Tomb Raider

Lara Croft nel Guinness dei Primati

Da protagonista di un videogioco ad icona della cultura pop. Dopo dieci anni di successi (e in tempi recenti, anche di insuccessi), Lara Croft ottiene la sua consacrazione, ammesso fosse necessario, entrando di diritto nel Guinness dei Primati, con il titolo di "Eroina umana dei videogame di maggior successo". La motivazione ufficiale: «Per aver oltrepassato i confini dei videogiochi ed essere divenuta una figura riconoscibile nella società».

Lara Croft Guinness World Record

Nata nel 1996, come protagonista del primo Tomb Raider, il personaggio creato da Eidos conta oggi su un curriculum di ben 7 videogiochi, per un totale di circa 28 milioni di copie vendute. Un successo che le è valso un impero stimato in un miliardo di dollari, conquistato grazie alle sue forme esplosive, naturalmente, ma soprattutto (anche se in pochi oltre i videogiocatori conoscono questi meriti) alla capacità di rivoluzionare i videogame d’azione negli anni ’90.

«È un segno del fenomenale successo della serie di Tomb Raider – ha dichiarato Ian Livingstone, direttore creativo di Eidos nel 1996 – che dieci anni dopo l’uscita del primo episodio Lara Croft sia più popolare che mai. Mi sembra legittimo che le sia stato riconosciuto un simile merito»

Si dice che la consacrazione, per i veri miti, arrivi solo con la morte, possibilmente prematura. Anche se non è precisamente il caso di Lara Croft, ancora in vita sul mercato, è comunque vero che il personaggio di Eidos sta seguendo da anni una parabola discendente, almeno per quanto riguarda la qualità dei suoi ultimi titoli. Un declino forse previsto dagli sviluppatori, che già sette anni fa avevano tentato di uccidere la loro creatura, facendola (apparentemente) morire al termine del quarto episodio, The Last Revelation. Ma il richiamo del mercato, in quel caso, era stato troppo forte. E così, solo un anno dopo, era seguito un quinto capitolo all’insegna dei flashback, fino ad un sesto che aveva visto la "resurrezione", quasi in stile soap opera, dell’eroina digitale.

Oggi Lara Croft ci riprova: Tomb Raider Legend ha ricevuto finora pareri contrastanti, eppure, sin dal giorno d’uscita in Europa, è schizzato al primo posto delle classifiche. Le prossime settimane diranno se è solo un riflesso incondizionato dei nostalgici, accorsi in massa all’altare della propria icona. E i prossimi anni diranno se Lara Croft, da fenomeno mediatico del decennio ’96-’06, diventerà davvero un’icona. Perché dieci anni, per un mito, sono ancora pochi, e nel mondo dei videogiochi personaggi e fenomeni si bruciano ad una velocità pari solo a quella del trash televisivo.