette anche passare per una corda tesa per raggiungere una nuova abitazione. Guardo anche dentro cantine. Probabilmente qualche persona avrebbe potuto trovare il cappello di lana e usarlo o riporlo per l'inverno .
E infatti dopo qualche ora,Lara riuscì' a trovarlo dentro un armadio metallico. lLe diede una spolverata , battendolo varie volte sui pantaloni.
Si recò da Pat , che stava giocando con la sua amica e da dietro le pose il cappello sulla testa.
Lei smise di giocare si voltò verso Lara e le diede un forte abbraccio.
A Lara vennero giù delle lacrime di commozione.
Poco dopo arrivarono i genitori della ragazza e Lara seppe della grave malattia.
Lara fece di tutto per aiutare Pat con le sue conoscenze in campo medico .
Purtroppo non ci fu niente da fare. Alla scomparsa della ragazza Lara decise di "comprare" una stella e di darle il nome di Pat detta "Mugs" . Quella stella brilla in modo speciale nelle notti natalizie nella cittadina di St. Petersburg nel Texas e Lara attraverso quella visione si ricorda sempre della ragazza a cui era stata vicina . Una persona davvero unica e dallo sguardo profondo e triste..
Finalmente ero riuscita a uscire da quell'infernale base sottomarina che fluttuava nelle profondità dell'oceano. A nuoto. Non ci credete? Se foste stati laggiù, con tutta quell'umidità, sarebbero cresciute le branchie anche a voi!
Comunque ora ero in convalescenza a casa: le basse temperature delle profondità oceaniche mi avevano fatto venire un malanno e avevo dovuto interrompere le mie vacanze, restando al caldo nel mio candido lettino, confortata dai brodini di pollo preparati amorevolmente da Winston (che avevo provveduto a scongelare per l'occasione. Winston, non il pollo).
In quel clima mi tornò in mente una vicenda capitatami lo scorso inverno, quando ricevetti una letterina di Babbo Natale.
Vi vedo scettici. Lo so che normalmente sono tutti gli altri a scrivere letternine a Santa Claus e non il contrario. Chiunque ha scritto almeno una letterina a Babbo Natale, ma il vecchio non ha mai inviato una qualche missiva in risposta (al massimo ha consegnato dei regali).
Ma io non sono mica chiunque! (continua in spoiler)
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Erano i primi giorni di dicembre, quando trovai una busta, nella cassetta delle lettere, che aveva per mittente Santa Claus - Polo Nord.
"Cara Lara,
Ho bisogno del tuo aiuto per una questione della massima importanza e urgenza.
Ho ricevuto una letterina di una bimba che mi chiede come regalo di Natale le bambole Raggedy Ann e Raggedy Andy.
Ma qui al Polo Nord gli elfi non hanno più i macchinari per realizzare questi giocattoli.
Ormai i bambini chiedono solo apparecchi elettronici di ultima generazione e videogiochi, per cui ci siamo dovuti adeguare, anche se a malincuore.
Ora, però, non posso mancare di esaudire il desiderio di una bimba, anche se è l'unica al mondo che mi chiede questi giocattoli.
Per questo ti chiedo aiuto: sapendo che hai trovato Atlantide, Excalibur e tante altre cose, penso che tu possa essere la persona più adatta per trovare almeno una bambola Raggedy Ann e una Raggedy Andy.
Con affetto
Santa."
Non so nulla di questa Raggedy Ann, ma per fortuna esistono gli aggeggi elettronici tanto disdegnati da Babbo Natale e internet e così posso farmi una cultura: Raggedy Ann è una bambola di pezza creata dallo scrittore americano John Gruelle; Raggedy Andy è suo fratello. Il tutto risale all'inzio del XX secolo (1915, anche se poi il personaggio apparve in un libro pubblicato qualche anno dopo, nel 1918. Insomma, negli anni in cui il mondo era occupato con la Grande Guerra qualcuno si occupava dei bambini).
Mi piace questa bambina: mentre i suoi coetanei si rincretiniscono sui tablet lei legge e gioca con giocattoli veri. Certamente da grande o farà la regista o realizzerà videogiochi, perché per poter fare queste cose bisogna nutrire la fantasia e la creatività.
Ma dove posso trovare queste bambole? Forse tra i collezionisti, ma sembra che non ce ne siano in vendita o scambio tra gli appassionati e, se anche ci fossero, visto l'attuale valore di mercato, Babbo Natale dovrebbe vendere un rene per acquistarli.
Forse ce n'è qualcuna conservata allo Smitsonian Institute, visto che lì c'è di tutto, dalla carta delle caramelle all'Askar ai modelli dello Shuttle. Potrei provare a rubarle, ma Santa non approverebbe.
Ci sono state varie fabbriche di giocattoli che hanno realizzato, poi, questi personaggi. La più antica le produsse tra il 1918 e il 1926 e si trova a Muskegon, in Michigan (Muskegon? Dove ho già sentito questo nome? Ah sì: è la città natale di Iggy Pop!).
Comincio a capire perché Babbo Natale ha scritto proprio a me: le bambole sono state prodotte quasi un secolo fa. Praticamente è un lavoro da archeologa!
Attualmente la fabbrica è dismessa, ma scommetto che, se ci vado, in qualche magazzino, troverò ancora queste bambole di pezza. Me ne basta una di Raggedy Ann e una di Raggedy Andy.
Il Michigan in inverno è più freddo del polo: persino il grande lago omonimo gela e questo non giova di certo al clima! E' notte fonda a Muskegon e per strada non c'è un'anima, soprattutto intorno a un'area industriale dismessa. I bar sono chiusi, anche se dalle case circostanti e dai negozi arrivano le luci natalizie che già addobbano tutto il quartiere (Negozi? Guardà lì che bel vestitino! Chissà come mi sta... ... ... Ok, Lara, riprendi il controllo di te stessa e ricordati che sei in missione per conto di Babbo Natale. Il vestitino te lo comprerai domani!).
Mi pare quasi di essere in un quadro di Hopper.
La Muskegon Toy Co. è ancora in piedi: altrove l'avrebbero trasformata in un museo, in una pinacoteca, in una biblioteca, in un teatro o in un centro per attività culturali. Ma per fortuna la cultura americana che ci ha regalato un personaggio come Donald Trump non è portata per codesto genere di recuperi delle aree industriali dismesse! Al massimo avrebbero potuto abbatterla ed edificarci un centro commerciale, ma evidentemente l'operazione era troppo dispendiosa e quindi il centro commerciale è stato costruito da un'altra parte.
Il problema è trovare una via d'accesso all'interno: le pareti esterne appaiono inespugnabili come quelle di un carcere di massima sicurezza e non è facile scovare un punto dove passare, neppure se devo sfondare qualche vetro e forzare un cancello, ma alla fine sono dentro.
Mi ritrovo nella sezione di packaging in cui i giocattoli venivano imballati; infatti dappertutto ci sono resti dei vecchi prodotti della fabbrica (ma non Raggedy Ann ed Andy!), scatoloni e nastri trasportatori. Tutto è immobile. Sarebbe il set perfetto per un film horror, con un Babbo Natale assassino... o un clown che divora i bambini!
Tutti i macchinari sono immobili, ma per fortuna ancora funzionanti: con una batteria e un adattatore di flusso (recuperati dopo un'ardua ricerca tra la polvere e le ragnatele!) collegati al posto giusto e, dopo aver riattivato il passaggio della corrente, i macchinari si mettorno in moto. Eh, quelle cose di una volta, costruite per durare!
Inizio a surfare su un nastro trasportatore (è quasi Natale e sono in una fabbrica di giocattoli, lasciatemi giocare un po'!) finché non riesco a raggiungere i magazzini.
Anche qui, per entrare devo ricorrere a tutta la mia perizia (e sfondare un po' di vetrate: spero non arrivi la polizia o trascorrerò il Natale in cella e una bimba non riceverà il suo regalo).
Finalmente, in un magazzino un po' defilato, trovo le scatole di Raggedy Ann ed Andy.
Ma sono vuote.
Devo arrivare a un sottotetto per trovare finalmente gli ultimi due esemplari di questi famigerati giocattoli.
Però non è finita.
Ad Andy manca il cappellino.
Ma chi se ne frega, direte voi. Chi vuoi che se ne accorga. Eh no, i bambini in queste cose sono maledettamente precisi. E Babbo Natale non può deluderli. Accidenti al giorno in cui ho deciso di aiutarlo!
Inizio a esplorare ogni dannato recesso del magazzino, anche le parti apparentemente irraggiungibili, per arrivare alle quali devo cercare chiavi appese da qualche parte o chiuse in qualche cassetto o scaffale e lanciarmi in un free climbing senza funi di sicurezza, aggrappandomi a ringhiere e ballatoi, perché le scale per raggiungerli sono ormai collassate in un cumulo di ruderi polverosi, e resto appesa a vari metri da terra con il rischio che una mossa falsa mi faccia precipitare dove solo i futuri archeologi potranno rinvenire i miei resti (peraltro tra le bambole di pezza di Raggedy Ann e Raggedy Andy).
Poi, in un armadietto, trovo qualcosa di morbido. O è un topo morto... o è... il cappellino di Andy! Lo sgrullo bene dalla polvere (anche per sincerarmi che sia davvero ciò che cercavo) e lo rimetto al suo posto, sulla testolina della bambola. Poi chiamo Babbo Natale: "Missione compiuta! Mandami due elfi con la slitta e le renne per il recupero."
Due settimane dopo Natale ricevetti un'altra lettera. Questa volta non era Santa Claus e la calligrafia era piuttosto infantile:
"Gentilissima Signorina Croft,
Mi chiamo Pat (ma tutti i miei amici mi chiamano Mugs) e, la mattina di Natale, ho trovato sotto l'albero il dono che più desideravo: le bambole di pezza Raggedy Ann e Raggedy Andy.
Dentro la scatola, però, c'era anche un bigliettino di Babbo Natale che mi diceva che dovevo ringraziare anche lei per quel bel regalo. Le manderei volentieri un bicchiere di latte e dei biscotti, ma ho paura che non arriverebbero interi e forse il latte inacidirebbe. Per questo le dico solo grazie: con quelle due bambole posso giocare e divertirmi con tutti i miei amici. Anche loro sanno che è stata lei a trovarle per conto di Babbo Natale e la ringraziano molto.
Mi chiedono sempre di lei e, per non deluderli, ogni tanto invento qualche avventura di Lara Croft che li faccia divertire.
Penso che, quando sarò grande, vorrò essere come lei.
Un bacione.
Pat/Mugs"
Avrei voluto rispondere a quella bambina e dirle quanto ero contenta per lei e per i suoi amici, ma purtroppo non aveva messo il mittente sulla busta e, per colmo di sfortuna, anche il timbro postale era illeggibile (altrimenti avrei provato a fare qualche ricerca nella sua città).
Avrei voluto dirle che in realtà era lei la protagonista di tutta questa storia e io solo una comparsa. Dirle quanto era straordinaria con la sua fantasia, ma forse già glielo dicevano i suoi amici, anche senza parole, giocando con lei ai suoi giochi.
Dovunque sia spero che sia felice e che continui a immaginare meravigliose avventure.
Se non vi va di leggere la mia lunga storia potete guardarvi un cartone animato targato Fleisher Studios (vi ricorda nulla?):
Molto bello e significativo per quel che sappiamo dellatrama del livello natalizio.
Non trovate che Mugs un puo' ci assomiglia alla bambina ?
dai speriamo davvero che ora viva in un mondo di favole