Tomb Raider

Shadow of the Tomb Raider, recensione senza spoiler

Shadow of the Tomb Raider, la recensione

 

“Shadow of the Tomb Raider è stato creato da un team vario e talentuoso, formato da persone di genere, origini, etnie, credenze religiose e personalità diversificate. Nonostante non sia basato su eventi realmente accaduti e rappresenti un’opera di fantasia, il gioco è stato sviluppato con l’aiuto di uno storico e di un gruppo di consulenti culturali.
Questa diversità e la collaborazione con gli esperti sono state entrambe fondamentali nel costruire il mondo che stai per esplorare.
Non importa chi tu sia o quali siano le tue origini, permettici di essere i primi a dire:

Benvenuto in Shadow of the Tomb Raider”

Con queste parole su schermo nero ha inizio l’avventura che aspettavamo con trepidazione, l’episodio che va a concludere la trilogia iniziata con Tomb Raider nel 2013 e che vede maturare il personaggio di Lara Croft da sopravvissuta, ad avventuriera fino alla razziatrice di tombe che aspettavamo.

In questo articolo, primo di una serie di approfondimenti che pubblicheremo man mano dopo il rilascio, vogliamo condividere le nostre prime impressioni, dandovi un’idea complessiva del gioco, della storia e di tutto ciò che comprende pur senza spoilerare nulla per non togliere a chi lo giocherà il gusto della scoperta, della sorpresa, ma soprattutto del coinvolgimento che questo titolo prometteva fin dal suo annuncio e che, possiamo già anticiparvi, ha ampiamente mantenuto.

Come moltissimi di voi siamo videogiocatori, giochiamo sia a Tomb Raider che a diversi altri tipi di videogioco, ma è inevitabile che andando a giocare una nuova avventura di Lara Croft il nostro occhio, come quello di buona parte degli appassionati della serie fin dalle sue origini, sia molto più attento e critico rispetto a tutta una serie di aspetti per noi fondamentali che caratterizzano la serie e che vorremmo ritrovare in ogni episodio. Questa è una premessa necessaria, perché sicuramente in questa nostra recensione analizzeremo il nuovo gioco non solo oggettivamente come videogioco in sè, ma vorremmo darvi un piccolo assaggio di quel che troverete e proverete ingame da “raiders”.

 

Trailer di lancio:

 

Dobbiamo dirlo, Shadow of the Tomb Raider ci ha completamente sorpreso e conquistato: è un capitolo immenso in cui finalmente l’azione lascia il giusto spazio all’avventura e all’esplorazione; tornano le tombe e le sfide, con enigmi man mano più complessi, trappole e sequenze di gioco in grandissimi e spettacolari ambienti la cui esplorazione e interazione col paesaggio e con i personaggi arricchisce l’esperienza e la godibilità del gioco sia per bellezza di costruzione e dettagli, che per la sua cura e profondità.

Ogni elemento in SOTTR parla al giocatore, anche gli elementi apparentemente più insignificanti forniscono informazioni aggiuntive a Lara per proseguire la sua missione, per intraprenderne altre o per imparare e conoscere molto di più sulla storia che l’ha portata lì, solleticando la sua curiosità e portando così alla luce il lato di predatrice che tutti amiamo fin dalle sue origini.

 

Shadow of the Tomb Raider

 

Shadow of the Tomb Raider, la sua storia e il suo gameplay, rappresentano per il personaggio di Lara Croft e per Tomb Raider non solo una conclusione, ma un vero e proprio punto di svolta per la serie: per il gioco è stato sicuramente un voler riavvicinarsi allo spirito della serie originale, con gli aspetti di gioco principali (enigmi, esplorazione e combattimenti) molto più equilibrati, una svolta che per i fans si è fatta attendere quasi 5 anni, quanti ce ne sono voluti per rilasciare due videogiochi che, seppur per alcuni aspetti validi, di Tomb Raider sembravano quasi aver mantenuto solo il nome. Per Lara Croft si tratta invece di mettere fine a un’intera parte della sua vita, un percorso e una ricerca che l’hanno ossessionata nel tempo, ma che sono servite a farla diventare forte e determinata, quel personaggio sfrontato e sicuro di sé che non abbiamo mai smesso di aspettare.

 

Shadow of the Tomb Raider  Cozumel

 

La Storia, Lara e Paititi

Qualsiasi raiders si approcci al gioco ha ben presente cosa l’ha portato qui, quanto vissuto da Lara Croft nella prima avventura cui è sopravvissuta sull’isola di Yamatai, e poi nella seconda avventura ambientata in Siria e Siberia sulle tracce della storia del Profeta e della città scomparsa di Kitež. Il gioco inizierà con una Lara già consapevole dei suoi mezzi, determinata, sfrontatamente sicura delle sue capacità e per questo spesso imprudente: si butta sempre a capofitto esponendosi sempre in prima persona e rischiando molto, tutto e tutti, ma in questo capitolo imparerà sulla sua pelle il prezzo delle sue scelte, e prendere decisioni non le sarà più così semplice.

 

Shadow of the Tomb Raider Lara Croft

 

Il senso e il peso delle responsabilità delle sue azioni trasporteranno Lara e il giocatore in un turbine di emozioni, il coinvolgimento ingame è talmente elevato da creare empatia col giocatore, le sue emozioni, l’entusiasmo per una scoperta, ma anche i dubbi, momenti di riflessione o quelli di dolore sono realistici, plausibili e umani: scordatevi la Lara piagnucolosa già vista nei precedenti episodi, questa volta la pressione cui è sottoposta è talmente elevata che probabilmente nella stessa situazione crolleremo emotivamente anche noi, sia di gioia che di dolore. In questo molto ha aiutato l’eccellente lavoro svolto da Benedetta Ponticelli, che in questo episodio ha dimostrato ancora una volta il suo valore nel doppiare Lara Croft: ingame troverete anche momenti di pausa, sessioni lunghe di dialogo che se nei precedenti episodi potevano risultare noiose o dar fastidio perché rallentavano il gioco, qui lasciano immobili col fiato sospeso, come si fosse al cinema, per non perdere un’espressione o una frase.

 

Shadow of the Tomb Raider Lara e Jonah

 

Le vicende che vivremo in questo terzo capitolo della serie sono una diretta conseguenza dell’avventura di Rise of the Tomb Raider, anche se i riferimenti ingame non saranno moltissimi: Lara e Jonah sono sulle tracce delle attività della Trinità da tempo, e dopo vari tentativi la ricerca li porterà in Messico a Cozumel, dove non solo faranno la conoscenza con Dominguéz, uno dei personaggi chiave della storia, ma Lara darà il via a tutta una serie di eventi che la porteranno a diventare lei stessa una minaccia per l’umanità.

Lara e Jonah avranno modo di rafforzare ancora una volta la loro amicizia forti del loro passato, ma in alcuni frangenti saranno contrapposti nelle loro intenzioni e nelle loro priorità, con Jonah che aiuterà ancora una volta Lara a restare con i piedi per terra; si vivranno istanti di confronto/scontro, ma per quanto riguarda il gioco condivideranno diversi momenti nell’esplorazione, collaborando anche ingame (avranno in mente un multiplayer cooperativo?), ma ci saranno anche molti i momenti in cui potremo esplorare ogni zona in solitaria.

 

Shadow of the Tomb Raider Lara e Jonah

 

L’aspetto emotivo in questo capitolo è molto importante, sia per quanto riguarda i rapporti fra i vari protagonisti, sia perché va a toccare un nervo scoperto, quello legato a scelte non facili da prendere per un bene più alto, e questo sia da un lato che dall’altro: per Lara si tratta di prendere atto delle conseguenze delle proprie azioni e di capire fino a che punto è giusto spingersi, cosa sia giusto o meno sacrificare per il bene dell’umanità, e dall’altro Dominguéz, che se apparentemente si presenta come ennesimo strumento della Trinità, in realtà scopriremo che ha un vissuto e delle motivazioni che faranno riflettere non poco Lara e il giocatore sulle proprie azioni (per intenderci, trovando un parallelo con l’Universo Marvel, ricorda la controversa figura di Thanos, che distrugge mezzo universo per salvarlo).

 

Shadow of the Tomb Raider Dominguez

 

La città perduta di Paititi, è davvero uno degli hub più estesi che si siano mai visti in un TR, ma a sorprendere non è solo la sua vastità, ma la sua caratterizzazione: è un mondo pieno di vita, le ambientazioni sono costruite e caratterizzate fin nei minimi dettagli, giungla, villaggi, palazzi, grotte, cripte, tombe e tantissime zone subacquee da esplorare, vi accorgerete di scoprire continuamente nuove zone che vi terranno attaccati agli schermi alla ricerca di un altro passaggio, un segreto, un altro documento, e ancora e ancora e ancora…

Nel gioco, dapprima osservandola parlando con la popolazione e poi raccogliendo i vari documenti, scoprirete come Paititi sia una città (immaginaria) che trae influenza da un ampio ventaglio di culture e fatti storici, rivelerete così il suo misterioso passato e aiuterete Lara a proteggerla nel suo presente.

 

Shadow of the Tomb Raider official screenshot

 

Longevità, Gameplay e Missioni secondarie

Il gioco è immenso e costruito magnificamente in ogni suo piccolo dettaglio. E’ possibile giocare l’intera avventura seguendo solo la storia principale, ma vi perdereste il 50% del videogioco (letteralmente, abbiamo provato a rigiocarlo seguendo solo il plot principale e la percentuale è quella): in Shadow of the Tomb Raider sono presenti moltissime missioni secondarie, divertenti sfide (di cui alcune doppie), oltre 30 storie da scoprire legate ai Manufatti che Lara troverà, leggerà o scoprirà ingame, 9 Tombe e quasi altrettante Cripte. Ogni conversazione, ogni murale, documento, monolite o iscrizione trovato ingame fornirà utili dettagli aggiuntivi sulla storia, o indizi per qualcosa che Lara potrà trovare esplorando l’ambiente, come ubicazioni di Tombe, Cripte, Kit di sopravvivenza o altro.

Consigliamo perciò di lasciarvi andare ad un’esperienza immersiva da veri e propri predatori, sia per comprendere fino in fondo la storia, leggendo i documenti recuperati e parlando con la popolazione (che come spesso accade è depositaria di saperi antichi), sia per il proseguimento del gioco: ogni enigma, ogni storia portata alla sua conclusione, oltre alla soddisfazione per aver superato una sfida, per aver appreso una storia parallela ugualmente affascinante o per aver scoperto nuove zone, darà a Lara punti esperienza o punti abilità che andranno a potenziare il personaggio.

 

Shadow of the Tomb Raider documento

 

I cacciatori di reliquie e i giocatori che amano indagare come studiosi e archeologi ricercando e inseguendo teorie e collegamenti fra avvenimenti che si sono accavallati e succeduti nei secoli nei luoghi che ora Lara sta esplorando, non rimarranno assolutamente delusi: le storie secondarie legate al recupero dei Manufatti questa volta sono davvero tante (ci sarà una sezione accessibile direttamente dall’inventario per seguirle tutte), e trovarne il bandolo arricchirà di molto l’esperienza di gioco rendendola unica, per cui vi consigliamo di completare ogni storia recuperando tutti i “pezzi” (anche una volta completato il gioco) e di rileggerle, scoprirete qualcosa di più sulla Trinità e Paititi, ma non solo.

Come sottolineato fin dalla prima schermata, al gioco è stato affiancato uno storico e alcuni consulenti culturali, e la solidità dell’insieme di informazioni assimilabili ingame è tangibile sia nello svolgimento della storia principale che nel gioco intero, dai miti ai personaggi secondari assolutamente verosimili.

 

Shadow of the Tomb Raider sfide

Per quanto riguarda le missioni secondarie, rispetto a quelle viste in Rise, si presentano molto più accattivanti e articolate, spesso sfociando in sotto-missioni che oltre a portare a Lara punti esperienza o equipaggiamenti, rendono l’esplorazione ancora più intrigante, a caccia di passaggi nascosti o zone inesplorate da visitare anche solo per puro gusto della scoperta. Sono presenti anche qui le sfide legate al ritrovamento di alcuni elementi o al compimento di una serie di azioni; una miglioria rispetto a Rise è l’aver introdotto la possibilità di completarle non in luoghi univoci, ma lasciando liberi i giocatori di concludere le missioni anche scovando gli elementi durante l’esplorazione delle varie aree di gioco.

 

Shadow of the Tomb Raider Mercato

 

Nei centri cittadini troverete anche alcuni mercanti, utilissimi sia per l’acquisto di armi, completi, attrezzature e potenziamenti (utili a sbloccare altre aree di gioco) che per la vendita delle risorse che Lara recupererà esplorando (liberando così lo zaino). Un suggerimento: ingame incontrerete alcuni mercanti molto particolari che non si troveranno sempre nello stesso posto, per cui fate attenzione a prendere tutto quel che vi serve, perché per ritrovarli potrebbe occorrervi tempo e tantissima esplorazione (i mercanti erranti non vengono segnalati sulla mappa).

 

Shadow of the Tomb Raider arrampicata

 

Bellissima l’introduzione dell’arrampicata dinamica e delle aree da esplorare sott’acqua, con crepacci, intricati sistemi di gallerie da esplorare col fiato sospeso fra risorse da recuperare, animali e creature letali cui sfuggire e magnifiche ricompense da ottenere per chi si arrischia fuori dai percorsi più battuti.

 

Shadow of the Tomb Raider completi di Lara Croft

 

Per quanto riguarda i completi disponibili di Lara Croft, avviando la prima volta il gioco se avete giocato Tomb Raider 2013 e Rise of the Tomb Raider, vi verranno dati in dono tutti gli outfit e le skin presenti nei due giochi (compresi Lara AoD e quelli di TR2). Come in Rise anche in Shadow of the Tomb Raider l’abbigliamento giocherà un ruolo importante dotando Lara di diverse abilità a seconda della scelta, ma stavolta la possibilità di personalizzazione sarà maggiore potendo combinare fra loro diverse parti (pantaloni e top) dalle differenti caratteristiche.

 

Shadow of the Tomb Raider, screenshot ufficiale

 

Delle Tombe e le cripte vi anticipiamo solo che sono belle da scoprire, raggiungere e risolvere: a seconda della difficoltà scelta fra le Opzioni del gioco (cui accenneremo a breve) vi risulterà più o meno immediata la soluzione, ma in ogni caso ne apprezzerete la varietà e la bellezza.

 

Shadow of the Tomb Raider

 

Un’esperienza di gioco completamente personalizzabile

Quello che colpisce e caratterizza questo Tomb Raider è come ogni giocatore possa scegliere di personalizzare la propria esperienza di gioco adattandola al proprio stile, in modo da ottenere la maggior soddisfazione possibile modellando l’intera avventura sulle proprie esigenze, per cui fatto salvo la storia principale, ognuno avrà la possibilità di vivere il gioco in modo differente.

Questo è garantito sia dalla libertà lasciata nel tipo di approccio ad ogni situazione ed ambientazione, sia dalla possibilità di scegliere gradi differenti di difficoltà per ogni aspetto del gioco, una grande novità rispetto agli altri episodi della serie.

Ogni giocatore potrà infatti settare la difficoltà non solo a livello generale scegliendola fra “Facile” (Astuta e Ingegnosa), “Normale” (Rito di Passaggio) e “Difficile” (Tutt’uno con la giungla), ma potrà renderla più specifica regolando i parametri legati a difficoltà degli enigmi, esplorazione/superamento ostacoli e combattimento, ogni voce in modo completamente indipendente. Le differenze sono per lo più legate al tipo di esperienza che si vuol vivere ingame, con combattimenti, suggerimenti e riconoscibilità dei percorsi di volta in volta meno evidenti o difficili da individuare o portare a compimento.

I settaggi potranno essere modificati in qualsiasi momento della partita, a meno che non scegliate la modalità “Molto Difficile” (Ossessione mortale), più complessa dell’Extreme Survivor presente in Rise e perciò riservata ai raiders più esperti, che non potrà esser modificata fino alla fine.

 

Shadow of the Tomb Raider difficoltà

 

Ogni giocatore potrà perciò plasmare il gioco a proprio piacimento privilegiando l’aspetto che preferisce nel settaggio, ma non solo; una componente importante sarà il tipo di approccio al gioco che sceglierete e questo non solo limitato alla scelta se seguire unicamente la storia principale o portare a termine le missioni secondarie, ma anche cedendo o meno all’istinto di esplorazione e alla curiosità ingame.

Un esempio lo si potrà avere sin dalla prima ambientazione in Messico nei primi minuti di gioco nella piazza di Cozumel: il livello, quasi di passaggio e utile tutorial per chi si avvicina solo ora al gioco di un Tomb Raider, può esser vissuto limitandosi a seguire l’azione, avendo già così molte informazioni ed un primo assaggio del tipo di interazione ingame con l’ambiente e le persone al suo interno, oppure si può già decidere di cedere all’istinto di predatori ed esplorare anche gli angoli apparentemente più insignificanti, sorprendendosi poi di come questo possa portare ad un arricchimento dell’esperienza di gioco (nel caso dell’esempio alcuni dialoghi fra Lara Croft e Jonah Mayava, legati ai loro personaggi e alle esperienze vissute in passato, che altrimenti andrebbero perduti).

 

Shadow of the Tomb Raider Jonah moto

 

Un altro elemento che concorre alla personalizzazione della propria esperienza di gioco in Shadow of the Tomb Raider è la scelta di come sviluppare le abilità di Lara Croft durante il gioco prediligendone alcuni aspetti: come nel precedente capitolo, una volta che ci si fermerà in un accampamento, sarà possibile accedere tramite il menu a tre sezioni, una legata al Viaggio Rapido, per spostarsi da un accampamento all’altro, un’Inventario legato al potenziamenti delle proprie attrezzature e uno legato alle Abilità e al potenziamento del personaggio, con oltre 60 abilità suddivise in tre sezioni: Guerriera, per diventare più abile in combattimento, Esploratrice, per migliorare le capacità di interazione con l’ambiente, recupero delle risorse e potenziamento strumenti, e Saccheggiatrice, per padroneggiare l’ambiente concentrandosi sulla furtività.

 

Shadow of the Tomb Raider abilità

 

Le abilità potranno acquisirsi grazie alla raccolta dei punti esperienza, ma alcune le riceverete unicamente come ricompensa per aver superato una Tomba sfida, o per aver superato una parte della storia. Creare un buon mix fra le diverse abilità è sicuramente la chiave per proseguire nella partita aiutando Lara nelle diverse fasi del gioco.

Un’altra delle novità legata alle nuove abilità, è l’introduzione dell’uso delle erbe e la loro miscelazione per migliorare le prestazioni di Lara; oltre alle erbe curative è possibile infatti creare alcune miscele dalle caratteristiche specifiche: il mix Concentrazione, migliora i tempi di reazione e rallenta il tempo mentre si prende la mira, utile per andare a caccia o per rallentare i componenti in movimento di un enigma, Percezione permette di avvertire la presenza di animali e risorse naturali presenti nell’ambiente, è utile per scegliere ciò che si vuole vedere e dura più dell’istinto di sopravvivenza, infine lo Stoicismo che riduce i danni dagli attacchi in mischia e a distanza, utile quando si combatte contro dei predatori o per scappare senza subire danni eccessivi.

 

Shadow of the Tomb Raider nemici, screenshot ufficiale

 

Nemici e Combattimenti

Per quanto riguarda i nemici, pur non essendoci una parte di scontri estremamente presente come in Rise, il gioco offre una vasta scelta e differenziazione fra umani e animali, che in acqua e fuori terra costringeranno Lara a restare costantemente all’erta.

 

Shadow of the Tomb Raider nemici, screenshot ufficiale

 

Come già pubblicizzato in questi mesi di attesa sarà possibile decidere il tipo di approccio: Lara potrà affrontarli sfruttando la giungla suo vantaggio attraverso stratagemmi quali ricoprirsi di fango e mimetizzarsi nella fitta vegetazione, usando nuove tecniche che apprenderete ingame, oppure potrete affrontare intere sezioni di gioco in stealth evitando ogni scontro diretto.

Un’utile novità introdotta in Shadow of the Tomb Raider durante i combattimenti è quella di poter far perdere le proprie tracce nel caso venissimo scoperti, scappando e celandosi fra cespugli o altro.

 

Le musiche

Le musiche ingame sono semplicemente epiche, da quelle di sottofondo, a quelle che sottolineano le sfumature emotive dei personaggi e i loro sentimenti (malinconia, rabbia, gioia), a quelle che accompagnano la narrazione e caratterizzano le varie ambientazioni e fasi di gioco, dall’esplorazione, al pericolo, alla presenza di animali o nemici, ai combattimenti, coinvolgendo con i loro ritmi ancor più il giocatore.

L’unica nota, che spero fixeranno, alcuni dialoghi nella parte finale rischiano di venir persi o vissuti non per la loro intensità a causa di un volume errato (bassissimo) rispetto al background che lo sovrasta.

 

 

Per cui chapeau a Rob Bridgett, direttore audio e musiche, Brian D’Oliveira, compositore e Martin Stig Andersen designer del suono, per il gran lavoro fatto nel miscelare il sound della giungla sudamericana agli aspetti tradizionali della civiltà maya.

 

Shadow of the Tomb Raider Photo Mode

 

Modalità fotografo

Questa nuova funzionalità integrata consente di scattare in modo semplice immagini incredibili ingame; l’unico rischio, visti i meravigliosi panorami presenti nel gioco, le avvincenti sequenze d’azione e fasi della storia, è quello di metter in continuazione il gioco in pausa per scattare nuovi screenshots rallentandone la sua continuazione XD

Finalmente fa il suo esordio anche nella serie di Tomb Raider la Modalità Fotografo, e lo fa in grande stile; con questa nuova funzione è possibile non solo scattare nitidi screenshot ingame, ma anche personalizzarne molti aspetti: una volta “fermato” il gioco selezionando la “Modalità fotografo” dal menu, sarà possibile salvare la foto così com’è oppure modificarne l’inquadratura, l’angolo, le caratteristiche, ruotando rispetto il soggetto e/o anche applicando diversi filtri, ottenendo screenshots memorabili. Per maggiori dettagli rimandiamo alla news dedicata.

Condividete sul forum i vostri scatti migliori, quelli intensi e/o quelli curiosi e divertenti!

 

Spot TV

 

 

Conclusioni

Questo Tomb Raider si attesta per noi a ben più di una spanna sopra i precedenti episodi, per giocabilità e coinvolgimento; è un capitolo immenso in cui piacevolmente perdersi esplorando ogni zona, vivendo man mano la storia raccontata (che però ammettiamo acquista molto più appeal e sostanza se si approfondisce attraverso i documenti che si recuperano nel gioco) lasciandosi trasportare e catturare dallo spirito di avventura dei classici TR che il giusto spazio lasciato finalmente all’esplorazione e alla scoperta consente. L’azione non manca, ma per una volta non domina il gioco. Enigmi, esplorazione e combattimenti sono qui molto più equilibrati, tornano le tombe e le sfide, con enigmi man mano più complessi, trappole e sequenze di gioco in grandissimi e spettacolari  ambientazioni ricchissime di cose da fare. L’attenzione ai dettagli, i grandi scenari da esplorare e scoprire, i paesaggi che ti lasciano a bocca (e Modalità Fotografo) sempre aperta, ne fanno un buon videogioco, per una volta forse più apprezzabile dai fan della serie che non.

Ci sono voluti 5 anni e due TR, ma sembra che finalmente possiamo archiviare il reboot e ripartire ingranando la marcia, se non da dove eravamo rimasti, almeno da molto vicino.

 

Nota: una volta concluso il gioco sarà possibile proseguirlo per completare tutte le sfide ripartendo dal punto di non ritorno, oppure rigiocarlo in modalità Nuova Partita + con tutte le abilità già sbloccate e in aggiunta 3 nuove appartenenti alla categoria che si sceglierà (esplorazione, guerriera o saccheggiatrice), mentre e le altre 6 saranno sbloccabili ingame una volta acquisite tutte quelle della categoria relativa.

 

Una curiosità: per sapere a che punto siete del gioco, oltre a seguire la percentuale di completamento osservate l’andamento dell’eclissi nell’immagine di caricamento del gioco 😉

 

Shadow of the Tomb Raider schermata caricamento

 

Ringraziamo Crystal Dynamics per averci dato la possibilità di giocare in anteprima “Shadow of the Tomb Raider” per poterlo recensire prima del rilascio ufficiale e per avere inserito il nostro sito nei titoli di coda ^^

Abbiamo giocato SOTTR su Xbox One S e su PC. Abbiamo finito una prima volta il gioco in modalità normale al 93% (ora 99%) e una seconda, rigiocando seguendo solo la storia principale e sapendo cosa fare, per valutare la percentuale (50%) rappresentata dalla sola campagna principale rispetto al resto.

 



Link Utili: forum dedicato a Shadow of the Tomb Raider